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Perché le Parker Sonnet sono così odiate?

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Roland
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Perché le Parker Sonnet sono così odiate?

Messaggio da Roland »

Partiamo dal fatto che in questo thread parliamo solo e soltanto di Sonnet con il pennino in oro 18k. Quindi niente discussione sui modelli col pennino in acciaio né tanto meno discussioni sulle Sonnet false.

Perché ho aperto questa discussione? Da tempo che seguo il mondo delle stilografiche sono sempre rimasto basito dalla poca importanza che si da a queste penne. Non posso essere l'unico che possiede delle Sonnet che funzionano da dio quindi perché questo odio latente per queste penne?

Possiedo alcune 75 (ereditate) e una mia personale. Sono penne carine, di dimensione normali però non sono perfette, il non plus ultra delle Parker post epoca Parker 51. Perfino il modello in argento massiccio non figura bene in confronto al suo competitor di casa sheaffer che è costruito meglio, nella fattispecie la sheaffer uso una filettatura metallica mentre la Parker la toglieva per questioni di costi sul modello cisele quindi il top di gamma!!!
Ora le persone che hanno usato veramente le 75 tutti i giorni per decenni hanno constatato che a lungo andare la sezione mostrava segni di cedimento come crepe etc... La sheaffer imperial in argento massiccio invece dopo decenni di uso giornaliero è perfetta. La 75 non ha mai avuto questo tipo di affidabilità e quindi Io in tutta onesta non la posso mettere sul piedistallo delle migliori penne mai prodotte.
Il problema della sezione riguardava non soltanto le 75 ma tutte quelle penne che condividevano la sua sezione quindi anche le costosissime Parker premier.

Questo ci porta alle Sonnet. La Parker secondo me migliorò tutti gli aspetti negativi della serie 75. Incominciando dal problema di affidabilità, quindi si passo da una sezione in plastica ad una finalmente con la filettatura in metallo. La dimensione della penna fu aumentata perché oggettivamente le 75 erano piccole anche per l'epoca (a meno di non usarle calzate). Le Sonnet erano grandi quanto le premier e questo era una buona cosa per l'ergonomia generale. Sul lato estetico si può dibattere, a me piace la forma a barilotto della 75 quindi mi sarebbe piaciuto da matti una Sonnet con quella forma lì. Tuttavia la forma più tradizionale non è male. Quindi la Sonnet non è un passo indietro rispetto alla 75 ma un bel balzo in avanti. Per quanto riguarda i pennini io ho constatato che i pennini delle prime Sonnet erano molto molleggiati quasi come i vecchi pennini aurora a rebbi lunghi. Col passare degli anni però i pennini senza diventare dei chiodi hanno però perso quella fantastica morbidezza dei primi modelli.
Le Sonnet così come le 75 e le duofold moderne sono penne fatte per essere usate, non caricate d'inchiostro e lasciate li per mesi inutilizzate.
Possiedo due Sonnet, una in argento massiccio (ma non cisele) e una in lacca verde nera. Sono entrambi ottime penne con pennini molto ma molto gradevoli.
Quindi per me le Sonnet hanno rappresentato un vero balzo in termini di qualità e affidabilità rispetto alle Parker precedenti e pertanto il mio giudizio è più che positivo tanto più che si possono trovare tanti ma tanti pennini speciali da far invidia anche alla Aurora.

Voi perché amate o odiate le Sonnet?
sansenri
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Messaggio da sansenri »

le Sonnet a detta di molti non tengono la chiusura, in poco tempo l'inchiostro secca dentro, pare cloni cinesi di questa penna abbiano tenuta migliore.
Betz
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Messaggio da Betz »

A me avevano regalato una Sonnet bellissima, bianco perlato e pennino oro rosa, ma era un F e grattava tantissimo.. anche se a dire la verità non avevo ancora provato una Sailor, quindi chissà...forse in realtà non grattava così tanto :D
Comunque l'ho portata indietro con grande dispiacere, era proprio bella.
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Massimo59
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Perché le Parker Sonnet sono così odiate?

