Santini Libra - GDA -

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Messaggio da ASTROLUX »

Maruska ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 12:01
ASTROLUX ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 11:57 Possiedo due Libra, una Flex ed una Superflex, per entranbe mi è stato allegato un test di scrittura. Se questo sia esaustivo per determinare la qualità di scrittura non lo so, sicuramente è stato fatto solo per intingimento (Bons docet. :lol: ), però questo denota un minimo di intervento manuale eseguito sulle penne prima della spedizione.
Se poi si cerca sul forum, lamentele ed insoddisfazioni sulle stilografiche se ne trovano a bizzeffe, per tutti i marchi e per tutte le fascie di prezzo.
Come qualcuno ha già detto è una questione di percentuali e di bontà del servizio post-vendita.

Vedi firma... :lol:
mi aveva fatto la prova scrittura, poche righe ed aveva avuto anche lui un piccolo salto di tratto, ma non ha voluto riconoscere il difetto del pennino, lui dice che andava bene, per me non andava bene.
Per tutte le vendite a distanza, vale il diritto di recesso. Peggio per lui allora.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Messaggio da Maruska »

ASTROLUX ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 13:21
Maruska ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 12:01

mi aveva fatto la prova scrittura, poche righe ed aveva avuto anche lui un piccolo salto di tratto, ma non ha voluto riconoscere il difetto del pennino, lui dice che andava bene, per me non andava bene.
Per tutte le vendite a distanza, vale il diritto di recesso. Peggio per lui allora.
a questo punto, sì
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Messaggio da maylota »

ASTROLUX ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 13:21
Per tutte le vendite a distanza, vale il diritto di recesso. Peggio per lui allora.
Anche se a dirla proprio tutta io ho visto delle foto di questa penna col pennino smontato...e posto che non si svita come una Pelikan...questo potrebbe invalidare il recesso a prescindere, mentre la disponibilità c'è stata tutta.
Almeno questo a Santini glielo possiamo concedere... ;)
Venceremos.
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Messaggio da Maruska »

maylota ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 13:47
ASTROLUX ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 13:21
Per tutte le vendite a distanza, vale il diritto di recesso. Peggio per lui allora.
Anche se a dirla proprio tutta io ho visto delle foto di questa penna col pennino smontato...e posto che non si svita come una Pelikan...questo potrebbe invalidare il recesso a prescindere, mentre la disponibilità c'è stata tutta.
Almeno questo a Santini glielo possiamo concedere... ;)
Il pennino si svita come quello JoWo montanto sulle Leonardo Momento Zero, c'era solo un bel grumo di silicone in più e comunque se non mi aiuti a risolvere, cerco di risolvere da sola. Non ho smontato il pennino, l'ho solo svitato.
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Messaggio da maylota »

Maruska ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 14:05
maylota ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 13:47

Anche se a dirla proprio tutta io ho visto delle foto di questa penna col pennino smontato...e posto che non si svita come una Pelikan...questo potrebbe invalidare il recesso a prescindere, mentre la disponibilità c'è stata tutta.
Almeno questo a Santini glielo possiamo concedere... ;)
Il pennino si svita come quello JoWo montanto sulle Leonardo Momento Zero, c'era solo un bel grumo di silicone in più e comunque se non mi aiuti a risolvere, cerco di risolvere da sola. Non ho smontato il pennino, l'ho solo svitato.
Ho la stessa penna ed il mio non si svita così facilmente, son pennini proprietari con alimentatori in ebanite e non gruppi JoWo OEM.
In ogni caso era solo una piccola nota sul fatto che il diritto di recesso (e la restituzione in genere) sono subordinati appunto al fatto che uno non provi a ripararsi il bene da solo :D
Ma vale per tutto nella vita, non solo per le stilografiche di un piccolo produttore come Santini.
Venceremos.
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Messaggio da Maruska »

maylota ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 14:25
Maruska ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 14:05
Il pennino si svita come quello JoWo montanto sulle Leonardo Momento Zero, c'era solo un bel grumo di silicone in più e comunque se non mi aiuti a risolvere, cerco di risolvere da sola. Non ho smontato il pennino, l'ho solo svitato.
Ho la stessa penna ed il mio non si svita così facilmente, son pennini proprietari con alimentatori in ebanite e non gruppi JoWo OEM.
In ogni caso era solo una piccola nota sul fatto che il diritto di recesso (e la restituzione in genere) sono subordinati appunto al fatto che uno non provi a ripararsi il bene da solo :D
Ma vale per tutto nella vita, non solo per le stilografiche di un piccolo produttore come Santini.
Il mio si è svitato come quello JoWo, non ho detto che il pennino è JoWo.
Comunque la storia è finita, e meglio così.
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Messaggio da Koten90 »

