Mia prima recensione! Sailor 1911 Large

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scafo
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Mia prima recensione! Sailor 1911 Large

Messaggio da scafo »

Buongiorno amici appassionati di stilografiche!
Con grande piacere mi accingo a recensire la stilografica Sailor 1911 Large.

Tralascio la presentazione della casa costruttrice giapponese poiché la sua affascinante storia e le sue ottime peculiarità possono essere approfondite nelle sezioni di approfondimento apposite. Lo stesso dicasi per la storia del modello in questione.
Mi limiterò a ricordare soltanto che il suo nome (1911) indica l’anno di fondazione della prestigiosa casa nipponica e che Large indica la misura più grande rispetto alla sorellina Standard.
Ecco un paio di foto del mio esemplare:
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IMG_1728.JPG (23.65 KiB) Visto 7217 volte
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IMG_1730.JPG (20.41 KiB) Visto 7217 volte
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IMG_1749.JPG (25.05 KiB) Visto 7217 volte
SCHEDA TECNICA:
dimensioni chiusa 14,1 cm
dimensioni aperta senza cappuccio 12,4 cm
dimensioni aperta con cappuccio calzato 15,5 cm
peso con cappuccio 22 grammi
peso senza cappuccio 14 grammi
materiale: resina nera lucida
materiale pennino: oro bianco 21 kt
misura pennino: H - MF
tipo di caricamento: cartucce (proprietarie) o converter (in dotazione)
finiture: cromate
inchiostro usato: Sailor nero

