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Alla Ricerca del Viola Perduto (Parte VI) - Sailor Jentle Shigure

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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Rodelinda
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Alla Ricerca del Viola Perduto (Parte VI) - Sailor Jentle Shigure

Messaggio da Rodelinda »

Buonasera a tutti/e, stilomani di vecchia data e amici ritrovati!
Spero di esservi mancata durante questa lunga assenza dagli schermi, ma una cosa chiamata vita – riaperte le frontiere e sdoganata la presenza del simpatico vairus tra di noi – mi ha travolta e, dopo anni di sacrifici più o meno volontari, ho cercato di tirare un attimo i remi in barca.
Non che fosse granché, 'sta barca: vorrei poter dire di essermela goduta sul mio panfilo a vela alle Bahamas dopo il jackpot al Superenalotto, ma al massimo si trattava d'un pattino a pedali, quindi eviterei di soffermarmi sulle tragedie quotidiane!
Ciancio alle bande e via con la sesta fantastica puntata della Saga violacea! :wave:

***


Ad onta delle convinzioni superstiziose di molti, chi mi conosce sa che ho una leggera fissa per gli inchiostri viola. Mi piacciono tantissimo, ne distinguo con piacere e assaporo le mille sfumature - purpuree, mauve, lavanda, erica... - a seconda della più o meno accentuata presenza di rosso o di blu al loro interno. Ho sempre almeno una penna carica con un viola, e - non scherzo - a ogni singolo ordine di inchiostri non manca mai una boccetta o un sample di questa tinta.
Perché questa passione proprio per questo colore anziché per un verde, ad esempio?
Non lo so, ma trovo che in genere sia una scelta ricca di personalità e che richiama l'attenzione, pur con una certa sobrietà che contraddistingue, ad esempio, quei viola talmente scuri da sembrare neri che rivelano la loro reale essenza solo in controluce.
Con il passare dei mesi ne ho accumulati talmente tanti dal decidermi ad iniziare una vera e propria quest, ossia: quale sarà, per caratteristiche tecniche ed organiche sue proprie, nonché per ricchezza di sfumature, corrispondenza al viola naturale, equidistanza tanto dal magenta quanto dal blu, l'inchiostro che merita la palma di Viola Più Viola del Viola, il Viola Definitivo?
Per questo, alternandole con recensioni di altre tinte, nei prossimi mesi vi intratterrò con le molteplici puntate di questa avvincente saga scrittoria, fino a rivelarvi quello che - almeno a mio giudizio - per il momento occupa lo spazio riservato al Sacro Graal dei Viola.

Hey ho, let's go.

Riassunto delle Puntate Precedenti:
***
Alla Ricerca del Viola Perduto - Parte VI
Sailor Jentle Shigure

Rieccoci qui per la sesta puntata della Saga Cromatica Più Lunga D’Italia. A differenza dei precedenti, alcuni meritevoli, altri problematici, altri decisamente meh!, oggi voglio recensire un inchiostro che, per almeno quattro anni, è stato al secondo posto della classifica del Viola Definitivo. Ora è scivolato alla medaglia di bronzo, ma per un uso quotidiano – anche su note e documenti destinati a lettura pubblica – resta il migliore del terzetto. Sto parlando, come da titolo, del Sailor Jentle Shigure.
Si tratta, a differenza di altri che ho recensito, di quello che gli inglesi chiamano violet, cioè un viola in cui la componente blu prevale su quella rossa/magenta. Il che è davvero sorprendente, perché è così scuro che non si direbbe mai agevole distinguere gli elementi cromatici con certezza: è stato necessario provare una goccia sulla striscia che allego in fotografia/scansione, da cui emerge con chiarezza la forte parte di ciano.
Inoltre, è facile che – per conferire profondità e tonalità a viola così scuri – si dia più spazio al rosso nella composizione, come nel Diamine Purple Rain.
In questo caso, invece, la Casa giapponese ha preferito concentrarsi sull’inserimento di una componente d’blu molto profondo, quasi blunero.
Il risultato è un inchiostro insolito, con molto carattere: sono stata stupita di non trovare una recensione interamente dedicata a lui qui sul forum quindi, per festeggiare il mio ritorno tra queste pagine, cosa c’era di meglio?
Lo Shigure presenta, su certi tipi di carta, un leggero riflesso dorato in controluce, dove si forma la tensione superficiale del liquido: non è, tuttavia, uno sheen monster reclamizzato proprio per questa caratteristica. Pertanto, se andate a caccia specificamente dello sheen, non sarò io (la più fanatica Sheensetter dell’Hinterland e contrade limitrofe!) a fermarvi, ma questo non fa al caso vostro: dovreste rivolgervi ad altri inchiostri (alcuni saranno recensiti nel prosieguo di questa Saga, altri lo sono già stati: ricordiamo tutti i fuochi d’artificio del Winter Miracle).

