Roland ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 19:27
Perché non provi con il vintage? A meno di 150€ puoi trovare una Parker 51 oppure una aurora 88. Sono penne medio grandi, più grandi delle Pelikan m200/400 e caricano parecchio inchiostro. La Parker circa 1.2-1. 4 ml che è quanto carica l'aurora optima mente la aurora 88 vintage carica quasi 2 ml. Tutte e due sono stilografiche molto ergonomiche fatte per scrivere a lungo e non affaticare la mano.
Ciao @Roland grazie.
Ci ho pensato, ma per me non è facile entrare in una modalità di acquisto di cui non ho la minima esperienza.
Una Aurora 88 mi piacerebbe.
Ho una Gioia Pen con pennino EF e F sul modello Metis. Sono penne grandi di un certo peso. La amo come prodotto artigianale. Tuttavia penne più modeste sono più adatte per la scrittura quotidiana.
Costruito in legno incollato, ho realizzato un portapenne molto semplice. Tutta la collezione è schierata e alla fine prendo più spesso penne magari modeste come la ECO o la Safari.
Penne da battaglia che non si tirano indietro da qualche maltrattamento
Penso che tu sappia cosa intendo.
R.
Robitex ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 19:57
Roland ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 19:27
Perché non provi con il vintage? A meno di 150€ puoi trovare una Parker 51 oppure una aurora 88. Sono penne medio grandi, più grandi delle Pelikan m200/400 e caricano parecchio inchiostro. La Parker circa 1.2-1. 4 ml che è quanto carica l'aurora optima mente la aurora 88 vintage carica quasi 2 ml. Tutte e due sono stilografiche molto ergonomiche fatte per scrivere a lungo e non affaticare la mano.
Ciao @Roland grazie.
Ci ho pensato, ma per me non è facile entrare in una modalità di acquisto di cui non ho la minima esperienza.
Una Aurora 88 mi piacerebbe.
Ho una Gioia Pen con pennino EF e F sul modello Metis. Sono penne grandi di un certo peso. La amo come prodotto artigianale. Tuttavia penne più modeste sono più adatte per la scrittura quotidiana.
Costruito in legno incollato, ho realizzato un portapenne molto semplice. Tutta la collezione è schierata e alla fine prendo più spesso penne magari modeste come la ECO o la Safari.
Penne da battaglia che non si tirano indietro da qualche maltrattamento
Penso che tu sappia cosa intendo.
R.
Per tua tranquillità la Parker 51 la trovi a molto meno di 150 euro
Direi che con 60/70 euro trovi cose interessanti anche ora sul nostro mercatino ed è una delle migliori penne da battaglia che esistano
Automedonte ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 20:52
Robitex ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 19:57
Ciao @Roland grazie.
Ci ho pensato, ma per me non è facile entrare in una modalità di acquisto di cui non ho la minima esperienza.
Una Aurora 88 mi piacerebbe.
Ho una Gioia Pen con pennino EF e F sul modello Metis. Sono penne grandi di un certo peso. La amo come prodotto artigianale. Tuttavia penne più modeste sono più adatte per la scrittura quotidiana.
Costruito in legno incollato, ho realizzato un portapenne molto semplice. Tutta la collezione è schierata e alla fine prendo più spesso penne magari modeste come la ECO o la Safari.
Penne da battaglia che non si tirano indietro da qualche maltrattamento
Penso che tu sappia cosa intendo.
R.
Per tua tranquillità la Parker 51 la trovi a molto meno di 150 euro
Direi che con 60/70 euro trovi cose interessanti anche ora sul nostro mercatino ed è una delle migliori penne da battaglia che esistano
Robitex ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 11:51
Grazie mille, una caccia molto piacevole.
Ho una Prera, ma è troppo corta. Ci scrivo ma a questo punto preferisco una Explorer/Lightive.
Per la Asvine avevo considerato la V126 anche per provare il sistema di ricarica, ma sono rimasto troppo scottato dalle penne cinesi che comprai un paio di anni fa.
Grazie per avermi segnalato gli altri modelli, inserisco in lista.
Volevo chiederti un parere sul pennino. Sono dell'opinione che un #6 rispetto a un #5 renda più lenta la scrittura.
