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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Convivenza stilografica & inchiostro indelebile
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- La mia penna preferita: Omas 360 vintage
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Convivenza stilografica & inchiostro indelebile
Buongiorno a tutti!
Come preannunciato nella presentazione, vorrei chiedere un consiglio a tutti quelli che hanno esperienza di utilizzo più o meno quotidiano e a lungo termine di penne stilografiche con inchiostri indelebili. Ho letto spesso, anche su questo forum, che questi inchiostri possono causare problemi di intasamento o altri danni alle penne, ma ho le idee un po' confuse e vorrei un consiglio su come procedere.
Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi!
L'idea di base sarebbe quella di utilizzare la stilografica al lavoro, quotidianamente anche se non in modo massiccio, per compilare e firmare moduli e documenti. Per stare tranquillo e prevenire obiezioni, userei un inchiostro indelebile, certificato o notoriamente molto resistente.
Mi sarei orientato sui R&K Dokumentus (la certificazione ISO per l'uso documentale mi metterebbe in una botte di ferro) o al limite sui Noodler's bulletproof. Naturalmente accetto suggerimenti su altri inchiostri indelebili che siano affidabili, facilmente reperibili e non troppo costosi...
Ma il vero dubbio ce l'ho nella scelta della penna da adibire a questo uso...
Possiedo una bellissima OMAS "Tabellionis Signum" (modello speciale della 360 in resina di cotone nera, creato negli anni '90 in esclusiva per i notai italiani): è un ricordo di famiglia e non voglio minimamente metterla a rischio, al limite la utilizzerei per qualche occasione speciale.
Un uso occasionale con gli inchiostri di cui sopra potrebbe essere dannoso? Del tipo caricare la mattina, usarla qualche volta durante una sola giornata e poi fare un bel lavaggio la sera...
Se invece mi sconsigliate anche solo di avvicinarla a un indelebile, che inchiostro potrei usare con tranquillità su questa penna, che sia dotato almeno di una certa resistenza alla luce e all'acqua? Un ferrogallico (tipo R&K Scabiosa) potrebbe essere un'idea? O anche questo è troppo aggressivo?
In secondo luogo, possiedo una Stipula Adagio con pennino T-flex, che mi piace molto ma mi spaventa un po' meno della OMAS nel danneggiarla... potrebbe essere lei la compagna quotidiana dell'indelebile?
Penserei di caricare la domenica sera, usarla per tutta la settimana (ricaricando quando serve) e fare un lavaggio il venerdì sera lasciando asciugare i successivi due giorni: può funzionare? Un utilizzo a lungo termine secondo queste modalità con questo genere di inchiostri secondo voi è problematico? E' meglio che mi prenda una penna da pochi euro, mettendo in conto che comunque dopo qualche mese avrò problemi?
Infine un consiglio sul lavaggio, trattandosi di penne a stantuffo. Se ho ben capito: mezzo bicchiere di acqua distillata, caricare e scaricare un paio di volte e poi lasciar asciugare. Nient'altro?
Come preannunciato nella presentazione, vorrei chiedere un consiglio a tutti quelli che hanno esperienza di utilizzo più o meno quotidiano e a lungo termine di penne stilografiche con inchiostri indelebili. Ho letto spesso, anche su questo forum, che questi inchiostri possono causare problemi di intasamento o altri danni alle penne, ma ho le idee un po' confuse e vorrei un consiglio su come procedere.
Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi!
L'idea di base sarebbe quella di utilizzare la stilografica al lavoro, quotidianamente anche se non in modo massiccio, per compilare e firmare moduli e documenti. Per stare tranquillo e prevenire obiezioni, userei un inchiostro indelebile, certificato o notoriamente molto resistente.
Mi sarei orientato sui R&K Dokumentus (la certificazione ISO per l'uso documentale mi metterebbe in una botte di ferro) o al limite sui Noodler's bulletproof. Naturalmente accetto suggerimenti su altri inchiostri indelebili che siano affidabili, facilmente reperibili e non troppo costosi...
Ma il vero dubbio ce l'ho nella scelta della penna da adibire a questo uso...
