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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Ma di che pennino parliamo?
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Ma di che pennino parliamo?
Io per esempio ho una Safari che ho acquistato a detta della ditta con pennino 1,1 mm è un pennino stub???
Ultima modifica di PenninoM il lunedì 23 dicembre 2013, 15:16, modificato 1 volta in totale.
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Sì, ma l'italico e l'italico corsivo devo farmeli a casa (ipoteticamente)? E hanno comunque una sferetta, ma tagliata rispetto a un pennino rotondo (italico) tu che hai fatto l'esempio del mattone, e smussata sopra e sotto (italico corsivo, è ciò che ho capito della silhouette mostrataci da Piccardi) rispetto a un pennino rotondo??Ottorino ha scritto:La deposizione/saldatura della punta ha sempre come risultato una sferetta.
Grazie per la pazienza
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Ma di che pennino parliamo?
Le penne stilografiche "calligrafiche" vintage cui accennavo, come le già citate e favolose Osmiroid e Platignum, nascevano già in fabbrica con il caratteristico pennino tronco, senza punta in iridio. le Osmiroid erano penne molto sofisticate da un punto di vista progettuale, sia per quanto riguarda i pennini, che gli ineccepibili alimentatori. La qualità del fusto e delle altre parti però era piuttosto ordinaria e ciò permetteva di mantenere bassi i prezzi di produzione. Nei pennini a tratto più largo addirittura, i rebbi erano ben tre ed erano anche leggermente molleggiati; i pennini avevano uno spessore molto ridotto rispetto alle penne calligrafiche stub oggi in commercio.PenninoM ha scritto:Grazie, perciò diciamo che alcuni pennini sono "artigianali" e partono da pennini "industriali" come l'italico che sospetto sia un rotondo tagliato e l'italico corsivo che sospetto si ottenga per smussatura di un pennino rotondo?
Se invece vuoi una penna stilografica attuale con un pennino tronco vero e proprio ("italic") credo che l'unica soluzione sia quella prospettata da Ottorino...un'abile trasformazione artigianale! Un vero peccato, così come la scomparsa dei wet-noodles e anche dei semplici flessibili, molto difficili ormai da trovare su una penna in produzione.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Per quanto mi è dato conoscere, sì. Ma non allarmarti: scrivono benissimo, la sola differenza è il tratto meno "tagliente"...PenninoM ha scritto:Primo: tutti i pennini che ora ci sono sul mercato per penne stilografiche perciò sono stub??????? Cioè italici smussati?
Se ti interessano le stilo calligrafiche vintage, si trovano ancora a buoni prezzi, in rete.
Li trovi dappertutto, basta cercare, e poi ti ricordo che da Regolamento non si possono citare i rivenditori in questa sezione, solo in Consigli ed esperienze per gli acquisti e per quanto attiene ai materiali da calligrafia (ad esempio i pennini da intinzione) nella sezione omonima.PenninoM ha scritto:Secondo: io ho alcune penne con pennini da intenzione dove posso trovare questi Italics in rame???
Ocio
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Daniela
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Grazie per avermi indirettamente indirizzato al manuale di cancelleresca, li ho questo tipo di pennini, da intinzione!!!!!!!Irishtales ha scritto:Per quanto mi è dato conoscere, sì. Ma non allarmarti: scrivono benissimo, la sola differenza è il tratto meno "tagliente"...PenninoM ha scritto:Primo: tutti i pennini che ora ci sono sul mercato per penne stilografiche perciò sono stub??????? Cioè italici smussati?
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Li trovi dappertutto, basta cercare, e poi ti ricordo che da Regolamento non si possono citare i rivenditori in questa sezione, solo in Consigli ed esperienze per gli acquisti e per quanto attiene ai materiali da calligrafia (ad esempio i pennini da intinzione) nella sezione omonima.PenninoM ha scritto:Secondo: io ho alcune penne con pennini da intenzione dove posso trovare questi Italics in rame???
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Allora spero di vedere presto anche qualche tuo lavoro calligrafico...chissà che non ci sia un nuovo talento in arrivo...
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Daniela
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Non penso perché non sono un grandissimo pittore e, come dice l'aforisma di Shitao pittura e scrittura sono le due estremità della stessa arte. Comunque a breve dovrei comprare la Parallel pen che mi aiuterebbe nello stile, dato che il mio pennino (che è rimasto al suo posto per parecchi anni) deve aver qualche problema perché appena intinto si scarica scrivendo una sola lettera e lo devo reintingere.
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Veniva non viene. Oggi non li fa più nessuno. Ed anche ieri per questo, sono tipici degli inizi del 1900. Mi pareva ci fosse scritto.PenninoM ha scritto:Ed il wet noodle????????????? Quello, per quello che ho visto dalle foto di Piccardi è un pennino che invece viene prodotto dalle case con particolari peculiarità? Sarebbe bello vederne la silhouette come negli altri.
