pilot capless carbonesque

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Hiver77
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Messaggio da Hiver77 »

Confermo anch'io: la mia Pilot Capless Carbonesque ha un pennino M fantastico, che però è decisamente più abbondante di un M giapponese, siamo appunto su una misura più europea.
Provato con Platinum Blue-Black e Herbin Bleu de profunders e in entrambi i casi il tratto era abbastanza abbondante da sembrare un pennino europeo (carta Tomoe River in entrambi i casi... per la mia "principessa" solo la carta migliore ;) ).
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Messaggio da GPstilo »

Hiver77 ha scritto: giovedì 17 marzo 2022, 16:01 Confermo anch'io: la mia Pilot Capless Carbonesque ha un pennino M fantastico, che però è decisamente più abbondante di un M giapponese, siamo appunto su una misura più europea.
Provato con Platinum Blue-Black e Herbin Bleu de profunders e in entrambi i casi il tratto era abbastanza abbondante da sembrare un pennino europeo (carta Tomoe River in entrambi i casi... per la mia "principessa" solo la carta migliore ;) ).
Grazie per l'ulteriore esperienza. A questo punto mi orienterò decisamente su un F, certamente non riceverò un bisturi ma neanche una pompa caricata a inchiostro! :)
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Messaggio da GPstilo »

Buongiorno a tutti,

mi è infine arrivata la Capless con pennino F, ho preso in Giappone la Special Alloy perché ero molto curioso di questa versione non commercializzata in occidente, chissà perchè.
L'ho trovata in un colore giallo profondo, quasi un color zucca, che detta così pare strano ma sembra un bellissimo modernariato anni '60.
Il pennino Fine, in acciaio dorato, è straordinariamente scorrevole, sono molto colpito, non immaginavo: è sottile come ti aspetteresti da un fine giapponese, l'ho provata subito (ieri sera) con il buon vecchio Absolute Brown di Waterman, che ahimé non è più lo splendido Havana di un tempo ma fa ancora in suo dovere a un prezzo accettabile.

Che dire, questa Special Alloy si che è paragonabile alla Curidas, anch'essa un fine giapponese vero, e chi vince?
Bè, diciamo che questa Pilot Sapecial Alloy costa un terzo di più, spese di spedizione e dazi doganali compresi (diciamo che visto il prezzo è più corretto parlare di Vat, non di duties) e restituisce una grande sensazione di solidità, benché sia certamente più pesante in mano - quindi è quello che ci aspetteremmo -, ma c'entra ovviamente il diverso materiale di cui è composto il corpo.
Molto piacevole da tenere in mano, è consistente insomma, ed esteticamente è un oggetto di scrittura allo stesso tempo moderno e dal sapore vintage sixties, laddove invece credo che la Curidas, modernissima, sia un aggiornamento del progetto originale, degli stessi anni (piacevolissima anch'essa, anzi, perché le forme richiamano uno stile veramente da 'space opera').
Il pennino Pilot è un po' più scorrevole - a parità di tratto e gradazione fine -, ma sono entrambi assai burrosi, quindi entriamo davvero nel campo della preferenza personale fra pennini Platinum e Pilot.
Personalmente, in questo caso preferisco la scorrevolezza estrema di Pilot, che abbinata al peso della Capless fornisce un eccezionale controllo sulla grafia e sulla velocità di scrittura.
Tecnicamente, mi piace la Curidas perché i vari 'movimenti' di montaggio e smontaggio mi affascinano, la Capless è più un blocco unico non particolarmente interessante all'occhio dello smontatore! :D

Promossa a pieni voti, grandissima penna, benché di concezione un po' 'aliena' per il classico amante delle stilografiche, fra cui pongo anche me stesso, perché all'inizio ero assai scettico di fronte a una stilografica senza il cappuccio. Chiaramente, promuovo a pieni voti anche la Curidas, forse un po' bistrattata, non un gradino sotto ma semplicemente diversa per materiale, forma, peso e pennino, diverso anche se qui dello stesso materiale.

A questo punto, sono curioso di provare il pennino in oro 18kt della Capless, metto quindi in lista per un futuro acquisto quando i tempi saranno più favorevoli, magari un bel medio.

