Abbiamo a disposizione una comparazione scientifica tra materiali degli alimentatori?
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Si possono fare alimentatori in ebanite che hanno prestazioni pessime (sgocciolamenti vari, difficoltà con la compensazione di pressione o di temperatura etc...) o buone prestazioni. Il materiale da solo non fa miracoli.
Idem per gli alimentatori in abs, ci sono quelli progettati a cazzo di cane che si trovano sulle penne da 20 centesimi e quelli progettati come dio comanda che vengono usate sulle stilografiche di fascia medio alta /alta /altissima.
Se poi uno vuole l'alimentatore in ebanite a tutti i costi perché credete che l'artigianale da solo vi da una qualità e prestazioni superiori contenti voi.
Finisco per dire che mentre è fattibile per un artigiano fare un alimentatore in ebanite dalle prestazioni accettabili è impossibile che faccia un alimentatore in abs con prestazioni decenti perché li ci vuole una lavorazione industriale con tutto quello che comporta in termini di macchinari e costi.
Idem per gli alimentatori in abs, ci sono quelli progettati a cazzo di cane che si trovano sulle penne da 20 centesimi e quelli progettati come dio comanda che vengono usate sulle stilografiche di fascia medio alta /alta /altissima.
Se poi uno vuole l'alimentatore in ebanite a tutti i costi perché credete che l'artigianale da solo vi da una qualità e prestazioni superiori contenti voi.
Finisco per dire che mentre è fattibile per un artigiano fare un alimentatore in ebanite dalle prestazioni accettabili è impossibile che faccia un alimentatore in abs con prestazioni decenti perché li ci vuole una lavorazione industriale con tutto quello che comporta in termini di macchinari e costi.
- tomcar
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su questo sono totalmente d'accordo, ma nel topic si supponeva che entrambi gli alimentatori siano fatto come Dio comanda.
In quel caso la differenza è piuttosto evidente benchè anche un alimentatore in ABS possa dare prestazioni eccellenti.
Dipende sempre cosa si cerca.
Io, ad esempio, su alcune delle mie sono felice di avere un ABS piuttosto che un ebanite proprio perchè il flusso è più controllato, poi sappiamo bene che ci sono moltissime variabili (inchiostro, flessione del pennino, carta, etc.)
In quel caso la differenza è piuttosto evidente benchè anche un alimentatore in ABS possa dare prestazioni eccellenti.
Dipende sempre cosa si cerca.
Io, ad esempio, su alcune delle mie sono felice di avere un ABS piuttosto che un ebanite proprio perchè il flusso è più controllato, poi sappiamo bene che ci sono moltissime variabili (inchiostro, flessione del pennino, carta, etc.)
Tommaso
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Abbiamo a disposizione una comparazione scientifica tra materiali degli alimentatori?
Scientificamente parlando (per citare il titolo), avresti bisogno di una prova in doppio cieco per affermarlo con certezza...
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"sostituto economico del legno ebano"? boh, mai sentito definirlo così, ma è possibile che il nome venga da lì...
Ti han detto già quasi tutto.
E' gomma vulcanizzata, ossia un materiale in qualche modo sintetico (per il trattamento necessario ad ottenerlo anche se la gomma in origine è un materiale naturale) con proprietà interessanti (tra cui il fatto di essere un forte isolante ed è stato usato a lungo in molti materiali elettrici).
Il mio personale parere, che ho altre volte espresso, è che il materiale in sè - a bocce ferme, stessa forma e non trattato - è superiore alla plastica per sue caratteristiche: la sua bagnabilità (caratteristica misurabile) è maggiore. Quindi non è una "urban legend".
In tal senso anche, il topic non può supporre che "siano fatti come dio comanda" (che vuol dire, poi?) devi confrontarli con identica forma e senza trattamenti speciali, a quel punto ti accorgi delle caratteristiche a confronto non modificate da altri accorgimenti.
Se poi vuoi dire che per ovviare alle deficienze della plastica rispetto alla ebanite (e se ne è parlato a lungo) la plastica può essere trattata per renderla più bagnabile, OK (ma non tutti produttori di alimentatori in plastica lo fanno, i cinesi ad esempio su penne da pochi euro dubito molto).
