Collezionare Stilografiche - Voi come lo fate?

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MatteoM
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Messaggio da MatteoM »

Per me è molto semplice. Il processo comprende 5 passaggi distinti:
  1. Vedo una penna (puo' essere in una vetrina, una recensione, o su questo forum)
  2. Faccio qualche ricerca e determino se mi interessa
  3. Mi riprometto di pensarci bene su...mi serve? Vale L'esborso?
  4. La risposta alle domande precedenti è invariabilmente si --> compro la penna
  5. Torno al punto 1
No a parte gli scherzi...in genere decido di acquisire una penna puramente per il piacere di scriverci.
Inizialmente il pennino "guidava" la mia scelta, piu' che le doti estetiche della penna.
Ma da quando ho messo le mani su una Leonardo Momento Zero, ho iniziato a cambiare la mia prospettiva.
Non c'è solo il pennino, ma anche i materiali, la cura nella costruzione, il senso di solidità in mano, il bilanciamento, il peso, la traslucenza del fusto alle prime luci dell'alba ecc ecc :D
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Marsich
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Messaggio da Marsich »

MatteoM ha scritto: martedì 10 marzo 2020, 9:00 Per me è molto semplice. Il processo comprende 5 passaggi distinti:
  1. Vedo una penna (puo' essere in una vetrina, una recensione, o su questo forum)
  2. Faccio qualche ricerca e determino se mi interessa
  3. Mi riprometto di pensarci bene su...mi serve? Vale L'esborso?
  4. La risposta alle domande precedenti è invariabilmente si --> compro la penna
  5. Torno al punto 1
No a parte gli scherzi...in genere decido di acquisire una penna puramente per il piacere di scriverci.
Inizialmente il pennino "guidava" la mia scelta, piu' che le doti estetiche della penna.
Ma da quando ho messo le mani su una Leonardo Momento Zero, ho iniziato a cambiare la mia prospettiva.
Non c'è solo il pennino, ma anche i materiali, la cura nella costruzione, il senso di solidità in mano, il bilanciamento, il peso, la traslucenza del fusto alle prime luci dell'alba ecc ecc :D

Eheheh per me è molto simile, nel senso che la maggior parte delle penne che ho citato (ad eccezione di alcuni brand..usati da mio padre) le ho "studiate/scoperte" su questo forum!

francoiacc ha scritto: martedì 10 marzo 2020, 0:50 Non essendo uno specialista ho usato un termine che potesse rendere l'idea, accumulo nel senso di mettere insieme, assolutamente senza riferimenti al senso patologico del termine. Raccoglitore di penne stilografiche però mi sa più di attività agronomica :D, vabbè troviamo un compromesso con "acquirente appassionato leggermente compulsivo" :mrgreen: Scherzi a partire, io non mi definisco un collezionista, direi più un profondo amatore di stilografiche, per me il collezionista vero è ben altro, e non mi sentirei in grado di dare consigli su come diventare un collezionista di stilografiche.
:D
ehehe
bella definizione "acquirente appassionato leggermente compulsivo"
:thumbup:
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Messaggio da Czamba »

MatteoM ha scritto: martedì 10 marzo 2020, 9:00 Per me è molto semplice. Il processo comprende 5 passaggi distinti:
  1. Vedo una penna (puo' essere in una vetrina, una recensione, o su questo forum)
  2. Faccio qualche ricerca e determino se mi interessa
  3. Mi riprometto di pensarci bene su...mi serve? Vale L'esborso?
  4. La risposta alle domande precedenti è invariabilmente si --> compro la penna
  5. Torno al punto 1
No a parte gli scherzi...in genere decido di acquisire una penna puramente per il piacere di scriverci.
Inizialmente il pennino "guidava" la mia scelta, piu' che le doti estetiche della penna.
Ma da quando ho messo le mani su una Leonardo Momento Zero, ho iniziato a cambiare la mia prospettiva.
Non c'è solo il pennino, ma anche i materiali, la cura nella costruzione, il senso di solidità in mano, il bilanciamento, il peso, la traslucenza del fusto alle prime luci dell'alba ecc ecc :D
Mi aggancio a questo post perché illustra un modo di procedere che condivido quasi completamente (a perte l’invariabilità all’acquisto, cosa che comporterebbe un divorzio nel breve :lol: )

