Un pennino per la Stilnova.

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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Nicola997
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Messaggio da Nicola997 »

Buonasera cari amici delle stilografiche.
La volta scorsa vi ho parlato della crepa sul serbatoio della mia cara Stilnova, oggi vi parlerò di come le ho regalato un pennino che le rendesse giustizia.
Ho comprato, nella nota cartoleria di Cagliari, una Titania dei primi anni 50, in una bellissima celluloide color avorio (credo anellata, ma correggetemi se così non fosse), che ha visto senza dubbi giorni migliori (tra celluloide crepata, corrosione e ossidazione su tutte le parti metalliche e pistone completamente bloccato) ma con un fantastico pennino in 14 kt Titania OSMIO flessibile (misura M credo) che ovviamente andava salvato. Ora lascio la parola alle foto.
Buona visione.

P. S.
Spero di non avervi annoiato con le tante foto. :roll:
Oltre alla celluloide, pennino, alimentatore e cappuccio, ho recuperato anche il meccanismo del pistone (l'alberino - con la vite della guarnizione - e la sede in cui scorre) e la sezione, che sono riuscito a riparare con il cianoacrilato (quest'ultima non so ancora a cosa verrà destinata, ma per sicurezza la tengo). Viva il riciclio! :lol:
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Ecco la penna come l'ho comprata, notate la quantità di ossido sul cappuccio, estesa anche al suo interno e sull'anellino tra sezione e fusto (che si è rotto in varie parti una volta smontato), ma soprattutto la bella celluloide. Ho recuperato anche lei, tagliandola, se mi dovesse servire in futuro fare delle saldature su penne di questo materiale.
Ecco la penna come l'ho comprata, notate la quantità di ossido sul cappuccio, estesa anche al suo interno e sull'anellino tra sezione e fusto (che si è rotto in varie parti una volta smontato), ma soprattutto la bella celluloide. Ho recuperato anche lei, tagliandola, se mi dovesse servire in futuro fare delle saldature su penne di questo materiale.
Nonostante l'estensione dell'ossido su tutte le parti metalliche, compreso il puntale, il pennino non è stato intaccato (fortunatamente l'oro non forma legami con l'ossigeno, quindi non si ossida. Grazie chimica!), i rebbi non sono piegati.
Nonostante l'estensione dell'ossido su tutte le parti metalliche, compreso il puntale, il pennino non è stato intaccato (fortunatamente l'oro non forma legami con l'ossigeno, quindi non si ossida. Grazie chimica!), i rebbi non sono piegati.
Ecco finalmente alimentatore e pennino fuori dalla penna. Dopo aver passato un ora a battere sull'alimentare con un tondino di metallo, invano, preso dallo sconforto riavvito la sezione al fusto provocando la rottura del collo della sezione. Grazie a ciò sono riuscito ad estrarre i due elementi, che sembravano incollati alla celluloide (al tatto sembravano appiccicosi). Oltre al pennino, anche l'alimentatore era in ottime condizioni, con una pulita  è tornato nuovo.
Ecco finalmente alimentatore e pennino fuori dalla penna. Dopo aver passato un ora a battere sull'alimentare con un tondino di metallo, invano, preso dallo sconforto riavvito la sezione al fusto provocando la rottura del collo della sezione. Grazie a ciò sono riuscito ad estrarre i due elementi, che sembravano incollati alla celluloide (al tatto sembravano appiccicosi). Oltre al pennino, anche l'alimentatore era in ottime condizioni, con una pulita è tornato nuovo.
Si possono leggere le scritte "Titania OSMIO 585".
Si possono leggere le scritte "Titania OSMIO 585".
Dopo aver constatato che il pennino è più lungo di quello Stilnova ho deciso di allargare l'alloggio (correggetemi se non è questo il nome) pennino-alimentatore, per tutta la sua lunghezza, con una fresa da 12v e una punta sferica (che si è rivelata essere della misura perfetta) fino a riuscire ad infilare agevolmente il pennino (posizionandolo alla giusta altezza dell'alimentatore della Stilnova) senza troppa resisitenza. Magari proverò anche a montare l'alimentatore della Titania per vedere la variazione di flusso, dato che i canali dei due alimentatori (entrambi in ebanite) hanno profondità diversa.
Dopo aver constatato che il pennino è più lungo di quello Stilnova ho deciso di allargare l'alloggio (correggetemi se non è questo il nome) pennino-alimentatore, per tutta la sua lunghezza, con una fresa da 12v e una punta sferica (che si è rivelata essere della misura perfetta) fino a riuscire ad infilare agevolmente il pennino (posizionandolo alla giusta altezza dell'alimentatore della Stilnova) senza troppa resisitenza. Magari proverò anche a montare l'alimentatore della Titania per vedere la variazione di flusso, dato che i canali dei due alimentatori (entrambi in ebanite) hanno profondità diversa.
IMG_20220301_013257.jpg
Ecco un piccolo test di flusso e flessibilità. Direi entrambi ottimi.
Ecco un piccolo test di flusso e flessibilità. Direi entrambi ottimi.
Ecco una breve prova di scrittura con le parole di Catullo. Grazie al flusso leggermente abbondante la penna risulta scorrevole, ogni tanto si sente il pennino grattare leggermente per via dei rebbi che si disallineano (forse potrebbe dipende dalla posizione leggermente decentrata dall'asse dell'alimentatore).
Ecco una breve prova di scrittura con le parole di Catullo. Grazie al flusso leggermente abbondante la penna risulta scorrevole, ogni tanto si sente il pennino grattare leggermente per via dei rebbi che si disallineano (forse potrebbe dipende dalla posizione leggermente decentrata dall'asse dell'alimentatore).
Nicola997
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Messaggio da Nicola997 »