Saluti
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

GPstilo ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:05 Buongiorno a tutti,

mi è infine arrivata la Capless con pennino F, ho preso in Giappone la Special Alloy perché ero molto curioso di questa versione non commercializzata in occidente, chissà perchè.
L'ho trovata in un colore giallo profondo, quasi un color zucca, che detta così pare strano ma sembra un bellissimo modernariato anni '60.
Il pennino Fine, in acciaio dorato, è straordinariamente scorrevole, sono molto colpito, non immaginavo: è sottile come ti aspetteresti da un fine giapponese, l'ho provata subito (ieri sera) con il buon vecchio Absolute Brown di Waterman, che ahimé non è più lo splendido Havana di un tempo ma fa ancora in suo dovere a un prezzo accettabile.

Che dire, questa Special Alloy si che è paragonabile alla Curidas, anch'essa un fine giapponese vero, e chi vince?
Bè, diciamo che questa Pilot Sapecial Alloy costa un terzo di più, spese di spedizione e dazi doganali compresi (diciamo che visto il prezzo è più corretto parlare di Vat, non di duties) e restituisce una grande sensazione di solidità, benché sia certamente più pesante in mano - quindi è quello che ci aspetteremmo -, ma c'entra ovviamente il diverso materiale di cui è composto il corpo.
Molto piacevole da tenere in mano, è consistente insomma, ed esteticamente è un oggetto di scrittura allo stesso tempo moderno e dal sapore vintage sixties, laddove invece credo che la Curidas, modernissima, sia un aggiornamento del progetto originale, degli stessi anni (piacevolissima anch'essa, anzi, perché le forme richiamano uno stile veramente da 'space opera').
Il pennino Pilot è un po' più scorrevole - a parità di tratto e gradazione fine -, ma sono entrambi assai burrosi, quindi entriamo davvero nel campo della preferenza personale fra pennini Platinum e Pilot.
Personalmente, in questo caso preferisco la scorrevolezza estrema di Pilot, che abbinata al peso della Capless fornisce un eccezionale controllo sulla grafia e sulla velocità di scrittura.
Tecnicamente, mi piace la Curidas perché i vari 'movimenti' di montaggio e smontaggio mi affascinano, la Capless è più un blocco unico non particolarmente interessante all'occhio dello smontatore! :D

Promossa a pieni voti, grandissima penna, benché di concezione un po' 'aliena' per il classico amante delle stilografiche, fra cui pongo anche me stesso, perché all'inizio ero assai scettico di fronte a una stilografica senza il cappuccio. Chiaramente, promuovo a pieni voti anche la Curidas, forse un po' bistrattata, non un gradino sotto ma semplicemente diversa per materiale, forma, peso e pennino, diverso anche se qui dello stesso materiale.

A questo punto, sono curioso di provare il pennino in oro 18kt della Capless, metto quindi in lista per un futuro acquisto quando i tempi saranno più favorevoli, magari un bel medio.

Saluti
Ci vorrebbe una bella foto con prove di scrittura per completare questa bella recensione comparativa😉

Sul design della Capless sono stato molto scettico anche io per quasi un anno intero, poi mi sono deciso a provarla ed è finita direttamente sul podio delle penne che preferisco. Quello che mi rendeva scettico era la posizione della clip che rischiava, a mio parere, di rimanere tra le dita in modo molto scomodo. Ho scoperto con sommo piacere che fornisce un eccellente punto di riferimento per l’impugnatura e favorisce il controllo della penna quando si scrive.

Il fatto che sia un blocco unico all’interno, mi dà una piacevole sensazione di solidità che la Curidas non dà (ne ho un clone cinese pagato 11€, ma temo che non sia troppo diversa da quel che ho visto dell’originale). Tutti quei pezzi che si smontano e devono essere riassemblati con molle, mollette e lo sportellino in punta mi danno una sensazione di fragile, come quelle penne a scatto che prima o poi ti rimane in mano qualcosa o che non si riavvitano più. (Gesti apotropaici vari a piacere).

Quello che puoi guadagnare con il pennino in oro 18k credo sia la morbidezza del pennino stesso in fase di scrittura: sembra quasi un pennino molleggiato che ammortizza alla grande il peso della penna. Meraviglioso!
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Messaggio da GPstilo »

Koten90 ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:29 Ci vorrebbe una bella foto con prove di scrittura per completare questa bella recensione comparativa😉
Ci provo ;)
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Messaggio da Alpha7 »

Davvero carina color zucca!
Per me la capless è un punto di riferimento. La mia è una carbonesque blue con pennino fine e scrive così bene e in scioltezza che sono solito usarla come termine di paragone per ogni nuova penna. Spesso noto che penne più prestigiose non reggono il confronto come qualità di scrittura in termini di equilibrio tra finezza del tratto, scorrevolezza e comodità (si, proprio comodità perché per me l'impugnatura è molto confortevole nonostante la clip e, forse, grazie alla clip).
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Messaggio da Koten90 »

