Una lunga carriera: Aurora Magellano

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A Casirati
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Una lunga carriera: Aurora Magellano

Messaggio da A Casirati »

Aurora Magellano - aperta.JPG
1983
- 1º gennaio: Arpanet cambia ufficialmente protocollo, adottando “Internet Protocol” e dando vita ad Internet.
arpanet-passa-alluso-dellinternet-protocol-creando-internet.jpg
- 6 gennaio: San Giovanni Paolo II promulga la bolla d’indizione del giubileo per il 1950º anniversario della Redenzione.
- 19 gennaio, Cape Canaveral (Florida), USA: viene presentata alla stampa internazionale la nuova Fiat Uno.
fiat_notizia-2.jpg
- 23 marzo, Stati Uniti: Ronald Reagan annuncia l'avvio della S.D.I. (iniziativa di difesa strategica), che diventa presto nota con il nome di "scudo spaziale".
- 30 giugno: dodicesima applicazione del minuto di 61 secondi.

1985
- 17 gennaio, Gran Bretagna: la British Telecom annuncia il ritiro delle celebri cabine rosse del telefono britanniche.
- 14 novembre, Padova: l'équipe guidata dal professor Vincenzo Gallucci esegue il primo cardiotrapianto in Italia, trapiantando su un falegname veneto il cuore d’un ragazzo morto in un incidente stradale.
- 19 novembre, Ginevra, Svizzera: primo incontro tra Ronald Reagan e Michail Gorbačëv.
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- 20 novembre: viene inaugurato il sistema operativo Windows 1.0.
- 8 dicembre, Tokyo, Giappone: con la vittoria nella Coppa Intercontinentale, la Juventus diviene il primo club al mondo a conquistare almeno una volta tutti i titoli ufficiali a livello internazionale.

In questo periodo è ancora rilevante l’aliquota di mercato che apprezza gli strumenti di scrittura sottili e slanciati. Un marchio storico, Aurora, lancia la stilografica Magellano (purtroppo, fino ad ora, non sono riuscito a stabilire in quale anno esatto sia avvenuto il lancio commerciale e tantomeno il prezzo).
Il modello riscuote un successo duraturo, tanto da essere ancora in produzione nel 2021 (dopo, azzardo, quasi quarant’anni), in ben 38 versioni diverse (delle quali 8 stilografiche e 30 fra penne a sfera, roller e matite meccaniche, incluse le varianti “Shorty”). Un successo che la pone senz’altro fra gli strumenti di scrittura più longevi della storia, in concorrenza persino con la celeberrima Parker 45 (47 anni), anche se su quantità sensibilmente diverse, dati i materiali con i quali viene prodotta la Magellano ed il periodo storico nel quale venne introdotta. Il modello A10, che Aurora elenca nel suo catalogo attuale dedicato al “Medio di gamma”, è ancora identico alla prima versione della stilografica: un attestato di notevole classicità del proprio stile.
Aurora Magellano - chiusa .JPG
Inizialmente diffidente verso le stilografiche metalliche e sottili, mi sono avvicinato a questa parte del nostro mondo grazie ad un regalo: una Omas 80 (viewtopic.php?f=72&t=20141&hilit=omas+80).
Mi sono quindi avventurato nell’acquisto di un’Aurora Auretta Lusso, che ho molto apprezzato (viewtopic.php?f=72&t=23463&hilit=auretta+lusso).
Così, grazie anche alla cortesia di Linos, nostro amico di forum, ho acquistato una bella Aurora Magellano, in condizioni eccellenti.

Inizialmente, la motivazione è stata principalmente quella d’aggiungere un esemplare alla mia piccola collezione di stilografiche del marchio torinese, anche perché, diversi anni orsono, mi regalarono un’Aurora Magellano in versione penna a sfera. Devo però ammettere che, grazie ad un uso intenso, la stilografica s’è rivelata un vero piacere nella scrittura, oltre che sotto il profilo estetico.

