Koten90 ha scritto: ↑giovedì 30 ottobre 2025, 20:50
Non mischiamo le cose
Ma Koten, era di questo che si stava parlando.
Della condivisione senza consenso di foto degradanti. Cioè, percepite come tali dai proprietari del corpo reale.
Ain lo ha ben specificato da subito: nel privato della propria testa o della propria cameretta uno faccia i "disegni" che crede.
Con l'AI, con gimp, con i pennarelli.
Oddio, prendere una foto normale di un'altra persona e, a sua insaputa, trasformarla in una foto porno dovrebbe comunque far riflettere su alcune cose, ma sono problemi personali di cui poco mi interessa.
Automedonte ha scritto: ↑giovedì 30 ottobre 2025, 20:48
La differenza del reato dal punto di vista penale è fondamentale per determinare la pena.
Questo è sacrosanto.
Ma il video non è di un legislatore e l'intento credo sia quello di provocare una riflessione.
Di fronte a molte minimizzazioni del problema, la tesi è "guardate che anche questa è una violenza".
Io l'ho intesa come una iperbole utile a costringere a soffermarsi, e senza la quale la reazione sarebbe "sciocchezzuole".
Poi, come ho detto subito, ho fatto l'errore di leggere i commenti mentre ascoltavo. Può sicuramente essere che il nervoso procurato dall'illogicitá (a volte dolosa) di alcuni commenti mi abbia distratto.
PS
L'AI non mi pare fosse in causa.
E è vero che è uno strumento.
Il problema però è che rende troppo facile fare deep fake.
È come dare in mano una lama giapponese da 40cm a bambini delle materne.
A voglia a dire che è uno strumento, di fronte alle ditine sparse sul pavimento.