FountainPen.it Forum

Ciao.
Sono (da poco) alla ricerca di una penna simile alla Twsbi Eco in caratteristiche.
Cosa mi consigliate?
Una penna di buona capacità d'inchiostro con un buon pennino, né leggera, né pesante, che sia affidabile e robusta.
Magari, una penna con un Jowo n. 5. temo che il numero 6 sia troppo grande per una scrittura agevole.
Grazie mille.
R.

Così a freddo mi vengono in mente le Opus, vai a vedere sui siti affiliati al Forum

come la Eco, meglio della Eco, allo stesso prezzo della Eco mi sa che puoi andare solo sulle cinesi.

Io mi sono trovato bene con la Majohn T5 (clone della Aurora 88 big), pistone, pennino ok, comoda in mano.

sansenri ha scritto: ↑giovedì 4 dicembre 2025, 21:37 come la Eco, meglio della Eco, allo stesso prezzo della Eco mi sa che puoi andare solo sulle cinesi.

Io mi sono trovato bene con la Majohn T5 (clone della Aurora 88 big), pistone, pennino ok, comoda in mano.

Ciao e grazie.
Mi son trovato male con le penne cinesi tempo fa. Possibile che non ci sia una penna simile alla Eco prodotta da aziende più affidabili?
R.

ricart ha scritto: ↑giovedì 4 dicembre 2025, 21:24 Così a freddo mi vengono in mente le Opus, vai a vedere sui siti affiliati al Forum

Grazie. Conosco la Opus. La terrò in considerazione, quella con il pennino #5.
Ciao.

Esistono anche le mitiche Lanbitou a stantuffo.

Se il prezzo non è un problema, stai chiedendo proprio la opus 88 koloro

Ne ho comprate 3 e le trovo perfette. L'unico fastidio che alcuni utenti hanno (ma che a me non dà minimamente fastidio) è che il cappuccio deve essere ruotato molto più di quello della twsbi per essere svitato. Però io te la consiglio assolutamente, è una delle mie penne preferite

Un'altra differenza rispetto alla twsbi sta nel meccanismo di ricarica (eyedropper invece che a pistone), però paradossalmente a me sembra un pro visto che ti permette facilmente anche di caricare da bottiglie con un livello di inchiostro basso

Ciao, alternative interessanti possono essere le Pilot serie Prera, le Asvine (vari modelli, generalmente scrivono tutti bene) e le Nahvalur.

Le Asvine e le Nahvalur hanno pennino #6, personalmente le trovo comode e maneggevoli (abitualmente ho 3 Eco e 3 Asvine #8 e una Ensso retrattile sempre in uso).

Se vuoi pennini piccoli puoi andare sulle retrattili, tra originale e cloni c'è ampia scelta, oppure peschi nelle storiche Parker 51/61 o Aurora 98.

Buona "caccia"!

Nepgdamn ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 9:54 Se il prezzo non è un problema, stai chiedendo proprio la opus 88 koloro

Ne ho comprate 3 e le trovo perfette. L'unico fastidio che alcuni utenti hanno (ma che a me non dà minimamente fastidio) è che il cappuccio deve essere ruotato molto più di quello della twsbi per essere svitato. Però io te la consiglio assolutamente, è una delle mie penne preferite

Un'altra differenza rispetto alla twsbi sta nel meccanismo di ricarica (eyedropper invece che a pistone), però paradossalmente a me sembra un pro visto che ti permette facilmente anche di caricare da bottiglie con un livello di inchiostro basso

Grazie. A me non da fastidio un cappuccio che si svita su una filettatura lunga. Di solito questa operazione non avviene di frequente. Apro e tengo aperta la penna per una sessione di scrittura anche lunga e poi richiudo.
Quindi ottima candidata.
Ho notato che queste penne hanno un capuccio bicolore oppure dello stesso materiale. Quale versione è da preferire al di la dell'estetica secondo te?
Grazie ancora.
R.

McGarett ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 11:30 Ciao, alternative interessanti possono essere le Pilot serie Prera, le Asvine (vari modelli, generalmente scrivono tutti bene) e le Nahvalur.

Le Asvine e le Nahvalur hanno pennino #6, personalmente le trovo comode e maneggevoli (abitualmente ho 3 Eco e 3 Asvine #8 e una Ensso retrattile sempre in uso).

Se vuoi pennini piccoli puoi andare sulle retrattili, tra originale e cloni c'è ampia scelta, oppure peschi nelle storiche Parker 51/61 o Aurora 98.

Buona "caccia"!

Grazie mille, una caccia molto piacevole.
Ho una Prera, ma è troppo corta. Ci scrivo ma a questo punto preferisco una Explorer/Lightive.
Per la Asvine avevo considerato la V126 anche per provare il sistema di ricarica, ma sono rimasto troppo scottato dalle penne cinesi che comprai un paio di anni fa.
Grazie per avermi segnalato gli altri modelli, inserisco in lista.

Volevo chiederti un parere sul pennino. Sono dell'opinione che un #6 rispetto a un #5 renda più lenta la scrittura.
Ho una penna con un jowo #6 e l'ingombro rispetto a una penna più piccola è per me un motivo di rallentamento dello scrivere.
Cosa ne pensi?
R.

Robitex ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 11:51 Volevo chiederti un parere sul pennino. Sono dell'opinione che un #6 rispetto a un #5 renda più lenta la scrittura.
Ho una penna con un jowo #6 e l'ingombro rispetto a una penna più piccola è per me un motivo di rallentamento dello scrivere.
Cosa ne pensi?
R.

