Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Collezionista... a mia insaputa
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Complimenti allo scoiattolo!
Io vedrei a forte rischio passaggio a miglior vita la Waterman in acciaio sulla sinistra (grave lesione alla sezione vicino al pennino, un classico di questo modello, probabilmente il materiale era inidoneo/difettoso) e l'anonima all'estrema destra (mi pare di vedere che anche su questa la sezione è rotta vicino al pennino). Non esiste guerra senza morti. Per il resto, c'è da mettere in bilancio la corrosione dei pennini in acciaio lasciati per decenni a contatto con l'inchiostro (perfetti non ritorneranno, ma quasi perfetti sì), e tanta, tanta pazienza. La regola aurea è: non avere fretta. Lascia le sezioni a bagno cambiando l'acqua ogni giorno fin quando non resterà pulita. Poi segui il link che ti ha indicato Ottorino. Solo dopo potrai provare ad inchiostrarle, riscontrare eventuali problemi residui e risoverli.
Comunque, ottima collezione: Waterman Man, Papermate Dynasty, Pelikano... Ancora complimenti!
Io vedrei a forte rischio passaggio a miglior vita la Waterman in acciaio sulla sinistra (grave lesione alla sezione vicino al pennino, un classico di questo modello, probabilmente il materiale era inidoneo/difettoso) e l'anonima all'estrema destra (mi pare di vedere che anche su questa la sezione è rotta vicino al pennino). Non esiste guerra senza morti. Per il resto, c'è da mettere in bilancio la corrosione dei pennini in acciaio lasciati per decenni a contatto con l'inchiostro (perfetti non ritorneranno, ma quasi perfetti sì), e tanta, tanta pazienza. La regola aurea è: non avere fretta. Lascia le sezioni a bagno cambiando l'acqua ogni giorno fin quando non resterà pulita. Poi segui il link che ti ha indicato Ottorino. Solo dopo potrai provare ad inchiostrarle, riscontrare eventuali problemi residui e risoverli.
Comunque, ottima collezione: Waterman Man, Papermate Dynasty, Pelikano... Ancora complimenti!
Giuseppe.
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La Waterman che sembra spaccata vicino al pennino è tutt'altro che passata a miglior vita! È una Waterman Graduate vintage ed hanno di "serie" il doppio taglio "decorativo" sulla sezione.Pettirosso ha scritto: ↑lunedì 10 febbraio 2020, 22:21 Complimenti allo scoiattolo!
Io vedrei a forte rischio passaggio a miglior vita la Waterman in acciaio sulla sinistra (grave lesione alla sezione vicino al pennino, un classico di questo modello, probabilmente il materiale era inidoneo/difettoso) e l'anonima all'estrema destra (mi pare di vedere che anche su questa la sezione è rotta vicino al pennino). Non esiste guerra senza morti. Per il resto, c'è da mettere in bilancio la corrosione dei pennini in acciaio lasciati per decenni a contatto con l'inchiostro (perfetti non ritorneranno, ma quasi perfetti sì), e tanta, tanta pazienza. La regola aurea è: non avere fretta. Lascia le sezioni a bagno cambiando l'acqua ogni giorno fin quando non resterà pulita. Poi segui il link che ti ha indicato Ottorino. Solo dopo potrai provare ad inchiostrarle, riscontrare eventuali problemi residui e risoverli.
Comunque, ottima collezione: Waterman Man, Papermate Dynasty, Pelikano... Ancora complimenti!
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Sicuramente avrò visto male io, ma una identica, con la plastica della sezione diventata dello stesso colore grigiastro/bianco, io l'avevo dovuta buttare perché il gruppo pennino/alimentatore non faceva più tenuta e girava allegramente su se stesso. Poi, se questa fa ancora tenuta...molto meglio, un'altra penna salvata!
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Pure io ho una Pelikano praticamente identica, anche nel colore. Solo la clip è leggermente diversa, poiché più squadrata (la usavo nel 1974, quando facevo la 5^ elementare)
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Okay,... e chi se lo immaginava?
