Lunga vita all'ebanite! Ovvero: due modelli PLP Pens

[Bernardosalines]

Grazie del confronto fotografico, è stato utile anche a me. Mi incuriosiscono le penne in ebanite e queste le trovo interessanti, solo che dalle foto mi sembravano delle pennone.

[Enbi]

Uhm, sto vedendo il sito. Il colore brown-black dovrebbe essere quello un po’ più spento del chocolate-black credo. Hanno in casa alcune modello 008 che non mi dispiace affatto. Jowo 5. Quasi….

Si allora il "brown" per gli indiani è in verità una sorta di giallino spento, una sorta di color senape. Il "chocolate" per PLP è invece quello che per me è un marrone vero e proprio, forse un po' sul fulvo.
Il modello 008 dovrebbe essere uno dei loro modelli più compatti, interessante con il Jowo numero 5.

[Enbi]

ora che stai provando una "vera *" eyedropper, mi interessa il tuo parere nell'uso.
Noti differenze con altri sistemi di caricamento (sia positivi che negativi)? Il flusso, la prontezza a partire, la tendenza ad asciugare quando lasciata inusata, il temuto burping, gocciolamento nel cappuccio, etc. (magari ti serve un po' di più per valutare).

* per vera intendo con inserimento di pennino e alimentatore in ebanite a frizione direttamente nella sezione (usare una penna nata per uso con il converter, togliendo il converter e riempiendo il fusto di inchiostro, non è un "vero" utilizzo eyedropper).

In verità è ancora presto per dirlo, però quello che posso vedere adesso è che sicuramente il flusso è sempre pronto (mi ricorda le vintage a levetta o pulsante di fondo). Devo fare prove, ma non sembra malvagio come sistema. Purping un pochino poco dopo la carica, ma non so se fosse dovuto al fatto che il sistema dovesse ancora andare a regime (era la prima carica di una penna "vergine").

P.S. la pratica di convertire una penna a cartuccia-converter a contagocce a me sembra solo un'americanata e una scusa per inzozzarsi le mani di inchiostro

[Enbi]

Grazie del confronto fotografico, è stato utile anche a me. Mi incuriosiscono le penne in ebanite e queste le trovo interessanti, solo che dalle foto mi sembravano delle pennone.

Soprattutto la Scenic non è una penna piccola, per me è di dimensioni medio-grandi, la Velan è un po' più su dimensioni medie. Hanno anche modelli più piccoli a catalogo comunque, come la 008.

[sansenri]

ora che stai provando una "vera *" eyedropper, mi interessa il tuo parere nell'uso.
Noti differenze con altri sistemi di caricamento (sia positivi che negativi)? Il flusso, la prontezza a partire, la tendenza ad asciugare quando lasciata inusata, il temuto burping, gocciolamento nel cappuccio, etc. (magari ti serve un po' di più per valutare).

* per vera intendo con inserimento di pennino e alimentatore in ebanite a frizione direttamente nella sezione (usare una penna nata per uso con il converter, togliendo il converter e riempiendo il fusto di inchiostro, non è un "vero" utilizzo eyedropper).

In verità è ancora presto per dirlo, però quello che posso vedere adesso è che sicuramente il flusso è sempre pronto (mi ricorda le vintage a levetta o pulsante di fondo). Devo fare prove, ma non sembra malvagio come sistema. Purping un pochino poco dopo la carica, ma non so se fosse dovuto al fatto che il sistema dovesse ancora andare a regime (era la prima carica di una penna "vergine").

P.S. la pratica di convertire una penna a cartuccia-converter a contagocce a me sembra solo un'americanata e una scusa per inzozzarsi le mani di inchiostro

anche gli indiani un po' ci marciano sulla questione, dato che il classico sistema CC, sulle loro penne diventa "three in one!" (cartridge, converter, eyedropper...). L'unico argomento a favore che hanno (a parte caricare con quintalate di inchiostro) è che le loro penne tipicamente non contengono metallo nei meccanismi di riempimento, per cui non c'è interazione con gli inchiostri.