Non hanno nessun profilo specifico della punta, casomai tendono ad avere le ali più allungate, ma non necessariamente, la loro proprietà è solo quella di essere estremamente flessibili.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Sì, algli inizi del Novecento, ma vi sono anche penne degli anni 50'-60' equipaggiate con questo pennino, e i produttori giapponesi, sui loro modelli base producono ancora su richiesta questo tipo di pennini, c'è scritto tutto sul link che mi hai dato.
- piccardi
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Mi sa che abbiamo scritto qualcosa di quantomeno poco chiaro, perché i wet-noodle non li fanno più da quasi un secolo, ti riferivi a quelli o stavi parlando degli stub/italic/ecc.?PenninoM ha scritto:Sì, algli inizi del Novecento, ma vi sono anche penne degli anni 50'-60' equipaggiate con questo pennino, e i produttori giapponesi, sui loro modelli base producono ancora su richiesta questo tipo di pennini, c'è scritto tutto sul link che mi hai dato.
Quelle pagine che ti ho segnalato dovrebbero servire a spiegare le cose, per cui ci è davvero utile conoscere le impressioni di chi le legge per la prima volta, perché ci aiuta a capire dove siamo stati chiari e dove no, e soprattutto se ci abbiamo messo degli errori. Per cui il tuo aiuto per migliorarle sarebbe davvero prezioso!
Simone
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lo hai bruciato per togliere la vernice protettiva? Da qualche parte sul forum se ne è parlato recentemente. Da telefonino mi riesce difficile cercare.PenninoM ha scritto:Non penso perché non sono un grandissimo pittore e, come dice l'aforisma di Shitao pittura e scrittura sono le due estremità della stessa arte. Comunque a breve dovrei comprare la Parallel pen che mi aiuterebbe nello stile, dato che il mio pennino (che è rimasto al suo posto per parecchi anni) deve aver qualche problema perché appena intinto si scarica scrivendo una sola lettera e lo devo reintingere.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Sì, hai ragione, non l'ho fatto perché con gli altri che ho non si è rivelato necessario, ma lo farò.Ottorino ha scritto:lo hai bruciato per togliere la vernice protettiva? Da qualche parte sul forum se ne è parlato recentemente. Da telefonino mi riesce difficile cercare.
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Veramente le stilografiche calligrafiche della Manuscript, ancorchè di non eccelsa qualità, hanno pennini Italic veri e propri, senza punta in iridio: infatti hanno una vita, comparata alle stilo classiche, relativamente breve.Irishtales ha scritto:Se invece vuoi una penna stilografica attuale con un pennino tronco vero e proprio ("italic") credo che l'unica soluzione sia quella prospettata da Ottorino...un'abile trasformazione artigianale!
Lo stesso, mi pare, per le Rotring Art Pen, che voci di corridoio danno per rimesse in produzione (garantisco per la freschezza della notizia ma non per la veridicità).
Prodotti di nicchia, comunque, pensati per un uso essenzialmente calligafico sempre-a-portata-di-mano
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Non conosco le Manuscript, ma per quanto riguarda le Rotring, così come le Sheaffer, pur non avendo (credo) la punta in iridio, tutto si può dire tranne che abbiano gli spigoli vivi! Né sui lati, né tanto meno gli angoli.
Lo spessore del metallo in punta e soprattutto gli angoli ben smussati, fanno sì che il tratto lasciato sulla carta sia incomparabile con il tratto tagliente dei vecchi Osmiroid.
Nella fattispecie, osservate con lente di ingrandimento o contafili, le punte delle Rotring Art pen sono del tutto identiche al pennino italico corsivo della fotografia esplicativa; ciò indipendentemente dal materiale di cui è fatta la punta, che immagino sia acciaio ma non posso escludere si tratti di iridio, essendo le punte più ampie e larghe, come se vi fosse stato aggiunto del materiale.
Le già citate Parallel, seppure non possano essere considerate stilografiche a tutti gli effetti, hanno invece gli spigoli vivi e credo siano quanto di più "italic" si trovi in produzione.
Lo spessore del metallo in punta e soprattutto gli angoli ben smussati, fanno sì che il tratto lasciato sulla carta sia incomparabile con il tratto tagliente dei vecchi Osmiroid.
Nella fattispecie, osservate con lente di ingrandimento o contafili, le punte delle Rotring Art pen sono del tutto identiche al pennino italico corsivo della fotografia esplicativa; ciò indipendentemente dal materiale di cui è fatta la punta, che immagino sia acciaio ma non posso escludere si tratti di iridio, essendo le punte più ampie e larghe, come se vi fosse stato aggiunto del materiale.
Le già citate Parallel, seppure non possano essere considerate stilografiche a tutti gli effetti, hanno invece gli spigoli vivi e credo siano quanto di più "italic" si trovi in produzione.
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Che le art Pen abbiano spigoli piuttosto arrotondati é fuori discussione, cosa diversa i manuscript,veri italics anche se la qualità lascia a desiderare. Quello peró che volevo dire è che stilo italics esistono anche se di marche poco note.
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