Grazie a tutti per gli interventi, mi avete fornito dettagli preziosi e adesso sono curiosa di saperne di più, siete davvero pericolosamente "contagiosi"
Quindi, se ho capito bene:
Purtoppo confermo che la graduate vintage presente un certo "gioco" del pennino+ gruppo di alimentazione
Una domanda che mi preme fare:
Mi confermate che posso lasciarle tutte a bagno per giorni in acqua senza che questo crei problemi alle parti in ammollo?
La pazienza non mi manca e intanto studio e implemento la ripulitura che mi è stata segnalata da Ottorino, una alla volta.
Magari comincio con la Nai Oleari, la uso come "cavia"
Grazie a tutti per gli interventi, mi avete fornito dettagli preziosi e adesso sono curiosa di saperne di più, siete davvero pericolosamente "contagiosi"
Quindi, se ho capito bene:
- la Waterman nera è una Waterman Man
- la Waterman acciaio è il modello graduate vintage
- la Papermate è il modello Dynasty
- la Pellikan è un modello del 1968.
Purtoppo confermo che la graduate vintage presente un certo "gioco" del pennino+ gruppo di alimentazione
Una domanda che mi preme fare:
Mi confermate che posso lasciarle tutte a bagno per giorni in acqua senza che questo crei problemi alle parti in ammollo?
La pazienza non mi manca e intanto studio e implemento la ripulitura che mi è stata segnalata da Ottorino, una alla volta.
Magari comincio con la Nai Oleari, la uso come "cavia"
Ultima modifica di Hiver77 il martedì 11 febbraio 2020, 14:35, modificato 1 volta in totale.
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Vai tranquilla, non capita assolutamente nulla a lasciarle in ammollo per giorni, tu hai tutte penne (tranne una) con la sezione in plastica, cambia solamente l'acqua una volta al giorno perché sia sempre ragionevolmente pulita (ma se anche qualche volta ti dimentichi non capita nulla).
Se vuoi (non indispensabile, ma utile) aggiungi un paio di gocce di detersivo per piatti; ammoniaca, candeggina e cose simili le terrei di riserva per eventuali casi ostinati che si dovessero presentare.
Io solitamente per questi lavoretti uso dei bicchierini di plastica (quelli di caffè o quelli da bibita): uno per ogni penna con 2 gocce di detersivo, così giornalmente puoi controllare i progressi delle singole penne.
L'eccezione di cui ti dicevo sopra è la Omas Rinascimento: una penna tanto bella quanto capricciosetta (e Ottorino te ne ha già dato un assaggio con la questione delle cartucce contrapposte). Esistono anche serie con la sezione in plastica nera, ma la tua l'ha in metallo (che io personalmente preferisco). Guardando la foto mi pare che abbia già dei punti di ossidazione: più che normale, data l'età, non ci puoi fare nulla.Questa tienila maggiormente sotto controllo: non che patisca a stare in acqua, ma poi alla fine asciugala bene (mentre le altre puoi poi lasciarle asciugare direttamente all'aria).
Comunque per ora è prematuro.
Una cosa più che scontata, ma a cui forse non sempre si pensa: pulisci anche i cappucci ed i fusti! Non intendo ovviamente all'esterno, ma all'interno, vedrai quanto inchiostro secco troverai anche lì. Identica procedura (ecco perché servono i bicchieri in plastica da bibita; oppure anche un'unica bacinella come quella che mi pare tu stia già usando), ma puoi risparmiarti il detersivo: qui la pulitura ha una funzione puramente estetica. Solita maggiore attenzione per la Rinascimento.
Ed ora... Alla prossima puntata!
Se vuoi (non indispensabile, ma utile) aggiungi un paio di gocce di detersivo per piatti; ammoniaca, candeggina e cose simili le terrei di riserva per eventuali casi ostinati che si dovessero presentare.
