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Alla Ricerca del Viola Perduto (Parte V) - Diamine Purple Rain

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Alla Ricerca del Viola Perduto (Parte V) - Diamine Purple Rain

Messaggio da Rodelinda »

Se potessi scegliere un titolo alternativo da quello di cui sopra per chiamare questa recensione, credo sceglierei il titolo di un romanzo di Neil Gaiman e Terry Pratchett (che vi consiglio, in questi tempi in cui l’umorismo è il nostro unico scampo), con l’implicito augurio di … E buona Apocalisse a tutti!
Come forse saprete, vi indirizzo quest’ennesima puntata della mia Quest del Viola dall’epicentro della seconda ondata, sulla cui cresta un’orda di quelli che una volta si sarebbero chiamati scemi (ma che oggi, in tempi di politically correct, possono essere chiamati solo diversamente intelligenti) crede di manifestare contro l’ineluttabilità di un’epidemia mortale che sta causando una crisi economica e sanitaria, pretendendo di rivendicare il diritto di vivere come se nulla stesse succedendo.
Tutto questo pur di mantenere il discutibile privilegio di mostrare liberamente le proprie facce, la qual cosa nella stragrande maggioranza dei casi non arreca miglioramento alcuno al senso estetico dell’umanità, nel frattempo ritenendo di porre rimedio ai seri e reali problemi dei commercianti e dei ristoratori devastandone le proprietà e sfondandone le vetrine.
Insomma, una volta la rivoluzione invitava a gustar l’ananas e masticar fagiani perché ”più non ti resta, borghese, un domani”, oggi si rivolta contro una realtà ineffabile perché la realtà fa schifo. Buuuuuh. Vairus brutto e kattifo.

Insomma, per concludere… Good Omens.
Perché un giorno torneremo a passeggiare per le strade con i nostri papillon di tartan, a bere il tè delle cinque al Ritz (anche se, personalmente, consiglio a tutti quello del Savoy), e non escludo che potremo anche sentire un usignolo cantare a Berkeley Square.
Nel frattempo, però, cerchiamo di restare vivi. Mi sembra un gran risultato, rimanere qui provvisori anziché dall’Altra Parte definitivi.

Come al solito, daje regà.

P.S. Per cogliere meglio i riferimenti di cui sopra, consiglio a tutti – oltre che il romanzo summenzionato – l’eponima serie di Amazon Prime. Vi ricorderà, con quel meraviglioso humor tutto inglese che parla di cose tanto più serie quanto più leggere sembrano, quello che ci aspetta quando ne saremo usciti.
***

Ad onta delle convinzioni superstiziose di molti, chi mi conosce sa che ho una leggera fissa per gli inchiostri viola. Mi piacciono tantissimo, ne distinguo con piacere e assaporo le mille sfumature - purpuree, mauve, lavanda, erica... - a seconda della più o meno accentuata presenza di rosso o di blu al loro interno. Ho sempre almeno una penna carica con un viola, e - non scherzo - a ogni singolo ordine di inchiostri non manca mai una boccetta o un sample di questa tinta.
Perché questa passione proprio per questo colore anziché per un verde, ad esempio?
Non lo so, ma trovo che in genere sia una scelta ricca di personalità e che richiama l'attenzione, pur con una certa sobrietà che contraddistingue, ad esempio, quei viola talmente scuri da sembrare neri che rivelano la loro reale essenza solo in controluce.
Con il passare dei mesi ne ho accumulati talmente tanti dal decidermi ad iniziare una vera e propria quest, ossia: quale sarà, per caratteristiche tecniche ed organiche sue proprie, nonché per ricchezza di sfumature, corrispondenza al viola naturale, equidistanza tanto dal magenta quanto dal blu, l'inchiostro che merita la palma di Viola Più Viola del Viola, il Viola Definitivo?
Per questo, alternandole con recensioni di altre tinte, nei prossimi mesi vi intratterrò con le molteplici puntate di questa avvincente saga scrittoria, fino a rivelarvi quello che - almeno a mio giudizio - per il momento occupa lo spazio riservato al Sacro Graal dei Viola.

Hey ho, let's go.

Riassunto delle Puntate Precedenti:
***
Alla Ricerca del Viola Perduto - Parte V
Diamine Purple Rain
Purple rain, purple rain…
La sentite anche voi l’indimenticata voce di Prince che invoca una pioggia color viola su tutti quanti?
Ovviamente, quando ho visto che la Diamine, nota casa produttrice inglese, aveva messo sul mercato tedesco un inchiostro esclusivo con questo nome non ho potuto fare a meno di procurarmi la boccetta da 30 ml per constatare come fosse.

