FountainPen.it Forum

Pierre ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2023, 12:23 Tu mi dirai: se leggi e apprezzi Carver e Roth, Updike è una passeggiata. E se io ti rispondo che La Noia di Moravia ho dovuto mollarlo? Non ho paura delle avversità subdole che descrivono Roth e Carver, ma della falsità con cui vengono coperte sì. Dalle recensioni che ho letto, Updike mi pare un Turbomoravia. Come scrive?

Moravia è nella top 5 degli scrittori che io più detesto al mondo (gli altri 4 me li tengo per me per evitare involontari flame con eventuali loro amatori sul forum ). Con Updike ha in comune il fatto che sono spariti dai radar e sembra che non li legga proprio più nessuno, già arrivare in fondo alla trama su wikipedia sembra impresa titanica... ed in parte lo è (Rabbit/Coniglio non è un personaggio ispirazionale)
Te lo suggerivo perchè mi ha colpito quando l'ho letto e le volte che sono stato in USA mi è spesso venuto in mente, guardando e provando ad interagire con le persone.

Mi permetto quindi di darti un'altro diverso suggerimento (un po' fuori dal consueto) per una lettura nell'attesa del tuo viaggio transoceanico: Scambi (Changing Places) di David Lodge (questo lo leggi di un fiato). Mi dirai, ma lui è Inglese e non Americano! Si, ma nemmeno tu sei Americano...

maylota ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2023, 14:32

Pierre ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2023, 12:23 Tu mi dirai: se leggi e apprezzi Carver e Roth, Updike è una passeggiata. E se io ti rispondo che La Noia di Moravia ho dovuto mollarlo? Non ho paura delle avversità subdole che descrivono Roth e Carver, ma della falsità con cui vengono coperte sì. Dalle recensioni che ho letto, Updike mi pare un Turbomoravia. Come scrive?

Moravia è nella top 5 degli scrittori che io più detesto al mondo (gli altri 4 me li tengo per me per evitare involontari flame con eventuali loro amatori sul forum ). Con Updike ha in comune il fatto che sono spariti dai radar e sembra che non li legga proprio più nessuno, già arrivare in fondo alla trama su wikipedia sembra impresa titanica... ed in parte lo è (Rabbit/Coniglio non è un personaggio ispirazionale)
Te lo suggerivo perchè mi ha colpito quando l'ho letto e le volte che sono stato in USA mi è spesso venuto in mente, guardando e provando ad interagire con le persone.

Mi permetto quindi di darti un'altro diverso suggerimento (un po' fuori dal consueto) per una lettura nell'attesa del tuo viaggio transoceanico: Scambi (Changing Places) di David Lodge (questo lo leggi di un fiato). Mi dirai, ma lui è Inglese e non Americano! Si, ma nemmeno tu sei Americano...

Risposta gustosa!
Il problema di Moravia non è come scrive, lo fa benissimo ed è un grande autore certamente, quanto più ciò che de-scrive.
Certo, se riesce a suscitare tali reazioni emotive è perché è un narratore di razza, eppure a me quei personaggi così ordinariamente cattivi mi danno ribrezzo. Sono troppo reali, a differenza di quelli di Carver che sono un prototipo.
In tal senso per me Moravia è il primo dei realisti.

Ti ringrazio per entrambi i consigli. Tra i tuoi e quelli di Chiara ne ho pur un po'. Magari con Updike ci provo!

Pierre ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2023, 9:46 Non sono mai uscito dall'Europa. Quando i miei amici erano impegnati a viaggiare in orizzontale io mi ero incaponito nel farlo in verticale (tanti viaggi, tutti a piedi - o meglio a 4 zampe - sulle punte di Cervino, Monte Bianco, Monte Rosa, Barre des Ecrins, Gran Paradiso etc etc etc).

