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Per chi volesse provare un audiolibro gratuitamente, consiglio questo racconto di Lovecraft. Il lettore è fenomenale, riesce a interpretare perfettamente l’intensità del racconto e a trasmetterla al lettore. 40 minuti da brividi
https://youtu.be/XuQr53vdIbw

Koten90 ha scritto: ↑domenica 4 febbraio 2024, 8:39 Per chi volesse provare un audiolibro gratuitamente, consiglio questo racconto di Lovecraft. Il lettore è fenomenale, riesce a interpretare perfettamente l’intensità del racconto e a trasmetterla al lettore. 40 minuti da brividi
https://youtu.be/XuQr53vdIbw

Interessante, grazie per la condivisione.

Libro molto bello.
Per chi ama l'architettura, ma anche per chi voglia capire la "storia di uomini e donne che presero coscienza del crollo delle false ideologie e che decisero di schierarsi nel nome della Resistenza e della libertà, spesso pagandone le conseguenze... Il ritratto profondo di un'epoca, che ci somiglia più di quanto vogliamo ammettere".

Rileggo: XX Congresso PCUS e iniziò della “destalinizzazione”, fatti di Ungheria, crisi di Suez.
Cose grosse

asx2 ha scritto: ↑giovedì 15 febbraio 2024, 19:08 Libro molto bello.
Per chi ama l'architettura, ma anche per chi voglia capire la "storia di uomini e donne che presero coscienza del crollo delle false ideologie e che decisero di schierarsi nel nome della Resistenza e della libertà, spesso pagandone le conseguenze... Il ritratto profondo di un'epoca, che ci somiglia più di quanto vogliamo ammettere".

Bella recensione. Fa venire voglia di leggerlo.

È il primo di oltre 70 racconti.
Probabilmente ho in testa il Gino Cervi di Landi.
È questo non gli somiglia proprio.

Polemarco ha scritto: ↑giovedì 15 febbraio 2024, 20:15 Rileggo:
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XX Congresso PCUS e iniziò della “destalinizzazione”, fatti di Ungheria, crisi di Suez.
Cose grosse

Basta vedere chi è l'Autore ...

Polemarco ha scritto: ↑martedì 12 marzo 2024, 17:15 IMG_0296.jpeg

È il primo di oltre 70 racconti.
Probabilmente ho in testa il Gino Cervi di Landi.
È questo non gli somiglia proprio.

Dei vari Maigret visti sul piccolo schermo, certamente Gino Cervi ha una buona (e bella) parte nei miei ricordi, ma se devo dare la mia preferenza assoluta, questa va senza dubbio alcuno a Bruno Cremer che ha interpretato magistralmente quel personaggio in una serie televisiva per me stratosferica (a parte la professionalità degli attori, per ambientazione, la scenografia, insomma un coacervo di credibilità e buon gusto). Altra menzione particolare nel genere è per il Signor Rowan Atkinson che ha interpretato quel personaggio in un film (o una serie?) che consiglio assolutamente di vedere

Terminato oggi questo libro lodato dalla critica, per me impegnativo, ma davvero bello. Strampalato, ironico grottesco ma anche drammatico. Trama semplice, piena però di deviazioni e apparizioni di personaggi e vicende. Lingua funambolica, piacerà agli amanti di Gadda. Volendo essere critici, alcune parti potrebbero essere giudicate esercizi di stile forbiti (esempio, p. 512 e seguenti). In definitiva, giudizio positivo. Terrò l'autore nel cassetto di quelli da conoscere meglio.

demogorgone ha scritto: ↑sabato 23 marzo 2024, 19:00 Terminato oggi questo libro lodato dalla critica, per me impegnativo, ma davvero bello. Strampalato, ironico grottesco ma anche drammatico. Trama semplice, piena però di deviazioni e apparizioni di personaggi e vicende. Lingua funambolica, piacerà agli amanti di Gadda. Volendo essere critici, alcune parti potrebbero essere giudicate esercizi di stile forbiti (esempio, p. 512 e seguenti). In definitiva, giudizio positivo. Terrò l'autore nel cassetto di quelli da conoscere meglio.

