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breve recensione della Gama Eyas

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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sansenri
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breve recensione della Gama Eyas

Messaggio da sansenri »

Nel tempo ho sviluppato una preferenza per le penne in ebanite, materiale che trovo piacevole al tatto (un po' simile al legno), caldo (dovuto alle sue caratteristiche di buon isolante), mediamente leggero, e spesso disponibile in una moltitudine di colori e varianti di più colori.

E' noto che diverse penne in ebanite dal costo solitamente abbordabile, oggi sono di origine indiana. Questo dipende dal fatto che durante l'espansione coloniale britannica, le tecnologie di base per produrre questi strumenti di scrittura arrivarono in India, e furono raccolte e implementate soprattutto da piccoli produttori.
Si tende ad attribuire la prima produzione di stilografiche in India a Ratnam, nel 1932. La "leggenda" racconta che una famiglia di orafi di Rajahmundry, incontrarono il Mahatma Gandhi, ed egli disse loro: "Perché non fate qualcosa di utile, invece di produrre gioielli d'oro?" e così iniziarono a produrre penne stilografiche...
In realtà già intorno al 1907 era iniziata una produzione di penne stilografiche da parte di un tal dottor Radhika Nath di Lucknow, che pare ottenne brevetti non solo in India, ma anche negli Stati Uniti e in Europa come produttore di penne stilografiche.
Per un certo periodo l'India continuò principalmente ad importare penne stilografiche, ma quando queste si guastavano o avevano necessità di manutenzione, essendo l'assistenza dall'Europa o dagli Stati Uniti ovviamente improponibile, i rivenditori impararono dapprima a ripararle e poi spesso diventarono produttori di penne stilografiche.

PenHospital, manutenzione e vendita silografiche, tuttora attivo a Culcatta (odierna Kolkata).
PenHospital Culcatta.jpg

Così, nel 1947, quando l'India ottenne l'indipendenza, le penne stilografiche straniere co-esistevano in India insieme alla produzione nazionale, da parte di Ratnam, Ratnamson, Guider, Deccan, Sultan, Gama, Penco, Wilson, e altre.
Ratnam Pens
Ratnam Pens 2022-04-03.jpg
Ratnam Pens 2 2022-04-03.jpg

Guider pens
Guider Pens 2022-08-22.jpg

Nei racconti che riguardano la storia delle stilografiche in India, è a questo punto che si lamenta la scelta di una errata politica economica da parte del governo che nel tempo ha rallentato lo sviluppo tecnologico della industria indiana delle stilografiche, che fino a quel momento vantava un vantaggio competitivo, tecnologie paragonabili e costi inferiori.
Detto in breve, subito dopo l'indipendenza furono fatte delle scelte protezionistiche che ostacolavano l'importazione di beni, tra cui le stilografiche. L'industria delle stilografiche, venuta a mancare la concorrenza, in pratica si sedette sugli allori, continuando a produrre stilografiche con sistemi e tecnologie tradizionali (si dice delle penne indiane, a causa di questo ritardo nell'adozione di sistemi più avanzati, e quasi tutte quindi ancora con sistema di riempimento eyedropper: "Indian fountain pens are more of fountains and less of pens").
Tale protezionismo doveva durare un periodo breve, tuttavia rimase in vigore fino all'inizio degli anni 70...
Questo ha purtroppo nel più lungo termine causato un arretramento di questa industria locale, che seppure in ripresa negli ultimi 20 anni, è comunque ormai relegata nella dimensione di piccoli produttori, spesso a carattere artigianale.

Inquadrata un po' la storia, volevo parlarvi un po' meglio della Gama Eyas, una penna della menzionata Gama.
Fino a non molti anni fa questi produttori erano quasi irraggiungibili se non tramite telefono o per posta. Già alcuni anni fa molti avevano adottato whatsapp come sistema di comunicazione preferito, e nel più breve periodo diversi hanno istituito un sito internet, tra cui anche Gama (Gamapens.com).
Nell'inter-regno tra dover comunicare con il produttore per telefono e poi email, ed avere ora accesso diretto al loro sito/shop online, sono sorti alcuni intermediari (come AsaPens) che vendono online penne a proprio nome, e di altri produttori indiani.

Il recente sito di Gama ci dice che l'azienda (parte di Gem & Co.), fondata nel 1928, si trova tuttora a Parry's Corner a Chennai ed è uno dei più antichi specialisti di penne dell'India. Fondata da M C Cunnan e Venkatarangam Chetty, all'epoca progettava le penne a Chennai, che poi venivano prodotte in Inghilterra e importate. Col tempo, la produzione fu localizzata in India.

