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FERMARE GLI ATTIMI

Inviato: domenica 23 maggio 2010, 8:49
da gigler
Buongiorno,
il tempo corre, facciamo tutto sempre più velocemente, inutilmente velocemente, corriamo e non ci rendiamo conto di quale sia la nostra meta e che questo “vivere” può essere molto più piacevole, cadenzato dai ritmi che ciascuno può regolare. In questo contesto, muoversi al mattino con una vecchia moto degli anni che furono, guardare il tempo che scorre, battuto da un vecchio orologio del nonno è una pillola di benessere quotidiano. Non scriviamo più cartoline ma mandiamo e-mail ed sms, la grammatica italiana è stata surrogata dal controllo automatico disponibile in Word; sul lavoro tutto è fatto a PC e quelle poche sigle e firme che si appongono saranno a breve sostituite dalla firma elettronica e dalle varie password. In questo contesto, usare una stilografica, qualsiasi essa sia, di qualsiasi valore, aiuta a dare il ritmo piacevole a tanti piccoli gesti, a tanti piccoli segni. Un imprenditore disse: “una penna da mille euro serve per firmare assegni da un milione di euro”;
un notaio regalò una penna stilo molto pregiata ad un suo nuovo collega e questi, apprezzando l’oggetto gli disse: “se comincio la professione firmando gli atti con questa penna, a fine carriera me ne dovrai regalare una seconda di inestimabile valore”.
Per me sono semplici strumenti di scrittura capaci di dare il ritmo “vitale” alle giornate di lavoro; la penna si apre con calma per evitare che cada, si impugna con cura, si poggia piano, poi si scarica, bisogna aprire piano la boccetta dell’inchiostro per evitare che si rovesci, si carica, si pulisce, si ricomincia e, magari, nel frattempo, si è riflettuto meglio su quanto si sottoscrive o ratifica con la firma che si sta apponendo in quell’istante.

Ogni volta che appoggio una punta d’oro su un foglio bianco mi viene il piacere di scrivere e mi ritornano in mente le parole che qualcuno scrisse:

“le penne nascono già con dentro le parole che andranno a scrivere”

Piacere di conoscerVi.

Re: FERMARE GLI ATTIMI

Inviato: lunedì 24 maggio 2010, 1:00
da piccardi
Buongiorno, anzi vista l'ora, buonanotte anche a te ed un benvenuto caloroso.
Resta espresso in forma di bit vaganti e riuniti insieme, ma quanto dicevi sulla scrittura manuale esprime una profonda veritò che condivido appieno.

Ciao
Simone

Re: FERMARE GLI ATTIMI

Inviato: lunedì 24 maggio 2010, 13:25
da apollinare
Sagge parole,sagge parole.......
Benvenuto
ciao apollinare
gigler ha scritto:Buongiorno,
il tempo corre, facciamo tutto sempre più velocemente, inutilmente velocemente, corriamo e non ci rendiamo conto di quale sia la nostra meta e che questo “vivere” può essere molto più piacevole, cadenzato dai ritmi che ciascuno può regolare. In questo contesto, muoversi al mattino con una vecchia moto degli anni che furono, guardare il tempo che scorre, battuto da un vecchio orologio del nonno è una pillola di benessere quotidiano. Non scriviamo più cartoline ma mandiamo e-mail ed sms, la grammatica italiana è stata surrogata dal controllo automatico disponibile in Word; sul lavoro tutto è fatto a PC e quelle poche sigle e firme che si appongono saranno a breve sostituite dalla firma elettronica e dalle varie password. In questo contesto, usare una stilografica, qualsiasi essa sia, di qualsiasi valore, aiuta a dare il ritmo piacevole a tanti piccoli gesti, a tanti piccoli segni. Un imprenditore disse: “una penna da mille euro serve per firmare assegni da un milione di euro”;
un notaio regalò una penna stilo molto pregiata ad un suo nuovo collega e questi, apprezzando l’oggetto gli disse: “se comincio la professione firmando gli atti con questa penna, a fine carriera me ne dovrai regalare una seconda di inestimabile valore”.
Per me sono semplici strumenti di scrittura capaci di dare il ritmo “vitale” alle giornate di lavoro; la penna si apre con calma per evitare che cada, si impugna con cura, si poggia piano, poi si scarica, bisogna aprire piano la boccetta dell’inchiostro per evitare che si rovesci, si carica, si pulisce, si ricomincia e, magari, nel frattempo, si è riflettuto meglio su quanto si sottoscrive o ratifica con la firma che si sta apponendo in quell’istante.

