Calore che restringe e igroscopia?

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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Esme
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Calore che restringe e igroscopia?

Messaggio da Esme »

Buongiorno a tutti.
Esperienza strana con una penna da stiloforo anonima, probabilmente anni 60.
La penna è la classica con converter a siringa e pennino hooded, con punte ripiegate.
Se ne trovano molte, io ne posseggo altre tre anche se non da stiloforo ma normali con cappuccio.
PSX_20210706_141006.jpg
si nota la variazione di colore delle due parti del fusto
si nota la variazione di colore delle due parti del fusto
Non posso sapere con esattezza di che materiale sia costituita.
Lo spessore è maggiore rispetto alle altre tre.
Il suono che rimanda se picchiettata è più sordo.
Non sa di canfora, ma di "vecchia plastica in cantina" (non so come descriverlo, ma mi ricorda odori di quando ero bambina). Le altre tre sono invece inodori.
Il fusto è costituito da due pezzi saldati: il primo tratto è quello della filettatura interna, ha una sfumatura più bluastra e osservandolo con la lente sembra lavorato al tornio. Il secondo tratto è più liscio, non ha segni di tornio ma presenta molte microcavillature.
particolare di saldatura del fusto
particolare di saldatura del fusto
PSX_20210706_142053.jpg
Quello che è successo è questo.
Dopo averla lavata abbondantemente ho smontato la siringa, abbastanza agevolmente. Mi sono accorta che è una di quelle con un fondello metallico avvitato, mancante.
Era rimasto incastrato nel fusto e non usciva. Ho proseguito con abbondanti lavaggi, ho usato anche il WD40, nulla.
Ho provato quindi con il phon. Niente.
Mi sono detta pazienza e ho reiniziato ad assemblarla e... orrore! La siringa non entrava più.
O meglio: è entrata per metà eppoi si è tenacemente bloccata, senza nemmeno più poterla estrarre.

Al di là del maledire il tentativo di estrazione, l'ho rimessa a bagno e ce l'ho lasciata per un giorno.
Con l'acqua il fusto si è allargato, anche se non perfettamente, e sono riuscita a rimontare la siringa, anche se gli ultimi due giri di avvitamento sono stati faticosi e ora non riesco a smontarla.

A questo punto, al di là della penna, mi piacerebbe sapere se è un comportamento già riscontrato in altri casi.
Forse l'uso del calore ha ridotto l'umidità del materiale provocando il restringimento.
So che alcuni tipi di poliammide sono igroscopici e hanno sensibili variazioni dimensionali.
Non so però se è possibile che sia fatta di nylon, e se questo materiale sia compatibile con la lavorazione in due pezzi riscontrata.

Qualcuno dei tecnici estremamente esperti del forum ha esperienze simili?
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