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Dubbi di un neofita circa lo stile da adottare

Stili, strumenti e iniziative per migliorare la propria scrittura.
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Keptury
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Dubbi di un neofita circa lo stile da adottare

Messaggio da Keptury »

Ciao a tutti, vi chiedo una mano per trovare una soluzione al mio problema:
Sebbene io sappia scrivere in corsivo, non ho una bella scrittura ed esercitandomi senza stili di riferimento sono soltanto riuscito a migliorare leggermente le cose (ora le lettere hanno grandezza omogenea, sono maggiormente comprensibili ma restano ugualmente brutte), purché la velocità di scrittura sia media.
Quindi, sapreste indicarmi uno stile che mi possa permettere di avere una bella scrittura che al tempo stesso possa essere utilizzata a velocità sufficientemente elevate? (Inoltre questo stile deve adattarsi alla sola stilografica classica e, nonostante io sia consapevole come questa sia un'eresia, ad una penna a sfera in quanto ne ho bisogno per fini scolastici, non avrei sufficiente tempo a disposizione per altri mezzi calligrafici). Grazie mille :)
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

L’unico stile calligrafico veramente “veloce” da scrivere (o che sia almeno utilizzabile in quotidiano) è lo Spencerian / corsivo americano. Eventualmente sua evoluzione semplificata è il Palmer.

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Non ti far spaventare dal pennino a intinzione: è tranquillamente praticabile con qualsiasi penna (non avrà i tratti spessi)
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Keptury
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Messaggio da Keptury »

Koten90 ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 17:09 L’unico stile calligrafico veramente “veloce” da scrivere (o che sia almeno utilizzabile in quotidiano) è lo Spencerian / corsivo americano. Eventualmente sua evoluzione semplificata è il Palmer.

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Non ti far spaventare dal pennino a intinzione: è tranquillamente praticabile con qualsiasi penna (non avrà i tratti spessi)
Perfetto, naturalmente trascurerò la variazione di tratto. Grazie mille
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

Keptury ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 18:25 trascurerò la variazione di tratto
Dovesse piacerti, puoi ottenere la variazione anche con una stilografica con pennino flessibile
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Messaggio da Keptury »

Koten90 ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 19:01
Keptury ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 18:25 trascurerò la variazione di tratto
Dovesse piacerti, puoi ottenere la variazione anche con una stilografica con pennino flessibile
Ma esistono stilografiche (che non costino un rene) dal pennino flessibile? Da quanto so se ne trovano solo vintage, ma non essendo esperto esiterei nel comprarne una in quanto non sono in grado di stabilire se sia valida o meno, danneggiata ecc...
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Secondo me velocità, bellezza e flessibile son difficili da conciliare. Considera,oltre allo spencerian/Palmer, la cancelleresca.

Comunque sia, quando si velocizza, l'aspetto peggiora sempre
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Koten90 »

Keptury ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 22:54 Ma esistono stilografiche (che non costino un rene) dal pennino flessibile?
Dipende che valore dai al tuo rene😅

Uno stiloforo Omas Extra si può trovare anche sui 50€, ma come giustamente fai notare, è difficile valutare l’usato.
Per andare sul nuovo, dovresti guardare una Pilot 912FA o una 743FA, ma sei sui 150€ almeno comprando da Amazon giapponese.

Puoi valutare una di quelle Jinhao da pochi euro che montano pennini Zebra G: il pennino è eccellente, migliore di qualsiasi pennino stilografico, con l’unico svantaggio che la penna si secca tra una seduta e l’altra (la carichi, la usi, la scarichi e le dai una sciacquata veloce). È l’anello di congiunzione tra la cannuccia con pennino e la stilografica.
Ottorino ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 6:06 Secondo me velocità, bellezza e flessibile son difficili da conciliare. Considera,oltre allo spencerian/Palmer, la cancelleresca.
Per la cancelleresca serve un pennino “tronco” o “tagliato” e te la cavi con pochi euro (Pilot Plumix, Parallel Pen, Lamy Joy…)
Ottorino ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 6:06 Comunque sia, quando si velocizza, l'aspetto peggiora sempre
Questa è verità sacrosanta. Prima di scrivere a una velocità decente, ti serve insegnare al braccio i movimenti esatti e automatizzarli (io ho dovuto anche rivoluzionare il modo di impugnare della penna!), dopodiché potrai valutare i compromessi necessari ad andare più veloce.
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Messaggio da Keptury »

Ottorino ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 6:06 Secondo me velocità, bellezza e flessibile son difficili da conciliare. Considera,oltre allo spencerian/Palmer, la cancelleresca.