ESTETICA E REALIZZAZIONE:
La penna é in resina di colore nero lucido, con finiture cromate e si presenta con la classica forma a siluro caratterizzata dalla parte terminale molto affusolata. La clip é essenziale e non fa gridare al miracolo per originalità, ma risulta piuttosto funzionale. Nella parte finale del fusto troviamo un anello cromato. Quest’ultimo ovviamente non indica la presenza del pistone (che non c’é), ma pur non avendo alcuno scopo funzionale, é piacevole alla vista poiché interrompe la monotonia cromatica dando un tocco di movimento all’insieme, che rimane comunque molto classico e serioso.
Un altro anello si trova sulla parte inferiore della sezione dove alloggia il pennino. Tale sezione vanta un’ottima parte filettata in metallo, quindi molto robusta, che va ad avvitarsi nel fusto (la cui filettatura però é in resina).
Lo spessore dei materiali é più che adeguato e restituisce una forte sensazione di robustezza.
Trovo particolarmente apprezzabile la presenza di una piccola guarnizione morbida e molto sottile posizionata nel punto di fine corsa della filettatura della sezione (quella col pennino). Viene così del tutto eliminata quella sensazione sgradevole di fragilità e relativi scricchiolii che si avvertono su certe penne, anche costose, quando si avvita e si arriva a fondo corsa con troppa decisione.
Per quanto mi riguarda sono questi i particolari che innalzano sostanzialmente il livello della qualità percepita.
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IMG_1754.JPG (25.58 KiB) Visto 7217 volte
Come evidenziato nella scheda tecnica, il pennino é in oro bianco 21kt e presenta un foro di sfiato di forma circolare. La misura é MF, cioè una misura intermedia tra un fine e un medio. Finemente lavorato, guardarlo con il lentino é una gioia per gli occhi del vero appassionato!
Nell’insieme la 1911 Large risulta essere molto elegante e proporzionata, mai vistosa o eccessiva, tanto che può essere utilizzata tranquillamente sia come penna ufficiale per le grandi occasioni, sia come penna quotidiana da valigetta o da taschino interno della giacca.
Il caricamento a cartuccia non necessita di alcuna considerazione, se non il fatto che funziona solo con cartucce Sailor. Queste ultime, essendo abbastanza capienti, unitamente al tratto sottile ed al flusso non esagerato, garantiscono una discreta autonomia. Ad occhio sicuramente maggiore rispetto al converter in dotazione che devo ancora provare.
In ultima analisi una piccola considerazione riguardante il “corredo” della penna: qui si poteva sicuramente fare meglio. La scatola pare un pochino dimessa e banale considerando il livello tecnico ed il valore economico di questa stilografica. Nessun libretto/opuscolo sulla casa o sugli altri modelli. Solo un foglietto ripiegato con la descrizione del funzionamento. Naturalmente il converter fa parte della dotazione.
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IMG_1760.JPG (37.38 KiB) Visto 7217 volte
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SCRITTURA ED ERGONOMIA:
Ho potuto provare la misura media, la fine e la medio fine. Devo dire che quest’ultima mi é sembrata la più equilibrata per le mie esigenze attuali. Il fine é davvero molto sottile, a occhio direi più sottile di un EF europeo. Non oso immaginare come sia l’ EF di Sailor! Ad ogni modo, viene confermata anche da me la teoria secondo la quale, a parità di misura, i giapponesi scrivano più fino rispetto agli altri costruttori.
La prima sensazione che si prova ad impugnare la 1911 Large é che…non sia poi tanto Large…! In effetti le dimensioni non sono esagerate, anzi direi che per le mie mani questa penna risulta leggermente sottodimensionata. La cosa si risolve brillantemente calzando il cappuccio mentre si scrive, ma non amo farlo per due motivi: il primo é che ho paura che alla lunga il fusto possa rovinarsi laddove premo per incastrare il tappo; il secondo é che ho sempre il timore che si possa sganciare accidentalmente e, cadendo, rovinarsi. Comunque, a chi non asseconda queste preoccupazioni, farà piacere sapere che con il cappuccio calzato la penna rimane ottimamente bilanciata.
Ad ogni modo ho fatto presto l’abitudine a suddette ridotte dimensioni e, pur avendo una personale predilezione per penne più grandi e pesanti, dopo poche righe di scrittura, tutto si dimentica difronte a questo pennino!
Ho utilizzato una cartuccia di inchiostro Sailor nero, ma non quello nano-pigmentato, bensì il normale.
Innanzitutto, l’esame della scrittura tenendo la penna con solo due dita all’estremità del fusto senza nessuna pressione é superato alla grande. Alla 1911 basta solo il suo stesso peso per disegnare sul foglio.
Il pennino non raggiunge la rigidità del fratellino 14kt, ma non é un burro neppure lui…nonostante ciò, il comfort non viene compromesso più di tanto. Rilascia un certo feedback, nel senso che la scrittura invece di schizzare via come sull’olio, tende ad essere più composta, controllata, oserei dire micrometrica. Cerco di spiegarmi meglio dicendo che l’inchiostro si deposita esattamente nel punto dove vuoi che si depositi, il tratto parte e finisce esattamente nel punto che hai immaginato dovesse partire e finire, non un millimetro prima e non un millimetro dopo… Qualcuno ha definito i pennini Sailor chirurgici ed io non posso che essere d’accordo con questa affermazione! Praticamente questa penna ti permette di scrivere talmente piccolo da renderla una scelta obbligata per annotazioni difficili in spazi angusti, come ad esempio pagine di agende già stracolme di dati, o annotazioni a margine…dove non ci sono più margini liberi…
La scrittura é comunque sempre precisa e decisa, netta, senza sbavature.
Dal punto di vista della scorrevolezza c’è da dire che siamo su ottimi livelli in assoluto, che diventano superlativi se andiamo ad analizzare il rapporto scorrevolezza/finezza del tratto. Sfido chiunque a trovare una stilografica che scriva così sottile e sia così scorrevole allo stesso tempo.
Il flusso mi pare ben calibrato. Non eccessivo, ma neanche blando. Ritengo che se fosse più copioso potrebbe “sporcare” la pulizia del tratto. Da rimarcare inoltre la buona funzionalità dell’alimentatore che permette alla penna di scrivere sempre al primo tentativo anche dopo diverse ore col pennino rivolto verso l’alto (caratteristica estremamente positiva per chi usa la stilografica per lavoro e quindi, in un momento importante, non ha tempo da perdere in “procedure” per farla partire, magari davanti ad un cliente che ha fretta e che lo guarda con insofferenza).

