L'eredità della Omas

I problemi che incontriamo nel mondo delle Penne, oltre quelli generali. Parliamone.
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Messaggio da maylota »

Sarebbe interessante vedere se qualcuno che ci ha lavorato dentro o a fianco come cliente negli ultimi 20 anni ha una opinione.

In effetti a guardare velocemente i bilanci, Omas era da tempo moribonda: il valore delle rimanenze era il triplo del fatturato...

Certi dati però fanno pensare anche a problematiche commerciali oltre che di prodotto. Forse sono stati lenti ad adeguarsi a modalità di vendita che minimizzassero i rischi di stock: la "moda" delle edizioni speciali, limitate, fatte apposta per il rivenditore, in esclusiva, a tempo, solo per un paese ecc ecc altro non è che un modo astuto di produrre sul venduto e ridurre i rischi di rimanenze. Quelle rimanenze che a OMAS pesavano 3 volte il fatturato annuale.
Forse per sostenere il fatturato concedevano sconti insostenibili ai distributori. Forse avevano una struttura distributiva rimasta ferma al secolo scorso.

Onestamente il costo del personale in questo contesto mi sembra quasi l'ultimo dei problemi. In ogni caso (pur senza avere nessun riscontro di prima mano e quindi magari mi sbaglio clamorosamente) sembra che la gestione fino all'ultimo sia stata abbastanza corretta: i debiti verso l'erario, che sono il primo indicatore di una azienda che fallendo lascerà il cerino in mano a tanta gente innocente, non erano elevati - di solito questo è un indicatore.
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Messaggio da maylota »

Automedonte ha scritto: venerdì 26 giugno 2020, 14:33
I costi non sono mai troppi alti in assoluto, ma solo in termini relativi rispetto ai ricavi. È da questa differenza che derivano gli utili o profitti che dire si voglia.
Se costruire una penna mi costa 2.000 euro e riesco a venderla a 3.000 il problema non esiste.
Quello che dici nella tua analisi è condivisibile, ma nel caso di OMAS devi anche andare a vedere "ricavi" cosa vuol dire.

Facciamo un esempio, vendi ad un cliente 10 nuove penne modello "Megacelluloid turbo" da 500€ al pubblico che a te costano 100 con uno sconto 50 (ipotizziamo per l'esempio che sia lo sconto medio nel settore - su questo andrebbe aperto una discussione autonoma :D )
Fatturi 2500 euro, con un costo di 1000. Ci può stare.
Se però:
Il cliente ti dice che il modello "megacelluloid turbo" gli piace ma che il modello precedente "celloloid iper" gli è rimasto tutto li perchè su fountainpen.it (ad esempio :lol: ) ne han parlato tutti male, tu per farlo stare buono gli aggiungi due "megacelluloid turbo" omaggio.

Poi c'è il problema del magazzino del cliente, che ti fa vedere una distesa di OMAS perchè vendono solo alcuni modelli, mentre le (mettici la marca che vuoi) "quelle si che si vendono", perchè fanno pubblicità, hanno azzeccato il colore, ne parlano meglio in giro e soprattutto "costano meno" (io lavoro in un settore diverso ma per qualche strano motivo i concorrenti per i clienti "costano sempre meno", anche quelli che costano il doppio...).
Tu gli dai un contributo di 500€ per fare i saldi (altrimenti la "megacelluloid turbo" non la vendi).

Siamo già a 2500€ di fatturato con 1700€ di costi.

Se poi per sfortuna (che ci vede benissimo) il modello "megacelluloid turbo" ha un piccolo problema in fabbrica e arriva al negozio il 26 Dicembre dopo Natale, finisce che gli devi fare pure una nota di credito parziale altrimenti non ti paga.

Ho semplificato, ma se una azienda non gira, è facile arrivare a costi troppo alti rispetto ai ricavi purtroppo.
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Messaggio da Automedonte »

Non cambia la sostanza del mio ragionamento, l’esempio che hai fatto Tu è quello di un prezzo di listino troppo alto. In valore assoluto o percepito come tale.