Passando alle caratteristiche tecniche, è – come tutti i prodotti Sailor – un inchiostro dalle prestazioni eccellenti.
Forse l’unico neo è che smagrisce un pochino il tratto delle penne: caratteristica, questa, comune a molti inchiostri giapponesi. Tuttavia, come si nota dale immagini allegate, non è una connotazione particolarmente evidente (non è che un B diventi un M, per intenderci). Inoltre, non crea né interruzioni di tratto, né salti, né problemi tecnici di altro tipo. Non ho registrato né accumuli di pigmento nei conduttori dell’alimentatore, né morchie o farraginosità di alcun tipo.
Ho lasciato la penna ferma per qualche giorno, ed è subito ripartita.
Molti hanno giustificato timore degli inchiostri colorati, ma questo non macchia né le celluloidi né le plastiche, ed è facile da lavare anche dopo lunghe permanenze nei converter o nei serbatoi.
Non causa spiumaggio nemmeno sulle cartacce più scarse e con pennini spessi, mentre crea occasionalmente attraversamento.

Purtroppo, per quanto concerne le scansioni, questa volta non sono del tutto attendibili in quanto - per quanto abbia provato a “giocare” con i filtri dello scanner - finiscono per “catturare” specificamente la componente blu dell’inchiostro, facendolo sembrare leggermente più chiaro di quanto non sia e mancando di rendere una rappresentazione esatta di come sia alla luce del sole.
L'unica cosa per sapere se vi sfagiola, è provarlo.

Ora, un paio di note personali: perché proprio questo si colloca alla base del podio?
Perché, come dicevo sopra, è un inchiostro con una forte personalità. Rivela la sua reale natura solo a chi abbia tempo di guardarlo un po’, ma – a meno di non essere daltonici – ti rendi subito conto che ha qualcosa di curioso, insolito. Non attira l’attenzione con l’eccesso, ma in modo discreto, sottile.
A meno che non si sia Enzo Ferrari, utilizzare il viola sul lavoro è abbastanza impossibile (… se di lavoro fate il Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, invece, potete liberamente sbizzarrirvi). Questo è un inchiostro impiegabile nel quotidiano, che si distingue ma non per quello che ci si aspetta di trovarci, bensì per ciò che si scopre con stupore solo dopo aver caricato la penna.
Assunto questo, non lo abbandonerete più.

Alla prossima recensione!

Un abbraccio & Good Inkdreams a tutti!


Prova su carta Pigna Architetto, 100 gr.
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Prova su carta di quaderno a quadretti, Cartorama Store
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Prova su carta da fotocopie riciclata Esselunga
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Messaggio da Polemarco »

Brava ed esauriente come sempre ma, soprattutto, bentornata !
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Messaggio da AinNithael »

Bentornata! E continua...
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Messaggio da Mir70 »

Rodelinda, se non li hai già provati, potresti dare uno sguardo al DeAtramentis Lavender Blue ed alla serie Flower di Diamine, in particolare al Cornflower.

Purtroppo ora è sera, quindi i colori in foto risentono delle luce artificiale.

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Messaggio da sansenri »

mille grazie! me lo leggo con calma, sto sviluppando una lenta passione per i viola.
Ti segnalo però che il link del purple rain è errato, è ripetuto quello del diamine grape.

Mir70 ha scritto: mercoledì 6 settembre 2023, 22:03 Rodelinda, se non li hai già provati, potresti dare uno sguardo al DeAtramentis Lavender Blue ed alla serie Flower di Diamine, in particolare al Cornflower.

