Aurora Auretta - lavoro di squadra

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
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Messaggio da Esme »

Golia ha scritto: venerdì 13 maggio 2022, 17:52 Auretta terza serie "lusso"
Direi seconda serie, però.
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Messaggio da Golia »

Esme ha scritto: venerdì 13 maggio 2022, 18:33
Golia ha scritto: venerdì 13 maggio 2022, 17:52 Auretta terza serie "lusso"
Direi seconda serie, però.
corretto e grazie.
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Messaggio da Esme »

La recente discussione che ha interessato la Hastil mi ha portato a riguardare il materiale su Aurora che avevo scaricato: ci sono documenti interessanti anche per l’Auretta.
La fonte è internetculturale.it, i documenti provengono quasi tutti dall’archivio Aurora Due, hanno licenza pubblica ma in bassa risoluzione, sufficiente però per trarne informazioni.

Il primo documento è parte di un catalogo Aurora che viene datato 1971. Già in precedenza, però, ci si era confrontati sull’attendibilità di queste datazioni, e visto che non viene riportata una scansione che attesti la data direi di prenderla con il beneficio del dubbio.

L’immagine di apertura presenta una Auretta quadrifoglio. Questo nome, usato sulle pubblicità, nel catalogo non compare e le altre foto mostrano penne senza questo logo, una cosa che rafforza l’idea che si tratti di un’unica seconda serie con diverse varianti (o una serie 2.5!).

La descrizione menziona la famosa infrangibilità, specificando che cappuccio e serbatoio sono realizzati con il noto polimero Makrolon (policarbonato). Curiosamente non viene nominata la sezione, e considerando che spesso è l’unica parte degradata c’è da chiedersi se non fosse realizzata in materiale differente.
Il pennino è in lega cromo-cobalto, molto resistente alla corrosione, con punta in iridio.
Monta cartucce colorcart (su questo punto i pareri dei possessori sono discordi, ma il catalogo così dice).
La versione base era prodotta in ben sette colori: nero, grigio, celeste, rosso, salmone (arancio), verde e turchese.
Quella venduta in parure con la pennasfera 03 invece è proposta in nero, grigio, verde, bleu e turchese.

La “chicca” è la versione “Fregi d’oro”, con clip e veretta dorate a spessore.
Mi è capitato di vederne qualcuna e avevo il dubbio che fossero interventi di personalizzazione. Guardando la differenza di prezzo e considerando che si tratta di una penna scolastica, immagino che non ne circolino molte.
Questa versione era prodotta nei cinque colori di quella in parure: nero, grigio, verde, bleu e turchese.

Auretta seconda serie - catalogo 1971
Auretta seconda serie - catalogo 1971

Il secondo documento, invece, è tratto da un catalogo genericamente datato 1969-1979.
Considerando che sullo stesso catalogo compare la Hastil e viene citato il suo inserimento nella collezione MoMa, avvenuto nel 1972 (fonte: numerazione oggetto MoMa), il catalogo è per forza di cose successivo al 1972.

Qui compare l’Auretta terza serie, quella cilindrica. Il claim dice “Così bella, non l’avete mai vista”, il che fa supporre sia l’inizio della produzione.
La completa ristilizzazione viene presentata come la risposta ai nuovi gusti dei “giovani”, e viene sottolineato il prezzo “giusto”.

Anche la terza serie è realizzata in Makrolon, e anche in questo caso non viene nominata esplicitamente la sezione, ma solo cappuccio e serbatoio.
La lega del pennino non è più esplicitata (ne avranno scelta una più economica?), viene solo detto che la punta è in osmio iridio.
I colori in cui è proposta sono sei, non elencati ma desumibili dalla foto di apertura (quella già postata da Casiraghi, che evito di ripostare): nero, rosso e verde sono rimasti. Il color salmone da arancio è diventato rosa. Al posto di celeste e turchese c’è il blu, e al posto del grigio una specie di bistro.