Ecco un paio di prove comparative di scrittura: (si tenga presente che per ogni stilografica ho utilizzato l’inchiostro della stessa casa produttrice in cartucce, tranne la Delta che ovviamente essendo a pistone é stata caricata dal bottiglino).
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IMG_1757.JPG (41.89 KiB) Visto 7217 volte
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IMG_1763.JPG (46.25 KiB) Visto 7217 volte
IN CONCLUSIONE:
Credo che un appassionato di stilografiche debba per forza provare, se non proprio possedere, una Sailor. Una penna, la 1911 Large - ma credo tutte le Sailor - dedicata agli amanti dei tratti sottili e della scrittura di precisione. Non a caso proviene dal popolo che ha forgiato l’arma da taglio più efficace e letale della storia: la Katana ed il paragone, per quanto bizzarro, calza a pennello.
Diversamente, gli amanti di una scrittura estremamente volitiva e creativa, fatta di svolazzi o pressioni notevoli sul foglio, chi predilige flussi d’inchiostro copiosissimi, tratti voluminosi, o ancora coloro i quali cercano dalla propria penna un feedback più ovattato, delicato come se scrivessero su una superficie morbida, apprezzeranno ugualmente questa penna, ma si renderanno conto che non si tratta del prodotto migliore per loro, a meno che non la si utilizzi su una carta di qualità superiore che ne ammorbidisca il carattere.

Un particolare ringraziamento a citazione commerciale non consentita che con passione, competenza e cortesia é da tempo un riferimento per tutti gli appassionati di questi fantastici strumenti di scrittura.

Grazie per l’attenzione.
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Messaggio da Dean82 »

scafo,
ottima recensione; complimenti davvero! E... ho dato 'ordine' ad un mio amico - che si reca piuttosto spesso in Giappone - di procurarmi una 1911 Young, che nonostante sia di una fascia prezzo inferiore - se non erro -, per poter provare questi meravigliosi pennini. Io desidero proprio l'F per vedere la differenza con la misura europea.

Dino
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Messaggio da Resvis71 »

Prima recensione??!! :shock:
Scafo, complimenti!!
Grazie, una recensione davvero appassionante :thumbup:
Massimiliano
Andrea1979
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Messaggio da Andrea1979 »

scafo ha scritto:Non oso immaginare come sia l’ EF di Sailor!
Bella recensione! Io ho lo stessa penna proprio in EF. Davvero estremo, il tratto è sottile come un capello... non ho mai visto nulla di simile. Io che adoro i tratti fini lo trovo addirittura esagerato (la misura per me perfetta è il Fine delle Pilot Capless).
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Messaggio da Guenda »

Complimenti per la tua prima recensione :clap:
Direi ottimo inizio!! E complimenti per la penna.. Apprezzo moltissimo le Sailor!
Beatrice
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Messaggio da maxpop 55 »

:clap: :clap: Bella recensione molto dettagliata, complimenti :thumbup:
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
ander75it
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Messaggio da ander75it »

Ho la stessa penna in arrivo dal Giappone con un pennino EF, che peraltro già conosco per averlo provato sulla sorellina minore 1911 Standard... E' corretta la tua osservazione che l'F Sailor è più fine di molti EF europei, lo ho sulla Realo (stesso pennino 21k) e di sicuro è più fine dei miei pennini Lamy EF, sia sulle Safari sia sulla 2000. L'EF è ancora più sottile, ma per i miei gusti va proprio bene. La tua frase riguardo a come l'inchiostro sembri piazzarsi esattamente dove lo vuoi tu corrisponde anche alle mie impressioni, sembra di usare uno strumento di precisione, anzi è proprio così. E' perfetto per prendere tante note in piccolo, che è poi l'uso principale che faccio delle mie penne.
Ander
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Messaggio da scafo »

Grazie ragazzi! Troppo buoni... Spero di affinarmi con le prossime recensioni!
Comunque la vostra approvazione mi gratifica molto! Grazie ancora!
Piuttosto mi scuso per la scarsa qualità delle foto, ma la mia unica macchina fotografica é il telefonino...
Se non si fosse capito qualcosa o se qualcuno volesse sapere altro...sono a disposizione :angel:
Ale.
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Messaggio da www.stilografica.it »

OTTIMA RECENSIONE!!!!