Nicola997 ha scritto: domenica 6 marzo 2022, 1:01 Buonasera cari amici delle stilografiche.
La volta scorsa vi ho parlato della crepa sul serbatoio della mia cara Stilnova, oggi vi parlerò di come le ho regalato un pennino che le rendesse giustizia.
Ho comprato, nella nota cartoleria di Cagliari, una Titania dei primi anni 50, in una bellissima celluloide color avorio (credo anellata, ma correggetemi se così non fosse), che ha visto senza dubbi giorni migliori (tra celluloide crepata, corrosione e ossidazione su tutte le parti metalliche e pistone completamente bloccato) ma con un fantastico pennino in 14 kt Titania OSMIO flessibile (misura M credo) che ovviamente andava salvato. Ora lascio la parola alle foto.
Buona visione.

P. S.
Spero di non avervi annoiato con le tante foto. :roll:
Oltre alla celluloide, pennino, alimentatore e cappuccio, ho recuperato anche il meccanismo del pistone (l'alberino - con la vite della guarnizione - e la sede in cui scorre) e la sezione, che sono riuscito a riparare con il cianoacrilato (quest'ultima non so ancora a cosa verrà destinata, ma per sicurezza la tengo). Viva il riciclio! :lol:
Mi sono accorto ora di un ORRORE riguardo la chimica: l'oro non crea legami con l'ossigeno. È assolutamente errato, l'oro crea legami con l'ossigeno, ma in condizioni drastiche, quindi non viene alterato da aria, acqua e umidità. L'oro da gioielleria invece (che sia 18 o 14 k) viene ossidato perché nella lega è presente il rame assieme ad altri metalli.
Perdonate questo piccolo off topic ma ci tengo a dire sempre le cose giuste. Buona serata a tutti.
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Messaggio da ricart »

Anche se non si può parlare di patina sugli oggetti d'oro, come per l'argento e il bronzo, una "colorazione" comunque c'è dovuta alla percentuale di rame e/o argento contenuta nella lega. Con il passare degli anni e si può facilmente riconoscere , ad esempio, una moneta antica da una moderna in oro. Le "patine" che possono assumere le monete d'oro antiche dipendono dagli elementi con cui è rimasta in contatto nel corso dei secoli. L'oro è danneggiato principalmente dall' l'acqua regia e dal mercurio anche se ho notato una certa corrosione sulle monete utilizzate nelle collane per via del contatto con la pelle e i vari prodotti per la pulizia del corpo.
:wave:
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Messaggio da Koten90 »

Complimenti per l’ottimo acquisto e, soprattutto, per il coraggio con la fresa 😉
Apprezzata anche la correzione chimico-metallurgica.

Se non ho capito male, quella è una celluloide Arco. Quella anellata è ad anelli che “avvolgono” il fusto come sulle Parker Vacumatic
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In sostanza che parti ti mancano della Titania? Magari qui sul forum qualcuno ha la parte che ti interessa per ricomporre il tutto
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Messaggio da Esme »

Koten90 ha scritto: sabato 7 maggio 2022, 23:55 Se non ho capito male, quella è una celluloide Arco. Quella anellata è ad anelli che “avvolgono” il fusto come sulle Parker Vacumatic.
+1
C'è da dire che dal punto di vista della costruzione del blocco, le tipo Arco, le anellate e le lizard sono spesso parenti strettissime, cambia il piano di taglio per ottenere le barre.
Questa è una Arco un po' sofisticata, con piani incrociati. Lo si vede molto bene nella sezione rotta.
Una elevata trasparenza e un colore molto gradevole, purtroppo entrambe le cose l'hanno resa più suscettibile al degrado.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

"Sarò più entusiasta di incoraggiare il pensiero fuori dagli schemi quando ci saranno prove di un pensiero all'interno di essi." [sir Terry Pratchett]
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Messaggio da Koten90 »

Lizard sarebbe tipo questa? Ancora non l’ho mai sentita…
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Messaggio da Esme »

Quella direi che è una rigata particolare, chissà se quelle onde sono volute o casuali.
La lizard è quella a pelle di serpente, una sorta di quadrettatura irregolare (la vacumatic golden ad esempio).
Ce ne sono di molte tipologie e il più delle volte sono laminate, quindi ottenute da fogli arrotolati, così come in genere anche le anellate.
Ma quelle più belle sono ottenute in blocco, così come a volte le anellate, e sono queste a essere parenti strette delle Arco.