Comunque sia, quando si velocizza, l'aspetto peggiora sempre
Giusto, tuttavia il mio obiettivo principale è ottenere, in primis, una grafia che non sembri quella di un bambino e che possa essere paragonata a quella della foto (ho preso l'iniziativa proprio vedendola):
193.jpg
Pedissequamente può essere piacevole adoperare una scrittura più ricercata ma meno pratica.

Koten90 ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 6:59

Puoi valutare una di quelle Jinhao da pochi euro che montano pennini Zebra G: il pennino è eccellente, migliore di qualsiasi pennino stilografico, con l’unico svantaggio che la penna si secca tra una seduta e l’altra (la carichi, la usi, la scarichi e le dai una sciacquata veloce). È l’anello di congiunzione tra la cannuccia con pennino e la stilografica.

Per la cancelleresca serve un pennino “tronco” o “tagliato” e te la cavi con pochi euro (Pilot Plumix, Parallel Pen, Lamy Joy…)
Allora opto per una di queste, grazie!
Ottorino ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 6:06 Comunque sia, quando si velocizza, l'aspetto peggiora sempre
Questa è verità sacrosanta. Prima di scrivere a una velocità decente, ti serve insegnare al braccio i movimenti esatti e automatizzarli (io ho dovuto anche rivoluzionare il modo di impugnare della penna!), dopodiché potrai valutare i compromessi necessari ad andare più veloce.
Esattamente, devo anche capire come usare il braccio considerando che fino ad ora mi sono accontentato di una penna a sfera utilizzata con i soli muscoli della mano (sebbene abbia una stilografica, l'ho sempre usata poco data la minima esperienza che non mi permette di scrivere correttamente, proprio per questo avevo pensato di imparare uno stile da zero)
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Messaggio da Nepgdamn »

Keptury ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 22:54
Ma esistono stilografiche (che non costino un rene) dal pennino flessibile? Da quanto so se ne trovano solo vintage, ma non essendo esperto esiterei nel comprarne una in quanto non sono in grado di stabilire se sia valida o meno, danneggiata ecc...
Noodler's fa delle stilografiche flex abbastanza economiche, come la ahab
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Messaggio da piccardi »

Nepgdamn ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 21:13 Noodler's fa delle stilografiche flex abbastanza economiche, come la ahab
Quella che ho provato avrei serie difficoltà a classificarla flessibile... Certo se pigi (dannatamente) si apre e poi ritorna in posizione, per cui in senso stretto, è flessibile, ma in genere per pennino flessibile io intendo ben altro.

Simone
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Messaggio da Nepgdamn »

piccardi ha scritto: venerdì 8 marzo 2024, 22:38 Quella che ho provato avrei serie difficoltà a classificarla flessibile... Certo se pigi (dannatamente) si apre e poi ritorna in posizione, per cui in senso stretto, è flessibile, ma in genere per pennino flessibile io intendo ben altro.

Simone
sì, sono d'accordo anche io su questo. Però per sperimentare un po' la variazione di tratto penso che possa essere la scelta un po' più comoda senza spendere troppo (nella fascia 20-30€) e restando sul nuovo, sull'usato ci sarebbero tante scelte in più
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Messaggio da sansenri »

Koten90 ha scritto: giovedì 7 marzo 2024, 17:09 L’unico stile calligrafico veramente “veloce” da scrivere (o che sia almeno utilizzabile in quotidiano) è lo Spencerian / corsivo americano. Eventualmente sua evoluzione semplificata è il Palmer.

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Non ti far spaventare dal pennino a intinzione: è tranquillamente praticabile con qualsiasi penna (non avrà i tratti spessi)
non capisco tanto bene perché dici che l'unico stile veloce e utilizzabile nel quotidiano sia il corsivo americano o il Palmer.
Personalmente non posso più di tanto parlare del mio corsivo che non è granché ordinato né elegante, né non mi sono mai sforzato eccessivamente di renderlo più aggraziato, però quanto ad essere veloce, lo è stato (e tanto) quando andavo a scuola e all'università, ci ho scritto montagne di quaderni e in fretta per non perdere appunti.

