Un primato Aurora (se non sbaglio)

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
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A Casirati
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Un primato Aurora (se non sbaglio)

Messaggio da A Casirati »

Mi perdoneranno i più informati di me, ma spero di non sbagliare affermando che il primato della cartuccia in plastica spetti ad Aurora, il cui brevetto precedette quello di Waterman (come ben chiarito dal nostro eccellente Wiki).
In un suo video (https://youtu.be/4sov_rJCbfc), Marco Chiari afferma che in realtà la paternità andrebbe alla Lus Atomica, ma se non vado errato questa penna uscì dopo l'Aurora Duocart, non prima...
Alberto Casirati
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Messaggio da RayDonovan »

Ciao, non sono un esperto in brevetti quindi potrei sbagliare ma ho una Diplomatic Patented Pen con cartuccia chiaramente in plastica, come da foto.

Il brevetto è 738,754, Application 1952
Quello Aurora è il 754,680, Application 1953

Mi correggo, è più un converter che una cartuccia, quello che ho scritto sopra non è del tutto esatto.
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Messaggio da piccardi »

L'unico brevetto noto della LUS è questo, relativo ad un caricamento a cartuccia (con una pallina per rompere la tensione superficiale):

https://www.fountainpen.it/File:Patent-US-2902978.pdf

Che è del 1956, e comunque si rifà ad un brevetto italiano con priorità al dicembre 1955, per cui senz'altro è ben posteriore a quelli della DP2 e dell'Aurora. Purtroppo dei brevetti italiani possiamo conoscere qualcosa soltanto dalle citazioni nei brevetti stranieri, o da quanto stampigliato sulle penne o scritto su libretti di istruzione o pubblicità.

Può anche darsi che ci possa essere qualche brevetto precedente della LUS, nel qual caso sarebbe senz'altro utile per aggiornare le informazioni disponibili. Ma allo stato attuale della documentazione disponibile, la LUS arriva un bel po' più tardi delle altre...

Magari Marco Chiari può chiarire da quali fonti ha ricavato la primogenitura della LUS Atomica.

Simone
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Messaggio da Esme »

piccardi ha scritto: lunedì 7 febbraio 2022, 23:09 L'unico brevetto noto della LUS è questo, relativo ad un caricamento a cartuccia (con una pallina per rompere la tensione superficiale):

https://www.fountainpen.it/File:Patent-US-2902978.pdf

Che è del 1956, e comunque si rifà ad un brevetto italiano con priorità al dicembre 195
Qui https://www.finanzaonline.com/forum/inv ... st48193589 è fotografata una scatola di cartucce LUS (collezione Panebianco) con il relativo numero di brevetto N°34264. Viene attribuita la data 1945.
A me la grafica pare un po' più recente, ma immagino che essendo un collezionista abbia dei dati precisi per datarla.
Se i numeri di brevetto sono sequenziali, questo brevetto è comunque precedente a quello citato prima (mi riferisco al n. di brevetto IT, non a quello US).
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Messaggio da ricart »

Questa è una Lus Atomica con cartuccia, altre sono con il caricamento a siringa. Venivano venduta anche come Universal
01.jpg
02.jpg
questa è la cartuccia con la pallina
04.jpg
sulla chiusura in alluminio riporta la scritta: BREV 34264
03.jpg
:wave:
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Messaggio da Esme »

Anche in questo articolo di PenTrace http://newpentrace.net/articleGA02.html si riporta l'informazione che la Lus Atomica vanta il primato dell'utilizzo della cartuccia, anche se solo di un anno.
Come unica fonte dell'articolo, peró, è riportata la collaborazione della stessa azienda.
Tra l'altro questa ricostruzione di date non coincide con la datazione delle cartucce che ho linkato prima.

Riuscire a ritrovare il brevetto risolverebbe la questione.

