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Viviamo in un'epoca

Inviato: domenica 20 giugno 2021, 17:56
da fufluns
Viviamo in un'epoca.jpg

Inchiostro Graf von Faber Castell Stone Grey, pennino finissimo, celluloide WiIld.

Viviamo in un'epoca

Inviato: domenica 20 giugno 2021, 19:29
da Bons
Oppure:
perché l'ignorante non lo offenda.

Tu il tuo posto tra i colti ce l'hai, dato che sei un'autorità a livello mondiale nel tuo campo e non solo. 👨‍🎓

Io non so se mettermi tra i colti, gli incolti, o in un limbo tra i due. 🤔
Per sicurezza, taccio. 🤐

😉

Viviamo in un'epoca

Inviato: lunedì 21 giugno 2021, 2:45
da fufluns
Bons ha scritto: domenica 20 giugno 2021, 19:29 Oppure:
perché l'ignorante non lo offenda.

Tu il tuo posto tra i colti ce l'hai, dato che sei un'autorità a livello mondiale nel tuo campo e non solo. 👨‍🎓

Io non so se mettermi tra i colti, gli incolti, o in un limbo tra i due. 🤔
Per sicurezza, taccio. 🤐

😉
Faccio una distinzione, caro Bons, che sarebbe stato lungo specificare nel breve testo manoscritto.

Distinguo chi non sa dall'ignorante. Tutti - davvero credo non vi siano eccezioni – abbiamo grandi aree del sapere universale che disconosciamo, o delle quali appena abbiamo poco più che un vago intendimento. Questa coscienza, del proprio non sapere, o del sapere insufficiente, é di solito guida perché all'esprimere le nostre opinioni lo facciamo con il dubbio necessario.

Ignorante non é chi é al digiuno di una certa materia, ma colui al quale non interessa e che suole pontificare come se ne conoscesse tutte le nozioni. Poiché, in realtà, non le conosce, supplisce di solito a questa mancanza con aggressività, e al mal intendere diviene permaloso. Cosí chi sa, spesso, e purtroppo, preferisce tacere.

La cultura é, in primo luogo, sensibilità. E per questa ragione l'uomo acculturato sceglie - non sempre a ragione - di non urtare la scarnificata sensibilità altrui.

Quanto al limbo di cui parli, caro amico, siamo tutti lì...

Viviamo in un'epoca

Inviato: lunedì 21 giugno 2021, 10:16
da Automedonte
Quanto è vero ciò che scrivi !!

Viviamo in un'epoca

Inviato: lunedì 21 giugno 2021, 10:42
da rolex hunter
fufluns ha scritto: lunedì 21 giugno 2021, 2:45 [...................CUT................]
Distinguo chi non sa dall'ignorante. Tutti - davvero credo non vi siano eccezioni – abbiamo grandi aree del sapere universale che disconosciamo, o delle quali appena abbiamo poco più che un vago intendimento. Questa coscienza, del proprio non sapere, o del sapere insufficiente, é di solito guida perché all'esprimere le nostre opinioni lo facciamo con il dubbio necessario.

Ignorante non é chi é al digiuno di una certa materia, ma colui al quale non interessa e che suole pontificare come se ne conoscesse tutte le nozioni. Poiché, in realtà, non le conosce, supplisce di solito a questa mancanza con aggressività, e al mal intendere diviene permaloso. Cosí chi sa, spesso, e purtroppo, preferisce tacere.
Effetto (o sindrome di) Dunning-Kruger

Ormai ci si va a sbattere quotidianamente :thumbdown:

Ben ritrovato Bons

Fufluns, anche se non intervengo, i suoi interventi spesso anzi no, sempre, rinfrescano le mie mattinate (dato che spesso leggo solo al mattino.... prima che si scateni la furia della giornata lavorativa)

Viviamo in un'epoca

Inviato: lunedì 21 giugno 2021, 14:12
da Polemarco
Aggiungerei: mai parlare con un cretino, dopo un po’ non si capisce la differenza e poi ti frega con l’esperienza ...

