Ho buttato 15 stilografiche.....

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Gluca
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Ho buttato 15 stilografiche.....

Messaggio da Gluca »

Anch'io ho voluto provare le economiche cinesi. Risultato false parker false safary ed alcune vere (chissa'?) cinesi.
Sono tutte nel cassetto, le false non scrivono come le vere e le cinesi alla fine o macchiano o non scrivono, o cade il converter.

Alla fine ho capito che le economiche, o meglio le entry level, sono le safary, o similare ce ne sono tante, e che le altre finiscono nel cassetto.
Non vale la pena provarle, meglio cercare le offerte in rete per una buona.

Ma non si buttano mai, tutte le volte che mi fa gola una cinese, riapro il cassetto e ricordo.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Io credo che molti abbiano, in qualche modo, fatto acquisti di penne economiche. Io personalmente non le ho mai buttate (solo una volta, una roba cinese strana, ma era proprio impossibile l'utilizzo). Ho la scatola delle penne sacrificabili: quando voglio provare un inchiostro strano, o provare determinati tipi di intervento, uso una di quelle, specialmente se lo smontaggio e la pulizia accurata sono agevoli. Ultimamente ho provato su una Jinhao un inchiostro che il produttore (Winsor&Newton) erroneamente indica come adatto alle comuni stilografiche, ma che in realtà è un colore acrilico molto diluito adatto ai pennini da intinsione, con tutte le conseguenze del caso. La cosa strana è che, prima che si formasse un film tipo vinavil essiccato nelle parti interne, sono passati moltissimi giorni (quasi due settimane). La penna è ancora viva, e sarebbe un peccato "ucciderla"; meglio torturarla. :D
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
gianka03
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Messaggio da gianka03 »

Io ho acquistato alcune Jinhao e sinceramente non mi sembrano male.
ovvio che non possiamo paragonarle alla sensazione che possono dare penne più blasonate, ma per esperienza personale, lo uso e non mi hanno mai dato problemi di perdita o altro.
Anzi dopo che le ho lasciate ferme con l'inchiostro per oltre una settimana, una volta riprese in mano, partono senza incertezza.
Logico è che la qualità non è così per tutte. Infatti penso che quello che possiamo definire difetto sia che la qualità non è costante nelle cinesine.
Buona domenica.

Giancarlo
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Marsich
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Messaggio da Marsich »

A me piacciono le penne economiche, se di marche prestigiose..ad esempio la Lamy Safari, è poco costosa però ha un suo stile e ha delle caratteristiche personali che ne fanno un "oggetto" piacevole..
Anche le stilografiche del tabacchino, senza marca, da 5 euro saranno poca cosa, ma hanno comunque una loro dignità!


Invece una patacca cinese da due soldi che vuole somigliare a una penna blasonata la tirerei via a prescindere :lol: :lol: :lol:
Una volta acquistai una roba simile in un mercatino, pensando di aver fatto un affare :shock: , e perdeva pezzi di volta in volta ogni volta che la usavo...il colpo di grazie glielo diede mia moglie frantumandola nella sua borsetta... :clap:
CrMarcello
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Ho buttato 15 stilografiche.....

Messaggio da CrMarcello »

Io quando ho ripreso in mano la stilografica (che avevo abbandonato in quanto praticamente non scrivevo più se non poche parole in vari posti...cantieri, nella nebbia, con pioggerellina...insomma usavo di più la grafite quando mi serviva, poi ho cambiato alcune cose della mia vita e mi sono rimesso a studiare e a scrivere, molto, prima con le penne usa e getta, poi con le roller parker e poi mi sono ricordato che avevo anche una stilografica con una boccetta di montblank blue...) insomma ho ricominciato con la stilografica che mi aveva regalato mia mamma, una pelikan 120 con pennino stilografico e lì mi è tornata fuori la goduria...ma avevo il "timore" di portarla fuori in quanto pezzo alquanto raro (sopratutto nel pennino) per cui ho riesumato le penne stilografiche di quando andavo a scuola (si usavo solo quelle all'epoca) quindi due pelikano blue e una auretta se non ricordo male, rossa e blue con il logo fiat sbiadito sopra (che mi era stata regalata alle elementari da una compagna di classe in quanto regalata alla mamma che lavorava in un concessionario...parliamo di un 25 anni fa circa). Insomma le pelikano tratto m troppo spesso, cartuccia che mi durava forse un'ora (scrivo mooolto) la più recente delle due pelikano la prima volta che l'ho ripresa in mano (ed ho la mano leggera) si è troncata a livello dell'anello trasparente (che era tutt'uno con la filettatura) , la aurora invece è rimasta in cassetto in quanto non è che mi garbasse mai molto....
Insomma alla fine sono passato per un po di cancellerie per prendere una lamy o altro... Ma mi sono imposto di non farmi prendere dalla smania di acquisti impulsivi, per cui ho guardato con calma e mi sono preso una m200 blue mare led pennino Ef ( si comunque ho un debole per pennini belli grandi, non quelli coperti per intenderci, e caricamento a stantuffo più che altro per la quantità di inchiostro maggiore che riesce a contenere)... Ecco le due penne scolastiche ancora funzionanti e neanche quella rotta non le ho buttate, più che altro per motivi affettivi...ma diciamo che se non avessi avuto la pelikan per poter "conoscere" il mondo delle stilografiche in maniera più intensa non so se sarei andato a comprare la m200 o se magari avrei preso semplicemente un'altra ricarica roller per le parker...da qui mi sono imposto di acquistare solo penne di una certo livello in su.
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galimba
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Messaggio da galimba »

