Fotografato con l’umilissimo Nikkor 50 mm f/1.8, a mano libera.
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29 novembre 2025 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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The future of photography
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“The future of photography is not better cameras “.
Fotografato con l’umilissimo Nikkor 50 mm f/1.8, a mano libera.
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- Tisbacker
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I Nikkor sono immortali nelle giuste mani
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Caricatore di scimmie presso: Salumeria Stilografica Emiliana
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The future of photography
A parte situazioni particolari, per le quali servono obiettivi con certe caratteristiche e livelli di qualità, è sufficiente dire che la quasi totalità delle fotografie consegnate alla storia sono state scattate con lenti che per gli standard di oggi sarebbero classificati come "fondi di bicchiere".
E, a dirla tutta, la qualità degli obiettivi degli smartphone è infima a dir poco, anche perchè sono accoppiati a sensori microscopici con tanti pixel, ma i programmi di intelligenza artificiale rimediano a distorsioni ed aberrazioni. Per cui, paradossalmente, molti sono convinti che gli smartphone scattino foto più "belle" di una fotocamera tradizionale.
E, a dirla tutta, la qualità degli obiettivi degli smartphone è infima a dir poco, anche perchè sono accoppiati a sensori microscopici con tanti pixel, ma i programmi di intelligenza artificiale rimediano a distorsioni ed aberrazioni. Per cui, paradossalmente, molti sono convinti che gli smartphone scattino foto più "belle" di una fotocamera tradizionale.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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E' anche vero che una foto imperfetta ma scattata è un ordine di grandezza meglio di una non scattata ma con attrezzatura e tecnica perfette...
Venceremos.
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Vero, ma quando sei in vacanza con la tua attrezzatura fotografica (niente di eccezionale, la mirrorless e un obiettivo fisso) e ti senti dire che la foto della spiaggia scattata dallo stesso punto di vista con lo smartphone è "migliore" perchè il cielo e il mare sono più blu e la sabbia è più luminosa, qualche "perplessismo" mi viene.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Ni: da qualche anno gli iPhone permettono di scattare anche in RAW e, per quanto con nano-Megapixel, i risultati sono sostanzialmente comparabili se l'illuminazione è buona.Phormula ha scritto: ↑giovedì 27 novembre 2025, 8:22 Vero, ma quando sei in vacanza con la tua attrezzatura fotografica (niente di eccezionale, la mirrorless e un obiettivo fisso) e ti senti dire che la foto della spiaggia scattata dallo stesso punto di vista con lo smartphone è "migliore" perchè il cielo e il mare sono più blu e la sabbia è più luminosa, qualche "perplessismo" mi viene.
Il problema dei pixel molto piccoli sul sensore è che hanno una bassa FWC (Full Well Capacity, letteralmente "capacità del pozzo pieno"), ovvero arrivano a saturazione molto in fretta. In condizioni di luminosità normale, il sensore lavora a guadagno basso (= bassi ISO) e la FWC rimane integra, ma alzando gli ISO, la FWC si riduce seguendo una curva esponenziale.
Questo vale per tutti i CMOS, anche quelli delle Reflex e Canon degli ultimi 25 anni, ma capite bene che se la dimensione del pixel è proporzionale alla FWC, più grandi sono i pixel e meglio resisteranno a condizioni di scarsa illuminazione.
Vero a patto di tenere la tecnologia ferma.
Un iPhone attuale ha una tecnologia ben più avanzata di una Canon 450D e non ho problemi a dire che l'iPhone, scattando in RAW, è nettamente superiore a molti modelli anche di fascia medio-alta di una decina di anni fa.
Con sensori di pari generazione, sono il primo a sostenere che non c'è storia; la Reflex/Mirrorless permette la regolazione totale di come verrà la foto con parametri di scatto, bilanciamento del bianco, gestione esposizione, messa a fuoco in varie modalità e tutto quello che vi piace, ma
- Bisogna saperli regolare (l'85% dei proprietari di una fotocamera la usa in modalità AUTO)
- I risultati non sono comunque così tanto differenti
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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Se così stanno le cose, dovrò donare un futuro da fermacarte al mio Nikkor 50 mm 1.4 classe 1990, prendermi un iphone e scattare in raw. 
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forse no, la foto di Franco dimostra che quello che fa la foto è inevitabilmente il manico...
Quello che a me fa girar le scatole è che per far la foto col Nikkor 50 mm 1.4 le vie ora sono tortuose, dove lo monti? ti devi comprare una macchina da 2000 e passa euro che quando la compri ha già il sensore datato. Va bene il Nikkor 50 mm 1.4, ma vorrei dargli la miglior "pellicola", senza svenarmi.
Quello che a me fa girar le scatole è che per far la foto col Nikkor 50 mm 1.4 le vie ora sono tortuose, dove lo monti? ti devi comprare una macchina da 2000 e passa euro che quando la compri ha già il sensore datato. Va bene il Nikkor 50 mm 1.4, ma vorrei dargli la miglior "pellicola", senza svenarmi.