Io solitamente per questi lavoretti uso dei bicchierini di plastica (quelli di caffè o quelli da bibita): uno per ogni penna con 2 gocce di detersivo, così giornalmente puoi controllare i progressi delle singole penne.
L'eccezione di cui ti dicevo sopra è la Omas Rinascimento: una penna tanto bella quanto capricciosetta (e Ottorino te ne ha già dato un assaggio con la questione delle cartucce contrapposte). Esistono anche serie con la sezione in plastica nera, ma la tua l'ha in metallo (che io personalmente preferisco). Guardando la foto mi pare che abbia già dei punti di ossidazione: più che normale, data l'età, non ci puoi fare nulla.Questa tienila maggiormente sotto controllo: non che patisca a stare in acqua, ma poi alla fine asciugala bene (mentre le altre puoi poi lasciarle asciugare direttamente all'aria).
Comunque per ora è prematuro.
Una cosa più che scontata, ma a cui forse non sempre si pensa: pulisci anche i cappucci ed i fusti! Non intendo ovviamente all'esterno, ma all'interno, vedrai quanto inchiostro secco troverai anche lì. Identica procedura (ecco perché servono i bicchieri in plastica da bibita; oppure anche un'unica bacinella come quella che mi pare tu stia già usando), ma puoi risparmiarti il detersivo: qui la pulitura ha una funzione puramente estetica. Solita maggiore attenzione per la Rinascimento.
Ed ora... Alla prossima puntata!
Giuseppe.
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Deve essere l'Antimacchia 1973, allora. Prodotta... nel 1973!greciacret ha scritto: ↑martedì 11 febbraio 2020, 0:30 Pure io ho una Pelikano praticamente identica, anche nel colore. Solo la clip è leggermente diversa, poiché più squadrata (la usavo nel 1974, quando facevo la 5^ elementare)
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Grazie per tutti i consigli, stavo anche pensando di costruire la "lavatrice"; non dovrebbe essere difficile, ma al limite metto al lavoro il marito ingegnere (altrimenti che l'ho sposato a fare? ).Per ora quindi mi limiterò all'ammollo con acqua e detersivo e poi vediamo.Pettirosso ha scritto: ↑martedì 11 febbraio 2020, 8:35 Vai tranquilla, non capita assolutamente nulla a lasciarle in ammollo per giorni, tu hai tutte penne (tranne una) con la sezione in plastica, cambia solamente l'acqua una volta al giorno perché sia sempre ragionevolmente pulita (ma se anche qualche volta ti dimentichi non capita nulla).
Se vuoi (non indispensabile, ma utile) aggiungi un paio di gocce di detersivo per piatti; ammoniaca, candeggina e cose simili le terrei di riserva per eventuali casi ostinati che si dovessero presentare.
[...]
L'eccezione di cui ti dicevo sopra è la Omas Rinascimento: una penna tanto bella quanto capricciosetta (e Ottorino te ne ha già dato un assaggio con la questione delle cartucce contrapposte). Esistono anche serie con la sezione in plastica nera, ma la tua l'ha in metallo (che io personalmente preferisco). [...] alla fine asciugala bene (mentre le altre puoi poi lasciarle asciugare direttamente all'aria).
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Chiedo scusa, non la sapevo questa della plastica che si allenta. Ľ'importante e che non ci siano crepe.Pettirosso ha scritto: ↑martedì 11 febbraio 2020, 0:20 Sicuramente avrò visto male io, ma una identica, con la plastica della sezione diventata dello stesso colore grigiastro/bianco, io l'avevo dovuta buttare perché il gruppo pennino/alimentatore non faceva più tenuta e girava allegramente su se stesso. Poi, se questa fa ancora tenuta...molto meglio, un'altra penna salvata!
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Anch'io ho una Waterman Graduate; tutto bene, ma l'alimentatore si è ristretto; mi piace la linea, e come scrive; che fare per rincicciottarla? La gomma si lascia ammollo nell'acetone per un po', la plastica? Oppure inserisco uno spessorino micrometrico in silicone? Ma dove lo trovo?
