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A.A. WATERMAN Automatic Self Filling Modern - 1911

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Musicus
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Messaggio da Musicus »

Il ritrovamento
Sabato scorso, al Mercatino dei Gaudenti di Trento...
1. M. in box.jpg
La penna
AUTOMATIC SELF FILLING MODERN della MODERN PEN Co. di NEW YORK in ebanite nera cesellata (BCHR), pennino mancante, caricamento a torsione ("twist filler"), fabbricata dalla Arthur A. Waterman Company di New York U.S.A., nel 1911.
2. M. 1. la penna capped.jpg
Le misure
Chiusa: cm. 11,5
Cappuccio: cm. 5
Fusto: cm. 9 (escluso pennino)
Con cappuccio calzato: cm. 12,5 (escluso pennino)
Diametro massimo (alla testina): cm. 1,2
Diametro minimo (al fondello): cm. 0,8
3. M. 2 la penna open.jpg
Peso (a vuoto): gr. 10
Cappuccio: gr. 4
Fusto: gr. 6
4. M. 3 la penna posted.jpg
Il Marchio (noioso, saltare pure :mrgreen: )
Poichè in rete si trovano versioni differenti delle vicende relative al Marchio, di seguito propongo una mia breve ricostruzione, necessaria alla comprensione di alcuni dettagli della recensione e che non costringe il lettore ad un'interruzione. :geek:
Questa sezione può essere saltata e si può consultare direttamente il nostro formidabile Wiki:
https://www.fountainpen.it/A._A._Waterman
Al marchio "A. A. Waterman & Co." corrisponde non una, bensì una serie di manifatture di stilografiche, con sede a New York.
La prima "A. A. Waterman & Co." venne fondata da Arthur Allan Waterman (per un decennio abile rappresentante della già avviata L.E. Waterman, quella a tutti ben nota della "Ideal Fountain Pen") nel 1897, con un socio, e disciolta dopo soli due anni, nel 1899, a causa di un'azione legale intentata dalla "L.E. Waterman" per comportamento illecito derivante da un uso fraudolento dello stesso cognome depositato da un concorrente già presente e conosciuto sul mercato.
Il nostro A.A. Waterman, perseguitato dal comprensibile rancore della blasonata concorrenza (nonchè vecchio datore di lavoro), non si diede per vinto e in quello stesso anno fondò un'altra Compagnia, per conto suo, trovandosi un socio dopo due mesi per vendere tutto già l'anno seguente, per pagare i debiti...
Nel 1901 vi fu il terzo tentativo, in cui A.A. Waterman si associò a W.G. Frazer e H.W. Geyer, coi quali fondò la "Modern Pen Company": fu nel 1903 che alla "middle joint" (una eyedropper con sezione vicina alla metà della penna) si aggiunse un altro brevetto (acquistato) che si rivelò di successo: il "twist filler" (caricamento a torsione) azionato, secondo la pubblicità americana, da un "bottone magico" (il fondello...), lo stesso montato dalla penna in presentazione. La Compagnia andava a gonfie vele: d'altronde il prodotto del "piccolo Waterman" era stato eccellente fin dall'inizio, comparabile se non spesso migliore di quello della concorrenza, per materiali, qualità costruttiva ed anche rinomato per i raffinati rivestimenti in metalli preziosi...
I due soci, tuttavia, estromisero Arthur Allan Waterman dalla Società nel 1905, mantenendo però la proprietà del nome commerciale (trade mark) della "A.A. Waterman & Co", il cui uso legittimo la prima sentenza non aveva comunque vietato. Quindi, dopo il 1905 non vi fu più un Waterman nella società, ma il cognome fu comunque sempre usato, e fraudolentemente, per ingenerare nel pubblico dei consumatori l'idea che i prodotti fossero riconducibili al colosso della "Waterman's Ideal Fountain Pen", il che, come vedremo più sotto, accadeva anche per la pubblicità italiana...
La situazione era spesso paradossale: nel numero di Natale 1907 del mensile "The Michigan Alumnus" redatto dagli studenti dell'Università del Michigan (Ann Arbor, Michigan),
[ https://books.google.it/books?id=OCLiAA ... ORK&f=true ]
troviamo fianco a fianco le pubblicità natalizie della L.E. Waterman (solo eyedropper anche con il "nuovo" clip-cap del 1905) e della twist-filler AUTOMATIC SELF FILLING MODERN prodotta dalla A.A. Waterman / Modern Pen Co. di New York.
E così, la Waterman più grossa (dopo un tentativo fallito di comprarsi tutto, nome e azienda) fece nuovamente causa ai concorrenti che nel 1912 furono definitivamente condannati a scrivere sulle penne, sulle scatole in cui queste erano vendute e sulle pubblicità che contenevano il nome "A.A. Waterman" la micidiale frase:
NOT CONNECTED WITH THE L. E. WATERMAN COMPANY
("Nessuna relazione con la Compagnia L.E. Waterman")
Una prima versione di questo disclaimer era:
NOT CONNECTED WITH THE ORIGINAL "WATERMAN" PEN...
Dopo la condanna la Modern Pen Co. fu rifondata come
"The Modern Pen Co." (con l'articolo), e continuò bellamente ad usare il nome di "A.A. Waterman" per i suoi prodotti marchiandoli tutti con il disclaimer (parlatene male, ma parlatene: tutta pubblicità, avranno pensato!)...
Sempre per una causa con la L.E. Waterman, nel 1917 alla "The Modern Pen Co." fu proibito usare il cognome "Waterman" sui loro prodotti: la Compagnia non seppe rinnovarsi come il competitivo mercato americano richiedeva e nel 1921 la produzione si trasferì da New York a Chicago: la Compagnia prese il nuovo nome di "The Chicago Safety Pen Company"
avviando anche, con ritardo, la produzione di penne con caricamento a leva.
Il fallimento e la chiusura giunsero con la Grande Depressione iniziata nel 1929.

