Ciao Massimo riflettevo su quello che hai detto, ma non sono sicura sia esattamente la stessa cosa. Il pennino in oro di Leonardo (che io non ho, l'ho solo provato da amici del forum, per esempio Automedonte ) non è uno JoWo preso e avvitato con un ricarico di prezzo ingiustificato. Per il pennino d'oro Leonardo ha progettato un alimentatore in-house. Un alimentatore del genere richiede un bel po' di lavoro manuale. Poi, per forza di cose, ogni pennino ha il controllo di qualità perché se lo monti, devi anche fare un nib tuning. Si può scegliere o meno di investire quei soldi, ma tra alimentatore in ebanite e lavoro manuale, è presto giustificato il delta di €100 rispetto all'acquisto di uno JoWo preso e avvitato. Può piacere o non piacere, o non interessare, ma l'alimentatore in ebanite fa la differenza a volte se il pennino è tarato bene.Massimo59 ha scritto: ↑mercoledì 8 giugno 2022, 13:40 Faccio solo una considerazione, giusta o sbagliata...
La penna mi piace, un po' meno il prezzo.
E' in prenotazione con pennino in acciao a circa 200 euro. Con pennino in oro a più del doppio.
Forse conviene prenderla con pennino in acciao e prendere un Jowo in oro a parte, che si trova sul mercato a poco più di un centinaio di euro e ci risparmio un po di soldi.
La "Dolcevita" è tornata! Leonardo Momento Magico DNA
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Ultima modifica di edis il mercoledì 8 giugno 2022, 16:58, modificato 1 volta in totale.
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Ma no Bons, sei troppo romantico, t'è presa la weltanschauung! Io la vedo così (opinione assolutamente personale, basata su come ragiono io):
La Dolcevita piace, è una penna che suscita grandi emozioni sul mercato secondario, i pennofili non aspettano altro che venga rifatta, io c'ho in casa chi l'ha "progettata"... La rifaccio, mi rimetto in listino un modello che sta diventando iconico e che vende. Genero margine, cresco, posso fare un sacco di cose, anche cose nuove. Per guardare avanti ci vogliono i dine', R&D costa!
N'altra cosa, ho sia la Momento Magico che l'Aurora 88 Big, ok non è la O sole mio, ma i pistoni delle due non li puoi paragonare, vince Leonardo!
Ultima modifica di edis il mercoledì 8 giugno 2022, 16:38, modificato 1 volta in totale.
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si si, intendevo capire se come primo equipaggiamento quale era più piacevole dei due
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+ 1 sulle tre penne citate (Delta, 88 big e O'sole mio)
Grazie
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Chiarimento tecnico non so, forse mi sono espressa male in italiano. Rispondendo a Bons, che diceva che la DNA gli ricorda la O' sole mio di Aurora, volevo semplicemente dire che il pistone di Leonardo in alluminio anodizzato è di gran lunga superiore rispetto al pezzetto di plastica che mette Aurora. Io ho la 88 Big, non la O' sole mio, ma immagino che il pistone sia lo stesso.DeficitSpending ha scritto: ↑mercoledì 8 giugno 2022, 16:10 E' possibile avere qualche chiarimento tecnico sul punto?
Grazie!
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Grazie. La maggiore robustezza è evidente.
Vorrei aggiungere: quali sono le differenze più evidenti (diverse dagli elementi puramente ornamentali) tra Dolce Vita, Leonardo DNA, Maiora Mitho Origine e O' Sole Mio ?
E inoltre cosa significa pistone integrato ?
Vorrei aggiungere: quali sono le differenze più evidenti (diverse dagli elementi puramente ornamentali) tra Dolce Vita, Leonardo DNA, Maiora Mitho Origine e O' Sole Mio ?
E inoltre cosa significa pistone integrato ?
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Penso anch'io... non è che possiamo biasimare troppo Leonardo per l'utilizzo della notorietà e la nostalgia che suscita la Dolce Vita... è "sano" marketing.edis ha scritto: ↑mercoledì 8 giugno 2022, 15:31Ma no Bons, sei troppo romantico, t'è presa la weltanschauung! Io la vedo così (opinione assolutamente personale, basata su come ragiono io):
La Dolcevita piace, è una penna che suscita grandi emozioni sul mercato secondario, i pennofili non aspettano altro che venga rifatta, io c'ho in casa chi l'ha "progettata"... La rifaccio, mi rimetto in listino un modello che sta diventando iconico e che vende. Genero margine, cresco, posso fare un sacco di cose, anche cose nuove. Per guardare avanti ci vogliono i dine', R&D costa!
N'altra cosa, ho sia la Momento Magico che l'Aurora 88 Big, ok non è la O sole mio, ma i pistoni delle due non li puoi paragonare, vince Leonardo!
Che poi qui non c'è nessuno che si faccia pigliare per fesso, è una Momento Magico arancione... nulla di disdicevole (se la metti accanto ad una Dolce Vita la differenza la vedi). A me non dispiace nemmeno.
Sono appena indeciso, avevo messo nei piani di prendere una seconda Momento Magico (dopo la Pietra Salata), mi chiedevo solo se Leonardo ne farà altre 37 versioni di colore come la MZ per cui magari mi convenga attendere per vedere che altro esca...
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A parte il bell'accostamento dell'arancio con il nero, comune ad altre penne anch'esse belle - penso alla Parker Duofold, alla Hemingway di Montblanc e alle Aurora et alia giá citate -, la Delta Dolce Vita aveva un'immagine molto propria e riconoscibile. Me ne piaceva tantissimo l'anello in altorilievo in argento con il motivo erculaneo (la versione MarteModena o "Federico", che ne aveva eliminato l'altorilievo, mi era del tutto indifferente e la trovavo quasi brutta), e non me ne piacevano per nulla la sezione troppo spessa e il pennino sproporzionatamente piccolo.