Da quest’ultimo punto di vista, la Magellano trae la sua origine dal gusto degli anni Settanta del secolo XX, quando le linee dritte e le forme slanciate e sottili andavano per la maggiore.
Del catalogo Aurora, ad interpretare il medesimo filone estetico, hanno fatto parte anche le stilografiche Hastil (1969), Marco Polo (1982), Kona (disegnata da Giugiaro nel 1980 ma commercializzata nel 1986) ed Auretta Lusso.
Come ben sapete, la Hastil, disegnata dal milanese Marco Zanuso, è la più blasonata, anche grazie al fatto che è esposta al MOMA di New York, tempio dell’arte contemporanea (https://www.moma.org/collection/works/1919), primo strumento di scrittura ad essere considerato ufficialmente un’opera d’arte. Fu la capostipite di tutte le stilografiche sottili con forme cilindriche, inclusa la più famosa e popolare Sheaffer Targa, offerta per la prima volta nel 1976.
Aurora Magellano - vera e fermaglio.JPG
Ma veniamo alle caratteristiche tecniche della Magellano:
- alimentazione: a cartuccia o con converter proprietario
- lunghezza chiusa: 138 mm
- lunghezza aperta: 123 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 153 mm
- lunghezza del cappuccio: 60 mm
- lunghezza della sezione: 24 mm
- lunghezza della clip: 44,5 mm
- diametro del corpo: 8,6 mm
- diametro del cappuccio: 9,3 mm
- diametro della sezione: 8 mm
- peso complessivo (caricata con la cartuccia): 19 gr
- peso del cappuccio: 8 gr
- materiali: corpo e cappuccio in acciaio satinato, clip e vera sul cappuccio in acciaio cromato, pennino in acciaio dorato, sezione in materiale plastico.
Aurora Magellano - alimentatore.JPG
Il materiale della sezione rende la presa confortevole; il bilanciamento è ottimo, naturalmente diverso quando il cappuccio viene calzato: il metallo, con il suo peso, tende a portare il baricentro indietro, ma senza causare un vero sbilanciamento, aggiungendo nel contempo quel po’ di peso che, secondo i miei gusti, la rende ancor più piacevole; sotto questo aspetto, conta molto il gusto personale, ma la lunghezza del corpo consente anche a chi ha le mani grandi di scrivere agevolmente senza calzare il cappuccio.
Il quale, dotato d’una bella clip dorata, si chiude a pressione con uno scatto molto convincente e si calza molto bene, sempre a scatto, sul retro del fusto, evitando il rischio d’essere proiettato in giro per la stanza in caso di movimenti bruschi.
La clip, che assicura un’ottima presa, contrariamente a quanto potrebbe apparire a prima vista è dotata di buona elasticità, a tutto vantaggio della durata nel tempo.
La veretta, che con le sue forme bombate costituisce, insieme alla clip, il tratto caratteristico della Magellano, riporta incisa la scritta “Aurora”, in un bel corsivo, per tre volte.
Aurora Magellano - pennino  .JPG
Il pennino, in acciaio dorato ed impreziosito da un’incisione piacevole, che riprende l’estetica della punta della penna, è scorrevole, anche se non burroso, ed eroga una quantità d’inchiostro ottimale: né troppa né poca, su ogni tipo di carta (con le inevitabili variazioni) ed a qualunque velocità di scrittura. La penna scrive anche solo con il suo peso. Per il collaudo, ma anche per l’uso quotidiano, ho utilizzato l’inchiostro Aurora nero. Qui vedete una prova di scrittura su carta Pigna Monocromo.
SDC19571.JPG
I materiali donano a questa stilografica una robustezza notevole e la sottigliezza del fusto la rende praticissima per il taschino della giacca, evitando rigonfiamenti antiestetici ed ingombri scomodi. L’alimentazione a cartuccia, praticissima, è filosoficamente in linea con la natura dello strumento.
Esteticamente, trovo la Magellano molto “riposante”, abituato come sono ad aver a che fare, perché mi piacciono ovviamente, con stilografiche colorate, soprattutto marmorizzate, e di dimensioni maggiori, almeno in diametro.

Prima della conclusione, aggiungo due righe sulla penna a sfera. Nonostante la sottigliezza del corpo (7,15 mm di diametro), grazie al materiale di cui è costituita è dotata d’un peso piacevole (20 gr con il refill metallico originale) e grazie alla lavorazione superficiale non risulta affatto scivolosa. La punta a sfera scorre piacevolmente, senza sforzo.

Nel complesso, la Magellano è una penna indovinata, dotata di personalità e senza dubbio in grado di servire molto bene il suo proprietario per tanti anni. Grazie alla qualità dei materiali ed al design, essenziale ma non banale, fa bella mostra di sé in ogni situazione.
Ricordando anche la sua genesi temporale, quando si vendevano auto così, a prezzi tutto sommato non proibitivi…
1984-alfa-romeo-spider-veloce_26441470489_o.jpg
Ultima modifica di A Casirati il venerdì 15 ottobre 2021, 18:00, modificato 4 volte in totale.
Alberto Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Ho ritenuto interessante proporre anche qualche immagine comparativa, per confrontare visivamente la Magellano con alcune stilografiche più popolari. Le penne sottili sono spesso poco conosciute e queste immagini, forse, possono aiutare:
Aurora Magellano - confronto.JPG
Aurora Magellano - confronto .JPG
Nella prima immagine vedete la nostra stilografica confrontata con una Pelikan M 200 (in alto) e con una Parker 75, mentre nella seconda la Magellano è posta a confronto con una Delta The Journal (in alto) e con un'antenata, la celeberrima Aurora 88.
Ultima modifica di A Casirati il venerdì 15 ottobre 2021, 18:05, modificato 1 volta in totale.
Alberto Casirati
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Messaggio da Tribbo »

Bellissima recensione Alberto, di quelle che fa veramente piacere leggere!