Sullo stesso catalogo è presente anche l’Auretta Lusso, con cappuccio e serbatoio “tutto metallo” (di nuovo nulla è dato sapere della sezione). E’ la prima versione, con i "gradini" netti e non smussati, e non compare la versione nera.

Infine, nella sezione ricambi, sono presenti sia i pennini per l’Auretta carenata che quelli piatti per la nuova serie.

Auretta terza serie - catalogo post 1972
Auretta terza serie - catalogo post 1972
Auretta lusso (terza serie) - catalogo post 1972
Auretta lusso (terza serie) - catalogo post 1972
Auretta lusso (terza serie) - catalogo post 1972
Auretta lusso (terza serie) - catalogo post 1972
pennini Aurora - catalogo post 1972
pennini Aurora - catalogo post 1972

Ho un terzo documento, il magazine "Giro in Foto" n. 67, del maggio 2021, che non so che tipo di licenza abbia quindi non lo posto, ma che è reperibile in rete in pdf.
E’ pubblicato un articolo in cui si ricostruisce brevemente la storia di Aurora e c’è un’intervista a Cesare Verona.
Viene determinato il 1965 come anno di presentazione della Auretta e viene ricordata la campagna pubblicitaria di quell’autunno, che, comprendendo anche la televisione, ha portato alla grande diffusione di questa penna.
Viene anche detto che la stilografica è presentata in molti colori, quindi il riferimento alla presentazione e lancio in realtà è alla seconda serie, dimostrando ancora una volta che la prima serie del 1959 è misconosciuta ai più.


Aggiungo un piccolo riassunto per le date.

Auretta prima serie – 1959 – cugina della 2cart
Auretta seconda serie (nelle varie versioni) – 1965 – cugina della 98
Auretta terza serie – probabilmente post 1972 – cugina di secondo grado della Hastil
Auretta Lusso (terza serie) – probabilmente post 1972 – cugina di primo grado della Hastil
Auretta Club (quarta serie?) – anni 80? - cugina di secondo grado della Marco Polo?
Auretta Club tutto metallo (quarta serie?) - anni 80? - cugina di primo grado della Marco Polo?

Più ci si avvicina a noi nel tempo e più le cose diventano fumose, il che è piuttosto paradossale.
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Messaggio da Mir70 »

Documenti assolutamente interessanti Esme.
Si ha la conferma (almeno per me, che non ne ero così sicuro) che per la Auretta Lusso erano disponibili le due gradazioni di tratto : il fine ed il medio.

Riallacciandomi al post precedente, mi ero accorto che una delle due Lusso che ho , presenta un tratto più fine rispetto all' altra, ma imputavo la cosa ai differenti inchiostri utilizzati. Però dalle foto macro, vi vede che il materiale di riporto sulle punte è lavorato diversamente.

PN.jpg

Noto inoltre che sulla sezione è stampigliato un numero (2 su una , e 3 sull'altra). La stampigliatura risulta anche sulle vostre penne ? Altri numeri oltre al 2 e 3 ? Può avere qualche riferimento alla gradazione del pennino, considerato che non è impressa sullo stesso ?

AS.jpg
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Messaggio da sansenri »

grazie dell'interessante 3d, ho posseduto, usato e distrutto sul campo da ragazzino una Auretta azzurra (identica a quella mostrata da Linos in questo 3d viewtopic.php?f=8&t=21670&p=333895#p333895), non so dire molto altro se non ricordare la fragilità della clip e la qualità non eccelsa della plastica che tendeva velocemente ad opacizzarsi.
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Messaggio da A Casirati »

Ringrazio nuovamente tutti per i preziosissimi contributi, che ci stanno aiutando a fare un po' di chiarezza sull'evoluzione di questo modello.

Provo a "tirare le fila" degli elementi emersi fino a qui, proponendovi una sorta di "riassunto", sperando che chi avrà la pazienza di leggerlo vorrà segnalare errori, mancanze o possibili integrazioni.
Una volta completato il lavoro, potremo pensare ad un'integrazione del nostro splendido wiki, a beneficio di tutti.