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Non so che dirti, la mia Waterman ha un "gioco" nel gruppo+pennino alimentazione, ma dato che era incrostata dagli anni di inutilizzo dentro un cassetto, per ora è in ammollo per sciogliere l'inchiostro.
Finite le pulizie proverò ad usarla.
Da quanto ho capito la fragilità di questo componente è una difetto abbastanza comune di questo modello.
Peccato perché esteticamente mi piace molto, quindi per ora incrocio le dita e spero.
Finite le pulizie proverò ad usarla.
Da quanto ho capito la fragilità di questo componente è una difetto abbastanza comune di questo modello.
Peccato perché esteticamente mi piace molto, quindi per ora incrocio le dita e spero.
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Secondo me (potrei anche sbagliare) non è l'alimentatore che si è ristretto, ma la sezione che si è allargata, cambiando addirittura colore, come sulla mia. Se ben ricordo (è una cosa di parecchi anni fa) pennino ed alimentatore combaciavano perfettamente fra di loro. Io avevo provato, provvisoriamente, tanto per fare un tentativo, ad avvolgerli con qualche giro di quella sottilissima pellicola trasparente che si usa in cucina, in modo da creare un minimo di maggiore spessore. Come ho tentato di inserire nuovamente il gruppo nella sezione, forzando un minimo per farla entrare, si è crepata di netto (da tenere presente che nei lavori manuali sono più imbranato di una foca). A quel punto ho passato per le armi l'intera penna, e la cosa è finita lì.
Che io sappia, per fare dilatare plastica e celluloide il metodo più sicuro è usare un phon, ruotando continuamente il pezzo, in modo che si scaldi uniformemente. Questo si usa per smontare le penne vintage, ma è ovviamente un fenomeno reversibile, quindi nel nostro caso non serve. Secondo me, se la plastica si è deteriorata non c'è altro da fare che sostituirla, posto di trovare un ricambio o una penna donatrice.
Aspettiamo prima a vedere come sarà la situazione al termine dei bagni preliminari. Poi ottima l'idea della lavatrice, se ci sono casi ostinati; se vuoi una scorciatoia procurati (al supermercato o in farmacia) una peretta di gomma, la riempi d'acqua, infili la punta nel beccuccio dell'alimentatore (eventualmente tagliando dalla punta quanto necessario) e gliela flussi dentro, così togli gli ultimi residui di inchiostro e controlli che non ci siano intasamenti.
Alla prossima!
Che io sappia, per fare dilatare plastica e celluloide il metodo più sicuro è usare un phon, ruotando continuamente il pezzo, in modo che si scaldi uniformemente. Questo si usa per smontare le penne vintage, ma è ovviamente un fenomeno reversibile, quindi nel nostro caso non serve. Secondo me, se la plastica si è deteriorata non c'è altro da fare che sostituirla, posto di trovare un ricambio o una penna donatrice.
Aspettiamo prima a vedere come sarà la situazione al termine dei bagni preliminari. Poi ottima l'idea della lavatrice, se ci sono casi ostinati; se vuoi una scorciatoia procurati (al supermercato o in farmacia) una peretta di gomma, la riempi d'acqua, infili la punta nel beccuccio dell'alimentatore (eventualmente tagliando dalla punta quanto necessario) e gliela flussi dentro, così togli gli ultimi residui di inchiostro e controlli che non ci siano intasamenti.
Alla prossima!
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Eccomi di nuovo.
Ho fatto l'ammollo di tutti i pennini in acqua e (2 gocce di) sapone per piatti.
Ho realizzato la "lavatrice" e ho già fatto il lavaggio dei 3 pennini più problematici ed incrostati, tra cui la omas rinascimento.
Ho intenzione di lavare con la "lavatrice" anche gli altri, anche se sembravano meno incrostati e non fuoriusciva più inchiostro.