Possiedo una bellissima OMAS "Tabellionis Signum" (modello speciale della 360 in resina di cotone nera, creato negli anni '90 in esclusiva per i notai italiani): è un ricordo di famiglia e non voglio minimamente metterla a rischio, al limite la utilizzerei per qualche occasione speciale.
Un uso occasionale con gli inchiostri di cui sopra potrebbe essere dannoso? Del tipo caricare la mattina, usarla qualche volta durante una sola giornata e poi fare un bel lavaggio la sera...
Se invece mi sconsigliate anche solo di avvicinarla a un indelebile, che inchiostro potrei usare con tranquillità su questa penna, che sia dotato almeno di una certa resistenza alla luce e all'acqua? Un ferrogallico (tipo R&K Scabiosa) potrebbe essere un'idea? O anche questo è troppo aggressivo?
In secondo luogo, possiedo una Stipula Adagio con pennino T-flex, che mi piace molto ma mi spaventa un po' meno della OMAS nel danneggiarla... potrebbe essere lei la compagna quotidiana dell'indelebile?
Penserei di caricare la domenica sera, usarla per tutta la settimana (ricaricando quando serve) e fare un lavaggio il venerdì sera lasciando asciugare i successivi due giorni: può funzionare? Un utilizzo a lungo termine secondo queste modalità con questo genere di inchiostri secondo voi è problematico? E' meglio che mi prenda una penna da pochi euro, mettendo in conto che comunque dopo qualche mese avrò problemi?
Infine un consiglio sul lavaggio, trattandosi di penne a stantuffo. Se ho ben capito: mezzo bicchiere di acqua distillata, caricare e scaricare un paio di volte e poi lasciar asciugare. Nient'altro?
Convivenza stilografica & inchiostro indelebile
Ma fai il notaio ?
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Convivenza stilografica & inchiostro indelebile
Ciao, ti rispondo secondo la mia modesta esperienza e per gli inchiostri che ho, poi lascio la parola ai più esperti.
Intanto una premessa: da quello che ho capito leggendo diversi post in merito agli inchiostri a pigmenti, danno problemi solo se lasciati ristagnare nella penna non utilizzata. Da quello che ho letto c’è chi li usa scrivendo regolarmente e non ha avuto problemi, mentre chi li ha “dimenticati” all’interno di una penna non utilizzata ha poi dovuto fare una bella pulizia per rimediare. Alla luce di questo non credo che sia necessario pulire la penna dopo ogni utilizzo o una volta a settimana, basta usarla con regolarità.
Detto ciò, se fossi al tuo posto, nella penna più preziosa (anche solo affettivamente) che possiedo metterei solo inchiostri considerati innocui, e per questo ti consiglierei i Waterman o l’Aurora Nero (ovviamente ce ne sono anche tanti altri ma io parlo sempre di ciò che ho provato di persona), che però non sono resistenti all’acqua. Tra quelli che possiedo il Pilot blu (non Iroshizuku) l’ho trovato molto resistente all’acqua anche se sulla carta non è dichiarato tale, lo uso da tempo su diverse penne che a volte stanno ferme per giorni e giorni e non mi ha mai dato problemi.
Tornando ai “Water Resistant”, il Noodler’s Nero lo uso da anni su diverse penne e mai, dico mai, un problema o una penna intasata. Tra l’altro dalle mani si lava via facilmente mentre dalla carta non va via nemmeno con la candeggina. Mentre il Sailor Souboku richiede un utilizzo costante altrimenti le penne cominciano a stentare a ripartire. Niente di tragico, ma bisogna tenerne conto, l’ho provato in una Pilot Capless. Di ferrogallici ne possiedo due Rohrer & Klingner lo scabiosa e il salix. Anche questi non mi hanno creato nessun problema però restringono il tratto e siccome ho molte penne con pennino F li uso poco, inoltre i colori son belli ma poco vividi. Spero di esserti stato d’aiuto. Chiedi pure se vuoi sapere altro.
