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Visconti Opera nera

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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alfredop
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Visconti Opera nera

Messaggio da alfredop »

La Opera è una penna Visconti che sembra essere uscita di produzione (almeno il modello nero di cui andiamo a parlare, altri modelli in edizione limitata e con colorazioni particolari sono ancora visibili sul sito web aziendale), sebbene dovrebbe essere ancora relativamente facile reperirla.

La penna si caratterizza per la forma che non è ne tonda ne faccettata, in effetti la sezione trasversale è quadrata con angoli arrotondati, il marchio Visconti è ben in vista sulla caratteristica clip che secondo l'azienda dovrebbe richiamare un ponte (non ne sono molto convinto). Nella colorazione nera con accenti cromati la penna ha un aspetto seriosissimo reso più elegante dalle sottili linee incise sul fusto, e può tranquillamente essere usata in ogni occasione. Il pennino è d'oro 14K bicolore (forse qui ci sarebbe stato meglio un pennino completamente rodiato), ed il sistema di caricamento è a cartuccia/converter. Differentemente dai modelli più recenti che hanno l'innesto a baionetta introdotto con la Homo Sapiens, il tappo si inserisce sulla penna attraverso una normale filettatura, almeno nel mio caso (ho visto penne in cui questo non succede, l'allineamento tra tappo e corpo della penna è buono.

Trovate alcune foto della penna in fondo con una piccola prova di scrittura (inchiostro Diamine Velvet Blue su carta Sigel), di seguito trovate invece un analisi più dettagliata di alcuni elementi.

Il pennino: l'esemplare in mio possesso (abbastanza datato) ha un pennino 14K d'oro di gradazione F che mi ha sorpreso per due motivi: 1) come per la Lamy persona recensita recentemente, si tratta di un pennino molto molleggiato, e che garantisce un ottimo feeling nella scrittura; 2) il pennino rispetta la sua gradazione, il tratto è infatti un fine che va verso più l'extrafine che non verso il medio come capita spesso. Il flusso è adeguato e la penna non ha alcuna esitazione o salti durante la scrittura.

Comfort di scrittura: detto che il pennino va bene (anche molto bene), bisogna aggiungere che la penna è anche ben bilanciata soprattutto se non si calza il tappo posteriormente, se si calza il tappo la penna è un po' spinta all'indietro senza comunque risultare scomoda. Un punto negativo è invece la sezione che è piccola ed in metallo, personalmente la trovo scivolosa e questo me ne fa limitare l'impiego (con una sezione non scivolosa questa penna avrebbe rasentato la perfezione).


Ed ecco le foto (l'ultima foto propone il confronto con una Waterman Exception, di cui pubblicherò presto una analoga recensione, che gli è simile come forma):
IMG_8795.jpg
IMG_8796.jpg
IMG_8798.JPG
Alfredo
Ultima modifica di alfredop il mercoledì 23 agosto 2023, 19:19, modificato 1 volta in totale.
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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

Che bella penna, sobria ma senza essere ordinaria. :clap:
Concordo: Pennino rodiato e sezione in resina la avrebbero resa perfetta.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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alfredop
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Messaggio da alfredop »

ASTROLUX ha scritto: mercoledì 23 agosto 2023, 19:09 Che bella penna, sobria ma senza essere ordinaria. :clap:
Concordo: Pennino rodiato e sezione in resina la avrebbero resa perfetta.
Bastava veramente poco, a memoria mi sembra che tutte le Opera e le Wall Street (non limited edition) abbiano la sezione metallica, ed è un vero peccato perché per il resto sono belle penne (anche se da quello che leggo in giro non sempre i pennini vanno bene).

Alfredo
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Messaggio da sansenri »

Oh, grazie della recensione di una penna che a dispetto di qualche critica ricevuta, io apprezzo molto.

Molto precisi i tuoi commenti.
A me la forma piace molto, qui secondo me quello strano passaggio dalla forma quadrata alla tonda è riuscito molto meglio che sulla Exception della Waterman. La penna in ciò ha una forma sinuosa in mano che la rende carezzevole!