Ed è anche vero che la plastica può essere stampata ottenendo più alette rispetto agli alimentatori di un tempo, e quindi dando all'alimentatore una maggiore capacità di trattenere più inchiostro ed evitare fenomeni di "burping".
Un buon alimentatore in ebanite moderno tuttavia (vedi alcuni di quelli usati ultimamente da Leonardo, o quelli che usa Aurora sulle 88 e Optima) ha comunque molte alette!
A confronto diretto per me è superiore ad uno in plastica montato sulla stessa penna - e scrivendo si nota, flusso costante e generoso, e ripresa immediata del flusso (Riso, hai ragione su questo!).
Se poi ti piacciono le penne stitiche è un altro discorso.
Ti han detto già quasi tutto.
E' gomma vulcanizzata, ossia un materiale in qualche modo sintetico (per il trattamento necessario ad ottenerlo anche se la gomma in origine è un materiale naturale) con proprietà interessanti (tra cui il fatto di essere un forte isolante ed è stato usato a lungo in molti materiali elettrici).
Il mio personale parere, che ho altre volte espresso, è che il materiale in sè - a bocce ferme, stessa forma e non trattato - è superiore alla plastica per sue caratteristiche: la sua bagnabilità (caratteristica misurabile) è maggiore. Quindi non è una "urban legend".
In tal senso anche, il topic non può supporre che "siano fatti come dio comanda" (che vuol dire, poi?) devi confrontarli con identica forma e senza trattamenti speciali, a quel punto ti accorgi delle caratteristiche a confronto non modificate da altri accorgimenti.
Se poi vuoi dire che per ovviare alle deficienze della plastica rispetto alla ebanite (e se ne è parlato a lungo) la plastica può essere trattata per renderla più bagnabile, OK (ma non tutti produttori di alimentatori in plastica lo fanno, i cinesi ad esempio su penne da pochi euro dubito molto).
Ed è anche vero che la plastica può essere stampata ottenendo più alette rispetto agli alimentatori di un tempo, e quindi dando all'alimentatore una maggiore capacità di trattenere più inchiostro ed evitare fenomeni di "burping".
Un buon alimentatore in ebanite moderno tuttavia (vedi alcuni di quelli usati ultimamente da Leonardo, o quelli che usa Aurora sulle 88 e Optima) ha comunque molte alette!
A confronto diretto per me è superiore ad uno in plastica montato sulla stessa penna - e scrivendo si nota, flusso costante e generoso, e ripresa immediata del flusso (Riso, hai ragione su questo!).
Se poi ti piacciono le penne stitiche è un altro discorso.
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Appunto quindi se serve più inchiostro l’ebanite ha un apporto maggiore.Koten90 ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 16:38Il bisogno di cambiare alimentatore l’ha sentito effettivamente chi usa la penna per farci della calligrafia corsiva e chi scrive tanto in corsivo con grafia piuttosto grande, ovvero chi prosciuga completamente l’alimentatore ad ogni tratto. Chi scrive in stampatello e stacca spesso la mano dal foglio oppure scrive in corsivo ma medio-piccolo, non arriva veramente a sentirne il bisogno.Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 15:45 Però sulla 912 fa abbiamo dovuto mettere l’ebanite
Cesare Augusto
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questo ragionamento però non regge, Roland.Roland ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 17:11 Si possono fare alimentatori in ebanite che hanno prestazioni pessime (sgocciolamenti vari, difficoltà con la compensazione di pressione o di temperatura etc...) o buone prestazioni. Il materiale da solo non fa miracoli.
Idem per gli alimentatori in abs, ci sono quelli progettati a cazzo di cane che si trovano sulle penne da 20 centesimi e quelli progettati come dio comanda che vengono usate sulle stilografiche di fascia medio alta /alta /altissima.
Se poi uno vuole l'alimentatore in ebanite a tutti i costi perché credete che l'artigianale da solo vi da una qualità e prestazioni superiori contenti voi.
Finisco per dire che mentre è fattibile per un artigiano fare un alimentatore in ebanite dalle prestazioni accettabili è impossibile che faccia un alimentatore in abs con prestazioni decenti perché li ci vuole una lavorazione industriale con tutto quello che comporta in termini di macchinari e costi.
Certo che si può fare un alimentatore in plastica buono e uno in ebanite cattivo, ma non li stai confrontando in modo scientifico se fai così.