Una delle combinazioni a mio parere più sorprendenti è una della Bayard, presentata da Piccardi.
Vista così sembra una lizard
https://www.fountainpen.it/File:Bayard- ... enDown.jpg
Vista così invece il primo impatto è di una anellata, però guardando meglio si vede l'effetto Arco
https://www.fountainpen.it/File:Bayard- ... enSide.jpg
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Messaggio da Nicola997 »

ricart ha scritto: sabato 7 maggio 2022, 23:50 Anche se non si può parlare di patina sugli oggetti d'oro, come per l'argento e il bronzo, una "colorazione" comunque c'è dovuta alla percentuale di rame e/o argento contenuta nella lega. Con il passare degli anni e si può facilmente riconoscere , ad esempio, una moneta antica da una moderna in oro. Le "patine" che possono assumere le monete d'oro antiche dipendono dagli elementi con cui è rimasta in contatto nel corso dei secoli. L'oro è danneggiato principalmente dall' l'acqua regia e dal mercurio anche se ho notato una certa corrosione sulle monete utilizzate nelle collane per via del contatto con la pelle e i vari prodotti per la pulizia del corpo.
:wave:
Esattamente, l'oro puro reagisce anche con cianuri in presenza di ossigeno e altre specie altamente reattive. Si, la colorazione viene data giocando sulle percentuali di argento e rame nella lega (infatti l'oro bianco ha una maggiore percentuale di argento rispetto a quello giallo, mentre quello rosso ha una percentuale maggiore di rame) (e qua ci fermiamo sennò facciamo una lezione di chimica :lol: :lol: ). Mi è nuova la "corrosione" sulle collane :o , non lo avevo mai sentito. Perdona la domanda: hai studiato chimica?
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Messaggio da Nicola997 »

Koten90 ha scritto: sabato 7 maggio 2022, 23:55 Complimenti per l’ottimo acquisto e, soprattutto, per il coraggio con la fresa 😉
Apprezzata anche la correzione chimico-metallurgica.

Se non ho capito male, quella è una celluloide Arco. Quella anellata è ad anelli che “avvolgono” il fusto come sulle Parker Vacumatic
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In sostanza che parti ti mancano della Titania? Magari qui sul forum qualcuno ha la parte che ti interessa per ricomporre il tutto
Grazie mille della precisazione! La Titania l'ho smontata e la userò come ricambi per altre penne, infatti ho rotto la celluloide (da usare per saldature) perché ormai era troppo fragile e bloccava completamente il pistone dentro al fusto. Grazie :lol: :lol: ho rischiato e mi è andata bene :thumbup:
Ultima modifica di Nicola997 il domenica 8 maggio 2022, 17:48, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Nicola997 »

Esme ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 1:01
Koten90 ha scritto: sabato 7 maggio 2022, 23:55 Se non ho capito male, quella è una celluloide Arco. Quella anellata è ad anelli che “avvolgono” il fusto come sulle Parker Vacumatic.
+1
C'è da dire che dal punto di vista della costruzione del blocco, le tipo Arco, le anellate e le lizard sono spesso parenti strettissime, cambia il piano di taglio per ottenere le barre.
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Lo so, è una celluloide particolare... Purtroppo la penna era quasi inutilizzabile nello stato in cui l'ho comprata :cry: avesse avuto il pistone sbloccato l'avrei assolutamente salvata!
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Messaggio da Mir70 »

Esme ha scritto: domenica 8 maggio 2022, 1:01 C'è da dire che dal punto di vista della costruzione del blocco, le tipo Arco, le anellate e le lizard sono spesso parenti strettissime, cambia il piano di taglio per ottenere le barre.
Questa è una Arco un po' sofisticata, con piani incrociati. Lo si vede molto bene nella sezione rotta.
Una elevata trasparenza e un colore molto gradevole, purtroppo entrambe le cose l'hanno resa più suscettibile al degrado.
Grazie Esme , sempre puntuale e precisa per quanto riguarda le tipologie di celluloide :clap:

Per la Titania è un vero peccato lasciarla così.
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