Sul buttare o regalare le stilografiche che non ti hanno soddisfatto , io sono per la seconda ipotesi.
marnautz
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Messaggio da marnautz »

Io invece vado controcorrente. Odio le stilografiche cinesi e simili, che non vuol dire “economiche” ma oggetti che scimiottano altre marche e di qualità pessima.
Hai tutta la mia approvazione, perché regalare qualcosa che tu ritieni non essere degna di valore, sarebbe un insulto per chi le riceve.
Poi non so cosa intendete per economico, essendo un parametro soggettivo, con un po’ di pazienza si trovano stilografiche usate ben tenue, con pennino in oro, anche a meno di 50€.
Un saluto, Fabio
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StePen
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Messaggio da StePen »

Devo dire che delle poche penne che ho, a parte una bic stypen retrattile che ha problemi al pennino, tutte funzionano decentemente e non mi creano problemi.

A cominciare dalla cinesine che possiedo e delle quali sono soddisfatto: jinhao x750, wing sung 3003, wing sung 3008.

Poi vabbè... quella che uso quotidianamente è la solita faber castell school+.
:)
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hobbit
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Messaggio da hobbit »

Anch'io come molti nei miei peregrinamenti da stilografite iniziale ho comprato molte tentate penne. Lamy ABC, Vista, Wing Sung 3008, Jinhao 605, 51a, Kaweco Sport, Perkeo, Platinum Preppy, Plaisir, Pilot Kakuno, Platignum Studio, Faber Castell School, Pelikan Primapenna, Twist, Herbin Clear, Moonman M2, Reform 1745, Parker Vector, Waterman Jif, Agorà,.... e altre che sicuramente non ricordo. Tutte penne scolastiche, aborrisco il lusso concettualmente.

Alla fine come ho scritto più volte le più robuste e affidabili si sono rivelate le Preppy che ho sempre con me, infaticabili. Altre penne che tendo ad usare sono le ABC, che mi piace molto come sono realizzate, sia per l'impugnatura, che per il fusto in legno e il pennino sostituibile.
Mediamente le più deludenti per me si sono rivelate le cinesi, soprattutto le Wing Sung.
Comunque una penna stilografica a differenza della sfera richiede abitudine, rodaggio, dopo di che dà grandi soddisfazioni, anche la più semplice purché costruita per fare il suo lavoro, come è per molte delle penne che ho avuto!
Francesco
VincenzoDG
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Ho buttato 15 stilografiche.....

Messaggio da VincenzoDG »

Non so se le avrei buttato o regalato o, semplicemente, messe da parte.

Posso solo dire che oggi scrivere con una stilografica non è più obbligatorio come un tempo ma una precisa scelta scaturente, almeno per me, dal piacere che alcune di esse trasmettono.

A mio avviso, quindi, ha poco senso acquistare penne economicissime o scolastiche se si prevede un uso quotidiano, per paura di rovinare penne più costose.

Non dico di spendere centinaia di euro per una penna da portare in ufficio ma se uno, ribadisco per scelta e non per mancanza di alternativa di strumenti di scrittura, vuol usare una stilografica che almeno usi una penna minimamente soddisfacente.

Per me, ad esempio, sono le Pelikan della serie M150 o della serie M200. Per altri può essere una Aurora Y.