Ma ora che ho un figlio di 5 anni e che viaggiare costa un botto, mi resta l'America da fare. Al diavolo, ci riuscì nel 1492 un capitano di ventura con tre carrette di legno e non ci riesco io nell'epoca dell' I.A.

E allora corso di inglese (ho imparato dannatamente poco), penne britanniche (perché parlano inglese) e penne americane (tante).

E nell'attesa di New York e Boston e San Francisco - prima che Trump vinca di nuovo le elezioni e l'american Dreams (già appannato) svanisca - tanta letteratura americana.

Raymond Carver (grande autore, ve lo consiglio);
Hawthorne;
e, attualmente, W. Faulkner Luce d'agosto.

!!! Accetto consigli da esperti !!!

beh, stai messo beinissimo!

Carver nella mia classifica è molto in alto
davvero molto
(lui è unico nel riuscire a essere compassionevole con i suoi personaggi
non li giudica mai)

Luce d'agosto è fantastico!!!
non semplicissimo
ma fantastico!

se ti piacciono i racconti (Carver, per forza)
e gli americani
consiglio
Amy Hempel
bravissima, bravissima
un libro che si chiama
Ragioni per vivere
e contiene quattro raccolte di racconti
bravissima (l'ho già detto?)

Ho recentemente iniziato a leggere con grande entusiasmo il primo libro della "Engineer Trilogy" di K.J. Parker, intitolato "Devices and Desires". Quest'anno ho scoperto Parker, pseudonimo di Tom Holt, e mi sono rapidamente immerso nelle sue opere, completando due delle sue trilogie - "The Siege" e "The Two of Swords" - in pochissimo tempo. I suoi romanzi, profondamente radicati nel genere fantasy, spiccano per l'eccezionale costruzione di mondi e l'originalità degli archetipi narrativi.

Parker descrive i suoi mondi con un realismo e una disinvoltura sorprendenti, alternando diversi punti di vista che intrecciano storia, dettagli socioeconomici, geografia e paesaggistica. I suoi personaggi non sono eroi tradizionali o antieroi, ma piuttosto individui ordinari, mossi da emozioni e motivazioni del tutto familiari. La sua scrittura evoca un'immagine di epic fantasy, ma più vicina e realistica. Consiglio vivamente i libri di Parker agli amanti del genere che cercano qualcosa di nuovo e fresco.

Thefinenib ha scritto: ↑sabato 30 dicembre 2023, 4:09 I suoi romanzi, profondamente radicati nel genere fantasy, spiccano per l'eccezionale costruzione di mondi e l'originalità degli archetipi narrativi.

Parker descrive i suoi mondi con un realismo e una disinvoltura sorprendenti, alternando diversi punti di vista che intrecciano storia, dettagli socioeconomici, geografia e paesaggistica. I suoi personaggi non sono eroi tradizionali o antieroi, ma piuttosto individui ordinari, mossi da emozioni e motivazioni del tutto familiari. La sua scrittura evoca un'immagine di epic fantasy, ma più vicina e realistica. Consiglio vivamente i libri di Parker agli amanti del genere che cercano qualcosa di nuovo e fresco.

Per gli stessi motivi ho apprezzato e letto tutto quel che ho trovato di Brandon Sanderson, consigliatomi proprio qui su forum un annetto fa

lukogene ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2023, 21:34
beh, stai messo beinissimo!

Carver nella mia classifica è molto in alto
davvero molto
(lui è unico nel riuscire a essere compassionevole con i suoi personaggi
non li giudica mai)

Luce d'agosto è fantastico!!!
non semplicissimo
ma fantastico!

se ti piacciono i racconti (Carver, per forza)
e gli americani
consiglio
Amy Hempel
bravissima, bravissima
un libro che si chiama
Ragioni per vivere
e contiene quattro raccolte di racconti
bravissima (l'ho già detto?)

Carissimo, non mancherò di certo.
Finito Faulkner mi applicherò ai vostri consigli!

