Rohrer & Klingner Scabiosa

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nime
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Messaggio da nime »

Uppo questo post piuttosto vecchio perché ho caricato lo Scabiosa sulla mia Pilot metropolitan e... non so. Sono delusa. Non tanto dal colore, che è in effetti rilassante e non invasivo come me lo aspettavo, ma dal fatto che il pennino (che prima con un Verdigris andava una meraviglia) ora ha un sacco di false partenze sopratutto quando cerco di andare un po' veloce. È come se l'inchiostro non fosse abbastanza fluido. Qualcuno ha avuto lo stesso problema? Può dipendere dalla penna? Magari c'è bisogno di un pennino con flusso più abbondante di quello della Pilot?
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sciumbasci
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Messaggio da sciumbasci »

Io avevo aggiunto una goccia di sapone per i piatti in una provetta riempita con 5ml di Scabiosa.
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

Ha dato problemi anche a me. Inoltre è proprio vero, il colore di questi due ferrogallici non è spento, di più... :(
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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nime
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Continuando a usarlo noto che la fluidità dipende anche dalla carta, sui fogli protocollo è terribile mentre su alcuni quaderni dell’universita Scorre meglio.
A parte il sapone, qualcuno ha scoperto qualche altro trucco per farlo andare?
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Messaggio da Stormwolfie »

Anche io ho avuto la stessa esperienza e l'ho provato su diverse penne e diverse carte. Il colore ha un fascino antico che mi piace ma è decisamente "duro" rende la penna non scorrevole.
La stessa esperienza l'ho avuta con Salix.
A parer mio i ferrogallici di KWZ sono più scorrevoli ed hanno una gamma piu' ampia di R e K.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

nime ha scritto: giovedì 13 dicembre 2018, 17:14 Continuando a usarlo noto che la fluidità dipende anche dalla carta, sui fogli protocollo è terribile mentre su alcuni quaderni dell’universita Scorre meglio.
A parte il sapone, qualcuno ha scoperto qualche altro trucco per farlo andare?
Si: metterlo in una Pelikan M200/M205. Attenzione però: 4 mesi di scabiosa in una Lanbitou sacrificabile (ma che scrive benissimo) hanno prodotto una patina grigio/violacea scura, molto tenace, che è stato possibile lavar via solo con la candeggina; un trattamento che non avrei riservato per nessun motivo a una Pelikan a pistone. Non è un inchiostro da lasciare caricato, va usato regolarmente, oppure la penna va tenuta scarica. Curiosamente, i vecchi ferrogallici (Pessi, l'ottimo Gnocchi tannico, il Pelikan 4001 blu-nero vintage, etc) hanno creato molti meno problemi, lo Gnocchi tannico in particolare.
Stormwolfie ha scritto: venerdì 14 dicembre 2018, 12:39 A parer mio i ferrogallici di KWZ sono più scorrevoli ed hanno una gamma piu' ampia di R e K.
Sono d'accordo con te, li adoro incondizionatamente, odore compreso. Però, per amor di correttezza, devo dire che la percentuale ferrogallica nei KWZ è inferiore a quella presente nei Rohrer Salix e Scabiosa, che è invece preponderante.
:wave:
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Messaggio da Stormwolfie »

Monet63 ha scritto: venerdì 14 dicembre 2018, 13:39
nime ha scritto: giovedì 13 dicembre 2018, 17:14 Continuando a usarlo noto che la fluidità dipende anche dalla carta, sui fogli protocollo è terribile mentre su alcuni quaderni dell’universita Scorre meglio.
A parte il sapone, qualcuno ha scoperto qualche altro trucco per farlo andare?
Si: metterlo in una Pelikan M200/M205. Attenzione però: 4 mesi di scabiosa in una Lanbitou sacrificabile (ma che scrive benissimo) hanno prodotto una patina grigio/violacea scura, molto tenace, che è stato possibile lavar via solo con la candeggina; un trattamento che non avrei riservato per nessun motivo a una Pelikan a pistone. Non è un inchiostro da lasciare caricato, va usato regolarmente, oppure la penna va tenuta scarica. Curiosamente, i vecchi ferrogallici (Pessi, l'ottimo Gnocchi tannico, il Pelikan 4001 blu-nero vintage, etc) hanno creato molti meno problemi, lo Gnocchi tannico in particolare.
Stormwolfie ha scritto: venerdì 14 dicembre 2018, 12:39 A parer mio i ferrogallici di KWZ sono più scorrevoli ed hanno una gamma piu' ampia di R e K.
Sono d'accordo con te, li adoro incondizionatamente, odore compreso. Però, per amor di correttezza, devo dire che la percentuale ferrogallica nei KWZ è inferiore a quella presente nei Rohrer Salix e Scabiosa, che è invece preponderante.
:wave:
In che senso metterlo su una Pelikan M200? Cos'ha questa penna di particolare che fa scrivere bene lo Scabiosa? Penso sia la dimensione del pennino che potrebbe influire e forse com'è fatto l'alimentatore. Penso che un alimentatore con le scanalature larghe o un alimentatore "tipo vintage" potrebbe favorire il flusso...che ne pensi?
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Stormwolfie ha scritto: venerdì 14 dicembre 2018, 12:39 Anche io ho avuto la stessa esperienza e l'ho provato su diverse penne e diverse carte. Il colore ha un fascino antico che mi piace ma è decisamente "duro" rende la penna non scorrevole.
La stessa esperienza l'ho avuta con Salix.
A parer mio i ferrogallici di KWZ sono più scorrevoli ed hanno una gamma piu' ampia di R e K.
Esattamente, stessa cosa: la penna gratta di più, è “dura”, scrive bene a parte qualche falsa partenza ma sembra che l’inchiostro sia troppo “compatto”.
Non concordo sul Salix invece: l’ho caricato subito dopo aver finito lo scabiosa (e con molto timore) e invece va che una meraviglia sulla mia Pilot Metropolitan.
Sono un po’ perplessa XD
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Messaggio da Pettirosso »

