Prima stilografica per l’università

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Prima stilografica per l’università

Messaggio da valhalla »

rolex hunter ha scritto: lunedì 30 novembre 2020, 14:26 Gli Americani si preoccupavano che la polvere di grafite delle mine, (...)
Gli astronauti russi, per orientamento della loro dirigenza politica, erano più facilmente sacrificabili...
e che io sappia, alla fin fine entrambi usavano dei pennarelli (felt tip pen, suppongo pennarelli fini, che il termine pennarello mi fa venire in mente i pennarelloni dell'asilo)

Comunque l'idea delle due penne da alternare mi sembra la cosa più pratica (se non si usan le cartucce); al limite una delle due può essere qualcosa di economico che alla bisogna si può anche prestare per fare proselitismo stilografico.
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

Emazione ha scritto: lunedì 30 novembre 2020, 17:48 Mi riferivo alla terna penna inchiostro carta
Come carta, io uso blocchi spiralati Rhodia/Clairefontaine o Hamelin/Oxford, ma chiaramente da percettore di stipendio posso spendere qualcosa in più per carta di qualità. Ci sono alternative valide, soprattutto pescando nei quaderni di origine tedesca (Herlitz, Brunnen, Lidl, ... da loro le stilografiche si usano a scuola e la carta è valida pur essendo economica. Anche i blocchi Monocromo di Pigna non sono malvagi.

L'ideale all'università e portarsi dietro un quaderno a spirale con i fogli perforati staccabili. Prendi gli appunti su un solo quaderno, poi a casa archivi i fogli in raccoglitori ad anelli distinti per materia. Quando devi dare l'esame, hai tutto in un unico quaderno. Inoltre se una pagina ti è venuta male, ricopi solo quella.

Come inchiostro il caro vecchio Pelikan 4001 Royal Blue costa poco, va benissimo ed è cancellabile con l'eradicatore, quindi puoi avere appunti ordinati. Regge bene anche carte economiche, se il pennino non è un annaffiatoio. In alternativa c'è il Blue Black sempre della serie 4001 o gli equivalenti Lamy e Waterman. Sono tutti inchiostri validi che non devi fare un mutuo per ricaricare la penna. Se vai di cartucce, il Royal Blue si trova di tante marche a costo bassissimo e se vai di calamaio, c'è anche Octopus o il flacone Pelikan da litro. Per come gestisco io i miei appunti non ho mai avuto bisogno di inchiostri permanenti, che anzi sono una scocciatura se macchi i vestiti o in giro per casa.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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rolex hunter
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Messaggio da rolex hunter »

valhalla ha scritto: lunedì 30 novembre 2020, 18:08
rolex hunter ha scritto: lunedì 30 novembre 2020, 14:26 Gli Americani si preoccupavano che la polvere di grafite delle mine, (...)
Gli astronauti russi, per orientamento della loro dirigenza politica, erano più facilmente sacrificabili...
e che io sappia, alla fin fine entrambi usavano dei pennarelli (felt tip pen, suppongo pennarelli fini, che il termine pennarello mi fa venire in mente i pennarelloni dell'asilo)
Alla fine (verso il 1967) mr. Fisher se ne venne fuori con il refill pressurizzato, che l'anno dopo andò nello spazio sull'Apollo 7.
Giorgio

la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
&...
I don't want to belong to any club that will accept people like me as a member (cit)
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