Un capolavoro: Aurora 88

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A Casirati
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Un capolavoro: Aurora 88

Messaggio da A Casirati »

solstizio71 ha scritto: sabato 27 febbraio 2021, 23:22 Belle recensione davvero. Ho la mia 88 Nizzoli sempre a portata di mano come penna di tutti i giorni. La bontà della penna mi ha portato ad acquistare, nel tempo, anche la 88k e la 88P.
Grazie per le parole gentili!

Spiller84 ha scritto: sabato 27 febbraio 2021, 23:31 Trovo anche io che la 88 Nizzoli sia una penna ottimamente riuscita. Le due che ho, una 88 e una 88P sono confortevoli, scrivono bene, e fanno anche la loro figura, eleganti ma non appariscenti. Ho un debole per le parti dorate, quindi non ho (ancora?) una 88 Nickargenta. Ma la trovo molto bella in tutte le sue declinazioni, che siano K oppure P. E naturalmente, complimenti per la recensione
Grazie, molto gentile!

Romeocasuso ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 0:12 Vorrei fare una domanda:
Anch'io ho un'Aurora 88, vorrei sapere come funziona il registro per regolare il flusso (svitando il pennino dal corpo):
Bisogna avvitare o svitare per smagrire o aumentare il flusso?
Se non trovi nulla qui: https://www.fountainpen.it/Smontare_Aurora_88 puoi provare ad aprire una discussione nella sezione "Tecnica e riparazioni", dove gli esperti del forum potranno senz'altro darti indicazioni utili.
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Messaggio da levodi »

Romeocasuso ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 0:12 Vorrei fare una domanda:
Anch'io ho un'Aurora 88, vorrei sapere come funziona il registro per regolare il flusso (svitando il pennino dal corpo):
Bisogna avvitare o svitare per smagrire o aumentare il flusso?
il pennino sulla 88 non è avvitato quindi non si svita
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Messaggio da Romeocasuso »

Si, però si può svitare il corpo di plastica dove alloggia il pennino e il corpo penna vero e proprio.
In quella sede vi è la possibilità di regolare il flusso con un registro sopra il caricatore
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Pierre
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Messaggio da Pierre »

Non l'ho considerata abbastanza... grazie per avermi edotto!
Sono di questa qualità anche le 88 successive?
Pierre

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Messaggio da Bons »

Le foto sono molto belle. 📸 :thumbup:

Più che una recensione, direi che questa è una dichiarazione d'amore 😍 per una penna, bella certamente, ma che non ha portato nulla di innovativo.
Difficile che una dichiarazione d'amore possa essere obiettiva.

Semplicemente, la più importante casa produttrice italiana ingaggiò uno dei maggiori designer dell'epoca per "ispirarsi" alla penna rivoluzionaria con cui tutti i produttori dovettero fare i conti per decenni, da Aurora a Waterman fino a Lamy (con la 2000): la Parker 51.
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Messaggio da Giorgio1955 »

E' vero la Parker 51 ispirò tantissimi produtori... ma la Nostra 88 è più bella e qualitativamente superiore.
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Messaggio da Linos »

Giorgio1955 ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:05 E' vero la Parker 51 ispirò tantissimi produtori... ma la Nostra 88 è più bella e qualitativamente superiore.
Concordo, tranne il pennino, quello dell'Aurora purtroppo a mio parere non è a livello del Parker. :|
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Messaggio da Giorgio1955 »

Linos ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:14
Giorgio1955 ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:05 E' vero la Parker 51 ispirò tantissimi produtori... ma la Nostra 88 è più bella e qualitativamente superiore.
Concordo, tranne il pennino, quello dell'Aurora purtroppo a mio parere non è a livello del Parker. :|
Hai mai provato i semiflex della 88? Io ne ho uno M e uno F e ti assicuro che sono ottimi; conosco per averli i Parker su alcune vacumatic, sia normali che i più rari flessibili, anche loro sono ottimi.
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Messaggio da Bons »

Giorgio1955 ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:05 E' vero la Parker 51 ispirò tantissimi produtori... ma la Nostra 88 è più bella e qualitativamente superiore.
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.

