Buonasera a tutti,
Mi chiedevo se potreste aiutarmi ad identificare una penna che ho acquistato circa un mese fa ad un mercantino dell’antiquariato.
Sono stato inizialmente attratto dalla penna per le sue dimensioni relativamente ridotte e dalla fantasia di verde che contraddistingue la sua impugnatura; il tappo è in plastica, con una finitura che vorrebbe sembrare cromata.
Al suo interno, la stilografica conteneva un converter (attacco Pelikan), che per le mie prove ho rimosso e per ora sto utilizzando delle cartucce di Pelikan 4001.
Il pennino è molto fine, forse è un EF, sicuramente più fine dell’altro pennino F montato sulla penna che utilizzo a casa. Il pennino è in acciaio inox (credo) con rebbi di lunghezza standard. Su di esso, al limite con il corpo della stilografica è incisa una piuma e sotto il foro di sfiato vi sono due volute.
Per il prezzo sostenuto ed i materiali utilizzati, credo che potrebbe essere una penna economica, tipo “cinese”, ma non riesco a capire chi sia il produttore. Su ebay ho trovato un annuncio di una penna molto simile a questa che reca il seguente titolo “PRL) FP NIB PENNA STILOGRAFICA FOUNTAIN INK PEN STYLO PLUME ENCRE INCHIOSTRO OS”, ma tale dicitura sinceramente non mi dice nulla.
Credo che la penna sia stata usata molto poco, sia per il “clac” prodotto per aprire e chiudere il rappo, sia per la parsimonia (ad esser gentili) con la quale il pennino eroga l’inchiostro.
Grazie.
Andrea
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29 novembre 2025 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Identificazione penna acquistata di recente
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Penna di una serie che usciva in edicola qualche anno fa. Ogni uscita della pubblicazione era accompagnata da una penna diversa. Fabbricazione cinese.
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Ti ringrazio.
Per il momento non la sto usando, pur essendo inchiostrata, perché il flusso è discontinuo, nel senso che dopo un po' che scrive smette di colpo e prima che riprenda a erogare inchiostro ci vuole un bel po', a meno di mettere il pennino sotto l'acqua corrente. Mi ha già abbandonato nel mezzo di due riunioni. Inoltre, il pennino "gratta" molto sulla carta ed è una sensazione che non mi piace un granché. Non ho mai avuto un EF, ma mi sembra che sia un po' troppo "graffiante" rispetto alla F che uso di tanto in tanto.
Per il momento non la sto usando, pur essendo inchiostrata, perché il flusso è discontinuo, nel senso che dopo un po' che scrive smette di colpo e prima che riprenda a erogare inchiostro ci vuole un bel po', a meno di mettere il pennino sotto l'acqua corrente. Mi ha già abbandonato nel mezzo di due riunioni. Inoltre, il pennino "gratta" molto sulla carta ed è una sensazione che non mi piace un granché. Non ho mai avuto un EF, ma mi sembra che sia un po' troppo "graffiante" rispetto alla F che uso di tanto in tanto.
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Identificazione penna acquistata di recente
Il pennino che gratta non è un problema sara' colpa di un semplice disallineamento dei rebbi.
Il flusso discontinuo è un difetto riscontrato su tutte le penne della De Agostini, probabilmente è un insieme di errori del pennino e dell' alimentatore, penne da evitare assolutamente,.
Il flusso discontinuo è un difetto riscontrato su tutte le penne della De Agostini, probabilmente è un insieme di errori del pennino e dell' alimentatore, penne da evitare assolutamente,.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Non so se si applica a questa stilografica in particolare ma anni fa su FPN si discuteva del perché molte penne cinesi allora avevano problemi di flusso e guardando gli alimentatori si riscontro quello che per molti fu interpretato come un difetto di fabbricazione. E cioè che il canale capillare che porta l'inchiostro dalla cartuccia fino alla punta a un certo punto presentava una discontinuità (una specie di muretto) che l'inchiostro molte volte non riusciva a superare con la conseguenza ovvia che la penna a un certo punto smetteva di scrivere.
