Osmia 773 EF, una bellezza.
Inviato: mercoledì 26 aprile 2023, 22:42
Salve a tutti,
nella mia ricerca mi imbatto in penne belle e penne atroci.
Questa è meravigliosa: la Osmia 773, con pennino EF... Entrata nell'olimpo delle belle da scrivere. Le info dell'azienda sono qui, come sempre al nostro wiki:
https://www.fountainpen.it/Osmia/it
Il modello della penna non c'è nelle nostre recensioni (la Osmia è inserita nelle Faber Castell) ed è tanto buona che deve esserci.
Anni 50-60, fatta con le resine plastiche a iniezione monocolore che cominciavano a essere usate nel periodo, con caricamento a pistone. Piccolina e ogivale. Da vedersi è come tante del periodo, forse pure tozza e corta con questo pennino quasi a rombo come il logo della Osmia. Pennino in oro e corto, più corto ma largo come i suoi contemporanei. Questa penna rivela una leggerezza e una bellezza che poche volte ho provato nella settantina di stilografiche testate in questo ultimo anno e mezzo.
Caricata, dopo altri due inchiostri (sempre neri e indelebili e a pigmento), con il kakimori koton -che è un inchiostro difficile, si comporta come se avesse una simpatia a se' stante con le penne- ha trovato un perfetto equilibrio. Linee sottili, flessibilità, morbidezza, mai un tentennamento. Non si sovracarica di inchiostro sul pennino a farci piccole linee continue, parte dopo settimane di attesa. Bella per scrivere, bella per disegnare e schizzare. E ancora: è maneggevole, liscia ma con un rumore sopito che ti fa capire che esiste e scrive, non gratta e manco non liscia di quella sensazione secca e fastidiosa di metallo su carta. Il pennino corto tiene il contatto diretto con ciò che scrivi e fai, può permettersi di essere poco più alzato in gradi di inclinazione, perchè corto.
Il tratto EF lo fa senza dubbio, arrivando anche a meno (complice l'inchiostro forse) per arrivare a un bel B senza schiacciare troppo.
Davvero amici, una bellezza.
A presto, Jacopo
nella mia ricerca mi imbatto in penne belle e penne atroci.
Questa è meravigliosa: la Osmia 773, con pennino EF... Entrata nell'olimpo delle belle da scrivere. Le info dell'azienda sono qui, come sempre al nostro wiki:
https://www.fountainpen.it/Osmia/it
Il modello della penna non c'è nelle nostre recensioni (la Osmia è inserita nelle Faber Castell) ed è tanto buona che deve esserci.
Anni 50-60, fatta con le resine plastiche a iniezione monocolore che cominciavano a essere usate nel periodo, con caricamento a pistone. Piccolina e ogivale. Da vedersi è come tante del periodo, forse pure tozza e corta con questo pennino quasi a rombo come il logo della Osmia. Pennino in oro e corto, più corto ma largo come i suoi contemporanei. Questa penna rivela una leggerezza e una bellezza che poche volte ho provato nella settantina di stilografiche testate in questo ultimo anno e mezzo.
Caricata, dopo altri due inchiostri (sempre neri e indelebili e a pigmento), con il kakimori koton -che è un inchiostro difficile, si comporta come se avesse una simpatia a se' stante con le penne- ha trovato un perfetto equilibrio. Linee sottili, flessibilità, morbidezza, mai un tentennamento. Non si sovracarica di inchiostro sul pennino a farci piccole linee continue, parte dopo settimane di attesa. Bella per scrivere, bella per disegnare e schizzare. E ancora: è maneggevole, liscia ma con un rumore sopito che ti fa capire che esiste e scrive, non gratta e manco non liscia di quella sensazione secca e fastidiosa di metallo su carta. Il pennino corto tiene il contatto diretto con ciò che scrivi e fai, può permettersi di essere poco più alzato in gradi di inclinazione, perchè corto.
Il tratto EF lo fa senza dubbio, arrivando anche a meno (complice l'inchiostro forse) per arrivare a un bel B senza schiacciare troppo.
Davvero amici, una bellezza.
A presto, Jacopo