Tecnicamente, con questo parliamo sempre – come per il precedentemente recensito Diamine Grape – di un viola, appunto, purpureo, in cui la componente magenta predomina sul ciano, a differenza dei veri e propri (mi si passi il ricorso al termine anglosassone, che rende meglio l’idea) violet in cui il rapporto cromatico è invertito. Ad arricchirlo, il Purple Rain dovrebbe avere anche un ricco sheen dorato, in ossequio all’ultima “moda inchiostrante” (anche se adesso sembrano attirare ancor di più l’attenzione gli inchiostri con sheen, shading e punto predominante di tre colori diversi, come il famoso Sailor Studio 123, i quali stanno meditando l’attentatuni alle mie già esauste tasche).
È disponibile in Germania in boccette da 30 e 90 ml, non è particolarmente difficoltoso a procurarsi con ecommerce, ed è anche abbastanza economico.
Presenta le caratteristiche tecniche consuete per lo standard Diamine: non crea problemi di intasamento alle penne, è abbastanza facile da lavare (forse richiede appena qualche sciacquo in più rispetto al Grape), non intasa i converter, non macchia le plastiche e non mi è parso particolarmente aggressivo su nessun materiale (tranne, forse, la galalite... ma, come tutti sappiamo, essa è il maligno e non fa statistica).
Dal punto di vista della viscosità, come tutti gli inchiostri che hanno – o dovrebbero – presentare sheen, è più denso del Grape, ragion per cui tende ad essere un po’ secco e a smagrire i flussi degli alimentatori, ragion per cui – se non dà particolare soddisfazione su pennini sottili e/o su penne “stitiche” – può essere molto ben godibile su penne più abbondanti. Di recente, ho provato a caricarlo su una Waterman Eyedropper per signora del 1890 (sì, signori, posseggo un capolavoro siffatto: invidiatemi), e ho constatato come il flusso fosse molto meglio controllato rispetto a quanto succede con altri inchiostri (il Pelikan 4001 Royal Blue e Diamine Oxford Blue, per menzionarne un paio).
Dal punto di vista dell’uso in concreto, ho fatto la prova con un pennino Music Sailor, quindi piuttosto grosso (diciamo, quasi quanto un pennarello).
Ho constatato che il Purple Rain non spiuma affatto su carte di qualità e il fenomeno è tutto sommato estremamente contenuto anche su una cartaccia da stampante riciclata. Diverso discorso vale – ma era prevedibile – per l’attraversamento. A differenza del Grape, qui il fattore-carta – più ancora delle qualità intrinseche dell’inchiostro o della penna – si è rivelato determinante. Sulla Clairefontaine Triomphe, è risultato assolutamente assente; su quella da fotocopie, il retro del foglio è risultato inutilizzabile.

Fin qui, quindi, un inchiostro migliore della media, poco problematico, con un suo perché: quindi, perché non si colloca in cima alla mia lista dei gradimenti?
Principalmente per un paio di considerazioni legate al colore.
Il Purple Rain è scuro. Molto, anche.
A prima vista, a meno di usare un pennino molto sottile, sembra quasi un nero un po’ strano: è sotto la luce che si apprezza la sua reale natura di color prugna. È estremamente saturo, praticamente privo di shading, ma non essendo le sfumature quello che si cerca in questo inchiostro uno non ne rimane deluso soverchiamente. Più che altro, il fatto è che lo sheen risulta visibile solo con un pennino abbondante e solo su certi tipi di carta – come appunto la Clairefontaine Triomphe, o la Tomoe River.
Le scansioni allegate a questa recensione, purtroppo, sono state estremamente difficoltose nella resa definitiva e ho dovuto fare diverse prove: il colore risulta molto più scuro di quanto non appaia in realtà a luce naturale, quasi nero, ed è stato in pratica impossibile cogliere appieno lo sheen dorato.
Da questo punto di vista, più attendibili sono le fotografie che ho scattato al sole, dove si vede bene.
Insomma, se volete usarlo per godervi lo sheen, è meglio abbiate sottomano un pennino ben bagnato – un B o uno stub sarebbero le opzioni migliori – e una carta poco porosa e un po’ lucida.
In mancanza, avrete comunque un bellissimo violanero, adatto all’uso quotidiano – anche se non è in cima alle classifiche nella hit parade dei viola.

Un abbraccio & Good Inkdreams a tutti!