Sulla qualità superiore... le mie 51, con tre quarti di secolo di vita e utilizzo sulle spalle, sembrano uscite dalla cartoleria la settimana scorsa.
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Messaggio da A Casirati »

Bons ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 12:39 Le foto sono molto belle. 📸 :thumbup:

Più che una recensione, direi che questa è una dichiarazione d'amore 😍 per una penna, bella certamente, ma che non ha portato nulla di innovativo.
Difficile che una dichiarazione d'amore possa essere obiettiva.

Semplicemente, la più importante casa produttrice italiana ingaggiò uno dei maggiori designer dell'epoca per "ispirarsi" alla penna rivoluzionaria con cui tutti i produttori dovettero fare i conti per decenni, da Aurora a Waterman fino a Lamy (con la 2000): la Parker 51.
Direi che innamorarsi di qualcosa che non abbia qualità eccelse non è possibile. Almeno per me.
Nel contempo, non mi sembra d'aver esagerato, come confermano l'esperienza di tanti utilizzatori della 88 ed il numero d'esemplari venduti.
Ma capisco la natura dell'osservazione.

Relativamente all'innovazione portata dalla Parker 51, ricordo quanto affermato, a mio parere giustamente, dal nostro splendido Wiki: "Si accredita la 51 di essere stato un modello rivoluzionario avendo introdotto novità come il pennino coperto ed il cappuccio in metallo ad incastro, ma in realtà non esiste una primogenitura assoluta in nessuna di queste caratteristiche. Si tratta invece di una penna in cui la Parker riuscì a fare sintesi delle tendenze tecniche e stilistiche del momento, sfruttando le innovazioni tecnologiche e dei materiali ponendosi con questo all'avanguardia rispetto a tutta la produzione contemporanea con un modello che proprio per questa sintesi risultò essere rivoluzionario".
Rivoluzione di stile, quindi, e bella iniziativa di marketing, ma certamente nessuna vera innovazione tecnica, salvo l'apertura all'uso di materiali più poveri, a partire da quelli di corpo e sezione (semplice plastica ad iniezione), anche se più efficienti industrialmente ed economicamente.
Sotto il profilo tecnico, la 88 è senza dubbio più pregevole.
Parere personale, ovviamente.
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Messaggio da Automedonte »

Bons ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:23
Giorgio1955 ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:05 E' vero la Parker 51 ispirò tantissimi produtori... ma la Nostra 88 è più bella e qualitativamente superiore.
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.

Sulla qualità superiore... le mie 51, con tre quarti di secolo di vita e utilizzo sulle spalle, sembrano uscite dalla cartoleria la settimana scorsa.
Proprio vero, io ho comprato due Parker 51 sulla base delle descrizioni entusiastiche lette e perchè tutti ne decantavano il meraviglioso funzionamento, l’affidabilità, la robustezza e via dicendo. Sono state una delusione tremenda, una l’ho già data via e l’altra la tengo solo come raccolta ma dubito che la userò ancora, come del resto l’Aurora Hastil (che per inciso scrive molto meglio) ma è troppo sottile e Metallica per i miei gusti. La 88 Nizzoli invece la trovo usabile con un bel pennino morbido ed una finestra dove vedo quanto inchiostro c’è dentro. Odio le penne con il sacchetto perché non sopporto di non sapere quanto inchiostro mi resta.
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Messaggio da Bons »