Marco
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Messaggio da colaman »

Innanzi tutto.....GRANDE RECENSIONE! Complimenti.
Posseggo alcune Sailor, le amo (come amo TUTTI questi splendidi strumenti di scrittura....) e penso che la qualità' del pennino di queste giapponese sia superlativa.
Si può' mettere in comparazione e discussione qualsiasi altro elemento (che peraltro personalmente ritengo eccellenti.....) ma il pennino .... non ha controparti all'altezza in Europa.
....e nella mia firma c'e' una 805 pelikan :-)
In ogni caso ho una 1911 large con EF che e' scorrevole e "chirurgica", due Pro Gear con F che uso tutti i giorni e due Sapporo che, tra tutte, sono quelle che mi restituiscono il feeling peggiore (un po' troppo "stiff").
Il pennino top secondo me e' il 21k delle pro gear: preciso ma morbido, utiizzabilissimo ma definito, silenzioso ma non "cuscinoso".
Grandissime penne!
Roberto
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Messaggio da scafo »

Grazie per l'apprezzamento ;)
Certo la penna é meravigliosa, tanto che spero possa essere la prima di una lunga serie di Sailor...
Tra l'altro, ho la netta sensazione che ora scriva ancora meglio di quando l'ho recensita...
ander75it
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Messaggio da ander75it »

Ci sta che con un minimo di rodaggio sia migliorata ancora :)
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Messaggio da ghiottovanni »

Anche io ho la stessa penna ma con pennino Lefty fine, mi sento di sottoscrivere la recensione.
Al contrario di quanto detto nella mia presentazione ho comprato una penna costosa... ma era un'occasione buona. Mi sa che sono nel tunnel.

Credo sia l'unica penna ad avere un pennino fine specifico per mancini. Devo dire che il pennino Lefty è piacevolissimo e superscorrevole, è partita subito benissimo.
Per confronto ho solo la Sailor 1911 Young di mio possesso che tende a grattare di più e il colore è un po' variabile in funzione dell'angolo di scrittura.
Un'altra fine normale (Pilot Vortex di cui ho appena scritto) invece si comporta normalmente, con la Pilot alcune linee di passaggio tra un tratto e l'altro scappano sul foglio, con la Sailor è tutto chirurgicamente perfetto come hai giustamente sottolineato.
Ciao a tutti
Giovanni
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Messaggio da scafo »

ghiottovanni ha scritto:Anche io ho la stessa penna ma con pennino Lefty fine, mi sento di sottoscrivere la recensione.
Al contrario di quanto detto nella mia presentazione ho comprato una penna costosa... ma era un'occasione buona. Mi sa che sono nel tunnel.

Credo sia l'unica penna ad avere un pennino fine specifico per mancini. Devo dire che il pennino Lefty è piacevolissimo e superscorrevole, è partita subito benissimo.
Per confronto ho solo la Sailor 1911 Young di mio possesso che tende a grattare di più e il colore è un po' variabile in funzione dell'angolo di scrittura.
Un'altra fine normale (Pilot Vortex di cui ho appena scritto) invece si comporta normalmente, con la Pilot alcune linee di passaggio tra un tratto e l'altro scappano sul foglio, con la Sailor è tutto chirurgicamente perfetto come hai giustamente sottolineato.
Ciao a tutti
Giovanni
Ciao, ne approfitto per chiederti se la Young, nella sua categoria di prezzo ovviamente, la valuti competitiva come la 1911 large. Vorrei capire se, anche nei pennini in acciaio e di medio-basso prezzo, Sailor si distingue come nell'alta gamma. Grazie!
Ale.
ander75it
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Messaggio da ander75it »

Mi pare di ricordare che sulla Young ci sia anche una recensione di qualche forumista esperto.
Ultima modifica di ander75it il mercoledì 7 maggio 2014, 0:10, modificato 1 volta in totale.
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