Un po’ spinto anche dall’intervento di un altro membro del nostro forum (kircher) che, in un argomento dedicato agli stili calligrafici per principianti, lamentava un eccesso di pubblicità per le scritture corsive inclinate, mi sono “inclinato“ a cimentarmi con una calligrafia tonda come la Carolina. Sui fogli originali, scritti su una bella carta vergata Hahnemühle (Ingres) con un pennino fine (Omas Grand Paragon) e un inchiostro scuro, ho aggiunto la traduzione in italiano, con un inchiostro più leggero (Iroshizuku chiku-rin ) e il pennino stub/italico della mia Montegrappa Extra 1930.
Ve ne propongo qui di seguito il risultato. Dal punto di vista della facilità di lettura, sarebbe stato senza dubbio meglio riscriverlo da capo, ma dal punto di vista della sfida grafica e del divertimento questa nuova versione del manoscritto non ha prezzo per me.
E ancora una breve nota per chi volesse cimentarsi a leggere il testo in italiano. Nella scrittura Carolina la lettera S non ha la forma sigmoide, a doppio uncino, alla quale siamo abituati, ma segue l’uso medievale e appare piuttosto come una lettera F minuscola ma senza il tratto orizzontale; la Carolina non aveva inoltre un segno specifico per la V e usava invece quella che ai nostri occhi appare come una U. In questo, era una diretta discendente delle grafie romane, che non facevano distinzioni fra la V e la U.
Ai più pazienti tra noi, che vorranno provare a leggere tra le righe, auguro una buona lettura, rassicurandoli sin d’ora sul fatto che lo sforzo di intenderne il povero contenuto non valeva la pena...
P.S. Le immagini sono caricate con una risoluzione sufficiente da permetterne la lettura, una volta ingrandite.