Tendo a essere più impulsivo che riflessivo, la montblanc, acquistata una ventina di anni fa più per status che altro (facevo il consulente), la Pilot Justus mostratami dal negoziante mi ha affascinato subito, Aurora (anche se un roller) acquistata quando lavoravo in aurora come consulente e in buona sostanza anche la Brunelleschi è stato un quasi impulso, alla fine ho riflettuto poco, mi è piaciuta esteticamente, velocemente mi sono informato, ho negoziato il prezzo è cercato di vederla dal vivo per tenerla in mano (non ci sono riuscito ma ho provato la Homo Sapiens)

Mi piacerebbe possedere (termine con cui mi trovo molto in linea)

Kaweco sport
Una demonstrator
Pelikan M120/150/200 rigorosamente verde nera
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Talentum (trasformando il mio roller)

Poi mi fermerei, non riuscirei ad usarle abitualmente tutte, anche se non escluderei qualche acquisto di vintage nei mercatini.
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Messaggio da MatteoM »

Mi piacerebbe possedere (termine con cui mi trovo molto in linea)

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Poi mi fermerei, non riuscirei ad usarle abitualmente tutte, anche se non escluderei qualche acquisto di vintage nei mercatini.
Direi che i primi due punti dela lista non sono particolarmente problematici e non dovrebbero mettere a repentaglio il tuo matrimonio! :D
Le Kaweco Sport si trovano a buon mercato, anche se mi sono sempre trattenuto dall'acquisto perchè non sono un amante delle cartucce.
In realtà ci sono anche dei mini converter della Kaweco ma...non mi ispirano!!

Come demonstrator ti posso certamente consigliare la TWSBI Eco... poca spesa tanta resa!!
Non ha il blasone delle case piu' prestigiose, ma funziona perfettamente ed in piu' c'è il divertimento di poterla smontare completamente senza tanti patemi d'animo.
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Messaggio da Marsich »

Ango ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 23:17
Marsich ha scritto: domenica 8 marzo 2020, 23:47 Anch'io sono abbastanza neofita.. Una delle cose che mi ha sorpreso entrando un pochino maggiormente nel modo delle stilografiche è appunto il fatto che la "Faber Castel" produce stilografiche! Credevo producesse "solo" prodotti per disegnare come pennelli, matite e tempere.. :roll:
Come è la Faber Castel Emotion? Sono andato a vedere delle foto sul loro sito.. che sensazione da scriverci?
Vorrei farti anche una terza domanda..Qual'è la storia della Watermans 52?

Ps: pensa che io all'inizio credevo che le dimostrato fossero prodotte solo dalle :D :crazy:
Allora per rispondere alla tua domanda sulla Emotion della Faber Castel ti allego una foto (fatta con cellulare quindi di bassa qualità) ma spero renda l'idea del modello.
Per la scrittura trovo che sia il pennino con la migliore scorrevolezza che abbia mai provato. Il tratto è un M generoso con un buon flusso unico vero difetto di quella penna è il peso decisamente importante e sulle lunghe sessioni tende a stancare la mano.
Ciò nonostante la trovo una penna molto bella e piacevole.
Per quanto riguarda la domanda sulla watermans ti consiglio di leggere il link che ti hanno postato nel quale potrai trovare tutte le informazioni a riguardo.

Bellissima!
Essenziale, "maschia" e robusta!
Fa venire voglia di provarla!
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Messaggio da Czamba »

MatteoM ha scritto: mercoledì 11 marzo 2020, 8:43
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Poi mi fermerei, non riuscirei ad usarle abitualmente tutte, anche se non escluderei qualche acquisto di vintage nei mercatini.
Direi che i primi due punti dela lista non sono particolarmente problematici e non dovrebbero mettere a repentaglio il tuo matrimonio! :D
Le Kaweco Sport si trovano a buon mercato, anche se mi sono sempre trattenuto dall'acquisto perchè non sono un amante delle cartucce.
In realtà ci sono anche dei mini converter della Kaweco ma...non mi ispirano!!

Come demonstrator ti posso certamente consigliare la TWSBI Eco... poca spesa tanta resa!!
Non ha il blasone delle case piu' prestigiose, ma funziona perfettamente ed in piu' c'è il divertimento di poterla smontare completamente senza tanti patemi d'animo.
La kaweco la pensavo con il convertitore perché preferisco scegliere e provare gli inchiostri, cambiandoli a mio piacere.