La comparazione scientifica tra i materiali (non stiamo parlando delle altre variabili, forma, etc.) degli alimentatori esiste... (ok, io personalmente non ce l'ho in tasca, però che le caratteristiche di bagnabilità della ebanite siano superiori a quelle dell'ABS si può verificare).
Tutto il resto (fatto bene, fatto male, trattato, con più alette, etc.) non conta, i confronti corretti si fanno fissando e tenendo uguali tutte le altre variabili.
Tra due alimentatori fatti bene (e uguali!) uno in plastica e uno in ebanite, per me (e per quello che io mi attendo da un alimentatore) quello in ebanite va meglio.
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Enrico, permettimi di fare l'avvocato del diavolo del pomeriggio prefestivo, ossia senza il benchè minimissimo intento polemico... :
Se l'ebanite è così superiore alla plastica per le sue caratteristiche
Perchè tutti i venditori di alimentatori in ebanite si raccomandano sempre tutti di scaldare l'alimentatore prima di accoppiarlo al pennino per farlo aderire altrimenti funziona male? E lo fanno in fabbrica anche i marchi alto di gamma che citi coi loro, mentre con l'ABS non serve (soprattutto perchè non si può?)
E' il materiale o le sue caratteristiche plastiche che fanno l'ipotetica differenza?
Venceremos.
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questo però è un altro discorso... (il discorso di cui sopra riguarda i due materiali a confronto durante il funzionamento).
In ogni modo, quando compri una penna con alimentatore in ebanite, l'alimentatore dovrebbe già essere correttamente accoppiato al pennino
(e tra l'altro questa caratteristica di malleabilità a caldo della ebanite ti permette di fare l'accoppiamento, con la plastica non puoi, per cui se ti trovi con una penna con alimentatore in plastica male accoppiato, l'unica cosa che puoi fare è smontare pennino e alimentatore e fare più prove - trail and error - finché non trovi una posizione in cui non funzioni meglio).
Le raccomandazioni le hai quando compri un alimentatore spaiato. In quel caso non hai una coppia pennino e alimentatore già accoppiati, e devi farlo tu.
E' probabile che la plastica essendo più rigida in parte permetta al pennino di accoppiarsi sempre "con buona approssimazione" all'ideale.
In parte, appunto, con la plastica non puoi fare altro.
Con l'ebanite è possibile che il materiale sia meno precisamente "diritto" in partenza, ma con l'accoppiamento puoi aggiungere la perfezione.
In ogni modo, quando compri una penna con alimentatore in ebanite, l'alimentatore dovrebbe già essere correttamente accoppiato al pennino
(e tra l'altro questa caratteristica di malleabilità a caldo della ebanite ti permette di fare l'accoppiamento, con la plastica non puoi, per cui se ti trovi con una penna con alimentatore in plastica male accoppiato, l'unica cosa che puoi fare è smontare pennino e alimentatore e fare più prove - trail and error - finché non trovi una posizione in cui non funzioni meglio).
Le raccomandazioni le hai quando compri un alimentatore spaiato. In quel caso non hai una coppia pennino e alimentatore già accoppiati, e devi farlo tu.
E' probabile che la plastica essendo più rigida in parte permetta al pennino di accoppiarsi sempre "con buona approssimazione" all'ideale.
In parte, appunto, con la plastica non puoi fare altro.
Con l'ebanite è possibile che il materiale sia meno precisamente "diritto" in partenza, ma con l'accoppiamento puoi aggiungere la perfezione.
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Guarda l'alimentatore originale della 912 e quello in ebanite che abbiamo preso col gruppo d'acquisto.Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 18:15 Appunto quindi se serve più inchiostro l’ebanite ha un apporto maggiore.
Secondo te la differenza la fa (tutta) il materiale o il fatto che quello in ebanite è un due canali tipo Suez affiancato a Panama?
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Il mio è a 3 canalimaylota ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 18:44Guarda l'alimentatore originale della 912 e quello in ebanite che abbiamo preso col gruppo d'acquisto.Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 18:15 Appunto quindi se serve più inchiostro l’ebanite ha un apporto maggiore.
Secondo te la differenza la fa (tutta) il materiale o il fatto che quello in ebanite è un due canali tipo Suez affiancato a Panama?
