Scusa se rispondo io, ma sono pur sempre un EnricoKoten90 ha scritto: ↑domenica 26 ottobre 2025, 11:15 E che differenza dovrebbe fare, rispetto a una “falsa” eyedropper? Meccanicamente parlando, non vedo differenze tra l’inchiostro libero che viene tappato da un alimentatore o da un altro, a meno che quelli per eyedropper li facciano in modo diverso (ma vedendo una Opus 88 non mi pare)
Allora, in verità un conduttore in ebanite montato a frizione rispetto a uno in ABS inserito in un collarino a sua volta avvitato alla sezione ha grosse differenze in termini di gestione del flusso aria-inchiostro; non sono un esperto in materia e parlo solo per ciò che ho letto sul forum, ma gli alimentatori "standard" dei gruppi scrittura che si avvitano sono pensati per volumi di inchiostro molto inferiori rispetto a quelli di un intero fusto pieno di una miscela inchiostro-aria.
Riguardo le Opus 88, avendo avuto una Demonstrator ho constatato che c'è il barbatrucco: subito dopo la fine del serbatoio e a diretto contatto con il foracartucce dell'alimentatore (riordiamo che le Opus 88 montano gruppi Jowo/Bock pensati per penne a cartuccia/converter) c'è una camera che si riempie di inchiostro, quindi in verità non c'è tutta la massa di inchiostro che "preme" sull'alimentatore, ma solo quella quantità (meno di una cartuccia corta credo) dentro la camera, che poi viene continuamente riempita se si lascia la valvola di sicurezza aperta. (sì, le Opus sono ingegnerizzate molto bene