La demonstrator pensavo a una twsbi perché non sono convintissimo e quindi non voglio svenarmi

Grazie per il commento
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Messaggio da Marsich »

Ango ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 23:17
Marsich ha scritto: domenica 8 marzo 2020, 23:47 Anch'io sono abbastanza neofita.. Una delle cose che mi ha sorpreso entrando un pochino maggiormente nel modo delle stilografiche è appunto il fatto che la "Faber Castel" produce stilografiche! Credevo producesse "solo" prodotti per disegnare come pennelli, matite e tempere.. :roll:
Come è la Faber Castel Emotion? Sono andato a vedere delle foto sul loro sito.. che sensazione da scriverci?
Vorrei farti anche una terza domanda..Qual'è la storia della Watermans 52?

Ps: pensa che io all'inizio credevo che le dimostrato fossero prodotte solo dalle :D :crazy:
Allora per rispondere alla tua domanda sulla Emotion della Faber Castel ti allego una foto (fatta con cellulare quindi di bassa qualità) ma spero renda l'idea del modello.
Per la scrittura trovo che sia il pennino con la migliore scorrevolezza che abbia mai provato. Il tratto è un M generoso con un buon flusso unico vero difetto di quella penna è il peso decisamente importante e sulle lunghe sessioni tende a stancare la mano.
Ciò nonostante la trovo una penna molto bella e piacevole.
Per quanto riguarda la domanda sulla watermans ti consiglio di leggere il link che ti hanno postato nel quale potrai trovare tutte le informazioni a riguardo.
Bellissima penna!
Da la sensazione di essere molto robusta e sofisticata, ma non perde l'eleganza!
Davvero bell'acquisto!
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Messaggio da geko »

Marsich ha scritto: domenica 8 marzo 2020, 22:40 Buongiorno a tutti,

Scrivo quest' “articolo” per confrontarmi con Voi, su come collezionate le penne stilografiche e decidete di acquistarle..Molti di voi, leggendo i commenti, le collezionerebbero tutte! Altri invece prediligano solo certi brand! Oppure c’è anche chi vuole solo penne vintage!
Insomma ognuno di Voi ha un’idea tutta sua su come e su cosa collezionare .
Qual’è la Vostra?
Buongiorno a te.
Io nasco come semplice utilizzatore e recentemente (grazie a questo Forum ... :oops: ) sono diventato anche collezionista.
La mia raccolta si divide in due: le quotidiane e la collezione.

Le quotidiane, alcune in uso e inchiostrate, alcune a riposo ma messe in rotazione semestralmente ed un paio non più in uso e prossime a partire.

- In uso a mia moglie:
Montblanc Meisterstück 146 GT del 1988, carica a stantuffo e pennino F 18K;
Montblanc Meisterstück 161 GT sfera del 1999, autoregalatami per un importante obbiettivo professionale.

- In uso a me:
Aurora 88-830, sfera del 1989;
Aurora 88-800 big del 1989, pennino rebbi lunghi M 14K;
(autoregalatemi in occasione di un cambio lavoro estremamente positivo).

- In parcheggio per rotazione:
Aurora 88 801 big millerighe del 1990, pennino rebbi lunghi M 14K (regalo recente di mio cognato);
Aurora Optima 996-CG auroloide nero perla del 2018, pennino F 14K rodio (primo acquisto dopo il ritrovato interesse alle penne);
Montblanc Meisterstück 149 PT del 2018, pennino F 18K platino;
Aurora 88-800-C big del 2019, pennino originale italic 14K rodio ed attualmente in fabbrica per sostituzione con un pennino goccia 14K rodio.

- In partenza appena l'emergenza rientrerà:
Sailor 1911 Realo CT del 2018, stantuffo e pennino M 21K rodio;
Aurora Optima 997-CN del 2019, pennino F 14K rodio.


La collezione è formata da penne europee ed americane, alcune ereditate ed altre acquistate nell'ultimo anno, modelli particolari, potrei azzardare iconici e prodotte principalmente dal 1945 al 1970. Ci sono alcuni fuori tema ma che tengo per motivi personali.
Tutte le penne sono funzionanti.

