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La produzione cinese, da infima copia a convincente imitazione?

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balthazar
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Messaggio da balthazar »

sansenri ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 15:01
balthazar ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 12:13


è anche un approccio mentale diverso, io personalmente tendo a preferire avere un prodotto che funzioni e duri negli anni (e non mi costringa a continui aggiornamenti) pur spendendo inizialmente di più, altri preferiscono spendere meno inizialmente e dover magari cambiare il prodotto dieci volte nello stesso arco di tempo.

Concordo nel preferire prodotti "maturi" in genere.

Non c'è un approccio "migliore" ciascuno ha pro e contro, a parità di efficacia (sempre che sia confermata come presupposto iniziale) l'approccio usa e getta è più consumistico e meno ecofriendly, l'approccio chi più spende meno spende espone maggiormente al rischio di una obsolescenza della tecnologia.
Sull'HIFI questo è più vero, per una stilografica molto meno, forse per nulla.

Con il tempo speriamo che i cinesi raggiungano l'affidabilità giapponese, vi sono buone avvisaglie.

Certo che poi ognuno sceglie l'approccio che più gli aggrada. Dei cinesi mi sta piacendo la voglia di venire incontro - in un certo qual modo - alle nostre richieste di appassionati e così troviamo proposte di nuove penne di tanti tipi diversi (tra forme, caricamento, materiali, ecc.), pennini davvero interessanti (e che tra l'altro funzionano bene, se non benissimo in alcuni casi). Ho visto anche le inserzioni di una specie di nib meister (mi sembra si chiami Bobby) che propone varie customizzazioni a prezzi umani. Insomma vedo fermento intorno a questo mondo nella sua interezza (e non come spesso capita da noi, con semplici variazioni infinite sul tema, anche se poi tutto è pura e semplice variazione di temi e stilemi noti e arcinoti).
Per quanto riguarda l'affidabilità dei loro prodotti (constatata la pochezza dei materiali impiegati nelle produzioni anche del recente passato) si cominciano a vedere cose nuove. Del resto siamo anni luce lontani - tecnologicamente parlando - dagli esordi giapponesi, oggi si marcia molto più in fretta di allora.
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Linos
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Messaggio da Linos »

Grazie, praticamente non esiste uno stile, un'impronta che possa contraddistinguere una penna cinese.😔
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Messaggio da Andre1977 »

A me è appena arrivata la V60. Non posseggo la Omas che ha "ispirato" la V60 perchè in realtà, pur avendo avuto varie occasioni per prenderla, temevo non mi andasse a genio, mentre maneggiando questa V60 le impressioni sono abbastanza positive, la trovo comoda da impugnare mentre pensavo di no!

La sola cosa che non mi convince sono le plastiche usate, ma potrebbe solo essere una mia impressione . La sento molto leggera, nonostante sia più o meno grande come la Nahvalur ricevuta ieri che pesa un pò di più.
Per il resto mi sembra realizzata bene. Insomma stanno davvero migliorando. Se solo provassero a chiedere, per dire, a qualche designer di fare qualche disegno originale (ma in chiave occidentale) per loro...
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Messaggio da sansenri »

per un periodo molto lungo comunque la qualità delle produzioni cinesi è stata parecchio bassa, è solo molto di recente che si muove qualcosa (come dicevo secondo me dalle prime Penbbs e Moonman).
Alcune delle produzioni "storiche" di Wing Sung si trovano ancora. Sono più che altro delle curiosità, dal punto di vista pratico lasciano molto a desiderare.