Purtroppo ora è sera, quindi i colori in foto risentono delle luce artificiale.


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cornflower è molto bello, ma molto blu (io lo considero un blu più che un viola, o un blurple come dicono gli inglesi).
Se possiamo fare la wish list :) allora anch'io amerei vedere la recensione del Monboddos hat!
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Messaggio da RisottoPensa »

sansenri ha scritto: giovedì 7 settembre 2023, 14:36
Mir70 ha scritto: mercoledì 6 settembre 2023, 22:03 Rodelinda, se non li hai già provati, potresti dare uno sguardo al DeAtramentis Lavender Blue ed alla serie Flower di Diamine, in particolare al Cornflower.

Purtroppo ora è sera, quindi i colori in foto risentono delle luce artificiale.


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cornflower è molto bello, ma molto blu (io lo considero un blu più che un viola, o un blurple come dicono gli inglesi).
Se possiamo fare la wish list :) allora anch'io amerei vedere la recensione del Monboddos hat!
Ho sia la monboddos hat che lo scribble purple delle edizioni UK , se qualcuno non mi anticipa li metterò il prima possibile :roll:

Oltre che metà dei miei inchiostri sono viola :lol:
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Messaggio da sansenri »

ho letto con più attenzione, e ringrazio nuovamente, dato il mio lento ma inesorabile interesse per i viola.
Sono un blueboy, nella pratica ho solo quasi inchiostri blu (ma parecchi) e davvero pochi che siano un colore nettamente diverso dal blu.
Tra i blu apprezzo anche i blue-black, e i blu tendenti al turchese (ma non troppo), non riesco più di tanto a farmi piacere i blu-verdi, per cui i teal in genere li lascio stare, mi piacciono i blurple, e tutti i vari blu tendenti al viola. Se devo prendere una direzione verso la quale sconfinare è sicuramente verso i viola. Devo anche dire, per non smentirmi, che faccio una enorme fatica ad andare sui viola che tendono al rosso, no, devo restare abbastanza sul versante blu... e devo anche stare attento che i viola che tendono al nero non fanno per me (non ho quasi nessun inchiostro nero!) :)
Diciamo che il "violet" è un target iniziale giusto per me.
Lo Shigure l'ho in lista da tempo ma non avevo ancora avuto occasione di procedere all'acquisto, bentornata quindi e grazie per avercelo mostrato.
Apprezzo molto le descrizioni; non c'è nulla da fare, scanner e schermi PC fanno una enorme fatica a cogliere le sfumature di colore corrette e per mia esperienza (prevalente sui blu) tendono ad uniformare tutto riducendo di molto le differenze. Come dici, dopo una accurata descrizione che aiuti ad orientare e a cogliere le differenze da altri inchiostri simili, c'è poco altro da fare se non provare di persona.
Da come lo descrivi direi comunque che se anche fosse "un po' troppo blu" con me cascherebbe bene ugualmente!
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Messaggio da mastrogigino »

sansenri ha scritto: giovedì 7 settembre 2023, 15:16 ho letto con più attenzione, e ringrazio nuovamente, dato il mio lento ma inesorabile interesse per i viola.
Sono un blueboy, nella pratica ho solo quasi inchiostri blu (ma parecchi) e davvero pochi che siano un colore nettamente diverso dal blu.
Tra i blu apprezzo anche i blue-black, e i blu tendenti al turchese (ma non troppo), non riesco più di tanto a farmi piacere i blu-verdi, per cui i teal in genere li lascio stare, mi piacciono i blurple, e tutti i vari blu tendenti al viola. Se devo prendere una direzione verso la quale sconfinare è sicuramente verso i viola. Devo anche dire, per non smentirmi, che faccio una enorme fatica ad andare sui viola che tendono al rosso, no, devo restare abbastanza sul versante blu... e devo anche stare attento che i viola che tendono al nero non fanno per me (non ho quasi nessun inchiostro nero!) :)
[...]
In pratica sei il mio omologo... :D

Per caso hai provato il Diamine Imperial Blue? Sarei stuzzicato se non fosse troppo simile al Majestic Blue..
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Messaggio da balthazar »