Grazie in anticipo !

L’Aurora Auretta, introdotta quale stilografica scolastica nel 1959, è stata proposta dallo storico produttore torinese, fino agli anni Ottanta, in numerose varianti, con notevoli cambiamenti nelle forme, nelle dimensioni, nei materiali e nelle soluzioni stilistiche.

Fu venduta in moltissimi esemplari, facendo buona concorrenza ad altri prodotti della stessa fascia di mercato, anche di produzione straniera, principalmente tedesca.
La pubblicità dell’epoca, soprattutto per i primi modelli, poneva l’accento specialmente sulla robustezza (non dimentichiamo che si trattava d’una penna destinata ai bambini) e sull’affidabilità.
Andando al di là delle previsioni, un po’ come accadde per la Parker 45, l’Auretta riscosse un certo interesse anche da parte degli adulti, venendo conseguentemente proposta anche in versione “Lusso”.

Allo scopo d’offrire un quadro il più possibile chiaro dell’evoluzione del modello, ed in attesa di integrare le informazioni ad oggi disponibili, proponiamo, quale punto di partenza, lo schema seguente, che potrà risultare utile anche a chi, non esperto, desiderasse acquistare un’Auretta integra ed originale.
Avvertiamo che le indicazioni relative ai colori, data la grande quantità di varianti prodotte, sono puramente indicative e si riferiscono a colori dei quali si ha certezza grazie a testimonianze fotografiche od a cataloghi.


Auretta prima serie (1959 – 1965 [1] )
Caratteristiche visive peculiari: clip "ascendente", cioè che si protende dal vertice alto del cappuccio; corpo e cappuccio con anima interna d'ottone.
Alimentazione: a cartuccia, con manicotto interno in acciaio che accoglie due cartucce.
Pennino in acciaio.
Colori: nero, con parti metalliche cromate.
Dimensioni:
- lunghezza chiusa: 138 mm
- lunghezza aperta: 126 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 148 mm
- lunghezza della sezione: 26 mm
- diametro massimo del fusto: 11,7 mm
- diametro massimo del cappuccio: 12,8 mm
- diametro medio della sezione: 10 mm
- peso (scarica): 17 gr.

[1] E’ stato scelto l’anno nel quale, certamente, la seconda versione era elencata in un listino prezzi, ma non v’era la prima. L’introduzione della seconda serie potrebbe però essere precedente, anche se nella rivista "Giro in Foto" n. 67, del maggio 2021, in un’intervista a Cesare Verona s’afferma (probabilmente riferendosi alla seconda serie, dato che se ne menzionano i vari colori) che l’Auretta fu introdotta nel 1965.



Auretta seconda serie (modelli "32", "Quadrifoglio" e “Fregi d’oro” - 1965 – 1972 [2])
Caratteristiche visive peculiari: clip liscia (più corta di quella dell'Auretta prima serie) o faccettata, di tipo "discendente", cioè che si protende dal vertice basso del cappuccio; testa del cappuccio con due svasature laterali, che richiamano le svasature sulla punta della sezione; sezione con punta svasata nella parte superiore. La versione “Fregi d’oro” porta fermaglio e veretta dorate a spessore. Nelle altre versioni questi particolari sono cromati.
Alimentazione: a cartuccia, senza manicotto interno in acciaio. Il corpo accoglie due cartucce. Sono presenti due fondelli in metallo da inserire alla base delle cartucce, per evitare che la seconda si muova.
Pennino in acciaio (cromo cobalto).
Colori: nero, grigio, celeste, rosso, salmone (arancio), verde e turchese. Nero, grigio, verde, bleu e turchese per la versione “Fregi d’oro” oppure se vendute in set con la penna a sfera.
Dimensioni:
- lunghezza chiusa: 131 mm
- lunghezza aperta: 120 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 138 mm
- lunghezza della sezione: 47 mm (32), 31 mm (Quadrifoglio)
- diametro massimo del fusto: 11,2 mm
- diametro massimo del cappuccio: 12,1 mm
- diametro medio della sezione: 9,3 mm
- peso (scarica): 11 gr.