Se sei abituato a impugnare la stilografica molto vicino al pennino passare dal 5 al 6 non cambia molto. Il vero salto qualitativo è con i pennini 8 che sono talmente grandi e lunghi da rendere abbastanza difficoltosa la scrittura veloce a meno di non impugnare la stilografica molto indietro. Io scrivo veloce con pennini pelikan per m400 che sono piccolini a pennini Parker centennial che sono equivalente ai 6 jowo.

Robitex ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 9:15

sansenri ha scritto: ↑giovedì 4 dicembre 2025, 21:37 come la Eco, meglio della Eco, allo stesso prezzo della Eco mi sa che puoi andare solo sulle cinesi.

Io mi sono trovato bene con la Majohn T5 (clone della Aurora 88 big), pistone, pennino ok, comoda in mano.

Ciao e grazie.
Mi son trovato male con le penne cinesi tempo fa. Possibile che non ci sia una penna simile alla Eco prodotta da aziende più affidabili?
R.

dipende cosa intendi con "tempo fa". Negli ultimi 5 anni, alcune marche cinesi sono notevolmente migliorate (Majohn, Asvine, HongDian).
Non le amo neanch'io e ne ho solo qualcuna che ho preso per curiosità, alcune vanno male alcune vanno bene - è il tipico terno al lotto con le cinesi - quando imbrocchi quella buona può funzionare anche piuttosto bene.
Ovviamente penne migliori ce ne sono a migliaia, ma allora devi salire di prezzo per prendere qualcosa di serio e affidabile.
Solo per dire, se cerchi "buona capacità d'inchiostro con un buon pennino, né leggera, né pesante, che sia affidabile e robusta" stai parlando palesemente di Pelikan...

sansenri ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 16:12

Robitex ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 9:15

Ciao e grazie.
Mi son trovato male con le penne cinesi tempo fa. Possibile che non ci sia una penna simile alla Eco prodotta da aziende più affidabili?
R.

dipende cosa intendi con "tempo fa". Negli ultimi 5 anni, alcune marche cinesi sono notevolmente migliorate (Majohn, Asvine, HongDian).
Non le amo neanch'io e ne ho solo qualcuna che ho preso per curiosità, alcune vanno male alcune vanno bene - è il tipico terno al lotto con le cinesi - quando imbrocchi quella buona può funzionare anche piuttosto bene.
Ovviamente penne migliori ce ne sono a migliaia, ma allora devi salire di prezzo per prendere qualcosa di serio e affidabile.
Solo per dire, se cerchi "buona capacità d'inchiostro con un buon pennino, né leggera, né pesante, che sia affidabile e robusta" stai parlando palesemente di Pelikan...

Ciao @sansenri.
Si, acquistai due penne cinesi circa tre anni fa. Quelle penne si sono autodistrutte dopo poco o quasi subito.

Quanto a Pelikan, ho una M200 EF. La trovo leggermente piccola, in altre parole la vorrei un po' più grande.
La tengo sempre inchiostrata per scrivere appunti che devono rimanere nel tempo essendo caricata con il Salix.

La mia collezione di inchiostri e di una decina di penne copre abbastanza bene le mie esigenze di scrittura. Cerco di evolvere (lentamente) con essa. Scrivo spesso per lavoro, e spesso scrivo tanto.
Forse mi conviene non acquistare un'altra M200 per rimpiazzate la ECO, e poi le M200 o M400 in questi anni hanno raddoppiato il prezzo per quel che vedo.

È un peccato che solo all'estero producano questo tipo di penne. In Aurora durante la visita alla manifattura, mi avevano detto che una penna richiede tre anni di progettazione. Certo, è impossibile pensare di produrre penne nella fascia bassa e che abbiano caratteristiche per scrittori frequenti. Cosa che invece accadeva qualche decina di anni fa.

Grazie.
R.

Robitex ha scritto: ↑venerdì 5 dicembre 2025, 11:41
Ho notato che queste penne hanno un capuccio bicolore oppure dello stesso materiale. Quale versione è da preferire al di la dell'estetica secondo te?

Come gusti sono un po' fuori target io, mi sono innamorato di quelle con i glitter e il cappuccio in plastica bianco e ne ho prese due di quelle (e vorrei prendere anche l'ultima colorazione )

però posso dirti che quelle con il cappuccio in ebanite hanno una sensazione al tatto che è molto molto migliore della plastica. Sono una persona che tende a mantenere il cappuccio in mano mentre la penna è aperta, il cappuccio delle prime quattro colorazioni (quindi con il materiale diverso) è una gioia da mantenere, senza togliere nulla alla plastica. Anche se andando a valutare le ore di utilizzo, ho utilizzato molto di più quelle con il cappuccio in plastica visto che mi piacciono di più i loro colori

Ovviamente sono gusti, ma hanno fatto così tanti colori che di sicuro troverai qualcuno che ti piace di più!

Perché non provi con il vintage? A meno di 150€ puoi trovare una Parker 51 oppure una aurora 88. Sono penne medio grandi, più grandi delle Pelikan m200/400 e caricano parecchio inchiostro. La Parker circa 1.2-1. 4 ml che è quanto carica l'aurora optima mente la aurora 88 vintage carica quasi 2 ml. Tutte e due sono stilografiche molto ergonomiche fatte per scrivere a lungo e non affaticare la mano.