questa è una Wing Sung 842, in versione marmorizzata (è degli anni '90).
La laccatura marmorizzata è dipinta, la penna è in ottone.
Il pennino è di chiara ispirazione Sheaffer, ed è piuttosto fine. Peccato che all'origine grattava da maledetti, oltre ad essere molto rigido (come i pennini Sheaffer di quel genere peraltro).
Purtroppo la penna è inutilizzabile, ha sviluppato un trafilamento alla attaccatura del pennino con la sezione dopo non molto utilizzo.
P1160580-3 Wing Sung 842 marbled green.jpg
La penna costava 6 euro nel 2016, oggi (a trovarla) ne costa 23
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Messaggio da Abulafia »

sansenri ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 22:33 per un periodo molto lungo comunque la qualità delle produzioni cinesi è stata parecchio bassa, è solo molto di recente che si muove qualcosa (come dicevo secondo me dalle prime Penbbs e Moonman).
Alcune delle produzioni "storiche" di Wing Sung si trovano ancora. Sono più che altro delle curiosità, dal punto di vista pratico lasciano molto a desiderare.

questa è una Wing Sung 842, in versione marmorizzata (è degli anni '90).
La laccatura marmorizzata è dipinta, la penna è in ottone.
Il pennino è di chiara ispirazione Sheaffer, ed è piuttosto fine. Peccato che all'origine grattava da maledetti, oltre ad essere molto rigido (come i pennini Sheaffer di quel genere peraltro).
Purtroppo la penna è inutilizzabile, ha sviluppato un trafilamento alla attaccatura del pennino con la sezione dopo non molto utilizzo.
P1160580-3 Wing Sung 842 marbled green.jpg

La penna costava 6 euro nel 2016, oggi (a trovarla) ne costa 23
Io ho preso la 841, in un lotto di penne WingSung NOS (233, 234, 235, 238, 322, 380, 500, 765, 841, 1532), ma mi è costata un euro e rotti :D
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Messaggio da balthazar »

sansenri ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 22:33 per un periodo molto lungo comunque la qualità delle produzioni cinesi è stata parecchio bassa, è solo molto di recente che si muove qualcosa (come dicevo secondo me dalle prime Penbbs e Moonman).
Alcune delle produzioni "storiche" di Wing Sung si trovano ancora. Sono più che altro delle curiosità, dal punto di vista pratico lasciano molto a desiderare.

questa è una Wing Sung 842, in versione marmorizzata (è degli anni '90).
La laccatura marmorizzata è dipinta, la penna è in ottone.
Il pennino è di chiara ispirazione Sheaffer, ed è piuttosto fine. Peccato che all'origine grattava da maledetti, oltre ad essere molto rigido (come i pennini Sheaffer di quel genere peraltro).
Purtroppo la penna è inutilizzabile, ha sviluppato un trafilamento alla attaccatura del pennino con la sezione dopo non molto utilizzo.
P1160580-3 Wing Sung 842 marbled green.jpg

La penna costava 6 euro nel 2016, oggi (a trovarla) ne costa 23
Guardando la tua penna mi è risalita la rabbia (si, proprio quella canina ;) ) per una mia Carene che ha lo stesso problema (non ho individuato da dove trafila). Con questo non voglio dire che tutte le Carene hanno lo stesso problema della mia (come probabilmente molte di quelle 842 avranno avuto questo e molti altri guai), è solo che guardando la penna (metallica, finitura marmorizzata, bel pennino) mi è venuta in mente la mia bella e problematica Waterman :problem:
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Messaggio da Andre1977 »

Abulafia ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 23:36
sansenri ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 22:33 -= Omissis =-

La penna costava 6 euro nel 2016, oggi (a trovarla) ne costa 23
Io ho preso la 841, in un lotto di penne WingSung NOS (233, 234, 235, 238, 322, 380, 500, 765, 841, 1532), ma mi è costata un euro e rotti :D
Devo imparare a cercare meglio, decisamente ! :lol:
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Messaggio da sansenri »

Abulafia ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 23:36
sansenri ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 22:33 per un periodo molto lungo comunque la qualità delle produzioni cinesi è stata parecchio bassa, è solo molto di recente che si muove qualcosa (come dicevo secondo me dalle prime Penbbs e Moonman).
Alcune delle produzioni "storiche" di Wing Sung si trovano ancora. Sono più che altro delle curiosità, dal punto di vista pratico lasciano molto a desiderare.