Omologo n. 2 😏 no l’Imperial Blue di Diamine non mi piace, è un violetto strano, insomma la mia vista lo “rigetta” (altra cosa il Majestic). In casa Diamine c’è il Bilberry che non mi dispiace mentre dalle parti di De Atramentis da considerare assolutamente è il Lapis. Ottimi risultati mi ha fornito anche il Lamy Azurite. Per gli amanti degli “inattaccabili” cito il Noodler’s Kung Te Cheng (ora caricato sulla mia Lamy 80 con pennino in oro 14k, per gli appassionati enigmisti l’accoppiata scrive benissimo e non trapassa neanche la Settimana Enigmistica). Private Reserve (marca sempre presente nei miei liquidi preferiti) annovera tra i tanti suoi il Tanzanite ed un ancor più bello ed usabile in contesti formali l’Ebony Blue. Quelli citati sono solo quelli che ricordo meglio ma mi riservo di guardare bene nei cassetti una volta tornato all’ovile ☺️

P.s.
Grazie a Rodelinda per la bella ed esauriente recensione di questo Sailor che devo assolutamente provare.
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Messaggio da Rodelinda »

Polemarco ha scritto: mercoledì 6 settembre 2023, 20:00 Brava ed esauriente come sempre ma, soprattutto, bentornata !
AinNithael ha scritto: mercoledì 6 settembre 2023, 21:56 Bentornata! E continua...
Grazie ragazzi! Spero che il Prossimo Episodio vi farà piacere, anche se non riguarda un inchiostro viola...
Mir70 ha scritto: mercoledì 6 settembre 2023, 22:03 Rodelinda, se non li hai già provati, potresti dare uno sguardo al DeAtramentis Lavender Blue ed alla serie Flower di Diamine, in particolare al Cornflower.
Purtroppo ora è sera, quindi i colori in foto risentono delle luce artificiale.
Ehm ehm ehm!
Ma tu sei un indovino!...
Scherzi a parte, una delle prossime recensioni non-viola riguarda proprio il Cornflower Diamine, però...
sansenri ha scritto: giovedì 7 settembre 2023, 14:36 cornflower è molto bello, ma molto blu (io lo considero un blu più che un viola, o un blurple come dicono gli inglesi).
Se possiamo fare la wish list allora anch'io amerei vedere la recensione del Monboddos hat!
[...] Ti segnalo però che il link del purple rain è errato, è ripetuto quello del diamine grape.
... secondo me Sansenri ha ragione! Per me il Cornflower è un bellissimo blu zaffiro, un blu brillante, quasi elettrico (un po' come il Noodler's Baystate Blue) ma non lo considererei viola.
Quanto al Monboddo's Hat... Signore e Signori! Se volete una recensione in anteprima, su commissione, con tanto di dedica, bacio accademico ed encomio solenne, basta che mi mandiate un campioncino: sarò felice di ricambiare scrivendola, ed eventualmente con campioni di ALTRI inchiostri in mio possesso (elenco in aggiornamento: ne ho anche altri)!
Qualcuno ha idea di come inserire il link corretto? Non mi lascia modificare il post...
sansenri ha scritto: giovedì 7 settembre 2023, 15:16 ho letto con più attenzione, e ringrazio nuovamente, dato il mio lento ma inesorabile interesse per i viola.
Sono un blueboy, nella pratica ho solo quasi inchiostri blu (ma parecchi) e davvero pochi che siano un colore nettamente diverso dal blu.
Tra i blu apprezzo anche i blue-black, e i blu tendenti al turchese (ma non troppo), non riesco più di tanto a farmi piacere i blu-verdi, per cui i teal in genere li lascio stare, mi piacciono i blurple, e tutti i vari blu tendenti al viola. Se devo prendere una direzione verso la quale sconfinare è sicuramente verso i viola. Devo anche dire, per non smentirmi, che faccio una enorme fatica ad andare sui viola che tendono al rosso, no, devo restare abbastanza sul versante blu... e devo anche stare attento che i viola che tendono al nero non fanno per me (non ho quasi nessun inchiostro nero!) :)
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Lo Shigure l'ho in lista da tempo ma non avevo ancora avuto occasione di procedere all'acquisto, bentornata quindi e grazie per avercelo mostrato.
Apprezzo molto le descrizioni; non c'è nulla da fare, scanner e schermi PC fanno una enorme fatica a cogliere le sfumature di colore corrette e per mia esperienza (prevalente sui blu) tendono ad uniformare tutto riducendo di molto le differenze. Come dici, dopo una accurata descrizione che aiuti ad orientare e a cogliere le differenze da altri inchiostri simili, c'è poco altro da fare se non provare di persona.
Da come lo descrivi direi comunque che se anche fosse "un po' troppo blu" con me cascherebbe bene ugualmente!
I nostri gusti coincidono abbastanza: anche io ho accumulato tantissimi blu. Devo dire che le mie preferenze vanno decisamente ai blu più brillanti (BSB Noodler's, De Atramentis Vergissmeinnicht, Diamine Asa Blue, Pilot Iroshizuku Kon-Peki), ma per un periodo ho avuto una imponente fissazione per i blu con sheen. A questo riguardo ne posseggo diversi con sheen dal dorato al rosso porpora (Organic Studio Ralph Waldo Emerson, Krishna Christmas Eve, KWZ Sheen Machine 1, KWZ Walk over Vistula e altri). Ho un solo blunero definitivo (il Montblanc Midnight Blue), e basta: ma se si tratta di provare altri blu non dico mai di no, tant'è che ho un sacco di recensioni blu arretrate.
Dopo un breve periodo di ricerca di un verdeblu, mi sono arrestata invece sul Diamine Eau De Nil (che è esattamente un Verde Nilo) che credo sia il mio optimum di una tinta che, seppur insolita e riposante alla vista, non mi ha mai sfagiolato del tutto.
Per quanto riguarda le scansioni... purtroppo quello che dici la maggior parte delle volte è vero. In un paio di casi sono riuscita a fare delle scansioni e delle foto che sono risultate assolutamente identiche all'originale, ma si tratta di eccezioni fortunate: negli altri casi la descrizione serviva a integrare quello che non traspariva dalla recensione. Ho notato però che tutto insieme, se ci si dedica un attimo di cura, risulta comunque esauriente e soddisfacente, quindi credo possa andare avanti con questa tecnica.
RisottoPensa ha scritto: giovedì 7 settembre 2023, 14:55 Ho sia la monboddos hat che lo scribble purple delle edizioni UK , se qualcuno non mi anticipa li metterò il prima possibile :roll:

