Verso il crepuscolo: Summit S. 100 Cadet mk 3

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A Casirati
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Verso il crepuscolo: Summit S. 100 Cadet mk 3

Messaggio da A Casirati »

Summit S. 100 Cadet mk 3 - closed.JPG
1949
21 gennaio: i paesi dell'Europa dell'est creano il COMECON, patto di mutua assistenza economica sotto l'egemonia politica dell'URSS.
10 marzo: esordisce con la prima a New York un film fra i più amati di tutti i tempi, con un cast di primo piano: “Piccole Donne”.
18 aprile: con l'entrata in vigore del Republic of Ireland Act, l'Irlanda del Sud abbandona il Commonwealth e diventa repubblica indipendente.
5 maggio: il Trattato di Londra sancisce la fondazione del Consiglio d'Europa.
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19 maggio: un idrovolante Martin JRM-1 “Mars” della Marina Militare Statunitense trasporta in volo 308 persone, segnando il record mondiale per il maggior numero di passeggeri trasportati da un singolo velivolo.
29 agosto: l'Unione Sovietica fa esplodere, nella Repubblica Socialista Sovietica Kazaka, la sua prima bomba atomica sperimentale. La notizia viene divulgata dagli USA il 22 settembre e confermata dai sovietici il 25.
Il prototipo del Martin JRM-1 “Mars”
Il prototipo del Martin JRM-1 “Mars”
1º ottobre: in Cina, sulla Piazza Tiananmen a Pechino, viene proclamata ufficialmente la nascita della Repubblica popolare cinese; presidente è Mao Tse Tung, primo ministro Zhou Enlai.
29 dicembre: la KC2XAK di Bridgeport (Connecticut) diventa la prima stazione televisiva che trasmette in UHF ad avere una programmazione giornaliera.
L'antenna della stazione televisiva KC2XAK di Bridgeport (Connecticut)
L'antenna della stazione televisiva KC2XAK di Bridgeport (Connecticut)
Con buona probabilità, è proprio nel 1949 che Summit Pen Ltd., società in gruppo con Lang Pen Co. Ltd. di Liverpool, offre al mercato la stilografica che vedete: la S. 100 Cadet mk3, ultima d’una lunga dinastia di modelli “100” che aveva esordito nei primi anni Trenta, con le varianti “Unbreakable” in celluloide “Ethernite”.
Mi riferisco a questa data perché un’altra penna nella mia modesta collezione, la S. 125 con fusto e cappuccio rigati (viewtopic.php?f=72&t=18439#p219750), m’è pervenuta con la sua scatola originale e la garanzia, datata 20 Dicembre 1949. A partire dalla seconda metà degli anni Trenta, i due modelli, S. 100 ed S. 125, hanno proceduto spesso di pari passo, anche perché si rivolgevano ad una fascia d’acquirenti molto simile: quella media.
Summit Cadet mk 3 - open posted.JPG
La seconda parte degli anni Quaranta era ancora difficile economicamente (la seconda guerra mondiale s’era conclusa solo quattro anni prima ed i razionamenti nel Regno Unito sarebbero definitivamente terminati solo nel 1954), ragione per la quale impiegati, professionisti e scolari erano alla ricerca di strumenti di scrittura affidabili e poco costosi.
Il marchio Summit, che s’era costruito una reputazione solida a partire dal 1926, quando fu ceduto da J. Dixon Ltd. a Lang Pen Co. Ltd., proponeva da sempre stilografiche ben fabbricate, affidabili e durature.
Summit Cadet mk 3 - nib.JPG
Dopo essere stato uno dei modelli di punta del marchio nella prima parte degli anni Trenta (basti pensare, ad esempio, alla bellissima versione H: viewtopic.php?f=72&t=14237&p=169917#p169917), il modello 100 si trasformò via via in penna dedicata ai più giovani, assumendo l’appellativo di “Cadet” subito dopo la seconda guerra mondiale (viewtopic.php?f=72&t=13794#p165070): uno dei pochissimi casi di stilografiche Summit battezzate con un nome.
Summit Cadet mk 3 - disassembled - after cleaning (2).JPG
In rapida successione, nel breve volgere di tre anni, la Cadet s’evolverà in altre due versioni: la Cadet mk. 2 (viewtopic.php?f=72&t=17704#p211012) e la mk 3, che vi presento oggi.
Si tratterà tuttavia del canto del cigno per il longevo modello di casa Summit, che accompagnerà, con molti altri, la fine dell’azienda, che di fronte all’avanzare inesorabile della penna a sfera preferirà, con molta dignità, non rinunciare ai suoi standard qualitativi e chiudere i battenti nel 1954, dopo 56 anni d’avventura imprenditoriale (per una breve storia del gruppo di Liverpool potete guardare qui: https://www.fountainpen.it/Lang_-_Curzon_-_Summit).