Prova su carta Clairefontaine Triomphe, bianco ottico, 90 gr.
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Prova su carta di quaderno a quadretti Cartorama Store.
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Prova su carta da fotocopie riciclata, 75 gr.
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Particolare: fotografia a luce naturale su Clairefontaine Triomphe (pt. 1)
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Particolare: fotografia a luce naturale su Clairefontaine Triomphe (pt. 2)
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Particolare: fotografia a luce naturale su carta a quadretti quaderno Cartorama Store.
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Messaggio da AinNithael »

Ti piace il viola, ti piacciono i romanzi di Pratchett. Hai anche dei difetti?
A parte le tue qualità, questo viola (per me violastro) non mi piace molto. Non perché è scuro, ma perché mi appare tendente al bruno.
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Messaggio da Rodelinda »

AinNithael ha scritto: giovedì 29 ottobre 2020, 18:55 Ti piace il viola, ti piacciono i romanzi di Pratchett. Hai anche dei difetti?
A parte le tue qualità, questo viola (per me violastro) non mi piace molto. Non perché è scuro, ma perché mi appare tendente al bruno.
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Sono andata in autostrada solo due volte in vita mia, e una volta un - ehrhum! - diciamo amico, mi lasciò al volante della sua Aston Martin d'epoca per, credo, venti minuti.
Dico solo che il glorioso motore britannico, mai intimorito dalla comparsa delle auto elettriche, dal tramonto dei completi da giorno da uomo, che mai aveva esitato nemmeno dinanzi alla scomparsa della Super, perse potenza e si ingolfò su un rettilineo che più rettilineo non si poteva. Mentre eravamo sulle 90 miglia orarie.

In ogni caso, l'effetto brunastro secondo me è dovuto allo sheen, infatti sulla carta porosa dove esso non compare il problema non si presenta :think:
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Messaggio da cizio »

Davvero bella recensione, complimenti.
Il colore più che la canzone di Prince mi ricorda il film di Ridley Scott (più Black Rain che Purple Rain).
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Messaggio da AinNithael »

Rodelinda ha scritto: giovedì 29 ottobre 2020, 19:14
AinNithael ha scritto: giovedì 29 ottobre 2020, 18:55 Ti piace il viola, ti piacciono i romanzi di Pratchett. Hai anche dei difetti?
A parte le tue qualità, questo viola (per me violastro) non mi piace molto. Non perché è scuro, ma perché mi appare tendente al bruno.
Aspetto fiduciosa altri.
Non so guidare. No davvero, sono scarsissima, anche se ho la patente.
Sono andata in autostrada solo due volte in vita mia, e una volta un - ehrhum! - diciamo amico, mi lasciò al volante della sua Aston Martin d'epoca per, credo, venti minuti.

In ogni caso, l'effetto brunastro secondo me è dovuto allo sheen, infatti sulla carta porosa dove esso non compare il problema non si presenta :think:
Bene. Come si dice in un film straordinario: nessuno è perfetto. :)
In quanto al colore, grazie per l'info utile, ma continuo a non gradirlo.
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Messaggio da alessio84 »

Spero sempre che questa ricerca di concluda con il mio viola preferito, il Waterman tender purple! A meno che il finale non sia già racchiuso nel titolo: sarà forse un mauve come quello di Mme Swann e della figlia Gilberte?
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Messaggio da Spiller84 »

Finalmente una nuova puntata della ricerca del sacro viola, anche il mio colore preferito, e sono alla ricerca de "il viola". Questo, ahimè, non rientra nei miei gusti e per me, neanche fra i viola/porporati. Recentemente, ho provato a fare esperimenti violacei, che hanno dato alla luce il Malvasia Nera 😁. Vedendo qualche recensione, ho anche preso una boccettina di Diamine Majestic Purple, ancora in attesa di essere provato (e anche una di Syrah e una di Lie de The, ma col viola non c'entrano) e che potrebbe essere un candidato per IL.
Ps. Good Omens mi è piaciuto, lo ho letto qualche anno fa e naturalmente, ho dovuto guardare la serie, molto scanzonata e ben fatta, secondo me, ha reso appieno l'atmosfera del libro.
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Messaggio da merloplano »

oggi giorno cupo :evil: e mi hai fatto sorridere. invece dell'inchiostro, noto i commenti, che vengono dai soliti sospetti. la tua claque, della quale mi pregio fare parte, attende nuovi episodi. ti interessera' il pip (30ml philip, celo, porta pazienza, poi famo a scambio)
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Messaggio da valhalla »

Rodelinda ha scritto: giovedì 29 ottobre 2020, 19:14 Sono andata in autostrada solo due volte in vita mia, e una volta un - ehrhum! - diciamo amico, mi lasciò al volante della sua Aston Martin d'epoca per, credo, venti minuti.
Dico solo che il glorioso motore britannico, mai intimorito dalla comparsa delle auto elettriche, dal tramonto dei completi da giorno da uomo, che mai aveva esitato nemmeno dinanzi alla scomparsa della Super, perse potenza e si ingolfò su un rettilineo che più rettilineo non si poteva. Mentre eravamo sulle 90 miglia orarie.
l'importante è che fosse un'Aston Martin e non una (quella) Bentley: se si fosse ingolfata quella ci sarebbe stato da preoccuparsi. :D