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Intanto una premessa: da quello che ho capito leggendo diversi post in merito agli inchiostri a pigmenti, danno problemi solo se lasciati ristagnare nella penna non utilizzata. Da quello che ho letto c’è chi li usa scrivendo regolarmente e non ha avuto problemi, mentre chi li ha “dimenticati” all’interno di una penna non utilizzata ha poi dovuto fare una bella pulizia per rimediare. Alla luce di questo non credo che sia necessario pulire la penna dopo ogni utilizzo o una volta a settimana, basta usarla con regolarità.
Detto ciò, se fossi al tuo posto, nella penna più preziosa (anche solo affettivamente) che possiedo metterei solo inchiostri considerati innocui, e per questo ti consiglierei i Waterman o l’Aurora Nero (ovviamente ce ne sono anche tanti altri ma io parlo sempre di ciò che ho provato di persona), che però non sono resistenti all’acqua. Tra quelli che possiedo il Pilot blu (non Iroshizuku) l’ho trovato molto resistente all’acqua anche se sulla carta non è dichiarato tale, lo uso da tempo su diverse penne che a volte stanno ferme per giorni e giorni e non mi ha mai dato problemi.
Tornando ai “Water Resistant”, il Noodler’s Nero lo uso da anni su diverse penne e mai, dico mai, un problema o una penna intasata. Tra l’altro dalle mani si lava via facilmente mentre dalla carta non va via nemmeno con la candeggina. Mentre il Sailor Souboku richiede un utilizzo costante altrimenti le penne cominciano a stentare a ripartire. Niente di tragico, ma bisogna tenerne conto, l’ho provato in una Pilot Capless. Di ferrogallici ne possiedo due Rohrer & Klingner lo scabiosa e il salix. Anche questi non mi hanno creato nessun problema però restringono il tratto e siccome ho molte penne con pennino F li uso poco, inoltre i colori son belli ma poco vividi. Spero di esserti stato d’aiuto. Chiedi pure se vuoi sapere altro.
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Fabio
Il silenzio è d’oro (W. Shakespeare)
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Convivenza stilografica & inchiostro indelebile
come te uso le stilo per lavoro e sono interessato agli indelebili. Se le sai smontare e puoi fare una pulizia "profonda" non credo tu possa avere problemi, tranne se non usi un ink NON per stilo
se si è inutile che leggi il resto del messaggio
io, almeno all'inizio, eviterei stilo a stantuffo, in quanto sono anche un poco più ostiche nella pulizia profonda.
in ogni caso "bagnetto" almeno una volta al mese, acqua distillata, non lasciarle per troppo tempo inutilizzate. evitare di cambiare spesso ink di colore e marche differenti. ( per fare prove di ink usa un "muletto" ) . ci sono prodotti per il lavaggio che funzionano abbastanza bene e non costano troppo, ognuno ha il suo e si può anche "autoprodurre" .
infine , la noodler's ha fatto la linea EEL (il nero ha buone recensioni), che essendo lubrificato, dicono sia specifico per i pistoni. ma NON ho esperienza diretta.
condivido il messaggio precedente circa gli ink giapponesi, ed i basici della pilot sono molto testati , ma attenzione alcuni di quelli non sono così "semplici".
se si è inutile che leggi il resto del messaggio
io, almeno all'inizio, eviterei stilo a stantuffo, in quanto sono anche un poco più ostiche nella pulizia profonda.
in ogni caso "bagnetto" almeno una volta al mese, acqua distillata, non lasciarle per troppo tempo inutilizzate. evitare di cambiare spesso ink di colore e marche differenti. ( per fare prove di ink usa un "muletto" ) . ci sono prodotti per il lavaggio che funzionano abbastanza bene e non costano troppo, ognuno ha il suo e si può anche "autoprodurre" .
infine , la noodler's ha fatto la linea EEL (il nero ha buone recensioni), che essendo lubrificato, dicono sia specifico per i pistoni. ma NON ho esperienza diretta.
condivido il messaggio precedente circa gli ink giapponesi, ed i basici della pilot sono molto testati , ma attenzione alcuni di quelli non sono così "semplici".