Ma forse non le copie cinesi. Non per me almeno.

In fondo, scrivere con una stilografica è un piacere e un vezzo, che deriva anche dalla consapevolezza del pregio dello strumento che sto usando e dalle sensazioni del pennino che graffia sulla carta. Mica una necessità....
Ultima modifica di VincenzoDG il sabato 26 settembre 2020, 15:21, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da Polemarco »

Ho acquistato penne economicissime cinesi per curiosità e per seguire il loro sviluppo. Ho fatto l’errore di affidarmi a una di queste nel corso di un convegno. Ero seduto nel palco tra un sottosegretario e un consigliere del CNF (Consiglio Nazionale Forense). La mia Jinhao ha pensato bene di dire “ciao ciao” al proprio converter proprio quando dovevo prendere appunti prima di una risposta. Non lo farò mai più.
Una cosa è una sana curiosità, altra l’affidamento. Non si va in battaglia con un fucile che potrebbe fare cilecca. A casa è un’altra cosa: prova di inchiostri “impestati”, forzature sul povero pennino ...
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Messaggio da merloplano »

VincenzoDG ha scritto: sabato 26 settembre 2020, 14:47 Non so se le avrei buttato o regalato o, semplicemente, messe da parte.

Posso solo dire che oggi scrivere con una stilografica non è più obbligatorio come un tempo ma una precisa scelta scaturente, almeno per me, dal piacere che alcune di esse trasmettono.

A mio avviso, quindi, ha poco senso acquistare penne economicissime o scolastiche se si prevede un uso quotidiano, per paura di rovinare penne più costose.

Non dico di spendere centinaia di euro per una penna da portare in ufficio ma se uno, ribadisco per scelta e non per mancanza di alternativa di strumenti di scrittura, vuol usare una stilografica che almeno usi una penna minimamente soddisfacente.

Per me, ad esempio, sono le Pelikan della serie M150 o della serie M200. Per altri può essere una Aurora Y.

Ma forse non le copie cinesi. Non per me almeno.

In fondo, scrivere con una stilografica è un piacere e un vezzo, che deriva anche dalla consapevolezza del pregio dello strumento che sto usando e dalle sensazioni del pennino che graffia sulla carta. Mica una necessità....
bah, sara' vero per te, per me la stilografica non e' un vezzo e me ne frego del pregio dello strumento. deve scrivere bene, altrimenti ci metto le mani o la rendo al negozio, a seconda del costo

penne scolastiche, come la abc, sono estremamente confortevoli, con amplia scelta di pennini facilmente regolabili, di provata affidabilita', smontabili senza problemi: per me, e per altri, sono una scelta funzionale in assoluto e la prima scelta con inchiostri "difficili". in quanto scolastiche, sono state progettate per la massima affidabilita' e con la funzionalita' prima dell'estetica. non userei una mistery filler (eg, visconti hs) perche' non porto con me calamai, ne' li lascio in ufficio

quando utilizzo un inchiostro come il BSB, non mi verrebbe in mente di prendere una aurora demonstrator. con inchiostri ad alto sheen o a nanopigmenti, utilizzo penne completamente smontabili

grazie per avere fornito una indicazione sulla spesa minima per una penna soddisfacente, 100 euro. ho parecchie penne insoddisfacenti :mrgreen:
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Messaggio da Hiver77 »