Cioé, ci sarebbe stato anche da invidiarti un po' le frequentazioni, devo ammettere, ma soprattutto da preoccuparsi :D
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Messaggio da Rodelinda »

cizio ha scritto: giovedì 29 ottobre 2020, 19:25 Davvero bella recensione, complimenti.
Il colore più che la canzone di Prince mi ricorda il film di Ridley Scott (più Black Rain che Purple Rain).
Infatti è molto scuro, onestamente come nero è interessante, ma come viola insomma...
alessio84 ha scritto: giovedì 29 ottobre 2020, 20:37 Spero sempre che questa ricerca di concluda con il mio viola preferito, il Waterman tender purple! A meno che il finale non sia già racchiuso nel titolo: sarà forse un mauve come quello di Mme Swann e della figlia Gilberte?
Chissà, chissà...
Di sicuro, prossimamente un Waterman comparirà su questi schermi (un Waterman è sempre irrinunciabile)!
Spiller84 ha scritto: giovedì 29 ottobre 2020, 21:06 Finalmente una nuova puntata della ricerca del sacro viola, anche il mio colore preferito, e sono alla ricerca de "il viola". Questo, ahimè, non rientra nei miei gusti e per me, neanche fra i viola/porporati. Recentemente, ho provato a fare esperimenti violacei, che hanno dato alla luce il Malvasia Nera. Vedendo qualche recensione, ho anche preso una boccettina di Diamine Majestic Purple, ancora in attesa di essere provato (e anche una di Syrah e una di Lie de The, ma col viola non c'entrano) e che potrebbe essere un candidato per IL.
Ps. Good Omens mi è piaciuto, lo ho letto qualche anno fa e naturalmente, ho dovuto guardare la serie, molto scanzonata e ben fatta, secondo me, ha reso appieno l'atmosfera del libro.
Due pollici in alto per i fan di Good Omens su questi schermi :thumbup: Voglio dire, chi non ama Quei Due?
Ciò premesso, devo dire che a me piacerebbe provare il Majestic Purple per arricchire questa classifica - non lo posseggo né l'ho sperimentato al momento - ma mi attira molto il tuo esperimento! Io son originaria di Piacenza e tutto quello che riguarda vini&vinelli&distillati&compagnia attira la mia attenzione in maniera spontanea: magari, pubblica qualche foto delle tue sudate fatiche!
merloplano ha scritto: giovedì 29 ottobre 2020, 22:43 oggi giorno cupo e mi hai fatto sorridere. invece dell'inchiostro, noto i commenti, che vengono dai soliti sospetti. la tua claque, della quale mi pregio fare parte, attende nuovi episodi. ti interessera' il pip (30ml philip, celo, porta pazienza, poi famo a scambio)
Spero che oggi vada un po' meglio (ti ho scritto in MP).
Per quanto riguarda il Philip ti dirò che mi attrae non poco - tu mi spii :lol: - insieme alle altre esclusive CultPens e a qualche altra cosuzza qui e lì tanto da gradire XD
Comunque davvero, ci sentiamo presto!
valhalla ha scritto: venerdì 30 ottobre 2020, 20:52 l'importante è che fosse un'Aston Martin e non una (quella) Bentley: se si fosse ingolfata quella ci sarebbe stato da preoccuparsi. :D

Cioé, ci sarebbe stato anche da invidiarti un po' le frequentazioni, devo ammettere, ma soprattutto da preoccuparsi :D
Quella è iningolfabile: giustamente, una macchina moderna non avrebbe potuto avere prestazioni simili!
... anche se purtroppo non ho delle frequentazioni così interessanti, anche se alcuni miei colleghi potrebbero tranquillamente essere colleghi del proprietario di (quella) Bentley :think:
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Rodelinda ha scritto: sabato 31 ottobre 2020, 16:57
Due pollici in alto per i fan di Good Omens su questi schermi :thumbup: Voglio dire, chi non ama Quei Due?
Ciò premesso, devo dire che a me piacerebbe provare il Majestic Purple per arricchire questa classifica - non lo posseggo né l'ho sperimentato al momento - ma mi attira molto il tuo esperimento! Io son originaria di Piacenza e tutto quello che riguarda vini&vinelli&distillati&compagnia attira la mia attenzione in maniera spontanea: magari, pubblica qualche foto delle tue sudate fatiche!

Ho aperto una discussione in merito alle sudate fatiche (davvero sudatissime, mischiare due inchiostri in un contenitore) si chiama Vi presento il Malvasia 😁
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