Oltre che metà dei miei inchiostri sono viola :lol:
Ma qui abbiamo un altro adepto della Setta dei Viola! Qual è il tuo preferito, al momento, quello di cui non faresti mai mai mai a meno? Ti è piaciuto lo Shigure, lo hai mai usato?
mastrogigino ha scritto: giovedì 7 settembre 2023, 16:33 In pratica sei il mio omologo... :D

Per caso hai provato il Diamine Imperial Blue? Sarei stuzzicato se non fosse troppo simile al Majestic Blue..
balthazar ha scritto: giovedì 7 settembre 2023, 17:24 Omologo n. 2 no l’Imperial Blue di Diamine non mi piace, è un violetto strano, insomma la mia vista lo “rigetta” (altra cosa il Majestic). In casa Diamine c’è il Bilberry che non mi dispiace mentre dalle parti di De Atramentis da considerare assolutamente è il Lapis. Ottimi risultati mi ha fornito anche il Lamy Azurite. Per gli amanti degli “inattaccabili” cito il Noodler’s Kung Te Cheng (ora caricato sulla mia Lamy 80 con pennino in oro 14k, per gli appassionati enigmisti l’accoppiata scrive benissimo e non trapassa neanche la Settimana Enigmistica). Private Reserve (marca sempre presente nei miei liquidi preferiti) annovera tra i tanti suoi il Tanzanite ed un ancor più bello ed usabile in contesti formali l’Ebony Blue. Quelli citati sono solo quelli che ricordo meglio ma mi riservo di guardare bene nei cassetti una volta tornato all’ovile ☺️