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Di inchiostri indelebili ho il Noodler's Black e il Baystate Blue. Il Baystate ha delle notorie caratteristiche macchiatorie (anche se nella Prefounte in cui era caricato da gennaio non ha macchiato così tanto), e non è resistente alla candeggina, quindi lo escluderei. Il Black non mi ha dato problemi né di intasamento né di macchiamento, in alcune penne ci è rimasto per parecchio tempo sebbene le penne un paio di righe al giorno le scrivevano. Per la mia rsperienza, si è rivelato affidabile e sicuro, io però non ho penne prestigiose o costose, quindi non ti so dire come si comporta su queste ultime.
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Qui la convivenza fra il Sailor Kiwa Guru e la Sailor Sapporo è di anni, tanto che i due mi hanno chiesto di procurare loro le bomboniere
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"Non essere mai codardo o crudele. Cerca di essere sempre gentile, ma non smettere mai di essere buono." Doctor Who
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Io non vedo nessun problema ad usarla con un indelebile come il montblanc permanent black, peraltro non è una penna trasparente quindi non vedo il problema di macchie antiestetiche. In alternativa il Salix di R&K. In ogni caso non è necessario caricarla la mattina e lavarla la sera, è una penna fatta per contenere inchiostro e scrivere
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Concordo con Francesco (francoiacc) sul fatto che stai prevedendo cure perfino eccessive; se non lasci che l'inchiostro si asciughi per evaporazione (quindi per mancanza di uso), non vale la pena farsi tante fobie; usa la penna e non preoccuparti.
circa la tipologia degli inchiostri da usare (al lavoro), tutti i suggerimenti sono condivisibili e sensati; stranamente però (parlando di inchiostri per documenti) non ho ancora visto suggerire un ottimo inchiostro per documenti, il "KOH-I-NOOR Document Ink";
è piuttosto economico, relativamente facile da trovare, disponibile in blu e nero (secondo le tue preferenze);
Se ne è parlato qui:
viewtopic.php?t=11160
Poi, parlando della Omas 360, concordo con te sull'idea di tenerla a casa, più per evitare "incidenti sul lavoro" che per altro; essendo un ricordo di famiglia, nonché un modello poco diffuso, è giusto tendere a "preservarla".
Nondimeno, come suggerimento personale, non lasciarla a prendere polvere dentro un cassetto o in una teca; è nata per scrivere; curala con attenzione ma usala.
E anche per questa, l'idea del caricamento la mattina e scarico e lavaggio la sera mi pare un po' perversa; lasciando da parte considerazioni sullo stress da "abuso", probabilmente finiresti per seccarti tu per primo di tutte queste operazioni;
Un buon compromesso :
Caricala con un inchiostro "gentile" (un "royal blue" scolastico, per fare un esempio), e magari (giusto perché è "lei") svuotala e lavala e lasciala asciugare ogni mese, se proprio non l'hai usata.
circa la tipologia degli inchiostri da usare (al lavoro), tutti i suggerimenti sono condivisibili e sensati; stranamente però (parlando di inchiostri per documenti) non ho ancora visto suggerire un ottimo inchiostro per documenti, il "KOH-I-NOOR Document Ink";
è piuttosto economico, relativamente facile da trovare, disponibile in blu e nero (secondo le tue preferenze);
Se ne è parlato qui:
viewtopic.php?t=11160
Poi, parlando della Omas 360, concordo con te sull'idea di tenerla a casa, più per evitare "incidenti sul lavoro" che per altro; essendo un ricordo di famiglia, nonché un modello poco diffuso, è giusto tendere a "preservarla".
Nondimeno, come suggerimento personale, non lasciarla a prendere polvere dentro un cassetto o in una teca; è nata per scrivere; curala con attenzione ma usala.
E anche per questa, l'idea del caricamento la mattina e scarico e lavaggio la sera mi pare un po' perversa; lasciando da parte considerazioni sullo stress da "abuso", probabilmente finiresti per seccarti tu per primo di tutte queste operazioni;
Un buon compromesso :
Caricala con un inchiostro "gentile" (un "royal blue" scolastico, per fare un esempio), e magari (giusto perché è "lei") svuotala e lavala e lasciala asciugare ogni mese, se proprio non l'hai usata.