questa è una Wing Sung 842, in versione marmorizzata (è degli anni '90).
La laccatura marmorizzata è dipinta, la penna è in ottone.
Il pennino è di chiara ispirazione Sheaffer, ed è piuttosto fine. Peccato che all'origine grattava da maledetti, oltre ad essere molto rigido (come i pennini Sheaffer di quel genere peraltro).
Purtroppo la penna è inutilizzabile, ha sviluppato un trafilamento alla attaccatura del pennino con la sezione dopo non molto utilizzo.
P1160580-3 Wing Sung 842 marbled green.jpg

La penna costava 6 euro nel 2016, oggi (a trovarla) ne costa 23
Io ho preso la 841, in un lotto di penne WingSung NOS (233, 234, 235, 238, 322, 380, 500, 765, 841, 1532), ma mi è costata un euro e rotti :D


buon per te, io ho finito lo spazio dove mettere queste pennine che "le provi una volta e poi finiscono in fondo al cassetto"...
se non fosse che spedirle costa più della penna ti regalerei anche la mia... ;)
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Messaggio da sansenri »

balthazar ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 9:39
sansenri ha scritto: mercoledì 13 novembre 2024, 22:33 per un periodo molto lungo comunque la qualità delle produzioni cinesi è stata parecchio bassa, è solo molto di recente che si muove qualcosa (come dicevo secondo me dalle prime Penbbs e Moonman).
Alcune delle produzioni "storiche" di Wing Sung si trovano ancora. Sono più che altro delle curiosità, dal punto di vista pratico lasciano molto a desiderare.

questa è una Wing Sung 842, in versione marmorizzata (è degli anni '90).
La laccatura marmorizzata è dipinta, la penna è in ottone.
Il pennino è di chiara ispirazione Sheaffer, ed è piuttosto fine. Peccato che all'origine grattava da maledetti, oltre ad essere molto rigido (come i pennini Sheaffer di quel genere peraltro).
Purtroppo la penna è inutilizzabile, ha sviluppato un trafilamento alla attaccatura del pennino con la sezione dopo non molto utilizzo.
P1160580-3 Wing Sung 842 marbled green.jpg

La penna costava 6 euro nel 2016, oggi (a trovarla) ne costa 23
Guardando la tua penna mi è risalita la rabbia (si, proprio quella canina ;) ) per una mia Carene che ha lo stesso problema (non ho individuato da dove trafila). Con questo non voglio dire che tutte le Carene hanno lo stesso problema della mia (come probabilmente molte di quelle 842 avranno avuto questo e molti altri guai), è solo che guardando la penna (metallica, finitura marmorizzata, bel pennino) mi è venuta in mente la mia bella e problematica Waterman :problem:
la Carene solitamente trafila dal lato del pennino (non tutte ovviamente).
Da quel che ho capito, il pennino scorre ed è tenuto in posizione sulle "corna" laterali da un adesivo. Questo ad un certo punto cede e si verificano delle perdite ai lati del pennino. Andrebbe ri-sigillato, prova a vedere se trovi un tutorial sul web.

E' una bella penna, l'ho provata alcune volte, davvero scorrevole, ma non mi sono mai deciso (arrischiato) a prenderne una
https://www.fountainpennetwork.com/foru ... enes-leak/
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Messaggio da sansenri »

btw, la 842 perde da qui
si vede facilmente anche l'inchiostro rappreso nella fessura
P1160581-3 Wing Sung 842 leak.jpg
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Messaggio da Gargaros »

