Vero! Ancora devo imparare a godermela al 100%: non ho mai fatto una notte in rifugio, quindi niente cieli stellati che sembrano cadere addosso, niente risvegli con gli stambecchi fuori dalla porta, niente partenza all’alba già in quota…
Per un asmatico in sovrappeso!
Sono recentemente tornato sotto la soglia dei 100kg (che con lo zaino facevano 115/120) e devo assolutamente scendere ancora.
Le stilografiche aiutano anche in questo: dopo cena avevo sempre voglia di un dolcino, poi cercavo qualcosa da piluccare… finiva che la bocca andava sempre. Ora mi metto a scrivere e la testa rimane impegnata a sufficienza da riuscire a controllarmi.
Per l’asma, oltre il puff prima di partire, c’è poco da fare. Negli ultimi 30 anni ho imparato a conviverci e a riconoscere la mancanza d’aria che, paradossalmente, è dovuta ai polmoni troppo pieni che non riescono a vuotarsi e fare ricambio. Lunghe espirazioni a labbra strette generano la cosiddetta (in fisioterapia respiratoria) Auto-PEP, pressione espiratoria positiva. Gli addominali spingono l’aria verso l’esterno, le labbra fanno resistenza e si genera una pressione molto alta nelle vie aeree. Una sorta di zampogna, ma con tessuti molli che si dilatano sotto questa pressione alleviando temporaneamente la costrizione tipica.