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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&...
I don't want to belong to any club that will accept people like me as a member (cit)- geko
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Sono dello stesso parere di Giorgio (Riccardo? ) e Francesco.
Aggiungo solo che Montblanc per i suoi Permanent blu e nero, anche con uso costante e quotidiano, consiglia di lavare la penna più spesso del solito, io lo faccio ogni tre mesi +/-: sono un paio d’anni che li uso e problemi zero.
Comunque, in generale, non lascio mai ferme penne cariche.
Aggiungo solo che Montblanc per i suoi Permanent blu e nero, anche con uso costante e quotidiano, consiglia di lavare la penna più spesso del solito, io lo faccio ogni tre mesi +/-: sono un paio d’anni che li uso e problemi zero.
Comunque, in generale, non lascio mai ferme penne cariche.
Hier nous étions au bord du gouffre, aujourd'huis nous avons fait un grand pas en avant.
(Omar Bongo, "presidente" del Gabon - 1967/2009)
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Io uso regolarmente Sailor Kiwa Guro su una Sailor 1911 FM e Sailor Sei Boku su una 149 F da tempo senza nessun particolare problema, con lavaggi ogni 2-3-4 mesi a seconda del periodo. Ruoto le penne al lavoro, alternandole con una 88 big e una Leonardo Furore cariche con inchiostri blu non waterproof, per cui vengono usate circa una/due volte a settimana per cartelle/diarie/visite/consegne. In passato ho usato il verde della serie dokumentus di R&K e ho notato che aveva una tendenza più elevata di questi due inchiostri a smagrire il tratto dopo un po’ che la penna era caricata, niente comunque di estremamente problematico.
L’unico problema con il Kiwa Guro l’ho avuto con la capless, ma continuo ad avere il sospetto che anche la penna abbia qualcosa che non si adatta al mio utilizzo. Il fatto che sia a scatto, senza cappuccio, probabilmente tende a fare seccare il gruppo pennino-alimentatore. È una cosa che si verifica anche con inchiostro pilot namiki nero.
L’unico problema con il Kiwa Guro l’ho avuto con la capless, ma continuo ad avere il sospetto che anche la penna abbia qualcosa che non si adatta al mio utilizzo. Il fatto che sia a scatto, senza cappuccio, probabilmente tende a fare seccare il gruppo pennino-alimentatore. È una cosa che si verifica anche con inchiostro pilot namiki nero.
Riccardo
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Non ancora
L'uso era riferito ad una generica attività d'ufficio.
La OMAS invece era di mio nonno, che faceva il notaio... ma usava quantità industriali di Pilot V5
Grazie a tutti per i suggerimenti!
Forse leggendo diverse esperienze di problemi con questo genere di inchiostri ho preso la questione troppo sul serio... In buona sostanza, con un uso quotidiano (anche se non molto intenso e con la pausa del week-end) sempre con lo stesso inchiostro, non dovrei avere problemi particolari e un bagnetto ogni paio di mesi potrebbe essere una cautela sufficiente per non mettere a rischio la mia Stipula, corretto?
Sceglierò un indelebile (grazie per il suggerimento sul KOH-I-NOOR, avevo letto quel topic tempo fa e poi me ne ero dimenticato!) "a pancia", sempre che non abbiate qualche indicazione specifica, e mi farò passare la paura
Quanto alla OMAS, la caricherò con un inchiostro classico e la userò di quando in quando per puro piacere; mi piacerebbe comunque avere qualche suggerimento in più su inchiostri "gentili" ma almeno un po' resistenti, soprattutto all'esposizione al sole. Non so se sia un problema solo mio, ma mi è capitato più di una volta di lasciare qualche foglio sulla scrivania davanti alla finestra e vederlo ingrigirsi e sbiadire... anche se la mia esperienza si limita praticamente al 4001 in cartuccia...