Viviamo in un'epoca

Inviato: lunedì 21 giugno 2021, 21:13
da Bons
fufluns ha scritto: lunedì 21 giugno 2021, 2:45
Bons ha scritto: domenica 20 giugno 2021, 19:29 Oppure:
perché l'ignorante non lo offenda.

Tu il tuo posto tra i colti ce l'hai, dato che sei un'autorità a livello mondiale nel tuo campo e non solo. 👨‍🎓

Io non so se mettermi tra i colti, gli incolti, o in un limbo tra i due. 🤔
Per sicurezza, taccio. 🤐

😉
Faccio una distinzione, caro Bons, che sarebbe stato lungo specificare nel breve testo manoscritto.

Distinguo chi non sa dall'ignorante. Tutti - davvero credo non vi siano eccezioni – abbiamo grandi aree del sapere universale che disconosciamo, o delle quali appena abbiamo poco più che un vago intendimento. Questa coscienza, del proprio non sapere, o del sapere insufficiente, é di solito guida perché all'esprimere le nostre opinioni lo facciamo con il dubbio necessario.

Ignorante non é chi é al digiuno di una certa materia, ma colui al quale non interessa e che suole pontificare come se ne conoscesse tutte le nozioni. Poiché, in realtà, non le conosce, supplisce di solito a questa mancanza con aggressività, e al mal intendere diviene permaloso. Cosí chi sa, spesso, e purtroppo, preferisce tacere.

La cultura é, in primo luogo, sensibilità. E per questa ragione l'uomo acculturato sceglie - non sempre a ragione - di non urtare la scarnificata sensibilità altrui.

Quanto al limbo di cui parli, caro amico, siamo tutti lì...
Caro fufluns,
anagrafe e geografia non mi permettono di essere tra i tuoi studenti ma mi piace considerarmi tra i tuoi allievi. 😊

Una delle mie letture preferite è lo Zhuang-zi che inizia così:

Nell'oceano Settentrionale si trova un pesce chiamato Kun, la cui grandezza è di non so quante migliaia di li. Questo pesce si trasforma in un uccello chiamato Peng; il dorso del Peng si estende per non so quante migliaia di li. Allorché l'uccello si leva in volo, le sue ali sono simili alle nuvole del cielo. Nell'epoca della grande marea l'uccello si prepara a partire per l'oceano Meridionale: il "Lago Celeste".
[...]
Quando il Peng si dirige verso l'oceano Meridionale, agita l'acqua per tremila li. Si innalza a spirale, sostenuto da un vento ascendente di novantamila li. Si sposta a giugno, quando soffia il grande vento.
Sono cavalli selvaggi o polveri svolazzanti nell'aria oppure esseri viventi che soffiano gli uni sugli altri?
L'azzurro è il colore naturale del cielo o il semplice riflesso di una distanza infinita? Perché, da lassù, il Peng scorge verso il basso lo stesso colore che scorgiamo qui verso l'alto.
[...]
Se la massa d'aria non è spessa non ha la forza di sostenere grandi ali. Perciò l'uccello deve innalzarsi a un'altezza di novantamila li per avere il vento sotto di sé. Utilizzando la forza del vento, l'azzurro cielo sul dorso, non incontra ostacoli per dirigersi verso il Sud.
Una cicala e un Colombo selvatico deridevano il Peng dicendo: noi ci alziamo in volo di colpo e voliamo per poi posarci su un olmo o su una quercia; a volte cadiamo al suolo prima di esservi giunti. A che vale innalzarsi a novantamila li per poi dirigersi verso il Sud?
[...]
Piccolo sapere non è da paragonare a grande sapere.

(Un li equivale a circa mezzo chilometro)

Viviamo in un'epoca

Inviato: lunedì 21 giugno 2021, 21:17
da Bons
rolex hunter ha scritto: lunedì 21 giugno 2021, 10:42 Ben ritrovato Bons
:D

Viviamo in un'epoca

Inviato: martedì 22 giugno 2021, 12:52
da Irishtales
Ragguardevole pagina, Fufluns, ed è talmente condivisibile il significato, nella sua essenzialità, che quasi riesce a mettere in secondo piano la bella rappresentazione stilistica.
Mi ha ricordato l'Arrighi.