Forse parli del fatto che, a coloro che non è stato insegnato il corsivo a scuola, se volessero impararne uno da zero, può venire più facile imparare il Palmer.

Tuttavia a me pare che ci siano tuttora stuoli di italiani che hanno imparato a scrivere in corsivo a scuola almeno fino agli anni '60, e il loro corsivo non mi pare che sia Spencerian o Palmer, e non credo che sia "lento".

La scuola italiana insegnava ad usare un corsivo "rotondo" che è piuttosto semplice e si basa su forme predefinite (come del resto altri corsivi), che la maestra ci faceva ripetere all'infinito sui quaderni a quadretti... abbastanza diverse mi pare però per quello che ho visto ad esempio da quelle del Palmer (più simili semmai al corsivo inglese, che malgrado il nome se non erro deriva da forme italiane).

Comunque chi scrive in corsivo italiano (quasi) dalla nascita scrive velocissimo anche se non usa il Palmer... Mio padre scriveva in corsivo imparato a scuola ( anni 30, quando si insegnava calligrafia e se sgarravi ti arrivavano le righellate sulle mani) e scriveva elegante e più veloce della luce.

A mio parere la maggiorparte dei corsivi in uso, anche delle nostre parti, che non si perdano in girigori di abbellimento (che all'origine non vengono insegnati - a scuola, metà anni 60, ad esempio erano vietati), sono veloci (perché il corsivo nasce per unire le lettere) e perfettamente utilizzabili per uso quotidiano (c'è gente, magari di qualche generazione meno recente, che non saprebbe scrivere in altro modo).
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Messaggio da Koten90 »

sansenri ha scritto: sabato 9 marzo 2024, 1:38 non capisco tanto bene perché dici che l'unico stile veloce e utilizzabile nel quotidiano sia il corsivo americano o il Palmer.
Non ho considerato il corsivo italiano perché l’opener chiede uno stile calligrafico e, sinceramente, non avevo idea che il corsivo italiano fosse uno stile codificato con tutte le regole da seguire.
Anche cercando un po’, trovo poche informazioni, meno ancora tutorial e la maggior parte delle volte si viene ricondotti all’italico (ovvero alla cancelleresca).

tu mi parli del tuo corsivo o de la maggior parte dei corsivi in uso e questo non è esattamente simbolo di stile calligrafico codificato.
Il corsivo rotondo di cui parli viene sempre insegnato a scuola, ma non è più obbligatorio utilizzarlo dopo la 5ª elementare. Ci ho riempito anche io i quaderni alla fine degli anni ‘90. Se volessi rispettare quelle regole sarebbe difficile scrivere velocemente, motivo per cui ognuno di noi l’ha, chi più chi meno, personalizzato inclinandolo, stringendo le lettere, ecc.
Da quando non si insegna più calligrafia con la bacchettata sulle mani, tutti scrivono in modo diverso.

Con Spencerian e Palmer è facile trovare informazioni, manuali e tutorial e, a parte qualche variazione nella forma delle lettere, tutti seguono le stesse regole base
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Messaggio da mastrogigino »

Dalla mia piccola esperienza di persona che ha sempre avuto una grafia da atro di animale avicolo da cortile , adesso ho una grafia corsiva "leggibile" se scrivo veloce, "carina" se rallento un po'.

Ho semplicemente preso la scrittura che si insegnava a scuola alle elementari negli anni 80, il "corsivo rotondo " e l'ho inclinata di 45/50 gradi verso destra, risulta più veloce e scorrevole e più "adulta " , tutto questo senza dover imparare per forza uno stile calligrafico specifico.
Dove c'erano delle lettere che non mi piacevano o non mi venivano bene (soprattutto alcune maiuscole) le ho sostituite con quelle dello Spencerian (senza gli svolazzi).

Comunque lascia stare i pennini flessibili , per scrivere veloce è bene ti serve un pennino rigido e scorrevole, non troppo grosso né troppo fine (altrimenti ha molto feedback, ma potrebbe piacerti, va a gusti).

Un tipico pennino F europeo andrà benissimo, basta che sia bello scorrevole (con un minimo di feedback per controllare il gesto) e con un buon flusso.

Oppure un M giapponese.
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