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Nella mia limitata esperienza vedo un controsenso: inchiostro gentile ed indelebile. Un inchiostro gentile non è indelebile, e uno dei migliori che posso suggerirti in quanto tale è il Waterman Serenity Blue, che per l'appunto non è assolutamente indelebile.
Poi ci sono inchiostri indelebili che non sono problematici, tra questi ho avuto buona esperienza con il permanent black di Montblanc. Una soluzione intermedia potrebbe essere il Graf Von Faber Castell Cobalt Blue, ottima resistenza all'aqua e si lava via facilmente.
Tuttavia ti ribadisco il mio pensiero, la penna la devi trattare con cura, ma è una penna progettata e costruita per contenere inchiostro, e peraltro non vedo assolutamente come possa rovinarsi con un inchiostro indelebile poiché non ha materiali trasparenti che potrebbero rilevarsi antiestetici con delle macchie. Mettici un inchiostro, anche indelebile se ti serve, e usala, falle fare la penna.
Poi ci sono inchiostri indelebili che non sono problematici, tra questi ho avuto buona esperienza con il permanent black di Montblanc. Una soluzione intermedia potrebbe essere il Graf Von Faber Castell Cobalt Blue, ottima resistenza all'aqua e si lava via facilmente.
Tuttavia ti ribadisco il mio pensiero, la penna la devi trattare con cura, ma è una penna progettata e costruita per contenere inchiostro, e peraltro non vedo assolutamente come possa rovinarsi con un inchiostro indelebile poiché non ha materiali trasparenti che potrebbero rilevarsi antiestetici con delle macchie. Mettici un inchiostro, anche indelebile se ti serve, e usala, falle fare la penna.
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se sei interessato specificatamente agli ink wather-res qui sul forum c'è stato un grande lavoro di "prova sul campo" ti consiglio di dare un'occhiata .
in più, al di là della bellezza di ogni ink che è molto soggettiva ( anche se poi molti concordano su alcuni japp, ed anche io ! ) , sempre se pensi di farne uso professionale , la noodler's ha fatto una gamma, che OLTRE ad essere water-res è anche contro laser, agenti chimici ecc. è la caratteristica "eternal" venduti come "anti-contraffazione".
mi fa piacere che l'interesse sugli ink non lavabili stia aumentando ....
ps : concordo pienamente con FRANCOIACC , un ink dal water-res in su non è un ink gentile, ma essendo le stilo, strumenti di scrittura, con la giusta manutenzione ....
in più, al di là della bellezza di ogni ink che è molto soggettiva ( anche se poi molti concordano su alcuni japp, ed anche io ! ) , sempre se pensi di farne uso professionale , la noodler's ha fatto una gamma, che OLTRE ad essere water-res è anche contro laser, agenti chimici ecc. è la caratteristica "eternal" venduti come "anti-contraffazione".
mi fa piacere che l'interesse sugli ink non lavabili stia aumentando ....
ps : concordo pienamente con FRANCOIACC , un ink dal water-res in su non è un ink gentile, ma essendo le stilo, strumenti di scrittura, con la giusta manutenzione ....
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Caricarla la mattina e scaricarla la sera ??
Se ti vuoi complicare un po' la vita e inscenare al contempo un po' di spettacolo perchè allora non usare calamaio, inchiostro di china, cannuccia e pennino ?
Se ti vuoi complicare un po' la vita e inscenare al contempo un po' di spettacolo perchè allora non usare calamaio, inchiostro di china, cannuccia e pennino ?
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Nella sezione inchiostri, c'è di tutto di più.....rizzi83 ha scritto: mi piacerebbe comunque avere qualche suggerimento in più su inchiostri "gentili" ma almeno un po' resistenti, soprattutto all'esposizione al sole.
Comunque, lì dentro potresti dare primariamente un'occhiata a queste discussioni:
Test di resistenza alla luce
differenza tra un inchiostro a nanopigmenti e un bulletproof
Quanto dura un documento scritto con inchiostro non waterproof/bulletproof?
Blu scuro formale resistente all'acqua
I migliori inchiostri per uno studente
Buon divertimento
Giorgio
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