Datazione della penna
La stilografica in presentazione potrebbe essere stata prodotta fra il 1910, data dell'ultimo brevetto citato, ed il 1912 quando fu reso obbligatorio il disclaimer "Not connected with the L.E. Waterman Co.". Allora il disclaimer venne stampato anche sulle scatole, ma la penna non ce l'ha. Potrebbe essere stata prodotta proprio durante la discussione della causa, per mandare avanti la produzione senza buttare via il manufatto in caso di condanna a non più utilizzare il nome "A.A. Waterman".
Per non stuzzicare troppo il gigante L.E. Waterman, i suoi furbi concorrenti buttavano fumo negli occhi con il Marchio AA (per la Clip, ad esempio) per il quale scrissero la supponentissima
"Le iniziali AA
Marchio di Superiorità"
5. M. AA.jpg
5. M. AA.jpg (65.83 KiB) Visto 4752 volte
e sull'impiego del brand "MODERN", usato come nome della penna (della linea di penne) oltre che come nome della Compagnia.
Certo l'uso del cognome "Waterman", anche se non presente sulla penna in presentazione (ed anche sul pennino ora mancante poteva esservi solo "Modern") era però sempre presente nelle pubblicità, per quanto defilato, e questo certamente non poteva sfuggire al colosso...
Vediamo come facevano in questa bella pubblicità italiana fornita da Armando Dabbene:
6. 1911-07-A.A.Waterman-Modern.jpg
1911-07. Pubblicata su La Lettura - Rivista Mensile del Corriere della Sera, anno XI, N. 7. Data riportata sul retro del foglio. Pubblicizza un modello denominato Modern.

Il testimonial, Ferruccio Benini, attore teatrale di grande successo, definisce la penna Modern
"...semplicemente ideale."
(quando l'aggettivo "Ideal" era storicamente presente nel logo della concorrenza), mentre l'annuncio ci dice che è stata
"Fabbricata da A. A. Waterman di New York",
il che nell'Italia del 1911 era già abbastanza per creare la voluta identificazione...
Questa la risposta di L.E. Waterman, sempre nel 1911 in una pubblicità da me reperita:
7. WATERMAN'S - da EMPORIUM Vol.XXXIV N.204 - Dicembre 1911 - seconda di copertina.jpg
WATERMAN's - da EMPORIUM Vol.XXXIV N.204 - Dicembre 1911.
"...Guardarsi dalle imitazioni e dalle OMONIMIE...".
La penna in presentazione corrisponde perfettamente alla dicitura della prima Pubblicità:
8. M. inscription on barrel.jpg
AUTOMATIC SELF FILLING MODERN
che è correttamente tradotto in Italiano con
La Penna MODERN a riempimento automatico

