Creata per Pen Venture, in soli 200 esemplari, vi presento la Leonardo Nuda.
inizio subito col dire che amo molto le demonstrator e so benissimo che questo tipo di penne sia un argomento un po' controverso fra noi amanti delle stilografiche, ma quando ho visto questa, ho letteralmente perso il controllo
La Leonardo Nuda è probabilmente la mia penna preferita per svariati motivi che tenterò di spiegare in questa breve recensione.
Iniziamo col dire che, come tutte le Leonardo, anche questa è ricavata da barra piena. Non so se le foto rendano l'idea, ma la trasparenza della resina è semplicemente pazzesca e immagino che la lavorazione necessaria per ottenere tale risultato sia stata davvero immane.
In questi mesi, mi è parso di capire che Salvatore Matrone sia una persona piuttosto meticolosa, per non dire un perfezionista; posso solo immaginare quale sfida sia stata per lui e per i suoi collaboratori questo modello.
La Nuda deriva, come è evidente, dalla Momento Zero Grande. Forma e dimensioni sono le medesime, con una sola chiara differenza: la sezione della Nuda si restringe verso il fondo come (o forse un po' di più) la Momento Zero classica. Non lo so per certo, ma probabilmente questa soluzione è stata adottata affinché la penna, una volta chiuso il cappuccio, abbia una linea continua e filante senza scalino. Soluzione approvata, almeno da me, la penna è comodissima durante la scrittura e, una volta chiusa, la linea risulta ovviamente molto più elegante.
Durante la scrittura la penna risulta leggera e perfettamente bilanciata, io la uso senza cappuccio calzato, ma viste le dimensioni lo sconsiglio a chiunque. L'estetica generale è per me mozzafiato, la trasparenza talmente perfetta che riguardando le foto usate per la recensione avevo l'impressione che la penna fosse stata ricavata da un blocco di ghiaccio.
Tale livello di levigatura e lucidatura, rende semplice e immediato anche pulire la penna: 2 o 3 sciacquate sono sufficienti per riportare la Leonardo Nuda al suo stato originale. Mi erano già capitate delle stilografiche facili da lavare, ma mai a questo livello.
In generale il livello di attenzione ai dettagli è davvero molto elevato, la chiusura, ad esempio avviene con un giro secco all'interno del cappuccio e il pennino si allinea perfettamente alla clip.
Ma veniamo al pezzo forte (almeno per me) ed il motivo per cui questa Leonardo Nuda è probabilmente la mia stilografica preferita.
Il pennino montato su questo esemplare è il Fenice in tagliato csi fine.
La stragrande maggioranza dei pennini Leonardo che ho provato fino ad oggi, mi hanno lasciato pienamente soddisfatto, alcuni anche a bocca aperta, ma questo per me è un'altra cosa. Il Fenice ha tutte le caratteristiche che in questa fase della mia vita cerco in un pennino: feedback, scorrevolezza, precisione, una certa rigidità (superiore a quell in oro Jowo) ma un'eguale capacità di flettere qualora glielo si chieda. Il controllo che riesco ad ottenere con questo pennino è superiori a tutti quelli provati fino ad ora, eccezion fatta per uno stub Pilot usato gentilmente vendutomi da un utente di questo forum.
Estetica e pennino: la Leonardo Nuda interpreta perfettamente quelli che sono i miei gusti personali risultando certamente una delle stilografiche che più amo.