Pecco Stilus 917 marble brown del 1931, carica a pulsante e pennino F semiflex 14K (ereditata);
Omas Extra 556/S GF nera del 1948, carica a stantuffo e pennino F flex 14K;
Aurora 88 Nizzoli GF nera del 1954, carica a stantuffo e pennino M semiflex 14K;
Pelikan D450 tortoiseshell del 1957, portamine (ereditato);
Parker 51 GF nera/bordeaux del 1961, carica aerometric e pennino M 14K (ereditata);
Sheaffer Imperial IV nera del 1962, carica touchdown e pennino F 14K (ereditata);
Pelikan 400 NN tortoiseshell del 1964, carica a stantuffo e pennino EF 14K;
Pelikan 120 verde/nera del 1965, carica a stantuffo e pennino F goldsteel;
Aurora 98 riserva magica GF nera del 1966, carica a stantuffo e pennino M 14K;
Aurora Hastil vermeil del 1977, carica a cartuccia/converter e pennino M 14K (regalo di mio papà);
Omas 555/S nera del 1980, carica a stantuffo e pennino F semiflex 14K (accrocchiata, da esperimenti).


Ah, sì, ci sono anche le "pennacce" da tenere fisse in ufficio, a prova di manilunghe.
Mia moglie ha due Lamy Safari stub 1,9 e due TWSBI 580 diamond, una F ed una stub 1,1 ed io una Preppy Crystal F.


Sono molto soddisfatto di ciò che ho e per il momento non ho più intenzione di fare nuovi acquisti.
Dovessi cambiare idea, nel settore del quotidiano continuerò a seguire la tecnica che ho già usato e che uso anche con gli orologi: una dentro ed una fuori, la quantità ci è più che sufficiente per sopperire a qualsiasi evenienza mentre nella collezione c'è spazio ancora per qualche bel pezzo, Montegrappa, Waterman ... ed allargando i parametri del tema (o variandolo), andare indietro negli anni per qualche safety o altri pezzi fondamentali. Per questo c'è tempo e molto da studiare.


NOTA 1: la datazione di alcune vintage è approssimativa, anno più, anno meno e si basa su raffronti visivi e tabelle trovate in rete.

NOTA 2: "pennacce" non in senso dispregiativo ma a la toscana.

Marsich ha scritto: domenica 8 marzo 2020, 22:40 Forse le altre che vorrei:
X1) Montegrappa Elmo 01
La scorsa estate la volevo prendere e sono andato a vederla: mi è sembrata molto misera, di sicuro non vale quello che costa.
Le TWSBI 580 saranno forse brutte in confronto ma fatte dieci volte meglio.


Buona domenica. :wave:
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Messaggio da Ottorino »

geko ha scritto: domenica 15 marzo 2020, 13:03 NOTA 2: "pennacce" non in senso dispregiativo ma a la toscana.
Apprezzo !!
Come apprezzo qualsiasi elemento o caratterizzazione dialettale anche se non mi è familiare
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da Marsich »

Czamba ha scritto: mercoledì 11 marzo 2020, 7:58
MatteoM ha scritto: martedì 10 marzo 2020, 9:00 Per me è molto semplice. Il processo comprende 5 passaggi distinti:
  1. Vedo una penna (puo' essere in una vetrina, una recensione, o su questo forum)
  2. Faccio qualche ricerca e determino se mi interessa
  3. Mi riprometto di pensarci bene su...mi serve? Vale L'esborso?
  4. La risposta alle domande precedenti è invariabilmente si --> compro la penna
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No a parte gli scherzi...in genere decido di acquisire una penna puramente per il piacere di scriverci.
Inizialmente il pennino "guidava" la mia scelta, piu' che le doti estetiche della penna.
Ma da quando ho messo le mani su una Leonardo Momento Zero, ho iniziato a cambiare la mia prospettiva.
Non c'è solo il pennino, ma anche i materiali, la cura nella costruzione, il senso di solidità in mano, il bilanciamento, il peso, la traslucenza del fusto alle prime luci dell'alba ecc ecc :D
Mi aggancio a questo post perché illustra un modo di procedere che condivido quasi completamente (a perte l’invariabilità all’acquisto, cosa che comporterebbe un divorzio nel breve :lol: )

Tendo a essere più impulsivo che riflessivo, la montblanc, acquistata una ventina di anni fa più per status che altro (facevo il consulente), la Pilot Justus mostratami dal negoziante mi ha affascinato subito, Aurora (anche se un roller) acquistata quando lavoravo in aurora come consulente e in buona sostanza anche la Brunelleschi è stato un quasi impulso, alla fine ho riflettuto poco, mi è piaciuta esteticamente, velocemente mi sono informato, ho negoziato il prezzo è cercato di vederla dal vivo per tenerla in mano (non ci sono riuscito ma ho provato la Homo Sapiens)