La data di produzione dovrebbe essere dunque compresa tra il limite inferiore del Marzo 1910 (data dell'ultimo brevetto riportato sulla penna stessa) ed il Novembre 1912 in cui arrivò a sentenza definitiva il processo che impose alla Compagnia di riportare per esteso su tutte le penne prodotte il disclaimer punitivo:
NOT CONNECTED WITH THE L. E. WATERMAN COMPANY
Altro limite superiore per l'acquisto di questa stilografica, che spiegherebbe il disclaimer sulla scatolina, ci viene dalle scritte presenti sulla scatolina stessa, vergate con un tratto molto fine, in inchiostro nero:
il nome Gilda, sul coperchio
9. M. Box1.jpg
e la data presumibile del dono su un fianco, al coperto:
10. Box 2 data.jpg
21 Settembre 1914...


Continua......
Ultima modifica di Musicus il martedì 13 ottobre 2015, 20:53, modificato 8 volte in totale.
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Messaggio da Musicus »

I brevetti
Sul fusto è riportata l'iscrizione di due brevetti:
PAT'D DEC. 12 '99 & NOV. 17 '03
entrambi della A.A. Waterman.
Il primo è del 12 Dicembre 1899 ed è relativo all'alimentatore:
11. M. feed 1.jpg
12.  feed.jpg
(Per il testo completo si veda: https://www.fountainpen.it/File:Patent-US-638779.pdf)
Si noti la curiosa lavorazione "a spicchi" alla base della parte cilindrica.
13. M. feed 3.jpg
Il secondo brevetto riportato sul fusto è del 17 Novembre 1903 ed è relativo al caricamento a torsione:
14. twist filler.jpg
(Per il testo completo si veda: https://www.fountainpen.it/File:Patent-US-744642.pdf)
Sul caricamento a torsione si veda il nostro Wiki:
https://www.fountainpen.it/Twist_filler
Il caricamento avviene ruotando (N.B.) "in senso orario" il fondello a vite per torcere il gommino (teso tra la base del fondello stesso e la sezione anteriore del fusto) e far così uscire l'aria in esso contenuta. Rilasciando il fondello e riavvitandolo (in senso antiorario) il gommino riassumerà elasticamente la sua forma aspirando l'inchiostro.
15. M. twist filler.jpg
16. M. 4 la penna dismounted.jpg
Terzo ed ultimo brevetto: sul cap top piatto
17. M. top and bottom.jpg
in controluce si può leggere
MODERN
PAT'D
MAR. 1. 10
SAFETY
18. M. cap and cap top.jpg
Io non ho trovato riscontri per questo brevetto... ma Simone ci riuscirà di sicuro!! :ugeek:
Poichè il cappuccio si avvita compiendo ben 4 (quattro!!) giri completi sulla filettatura, il brevetto Modern Safety potrebbe riguardare proprio questo argomento (più sicuro di così! :lol: ).
Per le due operazioni di svitamento il Costruttore ha previsto due belle frecce, molto visibili poichè colorate di bianco, per agevolare l'arduo compito del cliente... :roll:
19. M. arrows.jpg
Sui fianchi del coperchio della scatolina sono presenti le istruzioni per una jointed pen e informazioni sulla garanzia:
20. M. box with instructions.jpg
Continua......
Ultima modifica di Musicus il martedì 13 ottobre 2015, 20:26, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Musicus »

Commiato
Dispiace sempre vedere una stilografica senza pennino...
Così, per non farla sentire da meno delle altre, gliene ho messo uno provvisorio... :angel:
21. M. posted with nib.jpg
L'ebanite è di un nero lucente e profuma... mmmh... di liquirizia :P :
ma non mi mangerò anche questa penna!!! :mrgreen:

Grazie per l'attenzione, oggi anche più del solito! :thumbup:

Giorgio


P.S.: Ancora non so come procedere per la sostituzione del gommino (che parrebbe mummificato all'interno), poichè dalla parte anteriore non si passa (a meno che non si riveli svitabile la filettatura...): credo si dovrebbe partire dallo svitamento del fondello, estraendo la spinetta che parrebbe in esso contenuta. tra i due forellini...
Mi è del tutto sconosciuta, altresì, la funzione del foro ricavato sul solco vicino all'iscrizione: forse quella di poter dare un "cicchetto" alla penna (mediante un bastoncino?) spingendo con la pressione esercitata un poco di inchiostro verso il puntale...
Reparto tecnico, per favore, batti un colpo!! :thumbup:
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piccardi
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Re: A.A. WATERMAN Automatic Self Filling Modern - 1911