merloplano ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 10:51 - stesso materiale, produzione no: la 1911 large (360 euro) e' prodotta ad iniezione (ho postato foto e scritto sull'argomento). la montblanc base mi risulta essere tornita, la parker duofold e' tornita (la possiedo)
Con stesso materiale intendo che il polimero è comunque il PMMA.
A parte il video citato da Piccardi, se la penna è tornita dal pieno c’è una lavorazione in più e questo fa lievitare i costi, ma sarà comunque fatta con una fresa automatica a controllo numerico. Di sicuro non c’è una persona che tornisce penna per penna (magari la Duofold è tornita a mano se modello di qualche decennio fa).
Una barra di PMMA da 1m ø15mm costa al dettaglio 13,91€ e ci si fanno almeno 4 corpi penna, parliamo quindi di costo irrisori che servono ad evitare i segno dello stampo o i costi di uno stampo che non lascia segni. Meccanicamente c’è ben poca differenza.
merloplano ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 10:51 - i pennini z50 vengono testati su tamburi (fonte, video lamy) cosi come i pilot (fonte, sito pilot en). immagino si misuri la frequenza propria di vibrazione dei rebbi per stabilire se siano aperti o chiusi molti (la lunghezza di inflessione libera del rebbio varierebbe). nessun operaio. quello di cui parlavo era invece il test di scrittura. ti seei fermato al "damage detection", ma poi devi riparare/sostiruire la parte che non funziona, e che non hai ancora identificato. se passa il test, devi ancora ripulire la penna. e tipicamnete non metti l'operaio base ad operare, e lo dimostra il costo di un nibmeister
Non ho considerato volutamente i costi di riparazione perché se il cliente se ne accorge vanno sostenuti comunque.
Qui si entra nella tattica aziendale: tolleranze larghe e spero che non se ne lamenti nessuno o controllo che nessuno abbia da lamentarsi? Ogni azienda fa le sue valutazioni e decide come porsi sul mercato. Anche questo è rischio d’impresa
merloplano ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 10:51 non credo interverro' ancora sull'argomento, non riesco ad essere piu' chiaro di cosi. i test manuali costano molto. quei costi inciderebbero sul prezzo portandolo ad un livello che il mercato non e' pronto ad accettare. quindi meglio cercare di automatizzare e gestire il fuori tolleranza separatamente, SE e QUANDO il cliente solleva il problema. attendersi a prezzi di produzione automatica un controllo qualita' capillare e' irrealistico. prescriverlo come comportamento corretto fuori luogo. la vedo cosi; ho presentato esempi reali a supporto; liberi di dissentire. rilevo il problema invece nell'aspettativa dell'utente: quando si spende una somma che questi ritiene considerevole, si aspetta che sia tutto perfetto. purtroppo, nel mondo della produzione (e del consumo) di massa, non e' (ne' puo' essere) cosi
Il punto è chiarissimo.
Come detto sopra, si tratta di tattica aziendale. Una Lamy o Pilot o Montblanc che sia fa produzione di massa con milioni di pezzi (magari milioni è esagerato) e fare un controllo manuale e approfondito diventa insostenibile. Magari a campione sul lotto si, ma singolarmente è impensabile.
Santini però si propone come “piccola azienda artigiana” e non ha nemmeno il sito in italiano (già prima di Natale risultava “in costruzione”). Non mi pare si rientri nello schema della produzione di massa, tant’è che non passano tramite i negozi.
Non conosco i loro numeri e il loro target principale sarà probabilmente l’estero, ma mi viene da pensare che non producano migliaia di penne al giorno.

Riassumendo: è chiaro che il controllo qualità ha un costo e non si sa come andrebbe a finire caricando quel costo sul prezzo al cliente finale. È una scelta che l’azienda deve fare e di cui deve affrontare le conseguenze, nel bene e nel male.
Anche per il cliente finale è una questione di tolleranza: probabilmente quel salto che Maruska trova inammissibile, sarebbe passato inosservato nelle mani di qualcun altro per tutta una serie di motivi.
Le impressioni personali sono sempre indiscutibili.