La S. 100 mk3 è una stilografica d’impostazione molto classica: alimentazione a levetta laterale, pennino d’oro a 14 carati, corpo e cappuccio in celluloide, corona del cappuccio, fondello, sezione ed alimentatore in ebanite. Una formula ben collaudata, classica nelle forme e nello stile ed adatta alla mano dello studente così come a quella dell’impiegato. Insomma, un prodotto ideale per una bella porzione del mercato inglese, ancora piuttosto conservatore in quegli anni.
D’altra parte, dopo quattro anni di conversione della propria produzione dalle penne stilografiche ai radiatori (a vantaggio dello sforzo bellico), Lang Pen. Co. aveva la necessità di riprendere lo sforzo industriale precedente mettendo bene a frutto i macchinari sui quali aveva già investito, dedicandosi a quantità produttive che garantissero le necessarie economie di scala.
La Cadet mk 3 fu offerta nei cinque colori standard della produzione Summit del periodo: nero, grigio, bordeaux, marrrone e verde.
La penna al suo arrivo. L'adesivo originale, che dichiara il modello e la gradazione del pennino, è stato rimosso e conservato per consentire la pulizia accurata della stilografica senza rovinarlo
La penna al suo arrivo. L'adesivo originale, che dichiara il modello e la gradazione del pennino, è stato rimosso e conservato per consentire la pulizia accurata della stilografica senza rovinarlo

A distanza di ben 73 anni, e nonostante non sia stata trattata particolarmente bene, come dimostrano le fotografie del suo stato quando mi è pervenuta (download/file.php?id=88576&mode=view), la qualità di fabbricazione e dei materiali di questa penna è ancora molto evidente: nessuna delle parti è deformata, una pulizia non molto approfondita ha fatto riemergere agevolmente tutte le sue qualità estetiche ed il pennino è ancora in forma splendida. Persino la barra interna di compressione non è arrugginita.
E’ stato quindi facile ripristinarne il funzionamento e ridonarle una giusta dignità estetica.

Ma ecco le caratteristiche dimensionali principali:
- lunghezza chiusa: 127 mm
- lunghezza aperta: 122 mm
- lunghezza aperta con il cappuccio calzato:154 mm
- lunghezza del cappuccio: 54 mm
- lunghezza della sezione: 15,5 mm
- lunghezza del fermaglio: 34 mm
- diametro massimo del fusto: 12,2 mm
- diametro massimo del cappuccio: 13,8 mm
- diametro medio della sezione: 9,5 mm
- peso (scarica): 16 gr
- peso del cappuccio: 5 gr.

La S. 100 Cadet mk 3 s’impugna molto bene: grazie alla svasatura della sezione, è comoda e non scivola, consentendo una presa rilassata. Il bilanciamento è ottimo pure a cappuccio non calzato ed il pennino, di modello 221, è morbido, anche se non flessibile. Dichiarato come un pennino M, in realtà si comporta come un EF, probabilmente a causa dell'eccessivo serraggio dei rebbi, che tuttavia non ho voluto toccare:
Summit S. 100 Cadet mk 3 - writing sample.JPG
Il cappuccio, che s’innesta bene senza sforzo, si svita in un giro ed un quarto: una scelta che consente il connubio fra stabilità della chiusura, a tutela della penna nel taschino, e praticità d’apertura.
L'incisione con le scritte "Summit Cadet S.100" e "Made in England", su due livelli, è riportata, come su tutti i modelli concepiti nel secondo dopoguerra, alla base del corpo, in senso trasversale, appena prima della filettatura.

In buona sostanza, siamo di fronte ad un prodotto molto ben riuscito, come di consueto in casa Summit, senz’altro capace di servire molto bene il suo proprietario per molti anni (un restauratore inglese, con decenni d’esperienza, afferma sempre che “you cannot go wrong with a Summit pen” - “con una Summit non si può sbagliare”).

Certo, anche questa stilografica ha visto tempi non facili, quando, con le ferite ancora doloranti, il Regno Unito cercava di rimettersi in piedi, forte dello stesso coraggio che l’aveva portato ad opporsi, unico valido avversario in quel periodo, alla pazzia nazista.
Summit S. 100 Cadet mk 3 - on newspaper.JPG
Ultima modifica di A Casirati il sabato 22 gennaio 2022, 23:27, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da subottini »

Bella ed elegante recensione, come sempre.
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Messaggio da Ghiandaia »

Che lettura piacevole e interessante.

Grazie :clap:
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Grazie ad entrambi per i commenti gentili.
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Messaggio da Tribbo »

Grazie Alberto per questa bella storia!
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Messaggio da Bokeh »

Bella penna ma soprattutto bellissima presentazione, complimenti.
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Messaggio da netosaf »

Come al solito tanta sostanza in questa recensione.
Complimenti davvero.

s
Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.
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Messaggio da A Casirati »

Grazie anche a voi, siete molto gentili.
Alberto Casirati
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Dopo aver pranzato, un caffè e una piacevole recensione: tempo di relax!
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Messaggio da A Casirati »

Grazie, molto gentile!
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