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Carina, dopoguerra piena, imita le Osmia dello stesso periodo con quella celluloide a rombi, anche alti brand facevano penne simili, mi vengono in mente Punto Rosso (Giacomazzi) Astura/Radius (SAFIS) e Montegrappa, non sono certo che il cappuccio sia suo, solitamente erano tutte dello stesso colore,...

Dovrebbe dipendere dall'epoca, giallo prima bicolore dopo, come x le 146

Un saluto da un fedele lettore con una delle mie vignette preferite

Tutto giusto, aggiungo che non è una produzione Williamson, ha solo il pennino Will, Italica probabilmente o Germanica anni '20 prodotta da una delle decine di case attive in quel periodo, difficilissimo darle una paternità

Buongiorno proviamo a rispondere

1)Non è oro ma acciaio placcato
2)Molto molto probabile
3)Al limite successiva anche anni '70/80
4)Non si dovrebbe smontare il fondello in quel modo, probabilmente è da sistemare, non basta un ingrassaggio

Bello anni '20 pieno, simpatici gli Adrian utilizzati come calamai, devo averne un con un Pikelhaube in qualche scatola, per nulla comuni

Le 100N sono così a parte le ultime, hanno il serbatoio trasparente con sopra un "binde" tubetto in celluloide colorata, solitamente nera o verde, l'anellino verde sul fondo è dovuto probabilmente al ritiro della celluloide nera del suddetto "binde"

Il meneghino lo conosco bene, frequentatore di pen show ma non è molto social, tutte le penne sono nuove, persona gentile ed affidabile

sanpei ha scritto: ↑domenica 2 aprile 2023, 17:10 Tipo vacumatic, ma abbastanza rognosa da riparare

Anzi rognosa da fare funzionare volevo dire...

Tipo vacumatic, ma abbastanza rognosa da riparare

E comunque... chiedere eventualmente a Maruska x traduzione

Prima serie, si capisce dalla sfaccettatura lunga quanto il serbatoio e dagli anellini sottili, in più di 30 anni non ho mai trovato una Novum di quel colore non cristallizzata, tutto è possibile ma su qualche decina di esemplari che ho avuto/visto almeno una buona mi sarebbe capitata... La vedo dur...

Potrebbe essere una Widman come giustamente detto, è un modello decisamente economico, Omas di solito x conto terzi utilizzava linee Minerva ma questa non è sicuramente una produzione bolognese.

Io vedo una similitudine con il tartufo bianco d'alba, è solo una patata puzzolente ma tanti lo cercano e costa un fracco (tipico termine sabaudo per molto, parecchio) idem una penna NOS rara ed ambita, altrimenti ci si accontenta di un tartufo nero

Se ti piace marezzato lascialo pure così, è solo un problema estetico, probabilmente lo zolfo "passiva" l'ebanite, come fa il corindone/allumina (Al2O3) con l'alluminio, protegge il materiale sottostante