Ieri valutavo una tenda trekking di Decathlon e c’erano 2 sole recensioni:
La prima diceva “sono alto 180cm per 75kg e mi pareva di stare in un sarcofago nonostante lo zaino piccolo che avevo al seguito. Prodotto reso. 1 stella”
La seconda “sono 195cm per 100kg, avevo zaino da 70 litri e ho passato una nottata fantastica. Non vedo l’ora del prossimo weekend. 5 stelle”
Compito del forum è anche raccogliere statistiche di gradimento (o non) per l’acquirente informato che valuterà se gli sta bene pagare per una penna che nel X% dei casi dava problemi. Sarebbe bello che tutti condividessero le proprie impressioni per ogni acquisto per avere una statistica accurata. Non essendo così, si deve imparare a conoscere i vari utenti e capire quante paranoie si hanno in comune a uno o all’altro😅
Alessio Pariani

L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
Bons

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Messaggio da Bons »

edis ha scritto: lunedì 27 giugno 2022, 8:54 Insomma, la FIAT ci ha venduto per anni macchine con delle pessime rifiniture e la plastica del cruscotto che si scioglieva d'estate e che soprattutto ballava per tutto il tempo di un viaggio in autostrada proprio perché c'era gioco... Comunque Bons se giri la chiave e la macchina non parte, chiami il meccanico non l'avvocato :mrgreen:

Non so a quali produttori ti riferisca Bons, ma immagino si facciano pagare un premium price come Montblanc, che di listino ha dei prezzi da capogiro ma non ti lascia dentro il pallocco di silicone. Non è orgoglio, però, perché sennò l'azienda chiude, il controllo di qualita si paga. Quali sono le aziende a cui ti riferisci?
Ti chiedo scusa, edis, ti sono in debito di una risposta. 😬

Più su ho scritto che il mercato della stilografica, escludendo le penne da tutti i giorni, è fasullo: con questo intendo dire che le stilografiche di lusso vengono acquistate, per lo più, da persone che non ne sanno una cippa per essere regalate in occasioni importanti a chi ne sa ancor meno di loro.

La FIAT ha sempre avuto un mercato popolare e, con tutti i difetti imputabili, le sue auto hanno sempre portato noi poveracci dal punto A al punto B.
Nonostante io abbia la patente da quarant'anni, il mio grande amore resta la Panda 30 che mi ha portato dappertutto nei primi anni '80.
Una macchina geniale.

Qui, invece, stiamo disquisendo di penne che popolari non sono e per orgoglio intendo quel quid che impedisce a Montblanc, Pelikan, Sailor e compagnia di rifilare penne "diversamente scriventi" anche se di alta gamma.
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Messaggio da merloplano »

Koten90 ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 15:13 Santini però si propone come “piccola azienda artigiana” e non ha nemmeno il sito in italiano (già prima di Natale risultava “in costruzione”). Non mi pare si rientri nello schema della produzione di massa, tant’è che non passano tramite i negozi.
Non conosco i loro numeri e il loro target principale sarà probabilmente l’estero, ma mi viene da pensare che non producano migliaia di penne al giorno.
ni: mia deduzione (se non sono sicuro lo dico, vedi produzione montblanc, se lo sono, indicativo presente), ma dal titolo del thread ("gruppo d'acquisto") immagino pressione analoga al prodotto di massa, ovvero capacita' produttiva massima (ancora peggio perche' su catene poco avvezze). dimensioni analoghe alla conid, che si posiziona su ben altra gamma di prezzo, il che avvalora la mia tesi
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Messaggio da alfredop »

merloplano ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 17:05
Koten90 ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 15:13 Santini però si propone come “piccola azienda artigiana” e non ha nemmeno il sito in italiano (già prima di Natale risultava “in costruzione”). Non mi pare si rientri nello schema della produzione di massa, tant’è che non passano tramite i negozi.
Non conosco i loro numeri e il loro target principale sarà probabilmente l’estero, ma mi viene da pensare che non producano migliaia di penne al giorno.
ni: mia deduzione (se non sono sicuro lo dico, vedi produzione montblanc, se lo sono, indicativo presente), ma dal titolo del thread ("gruppo d'acquisto") immagino pressione analoga al prodotto di massa, ovvero capacita' produttiva massima (ancora peggio perche' su catene poco avvezze). dimensioni analoghe alla conid, che si posiziona su ben altra gamma di prezzo, il che avvalora la mia tesi
In realtà il gruppo d’acquisto, composto da poche decine di persone (non ho il dato preciso), non da migliaia, ha dovuto aspettare uno o due mesi che le penne venissero prodotte (e si trattava di modelli standard) quindi Santini non ha sicuramente una produzione di tipo industriale.

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Messaggio da maylota »

merloplano ha scritto: giovedì 30 giugno 2022, 17:05 dimensioni analoghe alla conid, che si posiziona su ben altra gamma di prezzo,
Quando ci ho interagito, Santini mi è sembrata una micro realtà con non molto più personale che marito, moglie e forse un paio di aiuti.
Però mi ha consegnato una penna ben fatta dopo una attesa ragionevole.

Conid non so sia di dimensioni comparabili, di sicuro tutti ne parlano un gran bene, ma è da più di 2 anni che non accetta ordini quindi si tratta di opinioni quantomeno "datate" :D
Venceremos.
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