Montergrappa Extra Turtle Brown: storia di una passione vera.

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francoiacc
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Montergrappa Extra Turtle Brown: storia di una passione vera.

Messaggio da francoiacc »

Ci sono cose molto irrazionali, e di sicuro questa nostra passione è una di queste cose. Non vedo nessuna logica spiegazione allo strano desideri di accumulare strumenti che in fin dei conti ci consentono di fare tutti la stessa cosa: lasciare un segno di noi sulla carta.
Ma del resto cosa è la passione se non “un irrazionale comportamento causato da un sentimento intenso e violento che può turbare l’equilibrio psichico e le capacità di discernimento e controllo” [cit, Treccani]. Non ci dobbiamo pertanto meravigliare quando presi dalla passione ci facciamo trasportare dal desiderio di possedere una penna stilografica che tutto è fuorché che perfetta , ma il solo possederla ci rende felici al punto di passare sopra i suoi difetti pur sapendo di affrontare una spessa impegnativa ed ingiustificatamente eccessiva. Ed è preso dalla passione che scrivo di questa meraviglia senza nascondere i suoi difetti, come un uomo ferito dalla sua amata.
L’oggetto in questione è una Monegrappa Extra 1930 Turtle Brown, questa meraviglia per gli occhi e lo spirito:
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La Extra 1930 è una penna che ha un paio di difetti che trovo alquanto fastidiosi.

Il primo è il sistema di caricamento, è un discutibile captive converter. Leggendo in giro, a detta di chi presumo ha avuto modo di vederlo, sembra essere solido e ben fatto, il motivo per cui io lo trovo discutibile è che non ha una grande capienza, che reputo essere la sola ragione per avere un captive converter in luogo di un onesto sistema a cartucce/converter. In pratica ha una capienza di solo 0.8ml, stando alle specifiche trovate online un converter Pelikan contiene 0.75ml di inchiostro.

Il secondo difetto sono le sue performance di scrittura. No so di preciso quando, ma Montegrappa è passata da Bock a JoWo, e secondo me non sono pennini di produzione standard, almeno su questo modello con pennini nr. 8, in quanto la forma è rimasta praticamente invariata. Con JoWo direi che le cose vanno decisamente meglio, almeno appena tirata fuori dalla scatola scriveva senza salti e false partenze, ma era ruvida con un feedback sgradevole, quasi arava sulla carta. Dopo una leggera passata su micromesh ed una ricarica si è addolcito diventando un piacevole fine con un feedback che mi ricorda i pennini di casa Aurora, uno di quelli che ti fa venire la voglia di prenderlo e scrivere. Ora ha un flusso perfetto, sempre pronta a partire e senza mai perdere un colpo finché c’è inchiostro nel serbatoio ma…. vorrei tanto avere il sacrosanto piacere di prendere una di queste bellezze, tirarla fuori dalla scatola e godere non solo nel rigirarmela tra le mani, ma anche del modo in cui scrive sin dal primo momento in cui la poso sulla carta.

E allora da cosa scaturisce da questa passione. La Extra è una penna che emana lusso, ma con discrezione ed eleganza, sono penne realizzate con celluloidi proprietarie di Montegrappa, tutte le parti metalliche sono in argento ed il pennino è in oro 18K. Trovo la decorazione a greca sulla fascia del cappuccio e sul pennino di una eleganza unica, nell’ultima versione poi il pennino non è bicolore ma interamente rodiato armonizzandosi perfettamente con le finiture in argento. Le proporzioni sono semplicemente perfette, non è grande, chiusa siamo sotto i 14cm, ma resta una penna importante con una bella sensazione di solidità quando la si impugna, anche perché non è leggera con i suoi 44gr. La sezione in argento tiene il pennino giù sulla carta con il suo peso, è molto comoda da impugnare e non diventa scivolosa a differenza dell'acciaio. Il pennino, come scrivevo sopra è un nr.8, ma nonostante le dimensioni della penna non siano imponenti non è fuori luogo, anzi vi si armonizza perfettamente non essendo particolarmente lungo.
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Questa Turtle Brown è una penna che non mi stanco mai di ammirare , la rigiro tra le mani e rimango irretito dalla bellezza di questa celluloide, girandola i colori cambiano dalle tonalità più calde a quelle più fredde del marrone ed è come se avesse una sua luce da dentro che la rende viva.
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C’è tanto di bello in queste penne ma questa mia esternazione non è il primo urlo di rabbia nei confronti di questi preziosi strumenti di scrittura, su tre Montegrappa Extra che ho acquistato nuove questa Turtle Brown è quella che ha scritto meglio “out of the box”, semplicemente perché ha scritto! Ma l’irrazionale passione ci porta ad accettare anche queste spigolature e a metterci il meglio di noi per porvi rimedio. Insomma con un po’ di impegno ora tutte e tre le mie Extra, tra cui una Otto, funzionano bene e sono un vero piacere all’uso. Ogni volta che apro la scatola le guardo con un sorriso di compiacimento per averle fatte mie e averle rese di meravigliosi strumenti di scrittura.
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Francesco
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Bokeh
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Messaggio da Bokeh »