Gama Pens (Gem & Co.)
Gama Pens.jpg


La Gama Eyas è la classica penna in ebanite, a forma di sigaro.
P1170097-3 Gama Eyas.jpg

La penna è di dimensione medio-grande
Pen Length (Capped) 144mm (il sito Gama indica 154mm, ma misurata la mia, la lunghezza con cappuccio è 144mm)
Pen Length (Posted) 180mm
Grip Diameter 12mm (sezione leggermente rastremata verso il pennino, va da 13mm a 11mm)
Uncapped, ed escluso il pennino, la lunghezza è 105mm.
La dimensione è quindi non eccessiva e sostanzialmente molto simile a quella della FP.it 5000, o anche di una M800, tanto che la Gama stessa la definisce come "Pen Size: Regular".
P1170100-3 Gama Eyas brushed ebonite.jpg

Il pennino è descritto "Iridium Tipped chrome HQ nib" disponibile con tratto 0.65mm / 1 mm, ed è definito "Nib Size 35".
Qui bisogna aprire una parentesi sulla dimensione dei pennini indiani, argomento che ho toccato qui e là parlando d'altro.
La definizione indiana di nib size è spesso non chiara, se non fuorviante. Intanto size 35, verificato per esperienza su un po' di pennini indiani, fa riferimento alla lunghezza del pennino in millimetri: 35 mm. Questa definizione ci dice poco e niente circa le dimensioni reali che ci interessano di un pennino, ossia il diametro di curvatura (è da notare però che la lunghezza "tipica" dei pennini occidentali size 6 è 35 mm).
Altre volte i produttori indiani infatti definiscono i loro pennini come size 6.
Peccato che mentre da noi size 6 vuol quasi sempre dire diametro 6mm, ossia diametro di curvatura del pennino 6mm, foro della sezione (o diametro interno del collare se il pennino va in un collare) 6 mm, diametro dell'alimentatore 6mm, la definizione indiana size 6 è impropria.
Su un altro sito indiano di stilografiche ho di recente trovato la definizione corretta di size 6 secondo i canoni indiani: size 6 = diametro 6,35mm = 1/4 inch!
Tutto quadra, i produttori indiani, adottano per motivi storici le unità di misura anglosassoni, e dato che quasi certamente utilizzano strumenti di lavoro e produzione di origine anglosassone, producono come standard radicato utilizzando tali misure.
Il diametro delle loro sezioni, dei loro alimentatori, e dei loro pennini "size 6" è di 6,35mm (non 6mm), ma chiamarli size 6 è per loro una buona approssimazione...

La finitura della penna è disponibile nella tipica ebanite matt black (opaca), eccetto la sezione che è lucidata (e per molto tempo unica finitura disponibile), ma ora anche nelle classiche ebaniti mottled mustard, brown ripple, green ripple, con nero a contrasto.
Le finiture ripple hanno la classica ondina, mentre la mottled ha un disegno a spirale irregolare che avvolge la penna.
Questi disegni si ottengono manualmente quando si produce l'abanite, mescolando i colori, e sono quindi sempre diversi per ogni penna.
P1170102-3 Gama Eyas brushed ebonite.jpg
Gama Eyas mottled mustard.jpg
La finitura matt black, è più spesso definita "brushed", perché ha effettivamente una sorta di spazzolatura lungo la lunghezza della penna, leggermente in rilievo. Tempo fa mi aveva spiegato un indiano appassionato di stilografiche che questa finitura era stata di proposito inventata per poter utilizzare ebaniti esternamente imperfette, in modo da mascherare eventuali difetti... ormai è diventata tradizionale per cui la si usa indipendentemente dalla qualità dell'ebanite. In alcune versioni (di altri produttori che usano questa finitura) la spazzolatura si interrompe alle estremità, lasciandole lucide sopra la clip, e al fondello.
Il corpo della penna reca inciso il nome Gama, in un piacevole corsivo, nero su nero, molto discreto.
P1170097-2 Gama Eyas.jpg

L'aspetto nel suo insieme è semplice (niente anelli), pulito nelle forme (niente gradini!), e in sostanza gradevole. La clip scimmiotta il becco del pellicano, ma è un po' rozza e non molto funzionale (piuttosto dura), ed è l'unica parte che mi piace meno.
Il cappuccio si svita con un giro e mezzo.
Il labbro sulla sezione è un po' old style, ma tutto sommato non stona.

continua...
novainvicta
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breve recensione della Gama Eyas

Messaggio da novainvicta »

Complimenti, molto interessante soprattutto la "prefazione". Aspetto con interesse il continuo.
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breve recensione della Gama Eyas

Messaggio da cinturino »

Attendo con interesse il prosieguo ....mi piacerebbe acquistarla ( dove trovarla e costo indicativo ...please), ho diverse Ranga ...le penne indiane in ebanite mi piacciono molto
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maylota
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breve recensione della Gama Eyas

Messaggio da maylota »

Interessante recensione grazie!