Messaggio da piccardi »

AAArrrgghhhh....
Mi hai fregato, piano piano nei ritagli di tempo stavo facendo una mini recensione di una A.A. Waterman presa al Pen Show di Roma (senza scatola però il pennino ce l'ha) e... adesso non mi resta più niente da dire. Interessante la scatola ed anche la data, è la prima che vedo. La mia parrebbe comunque posteriore alla tua, la dicitura è diversa. Per il brevetto... basta sperare che sia fra quelli inseriti sul wiki, se no la vedo dura, in quel periodo i dati non sono stati ancora indicizzati e trovare quello di una certa data è davvero un lavoro da certosini.

Simone
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Re: A.A. WATERMAN Automatic Self Filling Modern - 1911

Messaggio da Medicus »

Un' altro colpo, questa volta al cuore ( questi mercatini io li avrei proibiti :D ).
Le penne che vanno oltre una certa data, altro che Montblanc e preziosa resina!!!
Solo una cosa : il meccanismo a torsione non dovrebbe sollecitare troppo il sacchetto fino ad accelerarne l' usura , con conseguente e inaspettata "rottura delle acque" ( in realtà si dice " rottura delle membrane" :D )?
"Je suis Bartali".
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Re: A.A. WATERMAN Automatic Self Filling Modern - 1911

Messaggio da Musicus »

Medicus ha scritto:Un' altro colpo, questa volta al cuore ( questi mercatini io li avrei proibiti... ).
Le penne che vanno oltre una certa data, altro che Montblanc e preziosa resina!!!
Solo una cosa : il meccanismo a torsione non dovrebbe sollecitare troppo il sacchetto fino ad accelerarne l' usura , con conseguente e inaspettata "rottura delle acque" ( in realtà si dice " rottura delle membrane"... )?
:lol:
:thumbup:
Grazie, Medicus: a proposito, ne ho pescata anche un'altra, "da infarto garantito al limone", il giorno dopo, domenica... 8-)
Sul caricamento hai visto giusto: guarda cosa scrive Simone nel Wiki:
https://www.fountainpen.it/Twist_filler
:wave:

Giorgio
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Re: A.A. WATERMAN Automatic Self Filling Modern - 1911

Messaggio da Musicus »

piccardi ha scritto:AAArrrgghhhh....
Mi hai fregato, piano piano nei ritagli di tempo stavo facendo una mini recensione di una A.A. Waterman presa al Pen Show di Roma (senza scatola però il pennino ce l'ha) e... adesso non mi resta più niente da dire. Interessante la scatola ed anche la data, è la prima che vedo. La mia parrebbe comunque posteriore alla tua, la dicitura è diversa. Per il brevetto... basta sperare che sia fra quelli inseriti sul wiki, se no la vedo dura, in quel periodo i dati non sono stati ancora indicizzati e trovare quello di una certa data è davvero un lavoro da certosini.

Simone
OOOOOOOps :shifty:
La tua è bellissima, Simone: la dovresti presentare con tutti i crismi!!! La prova di scrittura: vediamo se se la giocavano alla pari anche sui pennini (tu che puoi... :P ).
Noto che anche quella ha un'ebanite perfetta: ottima qualità della miscelatura, sicuramente, dopo un secolo...
Questo Marchio, comunque, è un vero ginepraio... :x
Ho avuto pochissimo tempo, dedicato prevalentemente all'aspetto storico, per capirci qualcosa... Mi piacerebbe però vedere un twist filler smontato a dovere per saperne un pò di più, prima di far danni... :mrgreen:
Il pennino lo troverò poi negli Usa, con tutta calma.
La data sulla scatolina e il nome mi hanno emozionato: l'Italia non era ancora entrata in Guerra, e se ne stava discutendo animatamente: un altro tuffo nel passato, grazie alle nostre preziose stilografiche, che sono anche piccole macchine del tempo...
Il brevetto non dovrebbe essere già nell'Archivio, ma potrei sbagliarmi...
:thumbup:

Giorgio
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Re: A.A. WATERMAN Automatic Self Filling Modern - 1911

Messaggio da Medicus »