Complimenti Francesco per la passione con cui hai scritto questa presentazione, di capisce che è una passione profonda e maturata negli anni.
La penna in questione è splendida, è però un peccato sapere che appena tolta dalla scatola non scriveva come dovrebbe fare una penna di questo livello.
Trovo inspiegabile come, visto il prezzo, queste penne non vengano testate e rifinite a mano, in modo da garantire un'ottima scrittura.
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LucaC
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Messaggio da LucaC »

Ciao, questa è una penna che mi è sempre piaciuta molto. Purtroppo ho provato varie Montegrappa di un certo livello e nessuna ha mai scritto come dovrebbe, talvolta non hanno proprio scritto! Per questo motivo sto alla larga dalle penne Montegrappa anche se esteticamente sono bellissime!....ma non scrivono...
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Che bella penna Francesco, io adoro le Montegrappa che per me sono le penne più belle ed eleganti che ci siano.
Purtroppo questa storia che non scrivono bene mi frena molto nell’acquisto, delle due che ho paradossalmente scrive meglio la Fortuna con pennino in acciaio della Chrisocolla con il pennino a 18K è pagata 4 volte di più :eh:
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Messaggio da JetMcQuack »

Ciao Franco, la recensione è davvero bella e la penna a mio avviso è splendida, almeno fino alla sezione in argento, la rottura della linea con il metallo non riesco proprio a apprezzarla.

Si vede la tua passione, ma si vede anche che la passione è troppa -detto con il sorriso, s'intende-, trovo intollerabile che una penna di quella cifra e di quella cura non scriva meno che perfettamente, e è il motivo per cui non ho ancora acquistato alcuna Montegrappa nonostante ne adori la forma arrotondata. Vorrei tanto una Spicy Explosion, chi lo sa che prima o poi non possa cedere, e chissà se la mia scriverà bene! :mrgreen:
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Messaggio da francoiacc »

La cosa interessante è che ho una Mia Adriatic Sea ed una Elmo 01 Chrisocolla entrambe con pennino in acciaio ed hanno sempre scritto in maniera ineccepibile.
La cosa che mi ha fatto ancora più rabbia è stato che dopo diverse peripezie mandai a sistemare la Extra Bamboo Black, è ritornata che scrive divinamente… quindi non è che non li sanno sistemare a dovere i pennini è che proprio non lo fanno!
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Messaggio da A Casirati »

Bokeh ha scritto: domenica 10 ottobre 2021, 18:15 Complimenti Francesco per la passione con cui hai scritto questa presentazione, di capisce che è una passione profonda e maturata negli anni.
La penna in questione è splendida, è però un peccato sapere che appena tolta dalla scatola non scriveva come dovrebbe fare una penna di questo livello.
Trovo inspiegabile come, visto il prezzo, queste penne non vengano testate e rifinite a mano, in modo da garantire un'ottima scrittura.
Concordo. Intervenire sul pennino di una Kaweco Sport Classic o Skyline da 23 € è comprensibile, perché il controllo di qualità d'ogni esemplare dei milioni venduti sarebbe improponibile dati i costi, ma per penne "premium" come questa la scrittura di qualità dovrebbe essere garantita.
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Messaggio da maxpop 55 »