Ho una penna con un jowo #6 e l'ingombro rispetto a una penna più piccola è per me un motivo di rallentamento dello scrivere.
Cosa ne pensi?
R.
Per la velocità di scrittura dipende. Il #5, o i pennini più piccoli, forse sono più precisi, ma per la mia esperienza, non ho trovato differenze apprezzabili tra il #5 e il #6, meglio con i retrattili o i carenati come la parker 51/61, aurora ecc. Riesco a scrivere abbasanza velocemente anche con gli #8, se (come con le asvine) hanno un flusso che aiuta la scorrevolezza.
Per il resto, buona caccia!
Essere originale è un pregio; volerlo essere è un difetto. (Antoine Chauvilliers)
Robitex ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 19:05
sansenri ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 16:12
dipende cosa intendi con "tempo fa". Negli ultimi 5 anni, alcune marche cinesi sono notevolmente migliorate (Majohn, Asvine, HongDian).
Non le amo neanch'io e ne ho solo qualcuna che ho preso per curiosità, alcune vanno male alcune vanno bene - è il tipico terno al lotto con le cinesi - quando imbrocchi quella buona può funzionare anche piuttosto bene.
Ovviamente penne migliori ce ne sono a migliaia, ma allora devi salire di prezzo per prendere qualcosa di serio e affidabile.
Solo per dire, se cerchi "buona capacità d'inchiostro con un buon pennino, né leggera, né pesante, che sia affidabile e robusta" stai parlando palesemente di Pelikan...
Ciao @sansenri.
Si, acquistai due penne cinesi circa tre anni fa. Quelle penne si sono autodistrutte dopo poco o quasi subito.
Quanto a Pelikan, ho una M200 EF. La trovo leggermente piccola, in altre parole la vorrei un po' più grande.
La tengo sempre inchiostrata per scrivere appunti che devono rimanere nel tempo essendo caricata con il Salix.
La mia collezione di inchiostri e di una decina di penne copre abbastanza bene le mie esigenze di scrittura. Cerco di evolvere (lentamente) con essa. Scrivo spesso per lavoro, e spesso scrivo tanto.
Forse mi conviene non acquistare un'altra M200 per rimpiazzate la ECO, e poi le M200 o M400 in questi anni hanno raddoppiato il prezzo per quel che vedo.
È un peccato che solo all'estero producano questo tipo di penne. In Aurora durante la visita alla manifattura, mi avevano detto che una penna richiede tre anni di progettazione. Certo, è impossibile pensare di produrre penne nella fascia bassa e che abbiano caratteristiche per scrittori frequenti. Cosa che invece accadeva qualche decina di anni fa.
Grazie.
R.
bene, bene, temevo restassi lontano da Pelikan solo per questioni di costo.
Ci sta anche avere penne più economiche, ma avendo provato "quelle buone" il confronto è più corretto.
Riguardo la dimensione, e visto che hai già la M200 (gran penna), a mio parere, metti a budget quello che ci vuole, con calma e pazientemente (tanto hai altre penne nel frattempo) e mira ad una M600 (provala se riesci in qualche negozio per dimensioni e peso). La sua dimensione leggermente più grande della M200/M400 si sente tutta nell'uso.
Fai attenzione a voler considerare l'eventuale passaggio direttamente alla M800, è parecchio più grande ma soprattutto ha un bilanciamento e peso diversi.
Spezzo una lancia a favore di chi ha detto Aurora 88. Per me é una penna perfetta per tutti i giorni: grande ma non troppo, leggera ed ergonomica, molto pratica da usare, capiente, scrive benissimo, si trova facilmente e non costa molto… e poi ti compri un pezzo di storia della stilografica italiana e il design senza tempo di Nizzoli! Io punterei un F flessibile, ma si trovano senza difficoltà anche F e M rigidi.
Volendo salire e specialmente se piace il flessibile vintage, una 556-s nella versione nera con tappo dorato, non costa molto più dei 150 di cui si parlava sopra ed é difficile trovare una penna moderna che scriva meglio…
Se invece si preferisce risparmiare e non interessa il flex, Parker é un’ottima idea, anche una 45 magari col suo converter squeeze di grande capacità, ma monta anche i moderni Aurora.
Però nel complesso secondo me la 88 rimane il mix migliore!