Messaggio da Massimo59 »

Si, uno dei problemi di queste penne è il fatto che asciugano in fretta. Sono d'accordo sul fatto che i pennini siano molto morbidi ma anche "abbondanti", nel senso che un F proprio fine non è...
Roland
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Perché le Parker Sonnet sono così odiate?

Messaggio da Roland »

Sul problema dell'asciugatura porto la mia esperienza che ovviamente è limitata. Le mie due Sonnet sono inchiostrate una con Pelikan black (nuova formulazione) e l'altra usa le classiche cartucce Parker Blue..Anche dopo 1 settimana circa di non utilizzo non presentano false partenze o inchiostri seccati. Entrambe sono modelli fine anni 90, una fine 98 e l'altra fine 99.

Se si vuole stroncare l'intera linea Sonnet per questo problema allora va stroncata anche la linea duofold che presenta esattamente lo stesso problema.

Per il tratto siamo un po' in territorio Pelikan. I miei due pennini sono medi e hanno tratti radicalmente diversi. Quello bicolore ha un tratto medio broad, quello giallo ha un tratto medio fine.
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Esme
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Messaggio da Esme »

Io non credo siano odiate, forse semplicemente sono penne oneste che non suscitano grandi e travolgenti passioni, un po' come molte Parker più recenti.

Non capisco molto, perdonami, il veto di discussione sulle versioni con pennino in acciaio e su quelle fake, perché senza prendere in considerazione quelle non si può fare il punto sulla "questione Sonnet".
I fake secondo me cubano sulla sua popolarità, perché se uno deve avere mille occhi per evitare la fregatura, e nemmeno gli bastano, può essere che decida di passare a qualcosa d'altro.
E se i cloni che costano un terzo si comportano meglio dell'originale (opinione non mia ma molto diffusa), perché diventare scemi?

Io personalmente non la odio, ma non ne sono attratta.
Se devo spendere dei soldi per una Parker, le 75 ciselè mk1-mk2 e le 45 hanno quel quid in più che la Sonnet non ha (la Premier invece non mi piace). L'unica che mi attira è la SE big red, ma non penso valga il prezzo a cui la si trova.
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Messaggio da sansenri »

Roland ha scritto: lunedì 4 marzo 2024, 22:13 Sul problema dell'asciugatura porto la mia esperienza che ovviamente è limitata. Le mie due Sonnet sono inchiostrate una con Pelikan black (nuova formulazione) e l'altra usa le classiche cartucce Parker Blue..Anche dopo 1 settimana circa di non utilizzo non presentano false partenze o inchiostri seccati. Entrambe sono modelli fine anni 90, una fine 98 e l'altra fine 99.

Se si vuole stroncare l'intera linea Sonnet per questo problema allora va stroncata anche la linea duofold che presenta esattamente lo stesso problema.

Per il tratto siamo un po' in territorio Pelikan. I miei due pennini sono medi e hanno tratti radicalmente diversi. Quello bicolore ha un tratto medio broad, quello giallo ha un tratto medio fine.
Non vedo intenzioni di voluta stroncatura da parte di nessuno, anzi la Sonnet ha un certo numero di estimatori, in quanto penna solida e affidabile in genere.
Il problema dell'asciugatura precoce però è citato da molti (basta farsi un giro sui vari forum di stilografiche) e dato che si tratta di una esperienza abbastanza diffusa, pian piano ha minato il buon nome di questa penna, malgrado le sue buone qualità.

(ho un buon numero di Duofold Centennial e non riscontro problemi di asciugatura precoce, se non in tempi normalmente accettabili).
Roland
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Perché le Parker Sonnet sono così odiate?

Messaggio da Roland »

@esme : non parliamo delle sonnet false perché non sono penne sonnet autentiche. Poco importa che si comportino meglio o peggio delle sonnet vere. Questo non è un thread per gli acquisti di sonnet (vere o false) è un thread per disquisire della bontà o meno delle Parker sonnet. I falsi centrano come cavoli a merenda.
Si un punto ti do ragione, si può parlare dei pennini sonnet in acciaio (io non lo faccio perché non ne possiedo nemmeno uno è non saprei cosa dire).

