Pagina 1 di 1

antiche grafie settecentesche

Inviato: venerdì 3 gennaio 2020, 19:02
da Ottavio
Sperando di far cosa gradita allego alcuni esempi di calligrafie settecentesche (prima metà del secolo)

antiche grafie

Inviato: venerdì 3 gennaio 2020, 21:16
da AinNithael
Molto interessanti.

antiche grafie

Inviato: sabato 4 gennaio 2020, 0:46
da Gargaros
Al tempo usavano la penna vera, no? Intingevano, scrivevano una parola (o mezza, se lunga) e ritornavano a intingere. Sì vede che non erano "ottimizzati", perché per lo più faccio fatica a leggere. Comunque affascinante. Da dove vengono?

antiche grafie

Inviato: sabato 4 gennaio 2020, 11:10
da Irishtales
Un grande grande ringraziamento a Ottavio per queste perle, che sposterò subito nella sezione dedicata alle grafie in uso nel passato.
L'ultima è datata 1734, parla di francesi e tedeschi...di primo acchito mi viene in mente l'assedio della Mirandola o lo scontro per la conquista del Ducato di Modena (...ma è datata settembre) chissà!

Non è tanto difficile leggere, quanto forse riconoscere le singole parole e le abbreviazioni, oggi cadute in disuso o modificate.

antiche grafie

Inviato: sabato 4 gennaio 2020, 16:10
da Ottavio
Gargaros ha scritto: sabato 4 gennaio 2020, 0:46Al tempo usavano la penna vera, no? Intingevano, scrivevano una parola (o mezza, se lunga) e ritornavano a intingere. Sì vede che non erano "ottimizzati", perché per lo più faccio fatica a leggere. Comunque affascinante. Da dove vengono?
Archivio di famiglia

Gargaros ha scritto: sabato 4 gennaio 2020, 0:46Al tempo usavano la penna vera, no? Intingevano, scrivevano una parola (o mezza, se lunga) e ritornavano a intingere. Sì vede che non erano "ottimizzati", perché per lo più faccio fatica a leggere. Comunque affascinante. Da dove vengono?
Anche quando ho incominciato a scrivere, nel 1951, si intingeva, si scriveva una parola e si ritornava a intingere... e il bidello, ogni mattina, con un fiasco d'inchiostro, passava a riempire i calamai, inseriti in un buco del banco.

Irishtales ha scritto: sabato 4 gennaio 2020, 11:10Un grande grande ringraziamento a Ottavio per queste perle, che sposterò subito nella sezione dedicata alle grafie in uso nel passato.
L'ultima è datata 1734, parla di francesi e tedeschi...di primo acchito mi viene in mente l'assedio della Mirandola o lo scontro per la conquista del Ducato di Modena (...ma è datata settembre) chissà!

Non è tanto difficile leggere, quanto forse riconoscere le singole parole e le abbreviazioni, oggi cadute in disuso o modificate.
Mi scuso per l'errore di situazione e ringrazio per lo spostamento.
Sono lettere inedite a stampa, scritte dal fronte italiano delle guerre di successione polacca e austriaca. Una narra la battaglia di Quistello, altre degli assedi di Mantova e - appunto - della Mirandola. Tra poco saranno pubblicate.
Complimenti, Irishtales, per la tua conoscenza della Storia!

antiche grafie settecentesche

Inviato: domenica 5 gennaio 2020, 13:53
da Irishtales
Grazie Ottavio :)
Devo ammettere che sono molto curiosa riguardo alla pubblicazione cui accennavi...

antiche grafie settecentesche

Inviato: domenica 5 gennaio 2020, 19:52
da kircher
grazie di questi documenti! Naturalmente adesso siamo curiosi di sapere tutto anche della pubblicazione che dovrebbe risultarne

antiche grafie settecentesche

Inviato: giovedì 30 gennaio 2020, 22:49
da lucaparte
Bei documenti, ne metterò qualcuno anch'io

antiche grafie settecentesche

Inviato: venerdì 31 gennaio 2020, 12:48
da lucaparte
299 anni fa.
20200131_122938.jpg
Questa (purtroppo non ce l'ho io, ma l'Archivio di Stato, il che però è anche positivo, perché è diventata fruibile da tutti) è una 'supplica' del 1721, autografa di un mio ascendente diretto (nato nel 1686, morto a 83 anni, di Gualtieri - feudo Bentivoglio poi dominio diretto estense, Ducato di Modena e Reggio) rivolta al Duca di Modena perchè lo reintegri a capo del vecchio mulino sul Po, sul quale la sua (mia) casata serviva da 150 anni;
l'ho pubblicata nel libro 'L'ultimo mugnaio, Storie di gente nella pianura del Po fra Quattro e Ottocento' allegato a Reggio Storia, 2009 (non è in vendita, quindi non è pubblicità, ma si trova in diverse biblioteche in Emilia e Lombardia e anche Veneto, ricercabili online, per quei tre lettori curiosi che non mancano mai). Oltre alla grafìa è interessante anche notare quelle che oggi riteniamo sgrammaticature e ridondanze, ma soprattutto il fatto che l'autore proveniva da una famiglia modesta, ma, dirigendo quella complessa macchina economica che era il mulino, doveva saper scrivere, leggere e far di conto. Dove ha imparato a scrivere? Forse nella scuola che in paese avevano organizzato i Bentivoglio tra Cinque e Seicento, chiamando maestri anche da altri Stati (dal Trentino, ad esempio), signori illuminati che trasformarono con grandiose bonifiche luoghi insani in fertile pianura, e trasformando il paese con piazza, mercato e chiese.
20200131_122828.jpg

antiche grafie settecentesche

Inviato: giovedì 15 settembre 2022, 11:47
da Rino88
Le lettere sono state poi pubblicate? Le trovo molto interessanti sia dal punto di vista calligrafico che storico. Capisco che sono passati due anni, ma ho trovato questa magnifica parte del forum solo di recente :D.

antiche grafie settecentesche

Inviato: giovedì 15 settembre 2022, 12:03
da Irishtales
Caro Rino, il Forum è pieno di sorprese!
Non scusarti: certe cose sono belle da scoprire...e anche da riscoprire!