GPstilo ha scritto: mercoledì 30 marzo 2022, 11:35
Koten90 ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 11:29 Ci vorrebbe una bella foto con prove di scrittura per completare questa bella recensione comparativa😉
Ci provo ;)
Ottima prova e bella livrea per la Capless. Da notare il dettaglio del pennino di colore oro!
Per il converter, purtroppo è veramente troppo piccolo. Ormai mi sono abituato a tenere una piccola siringa insieme ai calamai per riempire le cartucce. Autonomia +150% (da 0,4ml a 1ml), pennino sempre pulito e nessun residuo di inchiostro sulla sezione e sulle dita. Ieri ho scritto 5 pagine fitte fitte di un quaderno A4 con la Justus (sempre pennino F) e sono ancora a metà cartuccia, forse un po’ più di metà.
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Messaggio da GPstilo »

Koten90 ha scritto: mercoledì 30 marzo 2022, 13:21 Ottima prova e bella livrea per la Capless. Da notare il dettaglio del pennino di colore oro!
Per il converter, purtroppo è veramente troppo piccolo. Ormai mi sono abituato a tenere una piccola siringa insieme ai calamai per riempire le cartucce. Autonomia +150% (da 0,4ml a 1ml), pennino sempre pulito e nessun residuo di inchiostro sulla sezione e sulle dita. Ieri ho scritto 5 pagine fitte fitte di un quaderno A4 con la Justus (sempre pennino F) e sono ancora a metà cartuccia, forse un po’ più di metà.
Si, il pennino dorato è perfettamente intonato al colore della penna!
Umh, sono un po' restio a siringare le cartucce vuote, generalmente, ma è effettivamente utile perché un converter come il con-40 è oggettivamente poco capiente.
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Messaggio da merloplano »

Koten90 ha scritto: mercoledì 16 marzo 2022, 23:05
merloplano ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 18:29 permetti? rnk verdigris. costa molto meno dello tsuki-yo e scorre forse anche di piu'
Più fluido dello Tsuki-yo no, li ho provato entrambi sul pennino Falcon e il verdigris non tiene benissimo il flusso, mentre lo Tsuki-yo è perfetto
buongiorno Alessio
leggo dopo mesi di assenza. ho scritto "forse" perche' nel caso della loom m il verdigris appare piu' scorrevole nel contatto pennino/carta. tu sembri descrivere la capacita' dell'inchiostro di tenere la tensione superficiale all'aumentare della distanza tra i rebbi su un pennino, il falcon, noto (ie, molteplici recensioni concordano su questo punto) per funzionare al meglio, senza railroading, solo con iroshizuku
(anche come colore è molto più saturo e soddisfacente).
ho allungato il verdigris 5:1 per avere shading piu' visibile su safari b (anche per effetto del colore piu' scuro): tra i due, mi sembra piu' saturo il verdigris
Certo che costa 8 volte tanto
confezioni da 50ml, 5e il verdigris, 24e lo tsuki-yo: 5 volte tanto
su un pennino rigido senza pretese di copperplate prenderei anche io il Verdigris o un Diamine (volendo i colori).
come definiresti l'f della capless: da copperplate? io no. SE (un grosso se) per te il capless f non fosse un pennino da copperplate, allora avresti consigliato anche tu il verdigris prima dello tsuki-yo, come da mio intervento
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Messaggio da Koten90 »