Burping dopo la carica, fai attenzione a non riempire oltre la filettatura interna, lasciati qualche millimetro di agio.

[Mir70]

...
Il modello 008 dovrebbe essere uno dei loro modelli più compatti, interessante con il Jowo numero 5.

Produttore decisamente interessante, con ebaniti a motivi e colori molto belli, come lo sono le due penne che hai mostrato e per le quali ti faccio i miei complimenti.

Molto particolare la Velan con la filettatura ad inizio impugnatura, che mi ricorda la vecchie stilografiche rientranti.
Stavo per acquistarla ma ho poi optato per la modello 008 (a sigaro ne ho già fin troppe) in colorazione red-black e un poco più piccolina rispetto alla Velan.
Penna indiana, pennino indiano (Ambitious nr.5), a contagocce.

Enrico, non so se ringraziarti o meno...

[aferrarini]

Penne interessanti, soprattutto l'opzione eyedropper e tra le due che hai preso la Velan èb quella esteticamente più attraente.

È da parecchio che vorrei una penna in ebanite e queste potrebbero essere una buona opzione, originale e a costo relativamente basso. Quello che un po' mi frena è la spedizione dall'India ma per il costo potrei anche rischiare.

[sansenri]

...
Il modello 008 dovrebbe essere uno dei loro modelli più compatti, interessante con il Jowo numero 5.

Produttore decisamente interessante, con ebaniti a motivi e colori molto belli, come lo sono le due penne che hai mostrato e per le quali ti faccio i miei complimenti.

Molto particolare la Velan con la filettatura ad inizio impugnatura, che mi ricorda la vecchie stilografiche rientranti.
Stavo per acquistarla ma ho poi optato per la modello 008 (a sigaro ne ho già fin troppe) in colorazione red-black e un poco più piccolina rispetto alla Velan.
Penna indiana, pennino indiano (Ambitious nr.5), a contagocce.

Enrico, non so se ringraziarti o meno...

be' ci farai sapere (Enrichi entrambi)

[Enbi]

anche gli indiani un po' ci marciano sulla questione, dato che il classico sistema CC, sulle loro penne diventa "three in one!" (cartridge, converter, eyedropper...). L'unico argomento a favore che hanno (a parte caricare con quintalate di inchiostro) è che le loro penne tipicamente non contengono metallo nei meccanismi di riempimento, per cui non c'è interazione con gli inchiostri.

Burping dopo la carica, fai attenzione a non riempire oltre la filettatura interna, lasciati qualche millimetro di agio.

Sì ho notato, e ho anche visto che la filettatuta tra corpo e sezione è molto ampia anche nelle penne a cartuccia converter... da un lato credo appunto per il "three in one", dall'altro perché a loro sarà anche più comodo fare sempre la stessa filettatuta anziché due tipi (per la CC e per l'eyedropper). Vabbé, non credo comunque che userò la Scenic caricandola a eyedropper, non sono un americano annoiato

Ok farò attenzione a caricarla né troppo né troppo poco.

[Enbi]

Produttore decisamente interessante, con ebaniti a motivi e colori molto belli, come lo sono le due penne che hai mostrato e per le quali ti faccio i miei complimenti.

Molto particolare la Velan con la filettatura ad inizio impugnatura, che mi ricorda la vecchie stilografiche rientranti.
Stavo per acquistarla ma ho poi optato per la modello 008 (a sigaro ne ho già fin troppe) in colorazione red-black e un poco più piccolina rispetto alla Velan.
Penna indiana, pennino indiano (Ambitious nr.5), a contagocce.

Enrico, non so se ringraziarti o meno...

Ringraziami ringraziami

Interessante la 008, mi piaceva come dimensioni ma non l'ho presa perché non amo le forme tronche... chissa, magari in un prossimo ordine appena torna in stock la Classique, quella sì che mi intriga molto.
Appena ti arriva facci sapere come va questo Ambitious!