Musicus ha scritto:..............ne ho pescata anche un'altra, "da infarto garantito al limone", il giorno dopo, domenica... 8-)
Sul caricamento hai visto giusto: guarda cosa scrive Simone nel Wiki:
https://www.fountainpen.it/Twist_filler
:wave:

Giorgio
Visto . Dovrei consultarlo meglio questo bel wiki.
Per la " garantita al limone " aspettiamo con ansia la tua magnifica recensione, tanto mi munisco di nitroglicerina ( tranquilli in compresse e in formulazione non esplosiva) così le mie coronarie sono a posto :D .
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Re: A.A. WATERMAN Automatic Self Filling Modern - 1911

Messaggio da maxpop 55 »

Giorgio penna molto particolare, complimenti, vuoi farci morire d'invidia :twisted: .
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Re: A.A. WATERMAN Automatic Self Filling Modern - 1911

Messaggio da Musicus »

maxpop 55 ha scritto:Giorgio penna molto particolare, complimenti, vuoi farci morire d'invidia.
Ciao Massimo!
E allora cosa voglio di più dalla vita?!?
Un... pennino !!!
:lol:

:thumbup:

Giorgio
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Re: A.A. WATERMAN Automatic Self Filling Modern - 1911

Messaggio da maxpop 55 »

Rigido o Flex? :lol:
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Messaggio da Bonty »

Salve Amici pennaioli !

Riapro questo interessantissimo topic perché ieri sera razzolando in giro per la città con la scusa dei regali natalizi sono "per errore" entrato in una vecchia cartoleria e mi sono imbattuto proprio nella A.A. Waterman modern Self Filling !

La mia ha ancora il suo pennino: un Modern New York N.3 estremamente burroso, ed ha pure una antidiluviana clip arrugginita che ha intaccato in parte l'ebanite del cappuccio

Ovviamente la penna non aspira inchiostro e pensavo fosse il solito problema di guarnizione del pistone di sughero ma leggendo scopro invece questa diavolerie del "twist filler"

Ora dato che il sacchetto dentro e sicuramente polverizzato il problema è il seguente :
Come smontare la penna che sembra aver un corpo unico senza filettatura alla altezza della sezione ? Si deve passare dal pomello sfilando la spina di metallo che lo attraversa ?

C'è una anima pia che prova a darmi una mano ?

Please :crazy:
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Messaggio da maicol69 »

estremamente interessante !
e complimenti per il ritrovamento
:clap: :clap: :clap:
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Messaggio da Bonty »

Grazie !
E pensare che la signora della cartoleria ha voluto solo 20 euro per una penna con più di 10O alle spalle !

Poi ovviamente ci sarà il costo del sacchetto nuovo ma rimane comunque un affare ! :D :D
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Messaggio da Musicus »

Bonty ha scritto: sabato 18 dicembre 2021, 10:40 Salve Amici pennaioli !

Riapro questo interessantissimo topic perché ieri sera razzolando in giro per la città con la scusa dei regali natalizi sono "per errore" entrato in una vecchia cartoleria e mi sono imbattuto proprio nella A.A. Waterman modern Self Filling !

La mia ha ancora il suo pennino: un Modern New York N.3 estremamente burroso, ed ha pure una antidiluviana clip arrugginita che ha intaccato in parte l'ebanite del cappuccio

Ovviamente la penna non aspira inchiostro e pensavo fosse il solito problema di guarnizione del pistone di sughero ma leggendo scopro invece questa diavolerie del "twist filler"

Ora dato che il sacchetto dentro e sicuramente polverizzato il problema è il seguente :
Come smontare la penna che sembra aver un corpo unico senza filettatura alla altezza della sezione ? Si deve passare dal pomello sfilando la spina di metallo che lo attraversa ?

C'è una anima pia che prova a darmi una mano ?

Please
Complimenti per l'acquisto, Mattia! :thumbup:
Io non l'avevo aperta a suo tempo, altrimenti avrei aggiornato l'argomento. Ora non ce l'ho più ma mi avevano detto che si era rotta durante un tentativo di apertura, per cui posso solo consigliarti
1) di premurarti di conoscere dove intervenire "prima" di metterci mano :geek: , perché l'ebanite impiegata per il modello potrebbe essere (molto) più fragile della media;
2) inoltre il serbatoio/sacchetto potrebbe/dovrebbe essere di tipo diverso dai soliti, perchè andrebbe sottoposto a sollecitazioni maggiori della semplice compressione.

:wave:

Giorgio
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