Note: nella versione “32” la sezione riporta la scritta “Auretta” sulla sezione, in senso longitudinale. Nella versione “Quadrifoglio” la sezione non riporta alcuna scritta, ma il cappuccio, senza alcuna scritta nella “32”, riporta alla base un quadrifoglio cromato e la scritta “auretta”, sempre cromata.
La versione Lusso aveva corpo e cappuccio in acciaio.

[2] L’anno 1972 è ipotetico ed è suggerito dalla pubblicazione del modello in un catalogo che, facendo riferimento all’esposizione al MOMA della Aurora Hastil, avvenuta nel 1972 (il museo le assegnò il codice oggetto 61.1972), non poteva essere stato pubblicato prima di quell’anno.


Auretta seconda serie "Lusso"
Caratteristiche visive peculiari: corpo e cappuccio in metallo lucido; scritta “auretta” incisa sulla sezione, longitudinalmente.
Alimentazione: a cartuccia, non ha manicotto interno in acciaio. Può contenere due cartucce. Il fondo del fusto è dotato di un pendente interno, che segala presenza di una sola cartuccia.
Pennino: in acciaio.
Dimensioni:
- lunghezza chiusa: 136 mm
- lunghezza aperta: 123 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 145 mm
- diametro massimo del fusto: 10,8 mm
- diametro massimo del cappuccio: 12,7 mm
- peso (scarica senza cartuccia): 17 gr.


Auretta terza serie (in plastica oppure in versione Lusso - 1972 [2] - …………)
Caratteristiche visive peculiari: corpo e cappuccio cilindrici, con estremità sempre cilindrica, ma con diametro ridotto; pennino di forma piatta e triangolare.
Alimentazione: a cartuccia, senza manicotto interno in acciaio. Il corpo accoglie due cartucce.
Pennino in acciaio.
Colori: nero, marrone, verde, blu, rosso e rosa, con parti metalliche cromate.
Dimensioni (riferite alla versione Lusso):
- lunghezza chiusa: 136 mm
- lunghezza aperta: 122 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 156 mm
- lunghezza della sezione: … mm
- diametro del fusto: 10 mm (9,2 mm nella parte più sottile)
- diametro del cappuccio: 10 mm (9,2 mm nella parte più sottile)
- diametro al centro della sezione: 8,7 mm
- peso: 16 gr.

Note: la versione Lusso aveva corpo e cappuccio in acciaio.


Auretta quarta serie (…………… - 198… [3] )
Caratteristiche visive peculiari: corpo e cappuccio cilindrici, con anelli colorati a contrasto; pennino in acciaio di forma piatta e triangolare.
Alimentazione: a cartuccia, senza manicotto interno in acciaio. Il corpo accoglie due cartucce.
Colori: nero, rosso e grigio scuro, anelli e porta fermaglio in plastica di diverso colore e con parti metalliche cromate.
Dimensioni:
- lunghezza chiusa: mm
- lunghezza aperta: mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: mm
- lunghezza della sezione: mm
- diametro massimo del fusto: mm
- diametro massimo del cappuccio: mm
- diametro medio della sezione: mm
- peso (scarica): gr.

Note: questa variante è spesso nominata “Club”, ma non è chiaro se tale appellativo fosse quello ufficiale. E’ anche conosciuta anche una versione con corpo e cappuccio metallici, della quale, per ora, non si sa se fosse denominata “Lusso”, analogamente a quanto era accaduto per le versioni precedenti.

[3] E’ stato scelto l’anno nel quale si ritiene sia stato introdotto il modello “Idea”. Manca tuttavia un qualunque elemento fattuale a sostegno di questa tesi.