[Enbi]

Penne interessanti, soprattutto l'opzione eyedropper e tra le due che hai preso la Velan èb quella esteticamente più attraente.

È da parecchio che vorrei una penna in ebanite e queste potrebbero essere una buona opzione, originale e a costo relativamente basso. Quello che un po' mi frena è la spedizione dall'India ma per il costo potrei anche rischiare.

Da quello che ho capito è molto raro che si perdano spedizioni dall'India, l'unica sono i tempi di attesa: io sono stato fortunato e ho avuto il pacchetto una settimana dopo la spedizione, come diceva Sansenri possono passare anche due mesetti...

P.S. mi diceva Satish in uno degli ultimi messaggi che stanno prendendo accordi con i corrieri per spedire con loro. Fino ad adesso hanno spedito solo con le Poste indiane, ma forse la cosa cambierà.

[lukogene]

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Il modello 008 dovrebbe essere uno dei loro modelli più compatti, interessante con il Jowo numero 5.

Produttore decisamente interessante, con ebaniti a motivi e colori molto belli, come lo sono le due penne che hai mostrato e per le quali ti faccio i miei complimenti.

Molto particolare la Velan con la filettatura ad inizio impugnatura, che mi ricorda la vecchie stilografiche rientranti.
Stavo per acquistarla ma ho poi optato per la modello 008 (a sigaro ne ho già fin troppe) in colorazione red-black e un poco più piccolina rispetto alla Velan.
Penna indiana, pennino indiano (Ambitious nr.5), a contagocce.

Enrico, non so se ringraziarti o meno...

non so perché
ma ho pensato che una penna indiana
magari una PLP 008 con un pennino Ambitious n°5 a contagocce
era proprio quella di cui avevo bisogno

così, grazie Enbi, grazie Mir!!! *

* mortacci...

[cinturino]

Ho già dato con Ranga ( belle, belle) ma sono tutte a converter con pennini Jowo; che sia arrivato il momento di passare al caricamento a contagocce e al pennino indiano ?

[Koten90]

ora che stai provando una "vera *" eyedropper, mi interessa il tuo parere nell'uso.
Noti differenze con altri sistemi di caricamento (sia positivi che negativi)? Il flusso, la prontezza a partire, la tendenza ad asciugare quando lasciata inusata, il temuto burping, gocciolamento nel cappuccio, etc. (magari ti serve un po' di più per valutare).

* per vera intendo con inserimento di pennino e alimentatore in ebanite a frizione direttamente nella sezione (usare una penna nata per uso con il converter, togliendo il converter e riempiendo il fusto di inchiostro, non è un "vero" utilizzo eyedropper).

E che differenza dovrebbe fare, rispetto a una “falsa” eyedropper? Meccanicamente parlando, non vedo differenze tra l’inchiostro libero che viene tappato da un alimentatore o da un altro, a meno che quelli per eyedropper li facciano in modo diverso (ma vedendo una Opus 88 non mi pare)

[edis]

ora che stai provando una "vera *" eyedropper, mi interessa il tuo parere nell'uso.
Noti differenze con altri sistemi di caricamento (sia positivi che negativi)? Il flusso, la prontezza a partire, la tendenza ad asciugare quando lasciata inusata, il temuto burping, gocciolamento nel cappuccio, etc. (magari ti serve un po' di più per valutare).

* per vera intendo con inserimento di pennino e alimentatore in ebanite a frizione direttamente nella sezione (usare una penna nata per uso con il converter, togliendo il converter e riempiendo il fusto di inchiostro, non è un "vero" utilizzo eyedropper).

E che differenza dovrebbe fare, rispetto a una “falsa” eyedropper? Meccanicamente parlando, non vedo differenze tra l’inchiostro libero che viene tappato da un alimentatore o da un altro, a meno che quelli per eyedropper li facciano in modo diverso (ma vedendo una Opus 88 non mi pare)

Neanche io riesco a capire a dire il vero