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Memorie dei papà del forum.....

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
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Pierre
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Messaggio da Pierre »

Ciao a tutti.
Da più di tre anni sono padre e più passa il tempo più mi accorgo del perché il mio status venga definito "il mestiere più difficile del mondo" (insieme a quello della madre, naturalmente).

Oggi la gestione foto di Google (quella governata dall'algoritmo balzato agli onori della cronaca perché crudelmente ricorda i momenti teneri con il defunto a chi sta cercando di superare un lutto) mi ha messo in evidenza una foto di tre anni fa esatti quando mio figlio aveva qualche mese. Ho sempre considerato queste cose insulse e mielose al punto di darmi fastidio, eppure quella foto sfocata ha fatto breccia nel mio cuore senza fronzoli.
E. è nel suo box, sorridente con una pallina di plastica verde in mano e tanti peluches tutti intorno, a mala pena conscio della sua esistenza, per nulla di cosa sia la vita vissuta.
Quanto è difficile accettare che anch'egli ha il suo destino, suo e solo suo in scatola chiusa da accettare e basta, sul quale io posso agire solo indirettamente andando a creare le condizioni che abbassino il più possibile la probabilità che sia infausto. Il mio è un ruolo di testimonianza e un po' anche di riluttante rinuncia a controllare l'incontrollabile... perché so che non posso e non devo difenderlo a prescindere da quella tempesta tremenda e meravigliosa che è la vita, la quale merita anche lui di solcare con la sua navicella, lungo o breve che sia il Viaggio, per godersela e soffrirla fino in fondo tra fortune, rovesci, sbagli e scelte lungimiranti. È così per tutti e sarà così anche per lui. So anche che la prima persona da cui devo difenderlo sono io... con le mie aspettative, i miei nervosismi, le mie stanchezze e i litigi coniugali.
Chissà se riuscirò a trasmettergli il valore della cultura, della fatica per arrivare alla meta (quindi dell'alpinismo ;) ), e magari delle stilografiche.
Ho pensato anche a quanto è cambiata la paternità negli ultimi anni... il mio vecchio è riuscito ad essere un buon padre senza nemmeno sapere quale scuola superiore facessi e ancora adesso credo ignori platealmente che sono perito agrario. Non parliamo di quanto ho fatto in seguito. Io invece voglio già chiedere un colloquio alle maestre dell'asilo senza che queste abbiamo ancora convocato i genitori. Due uomini agli antipodi.
E voi? Come vivete il vostro essere papà? E se non avete figli cosa pensate di questo ruolo così difficile?
Ciao.
Pierre

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Messaggio da Maqroll »

Penso tu abbia fatto delle belle considerazioni, anche io mi sono posto le stesse questioni di recente visto che sono papà da poco. Anche io quando guardo mio figlio ancora forse inconsapevole, ma non troppo credo, penso a cosa lo aspetterà, al vivere, che nessuno di noi ha scelto di venire al mondo, che vivere si rivela un'avventure incredibile, a volte incredibilmente difficile purtroppo. Penso e spero tutto il bene per lui, e come dici tu, stare attenti ad accompagnare e non invadere o ostacolare la sua vita, ci saranno momenti in cui capire come assecondarlo o meno. A volte mi faccio sopraffare dalle preoccupazioni a volte mi godo semplicemente la sua vitalità. Ma lo guardo e mi interrogo su questa parte di me che vedo in lui e sul suo essere se, un individuo distinto da me. E' una sensazione incredibile comunque. Chissà se anche io riuscirò come mio padre a trasmettergli valori che io ho fatto miei, nonostante il mio apparente non ascolto, nonostante i miei dissidi con lui.
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Messaggio da Iridium »

Mi trovi abbastanza d’accordo, diventare papà cambia le prospettive. I nostri papà erano diversi ma in realtà molte delle mie preoccupazioni o aspettative per il futuro dei miei figli non li condivido con loro quindi fra 30 anni potrebbero fare le nostre stesse considerazioni e non sapere quanto ci siamo preoccupati per loro. Chissà se i nostri papà hanno provato le nostre stesse sensazioni? Noi magari non ne abbiamo avuto sentore ma potrebbero aver fatto i nostri stessi pensieri. :wave:

P.S. se tuo figlio ha tre anni e sei consapevole della “mancanza di controllo” vedrai quando ne avrà 14 o qualcuno in più :mrgreen:
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Messaggio da Esme »

Pierre ha scritto: mercoledì 29 settembre 2021, 9:58 Io invece voglio già chiedere un colloquio alle maestre dell'asilo senza che queste abbiamo ancora convocato i genitori.
No dai! 😅
Lascia a noi mamme certe attitudini, è il nostro ruolo essere delle stressanti impiccione*. Infatti vedi che mi sono inserita nella discussione pur non essendo padre? 🙂

Come dice Iridium, vedrai che bella mancanza di controllo con la preadolescenza, con il mio iniziata cinque minuti dopo la nascita... 🙃


*Battuta. Non credo in realtà molto alla divisione per genere dei ruoli. Tanto per i figli qualunque genitore è prima un dio in terra e poi una palla al piede, è salutare.
Invece per le maestre tutti i genitori sono danni collaterali a prescindere**. 😁

**Battuta. 😊
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Messaggio da SK8S »

Iridium ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 5:22 Mi trovi abbastanza d’accordo, diventare papà cambia le prospettive. I nostri papà erano diversi ma in realtà molte delle mie preoccupazioni o aspettative per il futuro dei miei figli non li condivido con loro quindi fra 30 anni potrebbero fare le nostre stesse considerazioni e non sapere quanto ci siamo preoccupati per loro. Chissà se i nostri papà hanno provato le nostre stesse sensazioni? Noi magari non ne abbiamo avuto sentore ma potrebbero aver fatto i nostri stessi pensieri. :wave:

P.S. se tuo figlio ha tre anni e sei consapevole della “mancanza di controllo” vedrai quando ne avrà 14 o qualcuno in più :mrgreen:
Concordo con te Fabio, spesso per non dare preoccupazioni ulteriori ai genitori gli teniamo nascosti i problemi......

P.S.: mia figlia ha 14 anni.....conosco "l'articolo" di cui parli :lol:
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Messaggio da Monet63 »

Ho una figlia di 34 anni, per la quale farei qualsiasi, qualsiasi, cosa.
Al momento, però, è un argomento che mi ferisce, quindi eviterò di parlarne.
Un abbraccio a tutti i papà.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Messaggio da Pierre »

Monet63 ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 13:24 Ho una figlia di 34 anni, per la quale farei qualsiasi, qualsiasi, cosa.
Al momento, però, è un argomento che mi ferisce, quindi eviterò di parlarne.
Un abbraccio a tutti i papà.
Ecco appunto. Il mestiere più difficile del mondo. Mai mollare. Un abbraccio Monet.
Pierre

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Messaggio da Iridium »

Pierre ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 18:55
Monet63 ha scritto: giovedì 30 settembre 2021, 13:24 Ho una figlia di 34 anni, per la quale farei qualsiasi, qualsiasi, cosa.
Al momento, però, è un argomento che mi ferisce, quindi eviterò di parlarne.
Un abbraccio a tutti i papà.
Ecco appunto. Il mestiere più difficile del mondo. Mai mollare. Un abbraccio Monet.
Mollare è impossibile. È proprio una eventualità non contemplata, però (almeno io) ad ogni errore che fanno, la prima domanda che mi pongo è: dove ho sbagliato?
Mi viene in mente una frase sentita chissà dove… un tizio che sta per avere un figlio chiede ad un amico che è papà da tempo:
- e dimmi un po’… com’è essere papà ?
L’amico ci pensa su un attimo, ma nemmeno tanto, e risponde:
- allora…. quando nascono cominci a preoccuparti per loro…. e non la smetti più per tutta la vita :wave:
Fabio

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