Per me le penne appartengono a 4 categorie: da astuccio (ipersacrificabili), da borsa (ci tengo abbastanza, ma se si rovinano un po' non piango), preziose (da usare solo a casa) e sacre (da usare solo a casa e tenere con moolta cura)
1a categoria - non ho acquistato penne cinesi, alla fine ho resistito alla tentazione, ma ho acquistato diverse penne scolastiche (Pelikan, Faber Castell, Preppy ecc) e sono quelle che porto a scuola (da prof.) nell'astuccio, così se lo dovessi perdere in giro non ci piangerei sopra (tra un trasloco di aula e l'altro mi è già successo una volta e non l'ho più ritrovato).
2a categoria - le penne di media fascia (per me) come la Waterman Graduate Allure, un paio di Parker 45 vintage ecc. l'Aurora Hastil appena acquisita al mercatino - troppo belline per stare nell'astuccio e rischiare lo smarrimento quasi automatico, ma non così preziose che, se dovessero segnarsi, o anche perdersi ecc ci piangerei sopra. Intendo prendermi un portapenne rigido per tenerle meglio e non rovinarle troppo portandomele "a spasso" .
3a categoria - le penne preziose come la Waterman Nai Oleari del liceo, la Pelikan M400, Sheaffer a levetta con pennino flex, Platinum Pocket sono di uso casalingo e non escono di casa se non per un "mostra e dimostra" con il collega appassionato di stilografiche (ma anche in quel caso escono dalla mia borsetta solo il tempo necessario).
4a categori - al gruppo delle sacre appartengono le penne storiche di valore "affettivo": la Waterman Strong di mio nonno, la Pelikan antimacchia scolastica della mamma, la Omas Rinascimento sempre del nonno (attualmente fuori casa nelle preziose mani di un forumista riparatore) e la mia Papermate. Queste le uso per il piacere di scriverci, sono attive a rotazione ma riposte in una scatola apposita e intoccabili dalle manine rapaci delle bimbe.
Comunque, come non riesco a buttare i libri, non riesco a buttare le stilografiche...Sto conservando perfino i resti delle penne rotte in una scatola (non si sa mai...) :lol:
Ultima modifica di Hiver77 il sabato 26 settembre 2020, 17:46, modificato 1 volta in totale.
Chiara

"Una grande scoperta risolve un grande problema, ma nella soluzione di qualsiasi problema c'è un pizzico di scoperta."
G. Polya
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Messaggio da VincenzoDG »

merloplano ha scritto: sabato 26 settembre 2020, 16:03
bah, sara' vero per te, per me la stilografica non e' un vezzo e me ne frego del pregio dello strumento. deve scrivere bene, altrimenti ci metto le mani o la rendo al negozio, a seconda del costo

penne scolastiche, come la abc, sono estremamente confortevoli, con amplia scelta di pennini facilmente regolabili, di provata affidabilita', smontabili senza problemi: per me, e per altri, sono una scelta funzionale in assoluto e la prima scelta con inchiostri "difficili". in quanto scolastiche, sono state progettate per la massima affidabilita' e con la funzionalita' prima dell'estetica. non userei una mistery filler (eg, visconti hs) perche' non porto con me calamai, ne' li lascio in ufficio

quando utilizzo un inchiostro come il BSB, non mi verrebbe in mente di prendere una aurora demonstrator. con inchiostri ad alto sheen o a nanopigmenti, utilizzo penne completamente smontabili

grazie per avere fornito una indicazione sulla spesa minima per una penna soddisfacente, 100 euro. ho parecchie penne insoddisfacenti :mrgreen:
Hai travisato il senso delle mie parole.

Fermo restando che mediamente le scolastiche non sono cosi soddisfacenti come penne migliori per molti estimatori di stilografiche (se vuoi potremmo fare un sondaggio se da più soddisfazione una scolastica o una penna di maggiore pregio), l’entità della spesa ammissibile per una penna quotidiana é cosa molto personale e relativa.

Ti informo, comunque, che ho acquistato molte Pelikan 120 e M150 a soli 30-35 euro (ovviamente usate ma in condizioni praticamente ottimali) e se devo spendere 20-25 euro per una scolastica nuova preferisco attendere la giusta occasione, spendere una decina di euro in più, ma acquistare una penna per me più soddisfacente.

Addirittura l’ultima penna che ho preso, una Pelikan 120, l’ho trovata su una bancarella a 10 euro e, dopo aver trascorso una notte a mollo per sciogliere l’inchiostro oramai rinsecchito all’interno, scrive benissimo ...
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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

In totale avrò preso una decina di stilografiche cinesi. Alla fine solo due sono state per me più che soddifacenti una wingsung 3013 e il suo clone :lol: .
Queste due le utilizzo spesso in ufficio, grazie anche alla eccezionale capienza del serbatoio a siringa rovesciata.
Le più deludenti sono stare le Baoer, cloni della Parker e una jinhao pesantissima.
Qualche Wing sung 3003 - 3008 sta nel cassetto. Le uso talvolta per testare gli inchiostri.
Dimenticavo una Hero, che chissà dove è finita.... :lol:

In definitiva la penna cinese è come l'anguria, talvolta esce buona altre meno. Oggi non sono più nel mio target di penna; la frequentazione del forum mi ha forse "raffinato il palato", o forse perchè una penna, oltre che a scrivere, deve trasmettermi un'emozione. Solo che queste emozioni sono devastanti per il portafogli. :roll:
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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