Avendoli usati entrambi, ti posso dire che per tutti e due ho rilevato una certa perdita di scorrevolezza rispetto ad un inchiostro tradizionale (una sensazione "acquosa" nella scrittura, se mi passi l'espressione).
Entrambi danno il meglio, come resa cromatica, con penne dal flusso piuttosto generoso (come le Pelikan, appunto).
Con entrambi bisogna stare attenti non tanto all'intasamento della penna (mai rilevato), quanto ai pennini in acciaio (corrosione): parlo ovviamente di un lungo utilizzo (mesi).
Lo Scabiosa presenta qualche problema in più, per l'appunto di false partenze e/o di interruzione di flusso: non saprei spiegarti il motivo, ma l'ho rilevato anch'io. E poi ha effettivamente la tendenza a macchiare fusti e converter: ma questo accade anche con altri inchiostri, e non necessariamente ferrogallici.
La Pilot MR, in effetti, è una penna piuttosto "asciutta", non mi pare l'ideale: prova con una Pelikan (anche scolastica), e vedrai la differenza.
Comunque, secondo me, restano ottimi inchiostri, nel rapporto qualità/prezzo.
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Pettirosso ha scritto: venerdì 14 dicembre 2018, 21:28 Avendoli usati entrambi, ti posso dire che per tutti e due ho rilevato una certa perdita di scorrevolezza rispetto ad un inchiostro tradizionale (una sensazione "acquosa" nella scrittura, se mi passi l'espressione).

[...]

La Pilot MR, in effetti, è una penna piuttosto "asciutta", non mi pare l'ideale: prova con una Pelikan (anche scolastica), e vedrai la differenza.
Comunque, secondo me, restano ottimi inchiostri, nel rapporto qualità/prezzo.
Riguardo alla scorrevolezza hai ragione, in effetti il Vedogris della stessa casa scorre MOLTO meglio su qualsiasi carta.

Non sono un’esperta di penne, la Pilot Mr è la mia prima penna. Quale Pelikan mi consigli? Magari tenendo l’investimento piuttosto contenuto, perché come prima penna importante pensavo a una TWSBI - ma fra qualche mese, quando sarò più esperta.
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

Che i ferrogallici siano aggressivi non è una novità. Nei vecchi documenti l'inchiostro ha corroso anche la carta.
Probabilmente le penne scolastiche montano pennini in acciaio economici, i fabbricanti partono dal presupposto che verranno usate con i classici inchiostri in cartucce.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Stormwolfie ha scritto: venerdì 14 dicembre 2018, 15:08 In che senso metterlo su una Pelikan M200? Cos'ha questa penna di particolare che fa scrivere bene lo Scabiosa? Penso sia la dimensione del pennino che potrebbe influire e forse com'è fatto l'alimentatore. Penso che un alimentatore con le scanalature larghe o un alimentatore "tipo vintage" potrebbe favorire il flusso...che ne pensi?
Le Pelikan hanno un flusso generoso, e quindi sono in grado di valorizzare al massimo quel genere di inchiostri.
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Messaggio da Stormwolfie »

Ho solo una penna d’epoca Pelikan e non mi azzardo ad usarla con scabiosa... ora mi tocca comprare una M 200:-)!
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nime ha scritto: venerdì 14 dicembre 2018, 22:05 Non sono un’esperta di penne, la Pilot Mr è la mia prima penna. Quale Pelikan mi consigli? Magari tenendo l’investimento piuttosto contenuto, perché come prima penna importante pensavo a una TWSBI - ma fra qualche mese, quando sarò più esperta.
Uhm, per rimanere in casa Pelikan su un livello ultra economico ti potrei consigliare la Twist.
Oppure (penna secondo me migliore) una Schneider Base, che poi, ripeto secondo me, fra le scolastiche è la migliore in assoluto.
Ovviamente entrambe sono a cartuccia (come la MR, del resto), quindi o riempi le cartucce vuote o usi un converter (per entrambe standard Pelikan).
Preparati però, rispetto alla Pilot, ad un tratto "autostradale" (di serie escono con pennino M tedesco) e "torrenziale" (che è appunto lo scopo che vogliamo raggiungere nella prova): se la tua scrittura è minuta e sei abituata con Pilot potresti incontrare qualche difficoltà.
Soluzione ultra economica: Jinhao X450 (acquistata in Cina): un paio di € (converter incluso) e ricevi a casa una penna di una certa eleganza, dal tratto largo e dal flusso abbondante, che per di più scrive anche bene (solitamente, almeno). Svantaggio: è in metallo, quindi piuttosto pesante, e la aspetti per almeno 1 mese (meglio preventivarne 2).
Giuseppe.
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In casa Schneider va bene anche la Ray. Tra le penne scolastiche le Schneider Base e ID secondo me sono quelle che vanno meglio.
Entrambe hanno un pennino medio europeo, quindi largo rispetto ad un equivalente giapponese e flusso nella media.
Il costo è ragionevole, la Base si trova intorno ai 10 Euro (la vendono a 9,99 nei grandi magazzini tedeschi), la Ray ci vuole qualche euro in più e con la stessa cifra può saltar fuori una Lamy Nexx, che è la più economica tra le Lamy.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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