@sanseri: sul problema che alcune e ripeto alcune sonnet soffrono ti do ragione. A mio avviso senza nulla togliere al problema il web ne ha dato una immagine distorta quasi come se tutte le sonnet ne fossero afflitte cosa ben lontana dalla verità. Possiedo due sonnet, una Mark 1 e una Mark 2 entrambe comprate nuove in negozio e nessuna delle due presenta il benché minimo problema di asciugatura.
Il problema è legato al controcappuccio. In condizioni normali l'aria che entra dall'alto (dove c'è il tassello nero) passa tra il cappuccio e il controcappuccio non entrando mai nella zona dove c'è il pennino. Ergo nessun problema. Ma se il controcappuccio viene installato stringendo troppo sulla vite finisce per sviluppare delle crepe e sono queste che lasciano passare l'aria nella camera del pennino. Ecco perché alcune sonnet ne sono affette e molte altre no. Il rimedio non è il fai da te ma far uso della garanzia per farselo sostituire dalla Parker.
Ovviamente per i modelli di seconda terza mano che si trovano sul web /ebay sarà un terno al lotto. Ma questo non può servire a condannare in toto una penna che è sul mercato da quasi 3 decenni. Se fosse state veramente una ciofeca Parker sarebbe corsa ai ripari decenni fa. La gente mica è cretina. Se le penne fossero sistematicamente fallate avrebbe smesso di comprarle anni fa.
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Messaggio da Esme »

Roland ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 12:17 è un thread per disquisire della bontà o meno delle Parker sonnet
Probabilmente mi sono espressa male io.
La qualità reale delle Sonnet e quella percepita a mio avviso possono essere due cose differenti, e del resto mi pare che anche il tuo pensiero vada in questo senso.
Credo che le Sonnet fake c'entrino nel discorso perché contribuiscono ad abbassare la qualità percepita, o a rinforzare l'idea che le Sonnet costino troppo rispetto al loro valore.

Se non ho capito male il senso della tua domanda, tu chiedi come mai la Sonnet abbia una cattiva reputazione nel web nonostante non se la meriti.
Il fatto è che la Sonnet è una di quelle stilografiche che vengono acquistate da un pubblico piuttosto ampio e poco informato, spesso online e da rivenditori di cui si sa poco o nulla. Quante di queste sono originali Parker, e quante sono fake?
Leggendo le recensioni negative sulle grosse piattaforme di vendita, il sospetto che si tratti di esemplari non originali è forte. Ma il danno di immagine rimane, proprio perché è una penna destinata a un pubblico generalista.
Poi le persone se la vedono proporre nuova a 10€ su *qualche piattaforma* e l'idea che sia una penna carina ma che non vale 60€/80€/100€ aumenta.

Comunque mi pare che la critica che più le viene rivolta è quella di non scrivere in modo fluido, con parecchi salti.
E questo è un problema che viene spesso lamentato per tutta la produzione Parker più recente.
Mi pare sia stato un problema sollevato più volte anche qui sul forum, e che fa sorgere il sospetto che il controllo qualità Parker negli ultimi anni non sia più quello rigorosissimo di una volta.
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Messaggio da sansenri »