Concordo che la clip probabilmente non vincerà il premio "raffinatezza" 2023 ma la scritta GAMA magari potevano anche farla più piccola e in un'altra posizione - insomma dalla foto a me non è che sembri poi tanto discreta. Però la sezione in ebanite lucida (anzichè in plastica come fanno altri) ha tutta la mia simpatia.

PS ti sei scordato di dirci come scrive? ;)
Venceremos.
sansenri
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breve recensione della Gama Eyas

Messaggio da sansenri »

non mi son dimenticato...
la recensione, inizialmente prevista come breve, sta diventando lunga... ma abbiate pazienza.

Torno un attimo sul pennino in dotazione, che è in acciaio e marcato Gama.
Non è dichiarato, ma molto probabilmente il pennino è prodotto da Kanwrite, uno dei produttori indiani di pennini più noti e attualmente attivi in India (che produce anche penne stilografiche, tra cui le Noodlers e vi monta i suoi pennini).
Qui è a confronto con alcuni altri pennini
Duchessa, Gama sulla Eyas, Gama da un'altra penna, Delta, Bexley (Jowo), Kanwrite e il suo alimentatore
Gama Eyas nib.jpg

Il sistema di riempimento, com'era da attendersi, è in eyedropper. La penna è dotata di alimentatore in ebanite, pennino e alimentatore sono montati a frizione nella sezione.
1f328471-10d6-4b66-9b2e-92c4d5d57a02.jpg

L'alimentatore è un classico alimentatore in ebanite, con alettatura molto simile ad un Omas come su una 557.
589820f8-4b42-440d-84cf-d58458473c8f.jpg

Si riempie quindi il fusto di inchiostro fino a lambire l'inizio della filettatura interna nel fusto, mantenendo il fusto in verticale si inizia ad avvitare la sezione sul fusto, prima di completare l'avvitamento si capovolge la penna pennino in giù sopra il calamaio e si finisce di avvitare. Facendo in questo modo, l'eventuale residuo di aria nel fusto sale verso il fondello, e avvitando, parte dell'inchiostro viene spinto attraverso l'alimentatore, preparandolo alla scrittura. In genere è comunque utile una volta caricata, lasciare la penna in orizzontale per un poco, permettendo all'alimentatore di bagnarsi per bene, il ché garantisce un funzionamento più costante fin da subito.
Il fusto così caricato contiene 3 ml di inchiostro.
(di recente si parlava dell'uso, quasi indispensabile della siringa, per molte operazioni con gli inchiostri; ecco, riempire una eyedropper con la siringa è molto meno problematico che usare il contagocce... riempimento della siringa semplice e pulito, l'ago poi va nel fusto, nessun rischio di far uscire inchiostro mentre si riempie, quantità misurata, nessun rischio di riempire in eccesso, la siringa si aziona facilmente con una mano, con l'altra si tiene in mano il fusto, si poggia la siringa (una buon siringa non ha alcuna tendenza a gocciolare/sporcare anche se piena), si prende la sezione e si avvita sul fusto - ad onor del vero riempire una penna a pistone a volte è più complicato perché servono due mani, e il calamaio deve essere stabile, e possibilmente pieno...).


La filettaura sulla sezione è abbondante, il ché aiuta a prevenire qualsiasi problema di tenuta. Ovviamente sempre meglio mettere un filo di grasso di silicone sul filetto.
9b18e085-7d05-468b-a18b-c0b8e9ddeaa3.jpg

Come scrive? Discretamente con il pennino in dotazione, trattandosi di un pennino medio-fine, piuttosto rigido.
Però confesso che con pennine come questa (che costano relativamente poco, ma possono dare soddisfazioni) il divertimento sta nel cambiargli il pennino con qualcosa di meglio... :)
Ovviamente tutto sta nel fare delle prove. In una penna in cui il pennino è montato a frizione, qualsiasi pennino size 6 può in teoria calzare ed essendo il foro leggermente maggiore di 6mm, si tratta di trovare un pennino che calzi non troppo lasco. Quando si trova la giusta accoppiata, poi si può eventualmente aggiustare l'alimentatore per garantire la perfetta aderenza al pennino facendo un "heat setting", immergendo pennino e alimentatore in acqua molto calda e spingendo l'alimentatore contro il pennino (con il calore l'ebanite diventa più malleabile).