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Phormula ha scritto: ↑mercoledì 26 novembre 2025, 13:43 A parte situazioni particolari, per le quali servono obiettivi con certe caratteristiche e livelli di qualità, è sufficiente dire che la quasi totalità delle fotografie consegnate alla storia sono state scattate con lenti che per gli standard di oggi sarebbero classificati come "fondi di bicchiere".
Due tremende verità! Che, a ben vedere, dicono in fondo la stessa cosa: "Il futuro della fotografia non sta in fotocamere migliori". Ho sempre trovato un po' comico che la gente che usa Hasselblad (come me) si spertichi a vantare i vantaggi degli obiettivi più recenti e allo stesso tempo veneri il lavoro che Ansel Adams faceva con quelle stesse fotocamere e obiettivi che in molti casi non avevano neppure un trattamento antiriflesso.
L'industria e molti bloggers prezzolati fanno di tutto per convincerci che il "cuore" della fotografia sia la tecnologia (nelle fotocamere, nelle ottiche, nei sensori, nei sistemi di digitalizzazione, nei software di post-produzione...), ma l'organo pulsante della fotografia é la volontà espressiva. Per questo io non credo che alla prova della storia conti se una fotografia sia stata fatta con un telefono cellulare o con una fotocamera su un treppiede. Però é certo che la maggior parte delle centinaia di milioni di immagini che si producono quotidianamente con un telefono non avevano alcuna volontà di dire alcunché, mentre le poche centinaia di fotografie fatte con uno strumento apposito sono, con frequenza, un atto creativo e un modo - a volte confuso e non sempre riuscito - di esprimere una visione del mondo.
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Restando in tema, Enrico, bisogna a tutti i costi difendersi dalla volontà dell'industria di rendere ogni cosa obsoleta attraverso il meccanismo della incompatibilità.sansenri ha scritto: ↑giovedì 27 novembre 2025, 22:31 Quello che a me fa girar le scatole è che per far la foto col Nikkor 50 mm 1.4 le vie ora sono tortuose, dove lo monti? ti devi comprare una macchina da 2000 e passa euro che quando la compri ha già il sensore datato. Va bene il Nikkor 50 mm 1.4, ma vorrei dargli la miglior "pellicola", senza svenarmi.
Se ti piace sviluppare i tuoi negativi oppure se sai dove farli sviluppare, il Nikkor 50mm f/1.4 continua a fare meraviglie su qualsiasi vecchio corpo meccanico di Nikon, da 150 Euro in su. Se vuoi usarlo su un sensore, e se non ne vuoi fare un uso professionale, qualsiasi sensore da un dozzina di megapixels - uno di quelli che non vuole più nessuno - continua a fare egregiamente il suo lavoro, anche se datato.
E quando dico che non ne potresti fare un uso professionale non é perché i sensori datati creino brutte immagini, ma perché i "responsabili immagine" delle imprese e delle agenzie di comunicazione sono proprio i primi a farsi infinocchiare dai miti industriali e sono convinti che un fotografo che non abbia un'attrezzatura all'ultimo grido non sia un buon fotografo. Poi comprano i libri di Ansel Adams...
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Caro Franco, i miei negativi (B/N) li sviluppavo (e stampavo) molto tempo fa, adesso onestamente non sarei più in grado di riattrezzarmi per farlo.fufluns ha scritto: ↑giovedì 27 novembre 2025, 23:17Restando in tema, Enrico, bisogna a tutti i costi difendersi dalla volontà dell'industria di rendere ogni cosa obsoleta attraverso il meccanismo della incompatibilità.sansenri ha scritto: ↑giovedì 27 novembre 2025, 22:31 Quello che a me fa girar le scatole è che per far la foto col Nikkor 50 mm 1.4 le vie ora sono tortuose, dove lo monti? ti devi comprare una macchina da 2000 e passa euro che quando la compri ha già il sensore datato. Va bene il Nikkor 50 mm 1.4, ma vorrei dargli la miglior "pellicola", senza svenarmi.
Se ti piace sviluppare i tuoi negativi oppure se sai dove farli sviluppare, il Nikkor 50mm f/1.4 continua a fare meraviglie su qualsiasi vecchio corpo meccanico di Nikon, da 150 Euro in su. Se vuoi usarlo su un sensore, e se non ne vuoi fare un uso professionale, qualsiasi sensore da un dozzina di megapixels - uno di quelli che non vuole più nessuno - continua a fare egregiamente il suo lavoro, anche se datato.
E quando dico che non ne potresti fare un uso professionale non é perché i sensori datati creino brutte immagini, ma perché i "responsabili immagine" delle imprese e delle agenzie di comunicazione sono proprio i primi a farsi infinocchiare dai miti industriali e sono convinti che un fotografo che non abbia un'attrezzatura all'ultimo grido non sia un buon fotografo. Poi comprano i libri di Ansel Adams...
Per questo tutto sommato preferirei un corpo digitale sul quale sfruttare il mio corredo di obiettivi Nikon.
Al momento le mie foto in digitale sono affidate ad alcuni corpi Panasonic Lumix 4:3 (preferito GX1) e qualche ottica Panasonic/Leica.
Non fanno cattive foto, ma la sensazione che avevo usando il corredo Nikon mi manca.
PS le mie prime foto le ho fatte con una Ferrania Condor