Roland ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 12:17
@sanseri: sul problema che alcune e ripeto alcune sonnet soffrono ti do ragione. A mio avviso senza nulla togliere al problema il web ne ha dato una immagine distorta quasi come se tutte le sonnet ne fossero afflitte cosa ben lontana dalla verità. Possiedo due sonnet, una Mark 1 e una Mark 2 entrambe comprate nuove in negozio e nessuna delle due presenta il benché minimo problema di asciugatura.
Il problema è legato al controcappuccio. In condizioni normali l'aria che entra dall'alto (dove c'è il tassello nero) passa tra il cappuccio e il controcappuccio non entrando mai nella zona dove c'è il pennino. Ergo nessun problema. Ma se il controcappuccio viene installato stringendo troppo sulla vite finisce per sviluppare delle crepe e sono queste che lasciano passare l'aria nella camera del pennino. Ecco perché alcune sonnet ne sono affette e molte altre no. Il rimedio non è il fai da te ma far uso della garanzia per farselo sostituire dalla Parker.
Ovviamente per i modelli di seconda terza mano che si trovano sul web /ebay sarà un terno al lotto. Ma questo non può servire a condannare in toto una penna che è sul mercato da quasi 3 decenni. Se fosse state veramente una ciofeca Parker sarebbe corsa ai ripari decenni fa. La gente mica è cretina. Se le penne fossero sistematicamente fallate avrebbe smesso di comprarle anni fa.
non dico di no, ma renditi conto di come vanno le cose della vita, non sono tanti quelli che quando incappano nel problema indagano a fondo, cercano di capirne l'origine, si sbattono per aver soddisfazione dal venditore o dalla assistenza (e mica dico che sia giusto, nemmeno), ma c'è molta gente che semplicemente "non ha sbatti", non ha voglia, ma cova risentimento. I tanti che hanno una Sonnet che va bene, mica stanno lì a tesserne molte lodi sui forum, sono quella percentuale un po' più alta della media tipica dei difetti che scrive peste e corna sui forum (fatti appunto un giro), e per quanto sia sbagliato (ed io odio profondamente i social e ne sto fuori il più possibile), quando comincia a girare una brutta fama (per quanto ingiustamente conquistata) sono dolori, e a volte non se ne viene fuori più, si resta marchiati a vita.
(tu hai chiesto perché, e io te l'ho detto, non ho necessariamente detto che il motivo sia giustificato)
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Messaggio da mikydo »

Io ho avuto un colpo di fulmine per la Sonnet non appena ne ho provata una (con il pennino in acciaio). Distribuzione del peso eccellente, impugnatura altrettanto confortevole, pennino fine con un tratto esattamente come piace a me (una via di mezzo tra un Pelikan e un giapponese).
La sento in mano come poche altre.
Dopo la prova ne ho comprate due, una con pennino in acciaio e una con pennino in oro (entrambi fini). Quest'ultima (presa in super offerta sul noto sito di ecommerce, versione francese) ha un pennino magnifico, ma mi ha convinto meno riguardo all'area di impugnatura satinata.
Ho quindi trapiantato il pennino sull'altra ed oggi è una delle penne a cui non rinuncerei mai (ed è una di quelle a cui ritorno sempre).
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Messaggio da DRJEKILL »

Per un traguardo, mi hanno regalato 20 anni orsono
1 Parker sonnet black matt fine
1 Parker sonnet black laquer medio
Sono penne fantastiche… la fine continua a scrivere bene nonostante sia caduta di punta a terra e si è storto un rebbio…

Però… se le lasci con inchiostro e non le usi… ti mettono il muso… e devi lavarle per bene…
"L'umorismo non ha prezzo"
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Perché le Parker Sonnet sono così odiate?

Messaggio da Kelly71 »

Perché le Parker Sonnet sono così odiate? (che poi odiate mi sembra esagerato....)

la risposta l'hai data tu: perchè scrivono da Dio e .... basta, null'altro
ho due Grip in plastica della FCastell sul tavolo che scrivono da Dio neanche le conto tra le mie penne stilo....

devo alla Parker il mio innamoramento per le stilo tanti e tanti anni orsono, ma è un brand che non si è evoluto che non è riesce ad esprimere empatia con il possessore , non esiste solo la scrittura , il pennino lo poggi sulla carta alla fine , dopo che la penna ti è piaciuta che l'hai tenuta in mano e che ti ha sussurrato qualcosa, allora provi il pennino e vedi come scrive
ecco la prima fase con la Sonnet non esiste cosi come per il resto delle Parker
ce l'ho, sta chiusa al caldo dentro la sua scatola :)
Roland
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Perché le Parker Sonnet sono così odiate?

Messaggio da Roland »

Esme ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 14:28
Probabilmente mi sono espressa male io.
La qualità reale delle Sonnet e quella percepita a mio avviso possono essere due cose differenti, e del resto mi pare che anche il tuo pensiero vada in questo senso.
Credo che le Sonnet fake c'entrino nel discorso perché contribuiscono ad abbassare la qualità percepita, o a rinforzare l'idea che le Sonnet costino troppo rispetto al loro valore.