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Si, ma lì hai avuto un flusso maggiore soprattutto per i canali aggiuntivi. Sarebbe interessante provare una versione dell’alimentatore a 1 canale solo per fare un vero confronto, ma non lo producono.Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 18:15 Appunto quindi se serve più inchiostro l’ebanite ha un apporto maggiore.
A dirla proprio tutta, ho sia quello da 2 che quello da 3. La differenza non è così sostanziale tra i 2
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
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Dovresti probabilmente bucare la cartuccia, per consentire un ritorno d'aria adeguato a sostenere tutti e 3 i canaliKoten90 ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 19:23Si, ma lì hai avuto un flusso maggiore soprattutto per i canali aggiuntivi. Sarebbe interessante provare una versione dell’alimentatore a 1 canale solo per fare un vero confronto, ma non lo producono.Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 18:15 Appunto quindi se serve più inchiostro l’ebanite ha un apporto maggiore.
A dirla proprio tutta, ho sia quello da 2 che quello da 3. La differenza non è così sostanziale tra i 2
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no, in quel caso per me la differenza la fa soprattutto il canale aggiuntivo.
L'ebanite secondo me non è che più di tanto aumenti il flusso, il flusso può anche essere lo stesso con un alimentatore in plastica, una volta che è avviato.
Il flusso però risulta "più pronto e regolare" con l'ebanite, che ha la capacità di restare "più bagnata" e quindi favorirebbe un flusso più costante.
La plastica, soprattutto se non trattata in qualche modo particolare, è meno bagnabile, quindi tende a non trattenere l'inchiostro sulla superfice, in un certo senso, come dice Risotto, "si asciuga". Quindi o l'alimentatore in plastica ha qualche accorgimento per garantire un flusso costante (superficie trattata per aumentarne la bagnabilità, e magari anche più alette per trattenere più inchiostro), o è meno costante della ebanite in questo aspetto. Sicuramente la maggior bagnabilità influisce sulla capillarità (che è alla base del funzionamento).
Non è che io sia un esperto di ebanite, e probabilmente le spiegazioni che mi do a quello che accade non saranno del tutto corrette, ma queste son le cose che mi vengono da pensare, risultato di osservazione, quando confronto un alimentatore in plastica con uno in ebanite.
o usarla in eyedropper...
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Perché a differenza dei conduttori in plastica che sono tutti uguali per produzione, ogni conduttore in ebanite è morfologicamente diverso all'altro.maylota ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 18:27 Perchè tutti i venditori di alimentatori in ebanite si raccomandano sempre tutti di scaldare l'alimentatore prima di accoppiarlo al pennino per farlo aderire altrimenti funziona male? E lo fanno in fabbrica anche i marchi alto di gamma che citi coi loro, mentre con l'ABS non serve (soprattutto perchè non si può?)
E' il materiale o le sue caratteristiche plastiche che fanno l'ipotetica differenza?
E' particolarmente difficile produrre conduttori in ebanite, per questo se ne è visto l'adozione di quelle in plastica.
Lo svantaggio di usare quello in plastica è praticamente assente rispetto a quello in ebanite da quando non si usano più gli stub e l'italico, mentre lo svantaggio nel costo di produzione dell'ebanite è decisamente troppo alto per essere remunerabile.
❄️ 🐻❄️ ❄️
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Parola mia, finora la secchezza della punta mi si è presentata solo con quelle penne che per qualche bislacco motivo hanno cappucci forati, o progettati proprio alla carlona. Invece anche con cinesi da due spicci mi sono sempre partite subito, evidentemente perché il cappuccio faceva da ottimo isolante.RisottoPensa ha scritto: ↑mercoledì 24 aprile 2024, 13:17 quella in plastica è prona ad asciugare e crra fenomeni di false partenze ( appunto perché l'inchiostro secca quando non in uso ).
Ci sono sati periodi in cui ho tenuto penne a riposo per settimane, arrivando persino a due mesi, e mi sono sempre partite subito.
Poi magari l'ebanite favorisce un'umidità più estesa nel tempo, su questo non posso dire nulla perché non ho esperienze.
Però se penso al sistema Slip & Seal Platinum, penso che il secreto risieda proprio nell'isolare il gruppo dall'aria.