Ogni volta che appoggio una punta d’oro su un foglio bianco mi viene il piacere di scrivere e mi ritornano in mente le parole che qualcuno scrisse:

“le penne nascono già con dentro le parole che andranno a scrivere”

Piacere di conoscerVi.

Re: FERMARE GLI ATTIMI

Inviato: martedì 25 maggio 2010, 21:54
da vikingo60
gigler ha scritto:Buongiorno,
il tempo corre, facciamo tutto sempre più velocemente, inutilmente velocemente, corriamo e non ci rendiamo conto di quale sia la nostra meta e che questo “vivere” può essere molto più piacevole, cadenzato dai ritmi che ciascuno può regolare. In questo contesto, muoversi al mattino con una vecchia moto degli anni che furono, guardare il tempo che scorre, battuto da un vecchio orologio del nonno è una pillola di benessere quotidiano. Non scriviamo più cartoline ma mandiamo e-mail ed sms, la grammatica italiana è stata surrogata dal controllo automatico disponibile in Word; sul lavoro tutto è fatto a PC e quelle poche sigle e firme che si appongono saranno a breve sostituite dalla firma elettronica e dalle varie password. In questo contesto, usare una stilografica, qualsiasi essa sia, di qualsiasi valore, aiuta a dare il ritmo piacevole a tanti piccoli gesti, a tanti piccoli segni. Un imprenditore disse: “una penna da mille euro serve per firmare assegni da un milione di euro”;
un notaio regalò una penna stilo molto pregiata ad un suo nuovo collega e questi, apprezzando l’oggetto gli disse: “se comincio la professione firmando gli atti con questa penna, a fine carriera me ne dovrai regalare una seconda di inestimabile valore”.
Per me sono semplici strumenti di scrittura capaci di dare il ritmo “vitale” alle giornate di lavoro; la penna si apre con calma per evitare che cada, si impugna con cura, si poggia piano, poi si scarica, bisogna aprire piano la boccetta dell’inchiostro per evitare che si rovesci, si carica, si pulisce, si ricomincia e, magari, nel frattempo, si è riflettuto meglio su quanto si sottoscrive o ratifica con la firma che si sta apponendo in quell’istante.

Ogni volta che appoggio una punta d’oro su un foglio bianco mi viene il piacere di scrivere e mi ritornano in mente le parole che qualcuno scrisse:

“le penne nascono già con dentro le parole che andranno a scrivere”

Piacere di conoscerVi.
Benvenuto anche da parte mia!
Le stilografiche hanno un'anima e una meccanica:è difficile conoscere entrambe. Almeno per la seconda bisogna affidarsi a veri esperti!
Ciao
Alessandro

Re: FERMARE GLI ATTIMI

Inviato: giovedì 27 maggio 2010, 17:04
da robi996
Buongiorno e benvenuto,
parole bellissime ,io tra l'altro lavorando con le penne antiche mi chiedo continuamente chissà per quali mani sono passate e dove si trovvavano quando io non ero ancora nato, un mistero che quasi sempre rimane insoluto ma prorio questo da un fascino particolare a queste piccole meraviglie.....

Robi

Re: FERMARE GLI ATTIMI

Inviato: giovedì 27 maggio 2010, 20:04
da vikingo60
robi996 ha scritto:Buongiorno e benvenuto,
parole bellissime ,io tra l'altro lavorando con le penne antiche mi chiedo continuamente chissà per quali mani sono passate e dove si trovvavano quando io non ero ancora nato, un mistero che quasi sempre rimane insoluto ma prorio questo da un fascino particolare a queste piccole meraviglie.....

Robi
E' vero:anche un graffio o una piccola ammaccatura su un cappuccio di metallo,per quanto non graditi,potrebbero celare piccoli misteri....
Per quanto mi riguarda non mi perdonerò mai,quando ero ragazzo(avevo appena 13 anni)di aver rifiutato l'acquisto per sole Lire35.000(nel 1973)di quella che poi più tardi avrei scoperto essere un'Aurora Etiopia con tanto di palline di inchiostro originali!!!E' vero che allora non avevo alcuna esperienza,ma forse mi fece una cattiva impressione la scatola non perfetta,e forse non mi piacque nemmeno il colore bianco.L'anziana titolare del vecchio negozio la ripose e mi chiedo sempre chi(e a quanto)l'abbia acquistata!
Ciao

Alessandro