Domanda: adesso cosa devo fare? Il fatto che dal lavaggio con la lavatrice non escano più gocce pigmentate significa che i pennini sono puliti? (tenete conto che NON ho fatto il passaggio con l'ammoniaca, su nessuna delle penne). Devo procedere ad ulteriori lavaggi? Devo procedere con un tentativo di scrittura? O è meglio comunque smontare i pennini per eventuali pulizie ulteriori? (tra l'altro non ho la più pallida idea di come farlo )
Ho fatto l'ammollo di tutti i pennini in acqua e (2 gocce di) sapone per piatti.
Ho realizzato la "lavatrice" e ho già fatto il lavaggio dei 3 pennini più problematici ed incrostati, tra cui la omas rinascimento.
Ho intenzione di lavare con la "lavatrice" anche gli altri, anche se sembravano meno incrostati e non fuoriusciva più inchiostro.
Domanda: adesso cosa devo fare? Il fatto che dal lavaggio con la lavatrice non escano più gocce pigmentate significa che i pennini sono puliti? (tenete conto che NON ho fatto il passaggio con l'ammoniaca, su nessuna delle penne). Devo procedere ad ulteriori lavaggi? Devo procedere con un tentativo di scrittura? O è meglio comunque smontare i pennini per eventuali pulizie ulteriori? (tra l'altro non ho la più pallida idea di come farlo )
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AGGIORNAMENTO: Ok, alla fine non ho resistito e le ho provate.
Purtroppo la Waterman graduate è rotta, in modo irreparabile temo: manca completamente il tubicino che dovrebbe infilarsi nell'apertura della cartuccia per consentire alla cartuccia di bloccarsi e all'inchiostro di raggiungere il pennino. Probabilmente è stato troncato di netto in modo irreparabile già anni fa
Non me ne sono accorta subito, perché onestamente non le ho guardate "lì sotto".
Mi spiace molto perchè la linea di quella penna mi sembrava davvero elegante
La pelikan scrive bene, la papermate abbastanza, la Waterman man idem, la nai oleari sembra grattare un po'. Tutte hanno un buon flusso di inchiostro, senza singhiozzi.
La omas rinascimento è ancora da sistemare: il pennino gratta e l'inchiostro fatica ad arrivare all'alimentazione e sulla carta.
Immagino che con questa dovrò procedere al lavaggio con ammoniaca.
Ho letto le istruzioni per controllare l'allineamento dei pennini, ma, considerando che ci vedo pochino, sarà dura. Devo sicuramente procurarmi una lente di ingrandimento. Qualche suggerimento ?
Questa volta prometto che sarò paziente
Purtroppo la Waterman graduate è rotta, in modo irreparabile temo: manca completamente il tubicino che dovrebbe infilarsi nell'apertura della cartuccia per consentire alla cartuccia di bloccarsi e all'inchiostro di raggiungere il pennino. Probabilmente è stato troncato di netto in modo irreparabile già anni fa
Non me ne sono accorta subito, perché onestamente non le ho guardate "lì sotto".
Mi spiace molto perchè la linea di quella penna mi sembrava davvero elegante
La pelikan scrive bene, la papermate abbastanza, la Waterman man idem, la nai oleari sembra grattare un po'. Tutte hanno un buon flusso di inchiostro, senza singhiozzi.
La omas rinascimento è ancora da sistemare: il pennino gratta e l'inchiostro fatica ad arrivare all'alimentazione e sulla carta.
Immagino che con questa dovrò procedere al lavaggio con ammoniaca.
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- La mia penna preferita: Lamy Pur; Kaweco AL Sport Raw
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Aspettiamo il parere di esperti ma credo che l'alimentatore della waterman graduate si possa sostituire con uno nuovo.
Per i pennini che grattano forse davvero ti basta solo riallinearli, e in quel caso una buona lente d'ingrandimento è l'ideale.
Ciao
Matteo
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Ciao
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