Detto questo, per me, una penna con fusto in resina arancione marezzata, con il cappuccio e il fondello neri e un bell'anellone sul cappuccio, é una Delta Dolce Vita. Le altre, sono imitazioni.
Detto questo, per me, una penna con fusto in resina arancione marezzata, con il cappuccio e il fondello neri e un bell'anellone sul cappuccio, é una Delta Dolce Vita. Le altre, sono imitazioni.
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L'Aurora presenta la Sole (tutta aranciata ad eccezione del fondello, della sezione e della testa del cappuccio; non è la o' sole mio) nell'estate del 1996 sulla rivista PENNA nel n. 16 (Agosto 1996).
La Delta presenta nel marzo 1997 (sulla stessa rivista) la Colosseum con caricamento a leva laterale nella livrea arancio/nera.
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Ciao carissima, tu hai senz'altro ragione ma ... e solo per fare un esempio, guardo Santini. La sua produzione di pennini è tutta "in house" e ci trovi pennini in oro 18 kt con alimentatore in ebanite a prezzi attorno ai 130 euro. Tra l'altro, ho diversi pennini Santini e non ce n'è uno che scriva male.edis ha scritto: ↑mercoledì 8 giugno 2022, 14:22Ciao Massimo riflettevo su quello che hai detto, ma non sono sicura sia esattamente la stessa cosa. Il pennino in oro di Leonardo (che io non ho, l'ho solo provato da amici del forum, per esempio Automedonte ) non è uno JoWo preso e avvitato con un ricarico di prezzo ingiustificato. Per il pennino d'oro Leonardo ha progettato un alimentatore in-house. Un alimentatore del genere richiede un bel po' di lavoro manuale. Poi, per forza di cose, ogni pennino ha il controllo di qualità perché se lo monti, devi anche fare un nib tuning. Si può scegliere o meno di investire quei soldi, ma tra alimentatore in ebanite e lavoro manuale, è presto giustificato il delta di €100 rispetto all'acquisto di uno JoWo preso e avvitato. Può piacere o non piacere, o non interessare, ma l'alimentatore in ebanite fa la differenza a volte se il pennino è tarato bene.Massimo59 ha scritto: ↑mercoledì 8 giugno 2022, 13:40 Faccio solo una considerazione, giusta o sbagliata...
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Mi sa che però in Leonardo… lo rivedono il pennino, lo customizzano…Massimo59 ha scritto: ↑mercoledì 8 giugno 2022, 13:40 Faccio solo una considerazione, giusta o sbagliata...
La penna mi piace, un po' meno il prezzo.
E' in prenotazione con pennino in acciao a circa 200 euro. Con pennino in oro a più del doppio.
Forse conviene prenderla con pennino in acciao e prendere un Jowo in oro a parte, che si trova sul mercato a poco più di un centinaio di euro e ci risparmio un po di soldi.
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è una questione di fortuna e di gusti, di Santini ho avuto due pennini uno Stub extraflex ed un EF flex e nessuno dei due mi è piaciuto.Massimo59 ha scritto: ↑domenica 12 giugno 2022, 11:55
Ciao carissima, tu hai senz'altro ragione ma ... e solo per fare un esempio, guardo Santini. La sua produzione di pennini è tutta "in house" e ci trovi pennini in oro 18 kt con alimentatore in ebanite a prezzi attorno ai 130 euro. Tra l'altro, ho diversi pennini Santini e non ce n'è uno che scriva male.
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Può darsi, anzi quasi sicuramente sarà così.Automedonte ha scritto: ↑domenica 12 giugno 2022, 15:37è una questione di fortuna e di gusti, di Santini ho avuto due pennini uno Stub extraflex ed un EF flex e nessuno dei due mi è piaciuto.Massimo59 ha scritto: ↑domenica 12 giugno 2022, 11:55
Ciao carissima, tu hai senz'altro ragione ma ... e solo per fare un esempio, guardo Santini. La sua produzione di pennini è tutta "in house" e ci trovi pennini in oro 18 kt con alimentatore in ebanite a prezzi attorno ai 130 euro. Tra l'altro, ho diversi pennini Santini e non ce n'è uno che scriva male.
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Ciao Massimo non conosco le Santini, le ho solo viste in vetrina dalla "buon'anima" di Ercolessi a Corso Magenta. Premesso questo, un pennino in oro a €130 è fuori mercato al ribasso, nessun pennino montato su penne della fascia di prezzo in cui si posiziona Santini è venduto a €130. Le possibilità sono due:Massimo59 ha scritto: ↑domenica 12 giugno 2022, 11:55 Ciao carissima, tu hai senz'altro ragione ma ... e solo per fare un esempio, guardo Santini. La sua produzione di pennini è tutta "in house" e ci trovi pennini in oro 18 kt con alimentatore in ebanite a prezzi attorno ai 130 euro. Tra l'altro, ho diversi pennini Santini e non ce n'è uno che scriva male.
- Santini decide di fare pagare il pennino di ricambio sottocosto per "enne" motivi strategici;
- Santini compra la componentistica, ovvero il conduttore in ebanite, da terze parti (che magari non sono in Italia).
Insomma, se un pennino d'oro con conduttore in ebanite costa €130 deve esserci un trucco da qualche parte. Considerato che alcune penne di Santini costano più di €600, io vedendo che il pennino lo pago €130, mi chiederei quanto sto pagando il corpo penna, e se valga quei soldi, esattamente come tu ti sei chiesto se una Leonardo con pennino in oro valga la cifra che costa in più rispetto alla versione con pennino in acciaio.