Per avventura, comincio io con una correzione: l'appellativo "Club" per la IV serie risulta dimostrato da una confezione della variante metallica:
s-l1600.jpg
Forse per la IV serie nella variante metallica venne scelto il nome "Club" in luogo di "Lusso" ?
Ultima modifica di A Casirati il lunedì 18 luglio 2022, 17:37, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da A Casirati »

... e proseguo con una seconda precisazione (è quasi inevitabile: proponi un testo e subito ti rendi conto che avevi anche qualche altro elemento a disposizione che non avevi inserito... :silent: ): non sempre il nome "Club" ha accompagnato la IV serie, non almeno nella vendita della sola stilografica in plastica:
Allegati
Auretta IV serie in scatola.jpg
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Messaggio da Esme »

Bel lavoro!
Il dubbio che "club" fosse sostitutivo di "lusso" era venuto anche a me, le confezioni che mostri paiono confermare.

Note: l'auretta quarta versione ha il nome inciso, tutto minuscolo, sulla clip.
L'auretta lusso terza versione esiste in due varianti cromate, che differiscono per le smussature dei cambi di sezione trasversale, e in una (credo) variante laccata nera opaco.
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Messaggio da lucaparte »

Ripropongo qui il link alle mie Aurette multicolori ed alla discussione seguita
viewtopic.php?p=309884#p309884
Allegati
20211031_173744.jpg
20211031_173218.jpg
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Messaggio da bisguillo »

Metto le foto delle mie due Auretta.
Il mio cervello è andato in confusione tra misure, scritte, colori.....
Abbiate pazienza se ho postato dei doppioni.... Demenza senile :shifty:
Magari mi dite quale modello sono :angel:
Allegati
P1050889.JPG
P1050890.JPG
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Messaggio da lucaparte »

lucaparte ha scritto: lunedì 18 luglio 2022, 22:47 Ripropongo qui il link alle mie Aurette multicolori ed alla discussione seguita
viewtopic.php?p=309884#p309884
Da quel che si documenta qui sono 3' serie, dal 1971
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Messaggio da Esme »

bisguillo ha scritto: martedì 19 luglio 2022, 9:49 Magari mi dite quale modello sono :angel:
Entrambe seconda serie.
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Messaggio da bisguillo »

Grazie
:thumbup: :thumbup:
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Messaggio da maxjeezus »

Salve a tutti, do il mio piccolo contributo mostrando una foto di due Auretta Lusso placcate argento.

Nei materiali pubblicati da Esme c'è un riferimento esplicito alla penna a sfera placcata in argento, immagino quindi che la stessa lavorazione fosse disponibile anche per la stilografica.

Le due penne sono state "pescate" in momenti diversi ma entrambe avevano la tipica patina dell'argento non lucidato. E' bastata una buona sfregata con un panno e l'aspetto è quello che vedete nell'immagine. La differenza rispetto alla versione in acciaio, ho anche quella ed ho potuto confrontarle, è palese.

20220728_143416.jpg
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Messaggio da Esme »

Sì, nel catalogo che ho postato non c'è un riferimento esplicito, quindi in effetti me ne ero dimenticata.
Ma è stata prodotta almeno una parure stilografica-sfera placcate oro e argento; placcate in oro sono le clip, come mi pare di vedere sulla tua, mentre la sfera in catalogo era placcata solo argento.
La dicitura "placcato oro e argento" era presente su una fascetta in nastro dorato applicata all'interno della scatola, dorata all'esterno e foderata in blu.
La scatola della sfera argentata, invece, era nera foderata in bianco e nero, con una fascetta in nastro blu con la scritta "placcato argento".

Da qualche parte mi ricordo di aver letto di qualcuno che diceva di avere anche il pennino placcato oro, ma mi sembra senza foto, e francamente mi pare improbabile che non se ne trovi traccia.
Magari era una placcatura fatta ad hoc dal proprietario.
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