P.s.
Grazie a Rodelinda per la bella ed esauriente recensione di questo Sailor che devo assolutamente provare.
Ragazzi, io ho da dir la mia sia sul Majestic, che sull'Imperial Blue che, soprattutto, sul Bilberry. L'Imperial devo ancora provarlo, ed è nella mia lista dei reviews-to-be, perché definitivamente non è un blu. Punto. Quello lì è un violet con una grossa componente blu, ma blu blu proprio no. E' un viola che si finge blu. E' il Coleman Silk dei blu. C'ha qualcosa da nasconne! (cit.]
Per quanto riguarda il Majestic Blue, mi è piaciuto ma non mi ha dato quel certo nonsoché che avrebbe dovuto spingermi a preferirlo ad altri blu brillanti, persino ad altri blu Diamine, come l'Asa, l'Oxford, o il Sapphire.
Invece, del Bilberry posso dire solo peste e corna. Fangoso, mi ha impastato il conduttore di una penna che ho dovuto lavare con la vaschetta a ultrasuoni, non si asciuga mai e basta che ci passi una mano sopra e anche dopo settimane fa la scia, lascia una specie di precipitato unto difficilissimo da pulire... Insomma, per me è un no secco :thumbdown:
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Messaggio da mastrogigino »

A me il Diamine Majestic è piaciuto veramente tanto, oltre al fatto di funzionare bene su una buona maggioranza delle mie penne, quindi lo comprerò a breve in calamaio.
Peró....
Sulle penne con flusso abbondante è un disastro, sbrodola come il ragù, e inoltre sulle vintage che non si smontano facilmente è una rogna da pulire e sospetto lasci molti residui nell'alimentatore se non viene sciacquato spesso (è super saturo).
Quindi si, ma ho anche bisogno di un altro blu intenso e non slavato per le penne vintage, però che non abbia queste caratteristiche del Majestic.
Dopo molte prove credo di aver individuato il Bleu des Profondeurs di Herbin, ma anche lui sulle Pelikan vintage è un idrante.... :think:
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Messaggio da RisottoPensa »

mastrogigino ha scritto: lunedì 11 settembre 2023, 18:19 Ma qui abbiamo un altro adepto della Setta dei Viola! Qual è il tuo preferito, al momento, quello di cui non faresti mai mai mai a meno? Ti è piaciuto lo Shigure, lo hai mai usato?
Mi dispiace, sono passato direttamente alla Kakitsubata :?
Ho già il mio Robert Oster Dragon's Night che è praticamente la shigure

https://mountainofink.com/blog/robert-o ... gons-night
Ed è il tono di blu e viola che mi piace di più e che non ne posso fare a meno.
Anche se ho già trovato un suo eventuale sostituto ( costoso ) in caso non riuscissi più a trovare quell'inchiostro
Può essere che viene spodestato proprio dalla shigure :lol:

https://mountainofink.com/blog/diamine-purple-bow
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Messaggio da sansenri »

balthazar ha scritto: giovedì 7 settembre 2023, 17:24 Omologo n. 2 😏 no l’Imperial Blue di Diamine non mi piace, è un violetto strano, insomma la mia vista lo “rigetta” (altra cosa il Majestic). In casa Diamine c’è il Bilberry che non mi dispiace mentre dalle parti di De Atramentis da considerare assolutamente è il Lapis. Ottimi risultati mi ha fornito anche il Lamy Azurite. Per gli amanti degli “inattaccabili” cito il Noodler’s Kung Te Cheng (ora caricato sulla mia Lamy 80 con pennino in oro 14k, per gli appassionati enigmisti l’accoppiata scrive benissimo e non trapassa neanche la Settimana Enigmistica). Private Reserve (marca sempre presente nei miei liquidi preferiti) annovera tra i tanti suoi il Tanzanite ed un ancor più bello ed usabile in contesti formali l’Ebony Blue. Quelli citati sono solo quelli che ricordo meglio ma mi riservo di guardare bene nei cassetti una volta tornato all’ovile ☺️
L'Imperial Blue è un violetto strano, concordo, ogni tanto lo guardo e poi lo lascio fuori dalla decisione finale... Majestic non è violetto per nulla, anzi se proprio vira, vira al verde (scuro)...
Il Bilberry è bellissimo ed uno dei miei preferiti, è il più viola dei miei blu.
Lamy Azurite è nel carrello, prima o poi arriva. PR Tanzanite idem (sto costruendo la lista dei blu-viola)...
ovviamente poi ho una serie di Sapphire, tutti molto belli.
mastrogigino ha scritto: lunedì 11 settembre 2023, 18:19 A me il Diamine Majestic è piaciuto veramente tanto, oltre al fatto di funzionare bene su una buona maggioranza delle mie penne, quindi lo comprerò a breve in calamaio.
Peró....
Sulle penne con flusso abbondante è un disastro, sbrodola come il ragù, e inoltre sulle vintage che non si smontano facilmente è una rogna da pulire e sospetto lasci molti residui nell'alimentatore se non viene sciacquato spesso (è super saturo).
Quindi si, ma ho anche bisogno di un altro blu intenso e non slavato per le penne vintage, però che non abbia queste caratteristiche del Majestic.
Dopo molte prove credo di aver individuato il Bleu des Profondeurs di Herbin, ma anche lui sulle Pelikan vintage è un idrante.... :think:
eh, sì, bello, ma molto saturo, non va perso di vista (nella penna) perché intoppa, bello sheen però. Volendo si può diluirlo un poco sulle penne più difficili.
Blu intenso e non slavato, che si comporta decisamente meglio del Majestic o del Sargasso Sea, PR Electric DC blue, per me.

