Il Gioiellino di Leoanardo Officina Italiana

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Il Gioiellino di Leoanardo Officina Italiana

Messaggio da edis »

Automedonte ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 12:17
Detto questo io non capisco da dove prendi i dati e su cosa ti basi per emettere certe "sentenze" la Gioiellino è più corta della MZG che può essere considerata la oversize di Leonardo ed è più sottile della Audace, in pratica ha forme e dimensioni molto simili alla Momento Magico che è una media a tutti gli effetti. Ha dimensioni simili alla 146 che infatti è una media e non alla 149 che è una oversize.
Per parlare di oversize si devono superare almeno i 135 mm , meglio i 140 mm altrimenti sono medie.
Sono d'accordo con Cesare, prima di dare giudizi su una penna bisogna averla usata. Io ad esempio ero straconvinta che avrei trovato scomoda la Pilot Custom Hurushi ma dopo aver provato quella di Koten ho dovuto ricredermi.

Vorrei spezzare anche una lancia a favore delle oversize, perché per il mio modo di tenere la penna, una 146 è scomoda, se poi ha il pistone in ottone proprio non riesco ad usarla perché sbilanciata indietro. Modelli come le Sailor Progear mi fanno venire i crampi.Se devo usare una penna per lunghe sessioni io prendo la Momento Zero Grande, anche nella versione con il pennino #8. Per me il suo diametro è ideale. Non so se rientri nella maggioranza, ma non credo di essere sola a preferire un diametro consistente.

Al penshow di Milano ho avuto modo di provare la Gioiellino di Francesco che l' ha meravigliosamente presentata. È bella da rimanere a bocca aperta e in mano cade che è una favola. Preferisco per me resine colorate e ebaniti, ma la bellezza della Gioiellino è inequivocabile!
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Messaggio da Ste003 »

francoiacc ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 13:40
Ste003 ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 7:49

Altrimenti come fanno a farle pagare molto più del dovuto? Oramai la moda sono le edizioni limitate…
Strategia adottata da molte aziende e in larga scala da tempo, alla gente piace l'esclusivita' e le aziende si fanno pagare. Ma, a loro volta le aziende pagano di piu' per materiali esclusivi per assecondare questa richiesta. Una volta son incappato in un rivenditore di barre di celluloide, tra cui alcune barre molto ma molto ricercate da alcuni di noi collezionisti, le vendeva (e le ha vendute) a 2000 Eurozzi a barra.
Ora senza andare in discorsi di gestione aziendale, credo che sia poco criticabile il fatto che una impresa debba fare profitti; tuttavia, nel caso specifico direi che siamo ampiamente nei costi di una penna alquanto esclusiva e ben realizzata, ovvero 765Eur. Magari se le confrontiamo ad altre penne che di esclusivo hanno giusto una stellina...
Ste003 ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 7:49

La massa prima caricava a levetta. Oggi a quanto pare ci siamo ‘evoluti’ in un comodo pistone o ancora meglio in una comoda cartuccia da ricaricare… mah…
Infatti non la definirei una penna indirizzata alla massa. È stata una scelta precisa quella di voler realizzare un oggetto dal sapore vintage, ed in tale ottica credo che un sistema di ricarica a levetta assolva molto bene allo scopo. Del resto, Leonardo Officina Italiana offre anche penne con ricarica a cartuccia e a pistone, molto ben realizzate e indirizzate a chi vuole dotarsi di una bella penna funzionale e ben funzionante. La vita e' bella perché e' varia ;) :wave:
Non fa una piega, molte aziende, troppe, ormai fanno così, Aurora docet. Ma io preferirei una stellina, banale, scontata, triste nel suo nero serioso, ma che ricicla da 100 anni solo le sue idee, non quelle di altre aziende morte e sepolte. Ma non andiamo fuori tema, per carità! L’importante che la penna ti piaccia e te la goda com’è giusto che sia!
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Messaggio da Automedonte »