Nota: nell'articolo si fa riferimento anche ai famosi pennini Wing Flow, descrivendoli come prodotti effettivamente in Usa e acquistati dalla Lus in grande quantità da un rivenditore svizzero.
Quello che mi lascia un po' perplessa è che a un certo punto si parla di pennino con punte in iridio riferendosi a un modello in foto, dove però si vede piuttosto bene che il pennino è quello a punte ripiegate.
Ultima modifica di Esme il martedì 8 febbraio 2022, 9:40, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Esme »

ricart ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 3:10 Venivano venduta anche come Universal
Ma le Universal non dovrebbero essere di Settimo?
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Messaggio da ricart »

Non lo so, ma sono talmente simili alle Lus che pensavo uscissero dalla stessa mano.

mandi
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Messaggio da riktik »

Esme ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 9:36
ricart ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 3:10 Venivano venduta anche come Universal
Ma le Universal non dovrebbero essere di Settimo?
Se si cerca qui: http://dati.acs.beniculturali.it/mm/local/
"umberto legnani" si trovano i marchi da lui registrati compresa la atomica, e chiaramente la Universal non fa parte di essi. A meno che non abbia avuto una collaborazione commerciale di fornitura con i Fratelli Cavaliere.
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Messaggio da A Casirati »

piccardi ha scritto: lunedì 7 febbraio 2022, 23:09
Magari Marco Chiari può chiarire da quali fonti ha ricavato la primogenitura della LUS Atomica.

Simone
Marco chiari si riferisce a Giovanni Abrate ed indica questo sito: www.pentrace.com
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Messaggio da Esme »

riktik ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 10:59 A meno che non abbia avuto una collaborazione commerciale di fornitura con i Fratelli Cavaliere.
Qualcuno ipotizza che le Lus in celluloide fossero di Settimo.
La Lus ha sempre avuto i macchinari per lo stampaggio del nylon e negli anni 60 era uno dei maggiori produttori (le testimonianze documentali della Fiera Campionaria ne sono una dimostrazione).
Chissà a questo punto chi ha fornito a chi!
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Messaggio da RayDonovan »

Esme ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 11:45
Chissà a questo punto chi ha fornito a chi!
Tutti questi intrecci, date, brevetti.. sembra un mistero difficile da risolvere, non so se ci si riuscirà.
Io per ora mi accontento del fatto che la DP2 scrive veramente bene ed ha la giusta forma e bilanciamento per la mia mano.
Mi piacerebbe a questo punto trovare anche le altre penne citate per confrontarle.
Sono difficili da reperire sul mercato dell'usato?
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RayDonovan ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 17:04 Sono difficili da reperire sul mercato dell'usato?
Quelle di tipo scolastico, a cartuccia o con converter a siringa, direi proprio di no.
Forse le Lus Atomica sono un po' più ambite, ma le altre versioni della Lus come la Toujours o le Universal, o tutte le varie anonime o pubblicitarie sostanzialmente identiche si trovano facilmente.
Io ne avrò una decina, in vari colori e con vari cappucci, a cartuccia o a siringa.
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Messaggio da piccardi »

Esme ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 1:52 Qui https://www.finanzaonline.com/forum/inv ... st48193589 è fotografata una scatola di cartucce LUS (collezione Panebianco) con il relativo numero di brevetto N°34264. Viene attribuita la data 1945.
Visto ma francamente mi pare assai poco probabile, l'articolo di Pentrace parla comunque di anni '50, ed nel 1945 la guerra era appena finita, c'erano le macerie, ed ho seri dubbi che la produzione industriale potesse esser ripartita a quel livello.
Esme ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 1:52 Se i numeri di brevetto sono sequenziali, questo brevetto è comunque precedente a quello citato prima (mi riferisco al n. di brevetto IT, non a quello US).
Quelli statunitensi si, di quelli italiani si sa ben poco, ed in vario materiale sono riportati con numerazioni abbastanza strane (vedi https://www.fountainpen.it/File:Patent-IT-63/16.pdf). Ma nel 1945 quel numero a cinque cifre come progressivo generale non è plausibile, il brevetto dello stantuffo tuffante della Omas è il 342950.

L'unico brevetto noto della LUS è quello americano, per un caricamento a cartucce, ed ha la priorità da un brevetto italiano (il cui numero è ovviamente ignoto) del dicembre 1955, che è una data plausibile, ma comunque posteriore ad Aurora e DP2.

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A Casirati ha scritto: martedì 8 febbraio 2022, 11:12 Marco chiari si riferisce a Giovanni Abrate ed indica questo sito: www.pentrace.com
Se si riferisce a quello, temo abbia scelto un riferimento inaffidabile, tra l'altro date per l'introduzione del caricamento a cartuccia nell'articolo citato (che dovrebbe esser quello indicato da Esme) non mi pare di averne viste.

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