Rodelinda ha scritto: lunedì 11 settembre 2023, 15:16
... secondo me Sansenri ha ragione! Per me il Cornflower è un bellissimo blu zaffiro, un blu brillante, quasi elettrico (un po' come il Noodler's Baystate Blue) ma non lo considererei viola.
in attesa della tua recensione, anche se ce l'ho già! :)

Rodelinda ha scritto: lunedì 11 settembre 2023, 15:16
Quanto al Monboddo's Hat... Signore e Signori! Se volete una recensione in anteprima, su commissione, con tanto di dedica, bacio accademico ed encomio solenne, basta che mi mandiate un campioncino: sarò felice di ricambiare scrivendola, ed eventualmente con campioni di ALTRI inchiostri in mio possesso (elenco in aggiornamento: ne ho anche altri)!
eh, no, non ce l'ho ancora, altrimenti non fremerei così tanto per la tua rece... :)

Rodelinda ha scritto: lunedì 11 settembre 2023, 15:16 Qualcuno ha idea di come inserire il link corretto? Non mi lascia modificare il post...
se è scaduto il tempo per modificare il post, non puoi più (puoi sempre inserire il link qui di seguito :) ora...) :thumbup:
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balthazar
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Alla Ricerca del Viola Perduto (Parte VI) - Sailor Jentle Shigure

Messaggio da balthazar »

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L'Imperial Blue è un violetto strano, concordo, ogni tanto lo guardo e poi lo lascio fuori dalla decisione finale... Majestic non è violetto per nulla, anzi se proprio vira, vira al verde (scuro)...
Il Bilberry è bellissimo ed uno dei miei preferiti, è il più viola dei miei blu.
Lamy Azurite è nel carrello, prima o poi arriva. PR Tanzanite idem (sto costruendo la lista dei blu-viola)... :)
ovviamente poi ho una serie di Sapphire, tutti molto belli.
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Concordo assai sull'Imperial Blue di Diamine (non lo sopporto). Il Majestic l'ho citato perchè era stato tirato in ballo ed in effetti è un blu che con carte e pennini particolari vira anche sul rosso (almeno il mio è così e detto tra noi lo trovo molto simile al P.W. Akkerman n. 5 altrimenti detto Shocking Blue, ma forse la memoria mi inganna ;) ). A me il Bilberry non ha mai dato problemi. Il suo punto di forza, oltre al colore credo che sia nella saturazione, è intenso.
Rilancio: Diamine Iris e per restare nella collezione floreale il bellissimo Cornflower. Altro bel violetto è il Fritz Schimpf Niebla (misty violet)
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Messaggio da sansenri »