Al momento, il pennino montato è un Omas 18K EF. Si tratta di un pennino dal tratto molto sottile (Pilot-like), purtroppo rigido.
Il tratto così sottile e regolare però è bello, per cui merita di essere usato.
(scusate, ma a quest'ora, alla seconda riga son già zampe di gallina...)
28af4ce5-217c-4270-8758-9472382e44ff.jpg

Burping? raro, però sì, sopratutto in inverno. Il flusso è abbastanza moderato per essere una eyedropper, a volte quando non fa caldo e la tengo in mano per un po' l'alimentatore tende a far montare la goccia... lo fa lentamente, al punto che spesso me ne accorgo prima che la goccia cada, vedo la goccina che si gonfia sotto il pennino... allora metto la penna in verticale, svito un po' la sezione, poi la riavvito, e la goccina non la fa più.
D'estate è meno capricciosa :)
sansenri
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Messaggio da sansenri »

cinturino ha scritto: giovedì 21 dicembre 2023, 23:52 Attendo con interesse il prosieguo ....mi piacerebbe acquistarla ( dove trovarla e costo indicativo ...please), ho diverse Ranga ...le penne indiane in ebanite mi piacciono molto
grazie, guarda il sito, vedo che si può acquistare, il costo è molto abbordabile (una ventina di euro se il mio calcolo del cambio non è errato) ovviamente poi dipende da spedizione e dazi, su una cifra piccola però il dazio potrebbe essere minimo, e a volte gli indiani spediscono con Indian Post che è molto economico (ma non tracciato).

maylota ha scritto: venerdì 22 dicembre 2023, 0:23 Interessante recensione grazie!

Concordo che la clip probabilmente non vincerà il premio "raffinatezza" 2023 ma la scritta GAMA magari potevano anche farla più piccola e in un'altra posizione - insomma dalla foto a me non è che sembri poi tanto discreta. Però la sezione in ebanite lucida (anzichè in plastica come fanno altri) ha tutta la mia simpatia.
riguardo la scritta Gama, è l'ingrandimento della foto che inganna, la scritta è incisa, ma non colorata all'interno (come fanno alcuni), quindi quasi non si vede a meno di girare la penna in determinate angolazioni.
4f69be5e-e838-45b0-9600-6c37b2fb0791.jpg
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Messaggio da cinturino »

Grazie per la cortese risposta, vado sul sito della Gama ad " investigare", mi sembra che il suo pennino sia di tratto sottile ...voglio vedere se esiste la misura B; differenze di qualita' percepite rispetto le Ranga ?
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balthazar
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Messaggio da balthazar »

Molto interessante, grazie ;) l'ebanite come materiale mi piace tanto e queste penne anche. In effetti la cosa bella è poter adattare dei pennini "più migliori" di quelli adottati dal fabbricante :D
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Messaggio da sansenri »

cinturino ha scritto: venerdì 22 dicembre 2023, 16:11 Grazie per la cortese risposta, vado sul sito della Gama ad " investigare", mi sembra che il suo pennino sia di tratto sottile ...voglio vedere se esiste la misura B; differenze di qualita' percepite rispetto le Ranga ?
Il sito dice che ci sono due tratti disponibili: tratto 0.65mm e tratto 1 mm.
Il pennino originario (che io ho effettivamente scambiato con un altro) è un M.
Secondo me il 1mm è un B.

Comunque, come dicevo, è una di quelle penne con cui giochicchiare a cambiargli il pennino...

La qualità percepita è piuttosto buona, quasi paragonabile a Ranga (che è tra le indiane con qualità più elevata).
Poi sai, è questione di gusti. So anch'io che una, per dire, "plasticosa" Kakuno scrive molto bene, ma giocare con questa personalmente mi intriga molto di più.

balthazar ha scritto: venerdì 22 dicembre 2023, 19:13 Molto interessante, grazie ;) l'ebanite come materiale mi piace tanto e queste penne anche. In effetti la cosa bella è poter adattare dei pennini "più migliori" di quelli adottati dal fabbricante :D
eh, sì! :) quando azzecchi l'accoppiata giusta con un pennino "più bello" a volte ottieni risultati impensabili.
Quello che ha di buono la Eyas è che ha una forma comodissima da tenere in mano, non si sforza di inventarsi forme strane, resta sul classico, e a volte tenere in mano una penna così semplice è un sollievo.
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Messaggio da Automedonte »

Enrico se il prezzo è sotto i 30 euro prendine una brown o dark green anche per me che con gli acquisti all’estero non vado d’accordo :D
Cesare Augusto
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Messaggio da sansenri »

Ciao Cesare,
per la verità la mia recensione è di una Eyas che ho già, la mia era stata acquistata tramite AsaPens, non ho provato ad ordinarla sul sito Gama ma vedo che l'Italia non figura tra i paesi di destinazione, probabilmente è meglio sentirli per email: support@gamapens.com.
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Messaggio da Automedonte »

Enrico io non faccio certe cose 😂

Figurati se contatto per e-mail un venditore estero 🙀
Cesare Augusto
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Messaggio da sansenri »

non vedo il problema... :)
comunque proverò a sentirli, AsaPens in questo periodo sono poco reattivi, mi interessava sentire per una Gama Hawk...
chissà che non si attrezzino per spedire dalle nostre parti,
con gli indiani comunque la parola d'ordine è: pazienza :D
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