A Casirati ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:31 Relativamente all'innovazione portata dalla Parker 51, ricordo quanto affermato, a mio parere giustamente, dal nostro splendido Wiki: "Si accredita la 51 di essere stato un modello rivoluzionario avendo introdotto novità come il pennino coperto ed il cappuccio in metallo ad incastro, ma in realtà non esiste una primogenitura assoluta in nessuna di queste caratteristiche. Si tratta invece di una penna in cui la Parker riuscì a fare sintesi delle tendenze tecniche e stilistiche del momento, sfruttando le innovazioni tecnologiche e dei materiali ponendosi con questo all'avanguardia rispetto a tutta la produzione contemporanea con un modello che proprio per questa sintesi risultò essere rivoluzionario".
Rivoluzione di stile, quindi, e bella iniziativa di marketing, ma certamente nessuna vera innovazione tecnica, salvo l'apertura all'uso di materiali più poveri, a partire da quelli di corpo e sezione (semplice plastica ad iniezione), anche se più efficienti industrialmente ed economicamente.
Sotto il profilo tecnico, la 88 è senza dubbio più pregevole.
Parere personale, ovviamente.
Anche il Maggiolino VW non è stata la prima automobile con le ruote coperte o col motore posteriore ma è stata rivoluzionaria.
Anche il Wright Flyer 1903 non è stato il primo aeroplano biplano o a motore però è stato rivoluzionario.

Anche la sintesi di elementi già esistenti può essere innovativa e rivoluzionaria.

Anche io trovo che l'Aurora 88 sia molto bella ma, per me, totalmente priva di fascino. Un bell'esercizio di stile senza tensione creativa.
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Giorgio1955 ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:18
Linos ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:14

Concordo, tranne il pennino, quello dell'Aurora purtroppo a mio parere non è a livello del Parker. :|
Hai mai provato i semiflex della 88? Io ne ho uno M e uno F e ti assicuro che sono ottimi; conosco per averli i Parker su alcune vacumatic, sia normali che i più rari flessibili, anche loro sono ottimi.
Le ho provate, di pennini semiflex ne ho tre o forse quattro, senza contare le P e le K, evidentemente ognuno ho il suo modo di usarle e di metterle a punto. Se usi per una pagina di scrittura un semiflex per variare il tratto, devi poi ripiegarlo in giù, per me non ha la struttura adatta.
Di sicuro è che la 88 tecnicamente è superiore, resta il fatto che la 51 è stata studiata per fornire prestazioni superiori (pennino sempre bagnato con un collettore invidiabile da tutti, il pennino molto fisso e stabile, a differenza, ed è un mio punto di vista, che a livello progettuale il pennino è venuto casualmente per inseguire uno stile personale (credo che Nizzoli badasse più al design) ed evitare un copia e incolla della 51, mi posso sbagliare ma questo è il mio punto di vista.
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Automedonte ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 15:03
Bons ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 13:23
Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.

Sulla qualità superiore... le mie 51, con tre quarti di secolo di vita e utilizzo sulle spalle, sembrano uscite dalla cartoleria la settimana scorsa.
Proprio vero, io ho comprato due Parker 51 sulla base delle descrizioni entusiastiche lette e perchè tutti ne decantavano il meraviglioso funzionamento, l’affidabilità, la robustezza e via dicendo. Sono state una delusione tremenda, una l’ho già data via e l’altra la tengo solo come raccolta ma dubito che la userò ancora, come del resto l’Aurora Hastil (che per inciso scrive molto meglio) ma è troppo sottile e Metallica per i miei gusti. La 88 Nizzoli invece la trovo usabile con un bel pennino morbido ed una finestra dove vedo quanto inchiostro c’è dentro. Odio le penne con il sacchetto perché non sopporto di non sapere quanto inchiostro mi resta.
Possiedo due P. 51 e devo dire che non mi hanno impressionato. Scrivono bene, ma i pennini sono dei veri e propri chiodi ed i materiali sono molto poveri.
Non possiedono nulla del fascino e della godibilità che cerco in una stilografica.
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A Casirati ha scritto: domenica 28 febbraio 2021, 22:49 Possiedo due P. 51 e devo dire che non mi hanno impressionato. Scrivono bene, ma i pennini sono dei veri e propri chiodi ed i materiali sono molto poveri.
Non possiedono nulla del fascino e della godibilità che cerco in una stilografica.
È inutile che insisti, non ho proprio nessuna intenzione di venderti nemmeno una delle mie 51. ;)

E poi sono più colorate della 88. :P

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