Ho anche io una bella Magellano, color canna di fucile, e devo dire che, pur non incontrando il mio personale gusto nell'impostazione di scrittura (penna in metallo e sottile) è un penna che è un piacere guardare ed avere nella collezione anche solo per la sua estetica
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Messaggio da SK8S »

Grazie per l'interessante recensione e la condivisione delle foto comparative :thumbup:
Stefano
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Messaggio da Linos »

È sempre un grande piacere leggere le Tue recensioni. :thumbup:
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Messaggio da francoiacc »

Veramente molto interessante, una penna bistratta di cui se ne parla poco. Io ho la sorella Marco Polo, è la mia nr.1.
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Messaggio da A Casirati »

francoiacc ha scritto: venerdì 15 ottobre 2021, 19:10 Veramente molto interessante, una penna bistratta di cui se ne parla poco. Io ho la sorella Marco Polo, è la mia nr.1.
Anche la Marco Polo è molto bella. Ne sto attendendo una particolare... 😊
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Messaggio da A Casirati »

Grazie a tutti per i commenti gentili.
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Messaggio da ricart »

E' la penna preferita da mia figlia, le ho tentate tutte ma non sono riuscito a convincerla neanche con le più blasonate.

:wave:
Riccardo

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Messaggio da A Casirati »

ricart ha scritto: domenica 17 ottobre 2021, 18:03 E' la penna preferita da mia figlia, le ho tentate tutte ma non sono riuscito a convincerla neanche con le più blasonate.

:wave:
Il fatto che, dopo tanti anni, la Magellano sia ancora in produzione la dice lunga sul suo successo.
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Messaggio da riktik »

Ciao,
bell'articolo, ho letto che dati la messa sul mercato della Magellano nell'1985, da dove hai tratto questa informazione?

grazie

Marco
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Messaggio da A Casirati »

riktik ha scritto: lunedì 18 ottobre 2021, 18:00 Ciao,
bell'articolo, ho letto che dati la messa sul mercato della Magellano nell'1985, da dove hai tratto questa informazione?

grazie

Marco
In realtà, ho ipotizzato che sia stata introdotta fra il 1983, anno successivo a quello associato alla Marco Polo, ed il 1985, anno antecedente all'introduzione della Kona. I due anni sono menzionati nella monografia dedicata ad Aurora redatta da un valente forumista. Il 1986 è confermato da "Questione di stilo".
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Messaggio da Giotto »

Alberto, hai messo lo zampino in un periodo storico, relativamente alle stilografiche, che mi sembra un po' trascurato: quello degli anni '80 - '90. Ottimo! ;)

Ho una domanda che conservo da qualche tempo: dando loro il nome di due esploratori (Marco Polo, Magellano), Aurora cercava di tessere un filo conduttore tra le due penne?
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Messaggio da A Casirati »

Giotto ha scritto: martedì 19 ottobre 2021, 0:13 Alberto, hai messo lo zampino in un periodo storico, relativamente alle stilografiche, che mi sembra un po' trascurato: quello degli anni '80 - '90. Ottimo! ;)

Ho una domanda che conservo da qualche tempo: dando loro il nome di due esploratori (Marco Polo, Magellano), Aurora cercava di tessere un filo conduttore tra le due penne?
E' una domanda che mi sono posto anch'io. Naturalmente, sembra la spiegazione più plausibile, ma ne sorge un'altra: dato che nello stesso filone estetico fu successivamente offerta la Kona, perché non battezzare anche questa con il nome d'un esploratore?
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Messaggio da riktik »

Dunque per quanto riguarda la Marco Polo io posso confermare che nel 1982 era già distribuita, avendola ricevuta in regalo a maggio di quell'anno. Non ho invece informazioni sulla data di cessazione della produzione anche se, a giudicare dal numero di esemplari reperibili sul mercato, sembrerebbe aver avuto una produzione notevole (ed Aurora non risponde).

E', ritengo, lampante che con l'uscita della Magellano si voleva dare seguito ad omaggiare i grandi esploratori sulla linea della Marco Polo, anzi azzarderei che l'elemento decorativo bombato in rilievo della Magellano possa richiamare la circumnavigazione intrapresa dal navigatore.

Per quanto riguarda la Kona, trovo sensato che non sia dedicata ad altro esploratore, pur condividendo le misure e caratteristiche delle due lo fa solo indirettamente essendo tutte figlie della Hastil ed il progetto della Kona sembra separato.

La Kona infatti ha un disegno che non presenta l'elemento decorativo in rilievo, caratteristica principale e distintiva della Marco Polo e della Magellano, persegue invece un'idea diversa rifacendosi al disegno a colonna dorica. Poi perché si chiami "kona" mi sfugge.
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