Complimenti Francesco, molto bella, colori fantastici :clap: :clap:
La montegrappa ha un pessimo controllo di qualità, non è possibile che una penna appena acquistata non scriva bene, figuriamoci di di questo costo.
Una cosa del grenere puo' capitare su penne di minore pregio, e sottolineo "puo' capitare", ma non è accettabile su queste penne.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da Monet63 »

A malincuore, smisi di acquistare Montegrappa moltissimi anni fa, quando - all'epoca - l'azienda rispose in modo inspiegabile alle rimostranze (fatte via negozio) per ben due penne (una dietro l'altra) che non volevano saperne di scrivere.
Le trovo però davvero bellissime, e non nascondo che a volte mi prende la voglia di averne una. Tuttavia, leggendo in giro le opinioni di coloro che stimo perché scrivono con vera cognizione di causa (e tu Franco sei certamente tra questi), continuo a essere bloccato. Oggi ho certamente la capacità di intervenire in proprio e sistemare una penna capricciosa, all'epoca no; ma, come altri, ritengo inaccettabile che si debbano mettere le mani su una penna da 1200 euro. Sorvolo sul captive converter.
Ti ringrazio per ciò che hai scritto, per me gradevolissimo da leggere a prescindere.
:wave:
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Messaggio da maylota »

francoiacc ha scritto: domenica 10 ottobre 2021, 17:52 L’oggetto in questione è una Monegrappa Extra 1930 Turtle Brown, questa meraviglia per gli occhi e lo spirito:
E' seconda nella lista delle penne Montegrappa che io sogno di avere (la prima è la Memoria di qualche anno fa).
Se un giorno decidi di venderla, posso mettere una opzione? :angel:
In fondo che cosa sarà mai un captive converter o un piccolo settaggio per farla scrivere bene di fronte ad una cosa bella e che ti corrisponde?
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Messaggio da Tribbo »

Non posso che accodarmi ai tanti complimenti Francesco. La penna è veramente uno spettacolo, anche se pure io non gradisca particolarmente le sezioni in metallo. Però scrivi che l'argento rende una sensazione differente di maggiore comodità

Che dire, anche secondo me è impensabile che penne di questo livello non giustifichino da parte della ditta un approfondito controllo qualità. Complimenti per il coraggio che hai avuto ad intervenire personalmente (ma certo, tu hai sia l'esperienza che le abilità per poterlo fare), fossi stato io avrei rimandato tutto in ditta o in negozio... sicuramente avrai giudicato che l'aggiustamento richiesto era qualcosa assolutamente fattibile

Un'altra bellissima penna nella tua già splendida collezione! :clap: O meglio, famiglia...
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Messaggio da francoiacc »

A volte penso che appassionati come me non siano di aiuto a Montegrappa più di quanto lo siano coloro che semplicemente smettono di comprare le loro fuoriclasse (almeno per quanto riguarda il prezzo). Alla fine non hanno idea che hanno messo sul mercato un altra penna in condizioni non perfettamente alienate al prezzo di vendita, semplicemente perché non mi lamento e risolvo da me il problema.
maylota ha scritto: lunedì 11 ottobre 2021, 17:50 E' seconda nella lista delle penne Montegrappa che io sogno di avere (la prima è la Memoria di qualche anno fa).
Se un giorno decidi di venderla, posso mettere una opzione? :angel:
In fondo che cosa sarà mai un captive converter o un piccolo settaggio per farla scrivere bene di fronte ad una cosa bella e che ti corrisponde?
Rieccoci! In caso di improvvisa crisi pennofila sarai il primo a saperlo. :lol: :lol:

Ecco sei quello che ha colto in pieno lo spirito del mio intervento, nel senso che per me sono di una bellezza tale queste penne che in fondo cosa vuoi che siano un captive converter è un settaggio per avere una meraviglia del genere fra le dita ? Io sono disposto per cieca passione, ma non possiamo andare a raccontare in giro che sono penne che fanno faville sotto ogni aspetto, cosa che secondo me molti invece fanno solo perché hanno investito tanto e non vogliono ammettere di non avere acquistato un perfetto strumento di scrittura.
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