Rodelinda ha scritto: lunedì 11 settembre 2023, 15:16
sansenri ha scritto: giovedì 7 settembre 2023, 15:16 ho letto con più attenzione, e ringrazio nuovamente, dato il mio lento ma inesorabile interesse per i viola.
Sono un blueboy, nella pratica ho solo quasi inchiostri blu (ma parecchi) e davvero pochi che siano un colore nettamente diverso dal blu.
Tra i blu apprezzo anche i blue-black, e i blu tendenti al turchese (ma non troppo), non riesco più di tanto a farmi piacere i blu-verdi, per cui i teal in genere li lascio stare, mi piacciono i blurple, e tutti i vari blu tendenti al viola. Se devo prendere una direzione verso la quale sconfinare è sicuramente verso i viola. Devo anche dire, per non smentirmi, che faccio una enorme fatica ad andare sui viola che tendono al rosso, no, devo restare abbastanza sul versante blu... e devo anche stare attento che i viola che tendono al nero non fanno per me (non ho quasi nessun inchiostro nero!) :)
Diciamo che il "violet" è un target iniziale giusto per me.
Lo Shigure l'ho in lista da tempo ma non avevo ancora avuto occasione di procedere all'acquisto, bentornata quindi e grazie per avercelo mostrato.
Apprezzo molto le descrizioni; non c'è nulla da fare, scanner e schermi PC fanno una enorme fatica a cogliere le sfumature di colore corrette e per mia esperienza (prevalente sui blu) tendono ad uniformare tutto riducendo di molto le differenze. Come dici, dopo una accurata descrizione che aiuti ad orientare e a cogliere le differenze da altri inchiostri simili, c'è poco altro da fare se non provare di persona.
Da come lo descrivi direi comunque che se anche fosse "un po' troppo blu" con me cascherebbe bene ugualmente!
I nostri gusti coincidono abbastanza: anche io ho accumulato tantissimi blu. Devo dire che le mie preferenze vanno decisamente ai blu più brillanti (BSB Noodler's, De Atramentis Vergissmeinnicht, Diamine Asa Blue, Pilot Iroshizuku Kon-Peki), ma per un periodo ho avuto una imponente fissazione per i blu con sheen. A questo riguardo ne posseggo diversi con sheen dal dorato al rosso porpora (Organic Studio Ralph Waldo Emerson, Krishna Christmas Eve, KWZ Sheen Machine 1, KWZ Walk over Vistula e altri). Ho un solo blunero definitivo (il Montblanc Midnight Blue), e basta: ma se si tratta di provare altri blu non dico mai di no, tant'è che ho un sacco di recensioni blu arretrate.
Dopo un breve periodo di ricerca di un verdeblu, mi sono arrestata invece sul Diamine Eau De Nil (che è esattamente un Verde Nilo) che credo sia il mio optimum di una tinta che, seppur insolita e riposante alla vista, non mi ha mai sfagiolato del tutto.
Per quanto riguarda le scansioni... purtroppo quello che dici la maggior parte delle volte è vero. In un paio di casi sono riuscita a fare delle scansioni e delle foto che sono risultate assolutamente identiche all'originale, ma si tratta di eccezioni fortunate: negli altri casi la descrizione serviva a integrare quello che non traspariva dalla recensione. Ho notato però che tutto insieme, se ci si dedica un attimo di cura, risulta comunque esauriente e soddisfacente, quindi credo possa andare avanti con questa tecnica.
I blu non smettono mai di affascinarmi... piuttosto che comprare un colore (diverso dal blu) che non ho, tendo a comprare un blu simile ma non perfettamente uguale ad uno che ho già! :roll:
Mi piacciono i blu brillanti, ma non eccedo (il BSB lo escludo perché non ho voglia di "tribolare"), l'Asa è un mio preferito, al Kon Peki (troppo turchese) preferisco l'Asa Gao, non impazzisco per lo sheen, il Walk over Vistula però mi affascina. Fatico ad andare nei blu troppo chiari, e invece mi piacciono i blu scuri e ne ho parecchi, inclusa una bella serie di blu classici Pelikan, Waterman, Montblanc, Visconti, Diamine, etc., e anche un po' di quelli saturi da intoppamento (che però basta un po' diluire per evitare problemi).
Grazie per le recensioni, mi fido di più delle descrizioni accurate (e di chi ha buona vista e sa riconoscere le nuance anche più nascoste dei colori) che foto, e scansioni, che troppo spesso non sono fedeli e anzi possono proprio fuorviare
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