schnier ha scritto: ↑mercoledì 29 aprile 2020, 17:11
Se in una comunità di parlanti un termine viene accettato e compreso con un certo significato, allora entrerà a far parte del lessico di quella comunità. Naturalmente non basta inventarsi termini e significati nuovi, c'è bisogno che l'uso si ripresenti abitualmentre nella lingua parlata o in letteratura. La grammatica ha una funzione descrittiva non normativa. Spesso si tende a pensare che sia qualcosa di nornativo a causa dell'esperienza scolastica, che deve pur dare delle basi ferme della lingua agli scolari che devono imparare, ma la lingua di un popolo è in perenne evoluzione.
nel primo intervento ho menzionato l'abuso del "piuttosto". questo non e'
accettato e compreso con un certo significato, tout court (treccani dissente, per esempio). e' stato veicolato da giornalisti. puo' essere sufficiente un ignorante, ma in posizione dominante, affinche' passi come significato alternativo. chi, altrettanto ignorante, imboccato da tv e quotidiani, ripete quel che ascolta/legge, finisce con il far entrare in uso tale (sbagliata) espressione. quando la massa critica sara' raggiunta, questo sara' sufficiente, secondo la tua posizione, a certificarne l'entrata nel lessico
parimenti, tra 10 anni si concordera' il predicato verbale con il complemento di specificazione. era errore, resta errore. il fatto che venga adottato da molti, magari perche' scimmiottare il giornalista di turno ("il calcio e' liquido", anybody?) fa figo, non lo rende corretto. probabilmente tali deformazioni andrebbero corrette (stroncate) sul nascere. secondo me stiamo parlando di due fenomeni diversi, se per te non e' cosi, siamo d'accordo nel non essere d'accordo
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mi fai venire in mente due punti:
- con internet, e' facile ripetere quello che si legge altrove. make-believe. niente referenze, ovviamente nessuna lettura. ho avuto necessita' di documentarmi su trattamenti per la condropatia. moltissimi siti condividevano le stesse frasi per descrivere i risultati di una singola ricerca. ho trovato e letto il testo e tutti (T-U-T-T-I) i siti avevano "equivocato" le conclusioni dello studio, "scordando" di menzionare le limitazioni chiaramente illustrate. le persone hanno bisogno di un sistema binario (anche in politica) rosso/nero, bello/brutto, giusto/sbagliato. il resto e' inutile, sfumature. quindi roba di facile digestione, meglio se pre-digerita. tipo choose life, trainspotting
- comunita'..miliardi di mosche non possono sbagliarsi
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Hiroshi, ho ritrovato il documento citato da Polemarco, se interessa ancora, pm