I Cinesi però copiano tutti da Parker alla Montblanc passando per la Leonardo e tanti altri. Quindi se le penne false abbassano la qualità percepita perché ciò non succede con gli altri produttori? E in parte questo aspetto che mi lascia stupito.


Se non ho capito male il senso della tua domanda, tu chiedi come mai la Sonnet abbia una cattiva reputazione nel web nonostante non se la meriti.
Il fatto è che la Sonnet è una di quelle stilografiche che vengono acquistate da un pubblico piuttosto ampio e poco informato, spesso online e da rivenditori di cui si sa poco o nulla. Quante di queste sono originali Parker, e quante sono fake?
Leggendo le recensioni negative sulle grosse piattaforme di vendita, il sospetto che si tratti di esemplari non originali è forte. Ma il danno di immagine rimane, proprio perché è una penna destinata a un pubblico generalista.


Esatto hai centrato il punto la cattiva reputazione che non corrisponde all'effettiva qualità del modello genuino.
Le Sonnet sono penne generaliste sono d'accordo ma lo sai anche tu che la linea va da modelli con pennino in acciaio, a quelli in oro monocolore fino a quelli in oro bicolore con prezzi che variano dal semplice al doppio o anche triplo. Una cisele non è una penna per il mercato di massa (come prezzo intendo) né lo sono altri modelli in argento massiccio o con la lavorazione in lacca particolare. Il nuovo modello in argento massiccio mistral viene 600€ non è proprio una entry level.

Penso che tu abbia ragione citando il web con tutti i problemi di influence e altri fenomeni da "pensiero unico" che dominano le piattaforme social. E questo ha portato a una distorsione della realtà.

Dal punto di vista tecnico i pennini in oro a quanto dice la Parker sono controllati a mano come fanno altri produttori in questa fascia (montblanc, Leonardo, Stipula, etc...) mentre per quelli in acciaio c'è un controllo a campione ma non esaustivo quindi è anche questo il motivo percui i pennini in acciaio sono mediamente più problematici di quelli in oro. L'alimentatore è lo stesso di quello usato sulle 75 di ultima generazione (che è una penna osannata per la sua qualità di scrittura). Quindi la Sonnet non è mai stata una penna progettata alla bella e buona. E il fatto che le sonnet di fascia bassa condividano l'ottimo alimentatore dei modelli di fascia media e alta testimonia della qualità. Infine le sonnet sono a prova di idiota nel senso che chiunque senza alcun arnese particolare e con una facilità disarmante può sostituire il pennino /feed in trenta secondi.

Poi le persone se la vedono proporre nuova a 10€ su *qualche piattaforma* e l'idea che sia una penna carina ma che non vale 60€/80€/100€ aumenta.


Santissima verità.

Comunque mi pare che la critica che più le viene rivolta è quella di non scrivere in modo fluido, con parecchi salti.
E questo è un problema che viene spesso lamentato per tutta la produzione Parker più recente.
Mi pare sia stato un problema sollevato più volte anche qui sul forum, e che fa sorgere il sospetto che il controllo qualità Parker negli ultimi anni non sia più quello rigorosissimo di una volta.
C'è stato un periodo in cui il controllo qualità era altalenante ma ultimamente le cose sono migliorate.
Detto questo sebbene tutte le sonnet condividano i pezzi che sono intercambiabili non ci si può aspettare la stessa cura maniacale che la Parker mette nei pennini in oro nei pennini in acciaio. E per questo che esiste la garanzia.
Per chi compra usato il rischio c'è sempre di incappare su un modello che non funzione bene perché il suo proprietario non ha voluto far uso della garanzia etc.. Chi compra vintage sa bene che anche ispezionando accuratamente una penna c'è sempre la probabilità che all'uso delle complicazione possano sorgere. E la spada di Damocle per chi compra usato.
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Perché le Parker Sonnet sono così odiate?

Messaggio da JetMcQuack »

La Parker Jotter è sempre stata la mia sfera preferita e per me Parker ha sempre significato "penna".

Però detesto tutte le Parker moderne, principalmente perché hanno il cappuccio non a tenuta e se lasciate qualche giorno a riposo non ripartono mai...
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