Io parlavo di qualcosa che mi costa 2.000 e che si venda veramente a 3.000. Non che viene posta in vendita a 3.000 ma a quella cifra non la compra nessuno.

Il Tuo esempio è la classica situazione di una società che poi fallisce perchè ha un prodotto che non si vende.
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Messaggio da Hiver77 »

tomcar ha scritto: venerdì 26 giugno 2020, 15:06 Ecco adesso voglio una Omas... bravi eh.
:lol:
Ma tu di scimmie ne hai un esercito appollaiato sulla spalla! :mrgreen:
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Messaggio da tomcar »

Hiver77 ha scritto: venerdì 26 giugno 2020, 18:46
tomcar ha scritto: venerdì 26 giugno 2020, 15:06 Ecco adesso voglio una Omas... bravi eh.
:lol:
Ma tu di scimmie ne hai un esercito appollaiato sulla spalla! :mrgreen:
Io le allevo.
Sto già su eBay con la ricerca sempre attiva: “Omas Ogiva”. È bellissima!
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Messaggio da maylota »

Automedonte ha scritto: venerdì 26 giugno 2020, 18:45 Non cambia la sostanza del mio ragionamento, l’esempio che hai fatto Tu è quello di un prezzo di listino troppo alto. In valore assoluto o percepito come tale.

Io parlavo di qualcosa che mi costa 2.000 e che si venda veramente a 3.000. Non che viene posta in vendita a 3.000 ma a quella cifra non la compra nessuno.

Il Tuo esempio è la classica situazione di una società che poi fallisce perchè ha un prodotto che non si vende.
Si hai ragione, infatti non volevo assolutamente cambiare il tuo ragionamento.
Forse mi son spiegato male, ma a mio parere OMAS non aveva necessariamente un prezzo sbagliato o costi unitari troppo alti. Ma tanti problemi di mix, politiche commerciali vecchie, scelte di marketing sbagliate che poi si riflettevano in rimanenze iperboliche e conseguente necessità di "forzare" le vendite. E' questo che leggo nella riga ricavi.

Le penne si vendevano pure, forse addirittura anche la Bologna :D Il prezzo in fondo era giusto. L'azienda è deceduta.
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Messaggio da Automedonte »

Ovviamente qui si parla in astratto perchè non ho i dati precisi, evidentemente il prezzo non era giusto se è fallita :D

Le grandezze importanti sono 3: costi, prezzo e numero di vendite. O primi erano alti o i secondi troppo bassi :D

Certamente le ragioni erano più di una e si trascinavano da tempo.
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Messaggio da Polemarco »

Dall’esame dei bilanci più risalenti, i costi di produzione erano a volte quasi il doppio del ricavato...
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Messaggio da Giotto »

Hiver77 ha scritto: venerdì 26 giugno 2020, 18:46 Ma tu di scimmie ne hai un esercito appollaiato sulla spalla! :mrgreen:
Non hai visto il trailer che danno in TV? Tomcar è il regista del remake di "L'esercito delle Dodici Scimmie". :D
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Messaggio da tomcar »

Giotto ha scritto: domenica 28 giugno 2020, 17:35
Hiver77 ha scritto: venerdì 26 giugno 2020, 18:46 Ma tu di scimmie ne hai un esercito appollaiato sulla spalla! :mrgreen:
Non hai visto il trailer che danno in TV? Tomcar è il regista del remake di "L'esercito delle Dodici Scimmie". :D
Aiuto. Ora voglio anche una twisbi.
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Messaggio da geko »

tomcar ha scritto: domenica 28 giugno 2020, 18:41 Aiuto. Ora voglio anche una twisbi.
Siamo OT ma ... VAC mini F o EF e calamaio dedicato, il kit perfetto per i novelli Bruce Chatwin.
fine OT
Per concludere e terminarla con un'indagine che la mancanza di idonei risultati rende quanto mai penosa, dobbiamo dire che, da qualunque parte si esamini la questione, non c'è nulla in comune fra gli asparagi e l'immortalità dell'anima.
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