Non fa una piega, molte aziende, troppe, ormai fanno così, Aurora docet. Ma io preferirei una stellina, banale, scontata, triste nel suo nero serioso, ma che ricicla da 100 anni solo le sue idee, non quelle di altre aziende morte e sepolte. Ma non andiamo fuori tema, per carità! L’importante che la penna ti piaccia e te la goda com’è giusto che sia!
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Le aziende cercano nicchie di mercato e quindi esplorano varie direzioni, alcune prendono chi la pensa come te ed altre prendono chi la pensa in modo diverso e così sono tutte contente :D
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Messaggio da Ste003 »

Automedonte ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 16:32 Non fa una piega, molte aziende, troppe, ormai fanno così, Aurora docet. Ma io preferirei una stellina, banale, scontata, triste nel suo nero serioso, ma che ricicla da 100 anni solo le sue idee, non quelle di altre aziende morte e sepolte. Ma non andiamo fuori tema, per carità! L’importante che la penna ti piaccia e te la goda com’è giusto che sia!
Le aziende cercano nicchie di mercato e quindi esplorano varie direzioni, alcune prendono chi la pensa come te ed altre prendono chi la pensa in modo diverso e così sono tutte contente :D
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Appunto. E noi abbiamo qualcosa da scrivere sul forum.
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Messaggio da francoiacc »

Ste003 ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 16:18
francoiacc ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 13:40

Strategia adottata da molte aziende e in larga scala da tempo, alla gente piace l'esclusivita' e le aziende si fanno pagare. Ma, a loro volta le aziende pagano di piu' per materiali esclusivi per assecondare questa richiesta. Una volta son incappato in un rivenditore di barre di celluloide, tra cui alcune barre molto ma molto ricercate da alcuni di noi collezionisti, le vendeva (e le ha vendute) a 2000 Eurozzi a barra.
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Infatti non la definirei una penna indirizzata alla massa. È stata una scelta precisa quella di voler realizzare un oggetto dal sapore vintage, ed in tale ottica credo che un sistema di ricarica a levetta assolva molto bene allo scopo. Del resto, Leonardo Officina Italiana offre anche penne con ricarica a cartuccia e a pistone, molto ben realizzate e indirizzate a chi vuole dotarsi di una bella penna funzionale e ben funzionante. La vita e' bella perché e' varia ;) :wave:
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Caro Stefano, preferirei anche io una banale stellina su un modello frutto delle loro idee, e quando l’hanno fatto non mi sono tirato indietro (Hemingway docet). Purtroppo i modelli a cui ci riferiamo sono tutt’altro che una loro idea. Restiamo in tema quindi, parliamo della Gioiellino. :wave:
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Messaggio da Tribbo »

Bellissima penna Francesco e stupenda e coinvolgente recensione, che in alcuni punti raggiunge anche delle punte poetiche da vero romanzo d'amore...

Condivido pienamente la tua ammirazione e stima per chi ha tali capacità tecniche e riesce a pensare e produrre delle penne simili, dotate di un'eleganza senza tempo, a fronte di tanti spettacoli ed esercizi di "stile" dell'attualità che spesso, diciamo, lasciano un poco interdetti
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Messaggio da francoiacc »

Tribbo ha scritto: mercoledì 22 maggio 2024, 20:49 Bellissima penna Francesco e stupenda e coinvolgente recensione, che in alcuni punti raggiunge anche delle punte poetiche da vero romanzo d'amore...

Condivido pienamente la tua ammirazione e stima per chi ha tali capacità tecniche e riesce a pensare e produrre delle penne simili, dotate di un'eleganza senza tempo, a fronte di tanti spettacoli ed esercizi di "stile" dell'attualità che spesso, diciamo, lasciano un poco interdetti
Credo ci sia poco da inventarsi e sono assolutamente d’accordo con quel che scrivi, quando ci provano vengono fuori cose molto discutibili.
Grazie mille Paolo
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