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Ad oltre due mesi dalla fine della immane fatica di leggerlo ... devo confessare di averlo bocciato Mi è stato regalato - e meno male! - avevo letto delle critiche molto positive e quindi l'ho accettato con gratitudine e mi sono disposto con "mente libera" alla sua lettura. Certamente ironico in alcune delle sue parti, kafkiano (con la k minuscola) in altre, inutilmente verboso in altre (Gadda? no grazie, lasciamolo stare, almeno per me) mi ha lasciato la netta impressione che le oltre ottocento pagine possano essere "potate" abbondantemente, probabilmente donando alla "storiella" una agilità che le avrebbe sicuramente giovato. Bella la carta su cui è stampato

“Bella la carta”.
Cattivissimo (ma piacevolissimo)
Cordialità
Polemarco

"STORIA DI UNA CAPINERA" Giovanni Verga
Letto tanti anni fa, lo sto rileggendo.
Triste ma bello.
Ciao
Michele

Secondo me, bellissimo e divertentissimo.
Ma io ho un debole per Davide Longo.

Pierre ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2023, 12:23

maylota ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2023, 10:36

prova John Updike - Corri, Coniglio (Rabbit, Run). Son passati più di sessant'anni, ma è più attuale che mai a mio modesto avviso

Ho letto la trama.
Spero che non sia uno dei quei romanzi che devo mollare a causa di sentimenti difficili da tollerare come angoscia, ansia, depressione e compagnia cantando
Tutto dipende da come è scritto (anzi tradotto, un intero romanzo in inglese si colloca fuori dalle mie capacità).
Tu mi dirai: se leggi e apprezzi Carver e Roth, Updike è una passeggiata. E se io ti rispondo che La Noia di Moravia ho dovuto mollarlo? Non ho paura delle avversità subdole che descrivono Roth e Carver, ma della falsità con cui vengono coperte sì. Dalle recensioni che ho letto, Updike mi pare un Turbomoravia. Come scrive?

Okay, compaaaaaare!
Ho scoperto l'argomento della mia prossima lettera: stai parlando con una dei pochissimi e fieri tesserati italiani della Roth Society. Sediamoci al tavolo delle trattative.

Rodelinda ha scritto: ↑venerdì 19 aprile 2024, 10:27

Pierre ha scritto: ↑giovedì 28 dicembre 2023, 12:23

Ho letto la trama.
Spero che non sia uno dei quei romanzi che devo mollare a causa di sentimenti difficili da tollerare come angoscia, ansia, depressione e compagnia cantando
Tutto dipende da come è scritto (anzi tradotto, un intero romanzo in inglese si colloca fuori dalle mie capacità).
Tu mi dirai: se leggi e apprezzi Carver e Roth, Updike è una passeggiata. E se io ti rispondo che La Noia di Moravia ho dovuto mollarlo? Non ho paura delle avversità subdole che descrivono Roth e Carver, ma della falsità con cui vengono coperte sì. Dalle recensioni che ho letto, Updike mi pare un Turbomoravia. Come scrive?

Okay, compaaaaaare!
Ho scoperto l'argomento della mia prossima lettera: stai parlando con una dei pochissimi e fieri tesserati italiani della Roth Society. Sediamoci al tavolo delle trattative.

Parliamone. Accetto consigli per approfondire l'autore. Per ora sono fermo a Pastorale Americana, che considero un capolavoro assoluto e che sto meditando di rileggere per gustarmela appieno: davvero, è un trattato di filo-sociologia sull'America di oggi, la quale è impossibile da capire senza tale premessa.
Dalla lettura della Pastorale nasce anche il mio interesse per Machiavelli (i luoghi comuni del Principe non sono altro che fastidiosa e ingombrante paccottiglia) nonché la mia firma su questo forum. Nondimeno la Pastorale segue fedelmente il periplo descritto da Machiavelli nella citazione delle Historie che riporto, rendendo così evidente, per me almeno, il grezzo e a volte salvifico valore della semplicità e financo della frugalità.

Ora sono impegnato nella Biografia di Oppenheimer, il Prometeo moderno. Molto interessante.