Di Carver ho letto praticamente tutto, credo che non giudichi mai i suoi personaggi perché, a mio modesto avviso, segue in modo estremo la dottrina del narratore eclissato.

Sto leggendo questo libro, basato su una storia vera, che ha assorbito tutta la mia attenzione per due notti, anche le mie penne si stanno riposando. Spero che ci sia una traduzione in italiano.

Camilla Lackberg - Il predicatore

Ho concluso il 2023 con:
U. Eco
Baudolino,
a me ha fatto tanto ridere. Certe parti sono un po' lunghe e ripetitive, ma nel complesso è geniale.

Iniziato il 2024 con:
S. Dazieri
La bellezza è un malinteso,
la quinta storia del Gorilla

G. A. Cerone
Le notti senza sonno,
ho scritto alla casa editrice Guanda perché un personaggio del libro parla fiorentino...male non mi leggeranno neanche ma gliel'ho voluto dire

A. Holt
Il presagio
ultimo volume della serie Vik/Stubo, il migliore secondo me.

Non è un romanzo ma è quello che sto leggendo ora:

Change: Principle of problem formation and problem resolution di Paul Watzlawic

Lo sto leggendo in inglese quindi piano piano.....

chmiglio ha scritto: ↑venerdì 19 gennaio 2024, 14:15 Ho concluso il 2023 con:
U. Eco
Baudolino,
a me ha fatto tanto ridere. Certe parti sono un po' lunghe e ripetitive, ma nel complesso è geniale.

Iniziato il 2024 con:
S. Dazieri
La bellezza è un malinteso,
la quinta storia del Gorilla

Letti entrambi.
Mi ritrovo perfettamente nel commento del libro di Eco. Veniva chiamato a "riscattarsi" dall'Isola (che a me però è piaciuto), ed ha sfoderato un capolavoro.

Riguardo il V del Gorilla, alla lunga Dazieri è diventato ripetitivo. Certamente godibile e piacevole. A te come è sembrato?

The ink black heart, di Robert Galbraith (pseudonimo di J.K. Rowling), VI libro della serie del detective Cormoran Strike. Per il momento sono a pagina 60 e non sta deludendo È già uscito il successivo e mi sono resa conto di essere rimasta indietro

G P M P ha scritto: ↑martedì 23 gennaio 2024, 8:16

chmiglio ha scritto: ↑venerdì 19 gennaio 2024, 14:15 Ho concluso il 2023 con:
U. Eco
Baudolino,
a me ha fatto tanto ridere. Certe parti sono un po' lunghe e ripetitive, ma nel complesso è geniale.

Iniziato il 2024 con:
S. Dazieri
La bellezza è un malinteso,
la quinta storia del Gorilla

Letti entrambi.
Mi ritrovo perfettamente nel commento del libro di Eco. Veniva chiamato a "riscattarsi" dall'Isola (che a me però è piaciuto), ed ha sfoderato un capolavoro.

Riguardo il V del Gorilla, alla lunga Dazieri è diventato ripetitivo. Certamente godibile e piacevole. A te come è sembrato?

Il Gorilla non mi ha mai convinto troppo, però lo trovo una lettura piacevole. Ripetitivo perché deve, bene o male, rispiegare la sua situazione in ogni romanzo . In generale però trovo la scrittura di Dazieri migliorata di volta in volta. Credo me ne manchi solo uno, vero?
Chiara

chmiglio ha scritto: ↑mercoledì 24 gennaio 2024, 17:15 Il Gorilla non mi ha mai convinto troppo, però lo trovo una lettura piacevole. Ripetitivo perché deve, bene o male, rispiegare la sua situazione in ogni romanzo . In generale però trovo la scrittura di Dazieri migliorata di volta in volta. Credo me ne manchi solo uno, vero?
Chiara

D'accordo con te; il personaggio ha subito una evoluzione, ma conservando una certa staticità. Quindi ben venga che sì, te ne manchi solo uno: La Danza del Gorilla. Piacevole, come gli altri