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Ho ripreso in mano una Montblanc Boheme che avevo regalato a mio padre e poi era rimasta ferma per parecchi anni con ancora dentro la sua cartuccia di inchiostro (finita).
Ho tolto la cartuccia e pulito la penna mettendola a bagno in acqua (ho usato anche un contagocce per fare passare acqua dalla zona di inserimento della cartuccia e poi soffiando delicatamente).
Dopo avere fatto asciugare il tutto e rimesso poi una cartuccia nuova, la penna ha iniziato subito a scrivere con buon flusso di inchiostro ma poi dopo avere scritto circa due righe di quaderno (A5) il flusso si interrompe.
Se attendo qualche minuto la penna ricomincia a scrivere per poi fermarsi, sempre dopo circa due righe di quaderno.
Ad essere precisi la penna era caricata con inchiostro nero poi io l'ho caricata con inchiostro blu ed adesso scrive in un colore intermedio tra i due con tendenza predominate del nero.
Cosa posso fare?

In questo precedente intervento:

viewtopic.php?t=31665

può trovare alcune idee per realizzare piccole pompe a pressione per la pulizia "profonda" di un pennino Boheme.

Credo non vi siano alternative, e le consiglierei per quanto possibile di tenere l'acqua lontana dall'interno della penna: con il tempo, questo genera una sicura corrosione dell'anellino metallico di ritenzione del pennino, della quale soffre la maggior parte di queste belle penne.

Grazie!
Ho capito il concetto: mi posso arrangiare con un kit spurgo freni della MTB che ho nuovo e mai usato.
A quale pressione fare il lavaggio? Molto leggera oppure piu' energica?

Ma comincia sicuramente leggero, non è una questione di pressione ma di dare il tempo all’inchiostro di sciogliersi.

Se quando esce c’è una prevalenza di nero significa che è ancora piena di quello vecchio

jack070767 ha scritto: ↑mercoledì 27 marzo 2024, 17:09 A quale pressione fare il lavaggio? Molto leggera oppure piu' energica?

Anche, anzi meglio, nessuna.
I motivi sono spiegati nella prima sezione di questa pagina:

https://www.fountainpen.it/Pulitoreidro ... ontrollato

Simone

Seguendo i preziosi consigli sono riuscito ad effettuare la pulizia dell'alimentatore ed adesso la penna funziona correttamente.
Usandola mi sono però accorto che questa penna non fa per me perché il pennino é troppo rigido per come mi piace scrivere ma, soprattutto, si é rivelata inutilizzabile per prendere appunti durante le mie riunioni lavorative perché prima di chiuderla (per non fare seccare l'inchiostro durante le pause) devo sempre azionare il meccanismo di arretramento del pennino per poi farlo avanzare di nuovo quando devo tornare a scrivere... una cosa molto macchinosa.

Tutt'altra categoria ma credo che per prendere appunti in una soluzione di continuità e con velocità di esecuzione la Pilot Capless sia insuperabile.

Perfettamente d'accordo con Giuseppe. E' come gestire una biro:
un "click" e scrivi; un "click" e la richiudi.
Se vuoi fare una prova senza svenarti acquistandola, hai due possibilità:
provarne una di qualche amico/conoscente, oppure acquistare a modico prezzo
il clone cinese (A1 o A2) che è "paragonabile" alla Pilot.
Ovviamente il pennino del clone è in acciaio anziché oro.
Nello

Perfettamente d'accordo con Nello.
Se poi passa il test del clone cinese, la Pilot Capless c'è anche in versione Raden, che non ha la stella sul cappuccio (anche perchè il cappuccio non ce l'ha ) ma non fa poi rimpiangere troppo una Boheme.

Uso sia la Capless che la Bohème per prendere appunti. Sicuramente la prima è più veloce, ma la Bohème non mi crea problemi: tra un appunto e l’altro non tappo la penna ma mi limito a ritrarre il pennino senza nessun problema di essiccamento dell’inchiostro.
Trovo il pennino della mia Bohème leggermente flessibile, molto più dinamico di quello di altre MB coeve; decisamente più rigido quello della Capless; entrambi sono B.