Tutto sommato forse è meglio che il pennino non sia del tutto rodiato, più volte ho sentito dire (agli esperti) che meno un pennino in oro è in qualche modo placcato, e più si mantiene la sua potenziale flessibilità.
E come tu dici, il pennino delle Opera è sorprendentemente morbido per una moderna. Secondo me fin qui Visconti riusciva ancora a mantenere un buon livello di affidabilità (non faccio statistica nel mio piccolo, ma ho diverse Opera, e tutte hanno un buon pennino).

Tornando alla forma, spesso si sorvola sulla presenza di "inopportuni gradini" tra sezione e fusto, e qui, il minuscolo gradino è molto indietro sul fusto, tale da potersene dimenticare. La mia impugnatura "un po' arretrata" qui si avvantaggia doppiamente, gradino fuori dai piedi, filettatura "morbida" quasi non si percepisce. Non solo, la da molti odiata sezione in metallo, è solo per una piccola parte iniziale in metallo, quando la impugno praticamente le mie dita sono dietro, e non percepisco alcun fastidio né scivolamento.

Se non ricordo male esiste una versione in celluloide che aveva anche la sezione nello stesso materiale, credo la Wall Street.

Per il resto, concordo, il cappuccio meglio non calzarlo (io non lo calzo mai comunque se non in penne piccolissime) per questione di bilanciamento.

Nella mia esperienza inoltre le Opera funzionano molto bene, sono penne a converter ma con flusso pronto e costante.

Approfitto della tua ospitalità per mostrare le mie Opera 8-) ;)

Opera 381 Black (come la tua)
P1080631-3 Visconti Opera 381 14k M.jpg

Opera Blue Marble
IMG_6209.jpg

Opera Club Orange
P1180442-3 Visconti Opera Club Orange.jpg

Opera Club Blue Typhoon
P1170201-3 Visconti Opera blue Typhoon.jpg

Opera Summer Yellow
P1140841-3 Visconti Oper Summer Yellow.jpg
A proposito della chiusura del cappuccio (anello a forma quadrata) non sempre perfettamente allineata con il fusto, la mia Summer Yellow manifestava questo problema, è bastato inviarla alla Visconti per farmela sistemare.
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Messaggio da alfredop »

Io preferisco le penne a tinta unita, per cui tra le tue la mia favorita è quella Orange :thumbup:

By the way, la Wall Street con sezione in celluloide era l'edizione limitata, che tra l'altro è più grande della versione standard.

Alfredo
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Messaggio da sansenri »

sì, l'idea di partenza comunque nasceva dalla Opera...
sono stato tentato di prendere la LE ma ci ho pensato troppo e quando mi sono deciso erano ormai esaurite...
sono riuscito a trovare soltanto la standard... (la forma della Wallstreet standard è in tutto la stessa della Opera).
una volta che la vedi da vicino, impossibile resistere comunque alla celluloide anellata
P1160483-3 Visconti Wall Street green.jpg

interessante che questa penna monti il pennino in palladio
P1160485-3 Visconti Wall Street green.jpg

anche il converter usato è piuttosto "nobile"
P1140640-3 Visconti Wall street green Pd.jpg
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alfredop
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Messaggio da alfredop »

sansenri ha scritto: martedì 29 agosto 2023, 23:08 sì, l'idea di partenza comunque nasceva dalla Opera...
sono stato tentato di prendere la LE ma ci ho pensato troppo e quando mi sono deciso erano ormai esaurite...
sono riuscito a trovare soltanto la standard... (la forma della Wallstreet standard è in tutto la stessa della Opera).
una volta che la vedi da vicino, impossibile resistere comunque alla celluloide anellata
P1160483-3 Visconti Wall Street green.jpg


interessante che questa penna monti il pennino in palladio
P1160485-3 Visconti Wall Street green.jpg


anche il converter usato è piuttosto "nobile"
P1140640-3 Visconti Wall street green Pd.jpg
La WS LE l’ho avuta, purtroppo aveva il pennino M e quindi l’ho ceduta, ma era una gran bella penna.

Anche la versione normale non mi è mai capitata con il pennino giusto.

Alfredo
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Messaggio da sansenri »

per fortuna non ho necessariamente un pennino "giusto"...
spazio a piacere da EF fino a stub, senza disdegnare né M né B.
Alla fine, quando di penne se ne posseggono un certo numero (tra cui anche alcune dello stesso modello), avere pennini diversi fa parte del divertimento... :)
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