Vorrei farvi vedere una cosa...
Screenshot 2024-11-14 185541.png

Magari è una foto infelice. Non ho il modello, non posso verificare. Magari però è proprio cazzodicanite! Ed è giapponese. Su una penna da 400 botte.
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Messaggio da balthazar »

sansenri ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 14:22
balthazar ha scritto: giovedì 14 novembre 2024, 9:39
Guardando la tua penna mi è risalita la rabbia (si, proprio quella canina ;) ) per una mia Carene che ha lo stesso problema (non ho individuato da dove trafila). Con questo non voglio dire che tutte le Carene hanno lo stesso problema della mia (come probabilmente molte di quelle 842 avranno avuto questo e molti altri guai), è solo che guardando la penna (metallica, finitura marmorizzata, bel pennino) mi è venuta in mente la mia bella e problematica Waterman :problem:
la Carene solitamente trafila dal lato del pennino (non tutte ovviamente).
Da quel che ho capito, il pennino scorre ed è tenuto in posizione sulle "corna" laterali da un adesivo. Questo ad un certo punto cede e si verificano delle perdite ai lati del pennino. Andrebbe ri-sigillato, prova a vedere se trovi un tutorial sul web.

E' una bella penna, l'ho provata alcune volte, davvero scorrevole, ma non mi sono mai deciso (arrischiato) a prenderne una
https://www.fountainpennetwork.com/foru ... enes-leak/
Grazie mille :D
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Messaggio da Roland »

Questo problema di trafilamento dell'inchiostro non riguarda solo la Carene ma in genere tutte le stilografiche che usano pennini inlaid. Quindi penne sheaffer (pfm, imperial) , penne pilot (élite,...) , penne waterman (carene, edson) etc... Questi pennini sono incollati sulla sezione è bisogna usarli usando una mano molto leggera. Se non lo si fa a medio termine il pennino tende a scollarsi anche minimamente dalla sezione e poi son dolori perché la riparazione ammessa che sia possibile e non sempre lo è è molto complicata.
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Messaggio da lleo »

Mi allaccio a questo argomento anche se vedo che è vecchio.
Io sono sicuro che prima o poi le penne cinesi diventeranno uno dei top. Non so tra quanto tempo ma succederà.
I cinesi stanno facendo quello che i giapponesi hanno fatto negli anni '50, '60 e '70, ossia copiare gli altri per poi superarli.
In tutti o quasi i campi.
Per i prodotti cinesi il problema è il controllo qualità. Si può capire guardando la differenza tra due prodotti simili, uno di una Casa europea o comunque estera e l'altro di una Casa cinese.
Il lato positivo è che probabilmente contribuiranno a far abbassare i prezzi. Nel momento in cui ho due penne dello stesso livello ma una costa due, tre, quattro o più volte l'altra solo perchè di una certa marca, chi me lo fà fare di spenderci quei soldi? Vero che c'è la componente della marca, ma una volta che si stacca l'interruttore, che si passa sopra questa componente ci si risveglia.
Con questo non voglio dire che chi preferisce comperare una tal penna (ma anche qualsiasi oggetto) perchè di tale marca sia addormentato, ci mancherebbe altro. Solo che quando si supera la soglia della fidelizzazione, sperimentato su me stesso, si prova la stessa sensazione che si proverebbe tra il girare vestiti con cappotto, sciarpa, cappello, guanti, ecc. ed il girare in mutande.
:mrgreen:
Roland
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Messaggio da Roland »

Il problema del controllo qualità non è mica irrilevante. :lol: Risolto quello, devono progettare penne che incontrano la sensibilità estetica degli europei senza scopiazzare (ie clonare) penne già affermate sul mercato. Questo passo non è mica scontato. Terzo, devono create una rete di distribuzione in europa che non richieda di andare su aliexpress o un altro sito cinese per acquistare la penna. Infine devo convincere che i loro prodotti sono migliori di quelli della concorrenza. Ergonomia superiore, ampia scelta di pennini in oro /acciaio, uso di materiali che non di autodistruggono solo a guardarli, servizio assistenza quando occorre degno di questo nome e poi prezzare il tutto un po' sotto al prezzo che fanno i concorrenti già presenti. Ci vorrà del tempo, molto molto tempo.
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