Mi piacerebbe possedere (termine con cui mi trovo molto in linea)

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Poi mi fermerei, non riuscirei ad usarle abitualmente tutte, anche se non escluderei qualche acquisto di vintage nei mercatini.
Ciao,
la Kaweco Sport è una penna diversa, particolare che non riesco bene a capire, sembra minuscola, ma poi se la vedi "montata" ha una dimensione normale!
Mi ricorda una matrioska!
Cos'è che ti piace di essa? :P
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Messaggio da Marsich »

geko ha scritto: domenica 15 marzo 2020, 13:03
Marsich ha scritto: domenica 8 marzo 2020, 22:40 Buongiorno a tutti,

Scrivo quest' “articolo” per confrontarmi con Voi, su come collezionate le penne stilografiche e decidete di acquistarle..Molti di voi, leggendo i commenti, le collezionerebbero tutte! Altri invece prediligano solo certi brand! Oppure c’è anche chi vuole solo penne vintage!
Insomma ognuno di Voi ha un’idea tutta sua su come e su cosa collezionare .
Qual’è la Vostra?
Buongiorno a te.
Io nasco come semplice utilizzatore e recentemente (grazie a questo Forum ... :oops: ) sono diventato anche collezionista.
La mia raccolta si divide in due: le quotidiane e la collezione.

Le quotidiane, alcune in uso e inchiostrate, alcune a riposo ma messe in rotazione semestralmente ed un paio non più in uso e prossime a partire.

- In uso a mia moglie:
Montblanc Meisterstück 146 GT del 1988, carica a stantuffo e pennino F 18K;
Montblanc Meisterstück 161 GT sfera del 1999, autoregalatami per un importante obbiettivo professionale.

- In uso a me:
Aurora 88-830, sfera del 1989;
Aurora 88-800 big del 1989, pennino rebbi lunghi M 14K;
(autoregalatemi in occasione di un cambio lavoro estremamente positivo).

- In parcheggio per rotazione:
Aurora 88 801 big millerighe del 1990, pennino rebbi lunghi M 14K (regalo recente di mio cognato);
Aurora Optima 996-CG auroloide nero perla del 2018, pennino F 14K rodio (primo acquisto dopo il ritrovato interesse alle penne);
Montblanc Meisterstück 149 PT del 2018, pennino F 18K platino;
Aurora 88-800-C big del 2019, pennino originale italic 14K rodio ed attualmente in fabbrica per sostituzione con un pennino goccia 14K rodio.

- In partenza appena l'emergenza rientrerà:
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Aurora Optima 997-CN del 2019, pennino F 14K rodio.


La collezione è formata da penne europee ed americane, alcune ereditate ed altre acquistate nell'ultimo anno, modelli particolari, potrei azzardare iconici e prodotte principalmente dal 1945 al 1970. Ci sono alcuni fuori tema ma che tengo per motivi personali.
Tutte le penne sono funzionanti.

Pecco Stilus 917 marble brown del 1931, carica a pulsante e pennino F semiflex 14K (ereditata);
Omas Extra 556/S GF nera del 1948, carica a stantuffo e pennino F flex 14K;
Aurora 88 Nizzoli GF nera del 1954, carica a stantuffo e pennino M semiflex 14K;
Pelikan D450 tortoiseshell del 1957, portamine (ereditato);
Parker 51 GF nera/bordeaux del 1961, carica aerometric e pennino M 14K (ereditata);
Sheaffer Imperial IV nera del 1962, carica touchdown e pennino F 14K (ereditata);
Pelikan 400 NN tortoiseshell del 1964, carica a stantuffo e pennino EF 14K;
Pelikan 120 verde/nera del 1965, carica a stantuffo e pennino F goldsteel;
Aurora 98 riserva magica GF nera del 1966, carica a stantuffo e pennino M 14K;
Aurora Hastil vermeil del 1977, carica a cartuccia/converter e pennino M 14K (regalo di mio papà);
Omas 555/S nera del 1980, carica a stantuffo e pennino F semiflex 14K (accrocchiata, da esperimenti).


Ah, sì, ci sono anche le "pennacce" da tenere fisse in ufficio, a prova di manilunghe.
Mia moglie ha due Lamy Safari stub 1,9 e due TWSBI 580 diamond, una F ed una stub 1,1 ed io una Preppy Crystal F.