merloplano ha scritto: domenica 22 maggio 2022, 13:10 ho scritto "forse" perche' nel caso della loom m il verdigris appare piu' scorrevole nel contatto pennino/carta. tu sembri descrivere la capacita' dell'inchiostro di tenere la tensione superficiale all'aumentare della distanza tra i rebbi su un pennino, il falcon, noto (ie, molteplici recensioni concordano su questo punto) per funzionare al meglio, senza railroading, solo con iroshizuku
Ah ok, avevo inteso quello “scorre” come flusso di inchiostro al pennino, non pennino sulla carta. Sulla carta son pienamente d’accordo. L’Iroshizuku dà una sensazione di secco e per nulla lubrificante. È in effetti più tensioattivo e sopporta meglio l’allontanamento dei rebbi dall’alimentatore. Per come uso io la penna, non riesce comunque a starci dietro (forse vado troppo veloce) con alimentatore originale.
ho allungato il verdigris 5:1 per avere shading piu' visibile su safari b (anche per effetto del colore piu' scuro): tra i due, mi sembra piu' saturo il verdigris
Non li uso da un po’, quindi vado a memoria. Il verdigris mi pare fosse più sbiadito e tendente al verde, lo Tsuki-yo più blu intenso con le sfumature rosse in caso di abbondanza
confezioni da 50ml, 5e il verdigris, 24e lo tsuki-yo: 5 volte tanto
Vero, nei negozi italiani costa 24€. Avevo fatto il paragone guardando su Amazon dove si trovava solo dal UK a 40€ (attualmente a 48€!)
come definiresti l'f della capless: da copperplate? io no. SE (un grosso se) per te il capless f non fosse un pennino da copperplate, allora avresti consigliato anche tu il verdigris prima dello tsuki-yo, come da mio intervento
Esatto. Per quanto trovi ammortizzante (non mi azzardo a usare morbido/elastico) la sensazione di scrittura data da questo pennino, non è possibile concepire di usarlo per ottenere una variazione di tratto continua, anzi, è già un azzardo ricercarla una volta.
Come detto nella mia risposta, per chi vuole un inchiostro colorato, sono un’ottima scelta i Diamine o i R&K. Con l’esperienza maturata nel frattempo aggiungo alla lista anche i Noodler’s che, secondo me, sono un paio di gradini sopra per la possibilità di scegliere tra formulazioni bulletproof, lubrificanti, anti-spiumaggio, ecc. spesso anche per lo stesso inchiostro si trova la variante Eel che indica l’aggiunta di lubrificante (queste formulazioni, insieme alle “Polar”, funzionano anche meglio degli Iroshizuku nel pennino Falcon, e attutiscono il feedback di alcuni pennini, oltre a lubrificare il pistone delle penne che ce l’hanno).
Per chi invece cerca un nero, il Pilot Tsuwagiro (quello delle cartucce IC-50) è già ottimo, ma volendo scrivere proprio ovunque io le ho dato l’X-Feather
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Messaggio da merloplano »

Koten90 ha scritto: domenica 22 maggio 2022, 14:22
ho allungato il verdigris 5:1 per avere shading piu' visibile su safari b (anche per effetto del colore piu' scuro): tra i due, mi sembra piu' saturo il verdigris
Non li uso da un po’, quindi vado a memoria. Il verdigris mi pare fosse più sbiadito e tendente al verde, lo Tsuki-yo più blu intenso con le sfumature rosse in caso di abbondanza
carene inks.jpg
qui verdigris puro. lo sheendi tsuki-yo non si vede (ottica perpendicolare alla carta). il verdigris ne e' totalmente sprovvisto
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Messaggio da Koten90 »

merloplano ha scritto: domenica 22 maggio 2022, 19:26 qui verdigris puro. lo sheendi tsuki-yo non si vede (ottica perpendicolare alla carta). il verdigris ne e' totalmente sprovvisto
Me lo ricordavo male :D grazie del refresh.

Se ti interessasse una versione bulletproof, il Noodler’s Air Corp Blue Black è molto simile
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Messaggio da edis »

Koten90 ha scritto: domenica 22 maggio 2022, 20:09
Se ti interessasse una versione bulletproof, il Noodler’s Air Corp Blue Black è molto simile
Io non sono riuscita ad usarlo per lo spiumaggio.
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Messaggio da Koten90 »

Ho fatto un paio di prove sulle carte peggiori che ho in casa. Di solito scrivo sui quaderni Favorit o su Clairefontaine Trimphe (quella del “Benvenuta” qui sopra) su cui non c’è nessun problema.

Tralasciamo il fatto che ho sbagliato a mettere il puntino sulle “i” per ben due volte? Grazie :oops:
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Blocco Pignastyl, inizialmente non c’era spiumaggio, è subentrato poi, ma giusto un poco solo dove c’è molto molto inchiostro.
Blocco Pignastyl, inizialmente non c’era spiumaggio, è subentrato poi, ma giusto un poco solo dove c’è molto molto inchiostro.
Questo blocco spiralato ENRI è una rivelazione. Carta economica da 60g/mq che tiene benissimo
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Qui una schifezza. Trapassa anche pesantemente
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Messaggio da merloplano »

Koten90 ha scritto: domenica 22 maggio 2022, 14:22 Per chi invece cerca un nero, il Pilot Tsuwagiro (quello delle cartucce IC-50) è già ottimo, ma volendo scrivere proprio ovunque io le ho dato l’X-Feather
non credo l'informazione sia corretta. lo tsuwairo (inchiostro piuttosto recente, posteriore alla disponibilita' delle ic-50, che avevo nel 2014) e' a nanopigmenti, il nero contenuto nelle mie ic-50 no
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