Sono molto soddisfatto di ciò che ho e per il momento non ho più intenzione di fare nuovi acquisti.
Dovessi cambiare idea, nel settore del quotidiano continuerò a seguire la tecnica che ho già usato e che uso anche con gli orologi: una dentro ed una fuori, la quantità ci è più che sufficiente per sopperire a qualsiasi evenienza mentre nella collezione c'è spazio ancora per qualche bel pezzo, Montegrappa, Waterman ... ed allargando i parametri del tema (o variandolo), andare indietro negli anni per qualche safety o altri pezzi fondamentali. Per questo c'è tempo e molto da studiare.


NOTA 1: la datazione di alcune vintage è approssimativa, anno più, anno meno e si basa su raffronti visivi e tabelle trovate in rete.

NOTA 2: "pennacce" non in senso dispregiativo ma a la toscana.

Marsich ha scritto: domenica 8 marzo 2020, 22:40 Forse le altre che vorrei:
X1) Montegrappa Elmo 01
La scorsa estate la volevo prendere e sono andato a vederla: mi è sembrata molto misera, di sicuro non vale quello che costa.
Le TWSBI 580 saranno forse brutte in confronto ma fatte dieci volte meglio.


Buona domenica. :wave:

Complimenti per la collezione! :clap:
Veramente invidiabile e apprezzabile!

Cos'è che non ti piace della Montegrappa Elmo 01?

ps: ho provato anch'io a condividere una stilografica con mia moglie, ma dopo due giorni mi aveva piegato il pennino.. :crazy:
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Messaggio da Marsich »

Leggendo tutti i vostri commenti è veramente bello e interessante vedere come ognuno ha un modo tutto suo di concepire l'essere appassionato, collezionista o "accumulatore"!

E' anche interessante notare che ci sono i collezionisti "razionali": la vedo, la provo e se soddisfà i miei recquisiti l'acquisto! Così come ci sono le persone più impulsive: la vedo, mi piace, la prendo! Ma vi sono anche coloro che hanno già dei modelli prestabiliti in testa e vogliono solo quelli!
Per qualcuno è sufficiente arrivare ad avere certe penne per smettere più o meno temporaneamente di acquistarle, per altri bisogna collezionare solo certi brand e per qualcun'altro ancora invece non vi sono limiti alla fantasia.

Però abbiamo tutti in comune una cosa: in primis scegliamo perché ci sembra bello e ci emoziona!
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Messaggio da Czamba »

Marsich ha scritto: mercoledì 18 marzo 2020, 21:15 Ciao,
la Kaweco Sport è una penna diversa, particolare che non riesco bene a capire, sembra minuscola, ma poi se la vedi "montata" ha una dimensione normale!
Mi ricorda una matrioska!
Cos'è che ti piace di essa? :P
Della Kaweco sport mi piace l’origine del design, le forme (sfaccettata come la Omas e ottagonale come la Visconti), la robustezza, la possibilità di piccole personalizzazioni (clip) e non ultimo l’originalità della dimensione da chiusa.
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Messaggio da Marsich »

Czamba ha scritto: mercoledì 18 marzo 2020, 22:47
Marsich ha scritto: mercoledì 18 marzo 2020, 21:15 Ciao,
la Kaweco Sport è una penna diversa, particolare che non riesco bene a capire, sembra minuscola, ma poi se la vedi "montata" ha una dimensione normale!
Mi ricorda una matrioska!
Cos'è che ti piace di essa? :P
Della Kaweco sport mi piace l’origine del design, le forme (sfaccettata come la Omas e ottagonale come la Visconti), la robustezza, la possibilità di piccole personalizzazioni (clip) e non ultimo l’originalità della dimensione da chiusa.
In Sud America direbbero "que buen punto"!
Sai che inizia a piacermi questa penna :D
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Messaggio da Czamba »

Marsich ha scritto: sabato 21 marzo 2020, 17:30
Czamba ha scritto: mercoledì 18 marzo 2020, 22:47

Della Kaweco sport mi piace l’origine del design, le forme (sfaccettata come la Omas e ottagonale come la Visconti), la robustezza, la possibilità di piccole personalizzazioni (clip) e non ultimo l’originalità della dimensione da chiusa.
In Sud America direbbero "que buen punto"!
Sai che inizia a piacermi questa penna :D
Uh, America del Sur? De donde; adivino, argentino o chileno.
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